Edilizia scolastica, un milione a Riccione
(Rimini) Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha comunicato all'Amministrazione lo sblocco dei contributi della somma di 1 milione di euro per la realizzazione di interventi di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici ad interesse scolastico-sportivo. “Per la nostra città - dichiara l'assessore ai lavori pubblici Lea Ermeti - questa è un'ottima notizia. Un finanziamento che ci consentirà di proseguire nel nostro obiettivo di riqualificare e potenziare i servizi delle scuole riccionesi a partire da radicali interventi di edilizia scolastica. Un piano ambizioso al quale stiamo lavorando su più fronti contemporaneamente. I fondi chiesti e oggi sbloccati dal Miur, diretti alla realizzazione di opere pubbliche, riguardavano la richiesta avanzata dal Comune per riqualificare e mettere in sicurezza la scuola elementare Riccione Paese. Nel frattempo i lavori sono partiti tramite l'accensione di un mutuo di importo minore rispetto al finanziamento richiesto. Ora individueremo a quali altri interventi di edilizia scolastica dirottare il finanziamento del Miur, andando avanti spediti secondo il programma stabilito e comunicato in più occasioni alla città. Come testimoniano i progetti e le risorse ottenute, l'amministrazione sta dimostrando grande impegno verso la riqualificazione e rimessa a nuovo delle scuole cittadine. Cercheremo di cogliere questa occasione con profitto inserendola nel nostro piano di lavoro”.
Evasione fiscale, emendamento Rimini sulle licenze
(Rimini) Il comune di Rimini ha inviato nei giorni scorsi una proposta alla Direzione generale di Federalberghi Italia. Si tratta di un emendamento parlamentare per contrastare l’evasione fiscale e tributaria attraverso la verifica della correttezza dei pagamenti all’atto di rilascio o di rinnovo della licenza di apertura dell’attività. “Così come condiviso con Aia Rimini, a tutela delle aziende sane e chi vuole stare sul mercato rispettando regole che valgono per tutti, in questa battaglia - spiega l’assessore al bilancio del comune di Rimini, Gian Luca BRasini - stiamo chiedendo il coinvolgimento dei vertici nazionali delle varie associazioni perché crediamo alla fine sia interesse di tutti che non prevalgano i furbi o veri e propri predoni. Allo stato attuale, gli enti locali hanno rarissimi strumenti per scoraggiare l’infedeltà fiscale. I risultati di tutto questo sono sconsolanti: l’evasione dei tributi, specie la Tari, tocca in gran parte dei Comuni percentuali tra il 10 e il 15 per cento dell’importo complessivo. Questo fatto è particolarmente serio: l’evasione fiscale, oltre a penalizzare le comunità di riferimento perché tasse e tributi non versati significano prima di tutto meno opere pubbliche e meno servizi, nutre la concorrenza sleale. Non è un paradosso ma la cruda realtà: se non pago le tasse acquisto un vantaggio su un imprenditore onesto. Di qui la nostra proposta di emendamento, già inviata più o meno un anno fa al Parlamento. Se vuoi aprire o rinnovare i permessi per un’attività o partecipare a gare pubbliche devi essere in regola. Con il Comune, con la legge e soprattutto davanti ai cittadini che non possono pagare di tasca loro la disonestà altrui. Qui sotto riepilogo il testo della nostra proposta che, mi auguro, venga presa in considerazione dall’attuale Governo e sia sostenuta non solo dai Comuni ma dai diversi settori dell’economia locale e nazionale. Infine aggiungo una cosa: condividi diamo e abbiamo fatto nostre le istanze delle associazioni albergatori riguardanti il contrasto all’abusivismo legato a nuove forme di ricettività e agli affitti brevi. Questo in ogni caso si aggiunge alla battaglia più generale contro i furbi e i disonesti. L’uno non esclude l’altra”.
