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LIBERALIZZAZIONI: A RIMINI NEGOZI APERTI ANCHE A  NATALE, CAPODANNO E OGNISSANTI


Perché no. Farsi fare un bel taglio nuovo proprio il giorno di Natale (ai capelli, s’intende). O magari concedersi un trattamento estetico a Capodanno. A Rimini negozi aperti il 1 novembre, il 25 dicembre e il 1 gennaio (o comunque non obbligatoriamente chiusi), anche e soprattutto quelli che offrono generi di prima necessità. Lo ha deciso il Comune a seguito delle politiche nazionali in fatto di liberalizzazione commerciale. Oggi con una nuova ordinanza sindacale si è provveduto a cancellarne ben due precedenti che imponevano per le tre date in questione l’obbligo di chiusura festiva.
Il programma del governo – spiegano dal Comune – fa venire meno l'obbligo della chiusura in occasione di festività, con conseguente facoltà dell'esercente delle attività commerciali, nonché di attività di acconciatura ed estetista, di esercitare o non esercitare l'attività stessa in occasione di ogni festività civile o religiosa”.

Giovedì, 31 Maggio 2012 15:19

E FU SERA E FU MATTINO

E fu sera e fu mattina: dal magma primordiale di Giorgio Barbieri emergono le figure in costruzione di Filippo Manfroni, proprio come nel racconto della Genesi la creazione del mondo prende il via dalla materia informe e inanimata. È questo l’intimo legame che unisce i due artisti impegnati da domani venerdì 1 giugno – inaugurazione ore 19.00 – presso lo spazio Odd Ehibitions di Corso Giovanni XXIII n.8 a Rimini con la mostra “E fu sera e fu mattina”, una doppia personale che raccoglie complessivamente venti opere di Barbieri e venti di Manfroni e che si protrarrà sino al 16 giugno.


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CNA E CONFARTIGIANATO CHIEDONO AI POLITICI DEMOCRAZIA PER LE PMI 


Insostenibile a livello locale la situazione per le imprese medie e piccole, che rappresentano il 98 per cento del tessuto produttivo. Tanto grave da spingere Confartigianato e Cna di Rimini a muoversi in una univoca azione di sensibilizzazione di politici, amministratori e banche (che fanno ancora “troppo poco”).


Senza democrazia economica anche la democrazia politica rischia di essere stravolta”, dicono all’unisono Salvatore Bugli e Mauro Gardenghi. “Necessario” dunque “pensare innanzitutto ad esse quando si pianificano gli interventi. E' una centralità che vorremmo rilevare in fatti concreti e quotidiani”.


Al grido 'Salviamo la piccola impresa' le confederazioni degli artigiani chiedono un “deciso cambio di passo” attraverso “provvedimenti legislativi che prevedano maggiori stanziamenti, risorse per il Consorzio Unifidi che sta sostenendo anche sul nostro territorio le imprese che altrimenti non riuscirebbero ad ottenere credito”.
Necessario “l'alleggerimento della pressione fiscale, così come un'ulteriore accelerazione degli interventi volti a snellire e semplificare la burocrazia. Siamo contrari a qualunque generalizzazione o strumentalizzazione che configuri intere categorie come evasori fiscali”.
Chiedono “politiche di coinvolgimento attivo del privato, promuovendo e sperimentando nuove forme di sussidiarietà orizzontale in diversi settori”.
Continuando a penalizzare “ulteriormente il ceto medio produttivo”, di fatto a rimetterci sarà “la stessa democrazia economica che vuole un mercato che sia di tutti e non solo per pochi: monopoli, oligopoli, multiutilities e grande finanza speculativa”.

Mercoledì, 30 Maggio 2012 10:07

GIORNALAIO 31.05.2012

Rubriche

TERREMOTO: PAURA DEI GENITORI PER LE CREPE IN UNA SCUOLA E PAURA ANCHE DEI TURISTI DEL NORD CHE DISDICONO LE PRENOTAZIONI. TURISMO, IN SPIAGGIA LE FACCE DELL’OVEST SOSTITUITE DA QUELLE DELL’EST EUROPA: TUTTA COLPA DEI COMUNISTI DI BOLOGNA. FONDAZIONE FELLINI, LA RISPOSTA DI PULINI. GLI YACHT DI DACCO’, FERRETTI: “MAI VISTO FORMIGONI”. ALCUNI POLITICI CATTOLICI E L’INIZIATIVA RIMINESE PER IL PAESE


Terremoto


Disdetta di prenotazioni per la prima metà di giugno. Sia dall’Italia, sia dall’estero. E qualche (poche in verità) partenza anticipata di vacanzieri già presenti. E’ la psicosi del terremoto” e per affrontarla è già pronto un piano straordinario nazionale per la promozione turistica. “«L’obiettivo — spiega l’assessore regionale Maurizio Melucci, reduce da Roma — è semplicemente quello di dire le cose come stanno, cioè che la Riviera è sicura e tranquilla, lontana dal sisma». «Il problema c’è tutto — continua Melucci — e va gestito al meglio. Notizie dell’ultima ora ci dicono che dalla Germania piovono disdette addirittura su Venezia»”, il Resto del Carlino a pagina 6.


Crepe in una scuola a Rimini. “Inquietudine c’è in particolare al Liceo di Scienze Umane / Economico - Sociali di Rimini, che ha sede in via Farini: qui infatti il sisma ha prodotto alcune crepe nella pavimentazione del piano terra. «Nulla di preoccupante. Ieri i tecnici della Provincia sono venuti a controllare e ci hanno detto che l’edificio è assolutamente sicuro»: dicono dalla scuola. «Ma noi genitori siamo preoccupati lo stesso, anzi abbiamo proprio paura»”, Nuovo Quotidiano a pagina 9.


Intanto arrivano i primi sfollati. “Rimini presente nei luoghi del terremoto e già terra di rifugio per chi ha bisogno. Continua l’impegno della Romagna a favore delle popolazioni terremotate dell’Emilia, in particolare per i più fragili. Sono arrivati ieri i primi venti anziani sfollati del modenese, che saranno accolti nelle strutture della Provincia che hanno messo a disposizione in totale 35 posti”, La Voce di Romagna a pagina 13.


Turismo e aeroporto


Schermaglie ieri al primo piano del Fellini durante la presentazione dell’analisi di Mario Pari sul turismo in riviera. Le racconta Paolo Facciotto a pagina 11 della Voce.


Da una parte Giorgio Franchini. “«Purtroppo la Romagna soffre di un deficit di autonomia politica in ogni campo, dai trasporti all’università, dalla sanità ai servizi. Noi subiamo un vero colonialismo da parte dei bolognesi». Esempi: «la nostra università è funzionale alla casa- madre di Bologna, non al nostro territorio»; «sul sistema aeroportuale l’Emilia ha fatto vedere di saper fare i propri affari, mentre l’aeroporto di Rimini dovrebbe essere l’aeroporto della Regione Romagna…»”.


Dall’altra Zeno Zaffagnini. “Così è guerra totale, ma le guerre portano morti e feriti…”.


La replica? “Nessuna guerra, ma, cari compagni, la cinghia di trasmissione che ci teneva legati al carro di Bologna sta venendo meno”, “nel mondo Pci-Pds-Ds cominciano a esserci voci diverse…”.


Il libro di Pari, per cambiare discorso, è “un corposo saggio (edito da Raffaelli) sui movimenti turistici dal 1970 ad oggi, includendo dati poco conosciuti, elaborati incrociando quelli dell’aeroporto, dell’Istat e della statistica turistica”, Corriere Romagna a pagina 10, da cui emerge “un quadro difficile”. “Esso deve ripartire da un mutamento strutturale che fra il 1971 e il 1992 aveva saputo valorizzare l’afflusso di turisti stranieri provenienti da 13 Paesi dell’Europa Occidentale (Germania in testa) e dalla caduta del Muro di Berlino in poi, a quote crescenti, pur nella costante diminuzione delle quote internazionali del nostro turismo, ha visto la sostituzione della componente dell’est europeo, l’altra Europa, la Russia che, dopo Roma e provincia, continua ad avere sul territorio riminese il secondo luogo di approdo su scala nazionale”. Ma i russi non colmano il vuoto.


Fondazione Fellini


Tocca all’assessore Massimo Pulini reprimere i dubbi di Paolo Fabbri sul destino dell’opera. “Se i tempi sono più lunghi del previsto di certo non è colpa del Comune, che al contrario, proprio in questo momento, sta prendendo importanti decisioni, relative ad esempio al museo virtuale e alla collocazione del ‘Libro dei sogni’ nel museo della città. Non mi sembra che questi progetti contrastino con quello originario di dar vita alla nuova Fondazione Fellini”, dice al Nuovo Quotidiano a pagina 11.


A proposito di smartcity


Arriverà la app turistica di Rimini. “Una “app” per gli smartphone e per iPhone, un canale web dedicato ai bambini e alle famiglie e un “mini-sito” interamente in russo per strizzare l’occhio a quello che è senz’ombra di dubbio il nuovo mercato di riferimento. Sono alcuni dei nuovi progetti inseriti nel piano di comunicazione turistica per il 2012, per cui il Comune nel complesso spenderà oltre 67mila euro”, La Voce a pagina 15.


Crisi dei partiti


L’iniziativa dei cattolici. “Tra loro si chiamano «amici» - che suona vagamente democristiano - ma hanno storie e ‘case’ diverse. Fuori i nomi. Marco Lombardi (Pdl), Mauro Ioli (Pd), Maurizio Nanni (Udc). Pesi massimi, gente che nei rispettivi «recinti» conta ancora”. “Resta il tentativo di trovare una via d’uscita al crollo del Pdl, ai mal-di-pancia nel Pd, allo stallo in cui si è ritrovato il partito di Casini. La soluzione si chiama «Iniziativa riminese per il Paese»”. “L’obiettivo è ovviamente il blocco moderato, in perenne attesa del messia, a Roma come a Rimini”, Carlo Andrea Barnabé sul Carlino a pagina 9.


Daccò e gli yatch


“«Mai visto Formigoni nei cantieri Ferretti, ma Daccò ha acquistato tante barche da noi». Sono le parole di Norberto Ferretti, patròn e presidente dell’omonima holding, l’illustre marchio di fabbrica di alcuni yacht messi a disposizione del governatore lombardo Roberto Formigoni dal faccendiere Pierangelo Daccò,”, Corriere a pagina 5.


Vigilanza privata


Il prefetto chiude tre istituti. “E’ solo l’ultimo effetto della serie di controlli che ha messo in atto la polizia amministrativa della Questura da un anno a questa parte. Da quando infatti è entrata in vigore la nuova normativa nel 2010, ora gli istituti di vigilanza, le agenzie investigative e quelle per i servizi di controllo (cioè i buttafuori) devono sottostare ad una serie di direttive piuttosto rigide” , il Carlino a pagina 8.


A pagina 24 sul Corriere 30 anni di Bellaria Film Festival.

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SULLE STRADE A RIMINI, NEL 2011 8 MILIONI DI EURO DALLE MULTE. 5 INVESTITI IN SICUREZZA E MANUTENZIONE


5,3 milioni per la sicurezza e il buono stato delle strade di Rimini. La giunta ha approvato, infatti, il rendiconto delle quote dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie dell’anno 2011, somma che per la sua metà deve a norma di legge essere investita in interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento della segnaletica, piuttosto che nel potenziamento delle attività di controllo (anche attraverso l'acquisto di messi e attrezzature necessarie) o ancora nel miglioramento della sicurezza stradale attraverso la manutenzione delle strade di proprietà, interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti.


Nel dettaglio la cifra spesa dal Comune per raggiungere le finalità stabilite dalla legge ammontano a 5milioni 334mila 824 euro: 1milione 25mila 64 euro in più rispetto al 50 per cento del totale dei proventi provenienti dalle sanzioni amministrative effettivamente accertate che nell’anno 2011 è stato quasi di 8,6 milioni.
In particolare: 1milione 74mila 940 euro sono stati investiti per gli interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell'ente; 1milione 829mila 583 euro per potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale; 2milioni 430mila 301 euro per il miglioramento della sicurezza stradale, per la gestione pronto intervento e manutenzione ordinaria delle strade.

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AMIANTO IN CITTA’, MAURO: “IMPOSSIBILE CHE GLI UFFICI DEL COMUNE SIANO ALL’OSCURO DELLE DISCARICHE SEQUESTRATE DALLA MUNICIPALE”


Procede la crociata del consigliere comunale Gennaro Mauro (Pdl) affinché siano ripulite le discariche abusive sul territorio riminese dall’amianto presente. Dopo la notizia che la Curia sta provvedendo a bonificare dai rifiuti pericolosi l’area di sua proprietà in via Lotti (sempre a seguito della denuncia di Mauro), il consigliere, non del tutto soddisfatto, è andato a verificare a che punto fossero le procedure per la bonifica dell’altro terreno di Viserba occupato da amianto.


“Purtroppo – dice – per il sito di via Grandi non mi risulta che nessun provvedimento sia stato intrapreso per la rimozione dell’amianto” perché, continua, “con disappunto devo registrare che all’ufficio Ambiente del Comune di Rimini, non è pervenuta nessuna informativa in riferimento ai due siti contenenti amianto, notizia che mi dicono aver appreso unicamente dai quotidiani riminesi”.


Il paradosso è che i sequestri di queste discariche abusive sono stati portati a termine anche grazie alla collaborazione della Polizia municipale, fatto che rende impossibile, secondo Mauro, che “l’ufficio ambiente della stessa amministrazione ne sia all’oscuro. Inoltre non è concepibile che gli uffici dell’Arpa e dell’Ausl non abbiano un filo diretto con l’amministrazione comunale sulle modalità con cui affrontare la problematica”.
E conclude annunciando battaglia. “In qualità di consigliere comunale non avendo alcun potere, inviterò i cittadini di Viserba, che abitano a poche centinaia di metri dal sito, a tempestare di telefonate e di e-mail gli uffici del sindaco e dell’assessore”.

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TERREMOTO, CGIL: “CONTROLLI SERI AGLI STABILIMENTI PRIMA DI RIMETTERCI DENTRO I LAVORATORI”


Sono 20mila i lavoratori interessati dal sisma, 3.500 le aziende (2mila ceramica, 3.500 biomedicale, 5mila meccanica, 4mila alimentare, 1.500 distribuzione, 4mila altri servizi). I numeri sono forniti dalla segreteria regionale della Cgil.
“In questo contesto, con l'amarezza e la rabbia che ci pervade per quello che ci sta accadendo, è francamente insopportabile sentirci accusare di artificiosità quando denunciamo che morire in fabbrica, perché le mura si sfogliano come carta, non è degno di un paese che si definisce civile”.
Sono cinque le filiere al collasso (biomedicale, aceto balsamico, macelli, parmigiano reggiano, componentistica meccanica). Difficoltà evidenti si manifestano anche nel tessile carpigiano e nel vitivinicolo. E questo, che è tanto, diventa nulla di fronte alla morte.


“Siamo i primi a sostenere che se si perdono le nostre peculiarità economiche e produttive si rischia di non avere futuro, ma il lavoro, le produzioni, non possono essere scambiate con la vita”, si legge nella nota della Cgil. “Deve essere garantita la sicurezza degli stabilimenti attraverso un monitoraggio rigoroso delle strutture da parte degli organi preposti per una ripresa dell’attività produttiva”.
E' inderogabile, inoltre, anche “avviare un piano regionale per la ricostruzione in grado di sostenere un modello di sviluppo che faccia leva anche sulla qualità delle strutture, del prodotto e del lavoro, impermeabile alla illegalità”.

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CATTIVE ABITUDINI, L'8% DEI RAGAZZI DELLE MEDIE DI RIMINI HA FUMATO ALMENO UNA SIGARETTA NELL’ULTIMO MESE


L’8 per cento dei ragazzi delle nostre medie ha fumato almeno una sigaretta nell’ultimo mese. Questi i dati della ricerca effettuata nelle scuole medie riminesi e forniti oggi in occasione della giornata di festa delle scuole all’insegna di una vita sana.
Tra i banchi di scuola anche Ausl Rimini per “dire di no al fumo e per manifestare l'impegno di aderire a stili di vita più sani”. Questa mattina nell'aula magna della scuola media “Panzini” di Rimini, bimbi delle materne, scolari delle elementari e studenti delle medie e delle superiori ha festeggiato alla conclusione dei progetti regionali seguendo l'introduzione della dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Agostina Melucci. Filmati, piccole animazioni, artigianali ma suggestive, fumetti, addirittura una coreografia di ballo e canto, sviluppati dai ragazzi delle varie scuole, per sensibilizzare i loro compagni a non fumare, non utilizzare alcolici, a mangiare meglio, a fare un po' di movimento fisico.


I dati


Dalla ricerca “Passaggi di prevenzione”, che è stata effettuata presso scuole medie e superiori di Rimini, e delle altre province della regione, attraverso la somministrazione di questionari ai ragazzi, emerge che già nelle scuole medie vi sono, in Emilia Romagna, ragazzi dediti al fumo e fanno sporadicamente uso di alcol. In particolare, per il fumo, un 8 per cento dei ragazzi della scuola media ha fumato almeno una sigaretta nell'ultimo mese, e la percentuale sale al 10 per cento per i ragazzi che hanno fatto uso di alcol almeno una volta nell'ultimo mese. Tali percentuali crescono per i ragazzi della scuola superiore: triplica per il fumo e raddoppia per l'alcol. Per quanto attiene alla dieta, i ragazzini delle scuole medie dell'Emilia Romagna consumano frutta e verdura più volte al giorno in una percentuale del 60 per cento (che scende di 5 punti per le superiori). La metà circa consuma merendine confezionate, fritti, bibite gassate e zuccherate (percentuale analoga per le superiori) e insaccati anche 4 volte al giorno. Un 20 per cento (che sale al 25 per i ragazzi delle superiori) fa colazione meno di tre volte a settimana. Infine per l'attività sportiva, un quarto dei ragazzi di scuola superiore interpellati effettua attività moderata tre volte a settimana, metà dei ragazzi una o due volte a settimana, un quarto non la effettua. Un terzo dei ragazzi, inoltre, pratica attività fisica intensa tre volte a settimana, un terzo una o due volte a settimana, un terzo non la pratica. Solitamente, chi non pratica attività fisica intensa non pratica neppure la moderata. Tra i ragazzi delle scuole medie, il 70 per cento circa non pratica alcuna attività fisica. Nel rapporto tra maschi e femmine, queste ultime, anche se in percentuali molto piccole, indulgono maggiormente al fumo, all'utilizzo spoaradico di alcol, ad un'alimentazione meno sana, ma sono di più le ragazze che compiono attività fisica.


In base ai risultati dell’indagine HBSC 2009/2010 (Health Behavior in School Aged Children) in Emilia Romagna il 23 per cento dei quindicenni fuma (il 12 per cento fuma almeno una sigaretta al giorno). La percentuale di fumatori è simile nei due sessi (23 per cento di fumatori tra i ragazzi e 24 per cento di fumatrici tra le ragazze). I dati indicano dunque che il consumo di tabacco non rappresenta un problema esclusivo della popolazione adulta (30 per cento di fumatori). L’indagine HBSC è uno studio internazionale coordinato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, svolto ogni 4 anni in più di 40 Paesi diversi. L’Emilia Romagna ha partecipato all’ultima edizione (2009/2010) con un campione di ragazzi rappresentativo della popolazione regionale di undici, tredici e quindici anni.

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IL MEETING IN LIBANO, IN AMBASCIATA A BEIRUT UN MINUTO DI SILENZIO PER LE VITTIME DEL TERREMOTO


Oltre 100 le persone presenti oggi all’Ambasciata italiana a Beirut per la prima presentazione del Meeting per l’amicizia fra i popoli in Libano.
“Il Meeting è un evento che testimonia, rappresenta grandi valori, che il dialogo tra diverse culture e religioni è possibile soltanto a partire dal riconoscimento, dal rispetto dell’identità dell’altro”. Così l’ambasciatore Giuseppe Morabito ha introdotto l’incontro, dopo l’esecuzione degli inni nazionali e un minuto di silenzio in onore delle vittime del terremoto. “C’è una sintonia tra il Meeting e il Libano, una vocazione in comune, con questa terra, patria di antiche civiltà, da sempre percorsa da una vocazione alla convivenza tra diverse culture, drammaticamente testimone di una lotta per la difesa di un modello di democrazia capace di valorizzare le diversità culturali e religiose”, ha sottolineato il presidente del Meeting Emilia Guarnieri, spiegando come il Meeting sia nato da “una passione all’incontro, curiosi di incontrare la bellezza e la diversità, desiderosi di conoscere il mondo e la realtà, curiosi di incontrare nel passato e nel presente uomini e cose “belle”, con l’intento di far conoscere a tutti la grandezza e il fascino che si sprigionano quando gli uomini costruiscono e creano a partire dal desiderio di verità e di bellezza da cui il loro cuore è animato”.


Insieme all’ambasciatore Morabito e al presidente del Meeting tre personaggi d’eccezione. Il primo Ivan Caracalla, direttore del teatro Caracalla Dance Theatre, protagonista dello spettacolo inaugurale del Meeting 2012. Raccontando la storia dell’amicizia fra la manifestazione riminese e la sua compagnia, tra le più importanti del mondo arabo, con una scuola di danza con 1500 alunni, ha affermato: “Quando sono stato al Meeting ho visto qualcosa di eccezionale, gente di fede e cultura diversa, insieme, spinte dalla diversità che è l’elemento che ci mette insieme. Per questo noi andiamo a Rimini, perché credo che veramente gli artisti siano veramente i portatori della luce nell'umanità”. Il secondo ospite è stato Ibrahim Shamseddine, musulmano sciita, già ministro libanese e Fondatore dell’Imam Shamseddine Foundation for Dialogue di Beirut: “Il dialogo e la ricerca dell’altro è quello che veramente si concretizza al Meeting di Rimini. Parlare di dialogo non vuol dire sottomissione all’altro. Un vero dialogo vuole dire accettare l’altro. Perché l'uomo è il nemico di ciò che ignora, dice un proverbio arabo. Il Meeting è uno di quei posti dove è assicurata un’atmosfera pacifica per persone da tutto il mondo per incontrarsi e conoscere l’altro”.


A chiudere la serata Mohammed Sammak, musulmano sunnita, Segretario Generale del Comitato nazionale del dialogo islamico-cristiano in Libano: “Costruire l’amicizia fra i popoli è una missione nobile, ma soprattutto in questi giorni è la più nobile – ha dichiarato - i popoli delle religioni si trovano di fronte a numerose sfide, come quelle demografiche oppure quelle legate agli avvenimenti attuali , come la delusione per la primavera araba. Le differenze tra i popoli rimarranno fino alla fine dei tempi. Come accettarle? Come costruire ponti di amicizia. Nella Bibbia i fattori di pace sono i figli di Dio. In Italia, per tutte le esperienze presenti, questo è possibile. Italia e Libano possono essere pilastri un ponte di amicizia fra cristiani e musulmani, perché come aveva detto Giovanni Paolo II, aiutare il Libano è una responsabilità di tutti, perché il successo del Libano è un successo di tutta l’umanità, il fallimento del Libano è il fallimento di tutti”.

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VIA AL BFF, SUBITO 5 DOCUMENTARI. CON PRESTA E DOSE SI ASSEGNERA’ IL ‘CORTOCONIGLIO’ PER “ALZATA DI PELUCHE”


Si apre domani con Freakbeat di Luca Pastore la 30esima edizione del Bellaria Film Festival (www.bellariafilmfestival.org). Il film, primo dei titoli in competizione per il concorso ‘Italia Doc’, sarà proiettato al cinema Astra.


Una giornata fitta di eventi quella inaugurale, che proseguirà con altri quattro titoli in concorso: alle 15 l’anteprima del film Il Mundial Dimenticato di Filippo Macelloni e Lorenzo Garzella. Protagonista il Mondiale del 1942, che «non figura in nessun libro di storia ma si giocò nella Patagonia argentina». Alle 16,30 sarà la volta di Zavorra di Vincenzo Mineo, che racconta storie e voci degli anziani ,spesso dimenticati negli ospizi. Alle 19 sarà proiettato Tahrir di Stefano Savona, documentario che racconta i fatti della primavera araba visti dalla piazza egiziana, già vincitore del David di Donatello come miglior documentario.


In serata, alle 21 al cinema Astra primo appuntamento speciale del Bff. Saranno, infatti, premiati i vincitori di CortoConiglio, concorso indetto per la seconda volta da ‘Il Ruggito del Coniglio’ che quest'anno ha per tema “Un pensiero d’amore”. Saranno Marco Presta e Antonello Dose, gli intramontabili conduttori della trasmissione di Rai Radio2, ad assegnare la targa al migliore (il più divertente) insieme al pubblico del Bff. Lo scrutinio avverrà per “alzata di peluche”.


A fine serata l’anteprima italiana, in collaborazione con il Biografilm festival di Bologna, di Confessions of an eco-terrorist di Peter Jay Brown, uno sguardo da una prospettiva inedita sulla vita a bordo della nave di Paul Watson e della Sea shepherd conservation society, associazione di “terroristi ecologici”, dediti alla salvaguardia della fauna marina.

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