Le misure proposte da palazzo Garampi prevedono che “gli enti locali competenti al rilascio di licenze, autorizzazioni, concessioni e dei relativi rinnovi, alla ricezione di Scia, uniche o condizionate, inerenti attività commerciali e/o produttive possono disporre con norma regolamentare che il rilascio e/o rinnovo e la permanenza in esercizio sia subordinato alla verifica della regolarità del pagamento dei tributi locali”. Inoltre, “gli enti locali hanno facoltà, in occasione di affidamenti di contratti pubblici secondo le procedure di cui al D.Lgs. 50/2016, di richiedere, tra i requisiti generali che gli operatori economici devono possedere per partecipare a tali procedure, che il requisito di regolarità fiscale previsto all’art. 80, comma 4 del citato Decreto sia sussistente anche per il pagamento di tributi, imposte e canoni di competenza della stazione appaltante[CF1]relativamente ad importi stabiliti con disposizione regolamentare, in deroga all’art. 48bis DPR 602/73. In deroga a quanto disposto dall’art. 216, comma 13, fino all’entrata in vigore del Decreto di cui all’art. 81 comma 2, le stazioni appaltanti verificano il possesso del suddetto requisito consultando le banche dati in proprio possesso”.
Vaccini, due iscritti non possono frequentare le scuole comunali
(Rimini) Tra gli iscritti nelle scuole dell'infanzia e nei nidi comunali di Rimini sono due i casi emersi che, in base alle nuove normative sugli obblighi vaccinali e alle conseguenti disposizioni del Comune di Rimini, pur non frequentando attualmente la scuola per assenza di documentazione attestante la vaccinazione, avranno comunque l'obbligo del pagamento della retta.
La Giunta comunale ad agosto ha approvato all'aggiornamento della disciplina per l'applicazione delle tariffe per i servizi educativi comunali per l'infanzia, andando a integrare il documento sulla base degli obblighi vaccinali previsti dalla legge Lorenzin, indispensabili per poter usufruire dei servizi. La circolare interministeriale prevede che i bambini non in regola con gli adempimenti vaccinali non possano frequentare, ma possano comunque restare iscritti e mantenere il posto nei servizi educativi. Discorso valido sia per le scuole pubbliche che per quelle private. Questo consentirà ai bambini di poter essere immediatamente riammessi non appena si sia attestata l'avvenuta regolarizzazione della posizione. Il mantenimento del posto però ha un costo per la collettività, sia in termini strettamente economici sia perché si impedisce ad altri bambini in lista di attesa di poter usufruire del servizio: per queste ragioni la Giunta ha deciso di specificare nel regolamento per l'applicazione delle tariffe che anche le famiglie dei bambini non in regola con gli obblighi vaccinali saranno tenute al pagamento di una retta base, fino all'eventuale regolarizzazione. Si tratta della stessa regola applicata in tutti i casi in cui i bambini, per motivi vari come ad esempio lunghe permanenze all'estero, non frequentano il servizio, mantenendo però il posto occupato.
Ad oggi, gli uffici scolastici del Comune di Rimini sono impegnati nella verifica puntuale delle autocertificazioni arrivate. Si sta in particolare analizzando un caso in cui, a una prima analisi, emergerebbero dissonanze. Si ricorda che ogni verifica che riconducesse a ipotesi di falso in atto pubblico, farebbe scattare immediatamente una segnalazione alla Procura della Repubblica. "I controlli e le verifiche– commenta Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – continuano senza sosta su ogni singola autocertificazione, foglio per foglio. Rispettare leggi e norme, punendo chi le vuole aggirare o ignorare del tutto, diventa necessario quando prima di ogni cosa in ballo è la salute dei bambini”.
Dalla Regione segnalano che è stato superato, il muro del 95 per cento di copertura per tutte le vaccinazioni rese obbligatorie dalla legge regionale (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B) per la frequenza al nido, e per quelle aggiunte dalla successiva normativa nazionale: pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite e rosolia, la cui copertura, nel caso delle ultime tre, in regione era scesa all’87% a fine 2015. “Percentuali in netta crescita in tutte le province, con aumenti che in sei mesi toccano addirittura i 7 punti nelle città storicamente più indietro”, sottolineano da Bologna.
I bijoux del Titano che regalano Xfactor
(Rimini) Il concorso lanciato da Marlù per celebrare con tutti i suoi amici la partecipazione a X Factor 2018, il talent show di Sky prodotto da Fremantle e in onda tutti i giovedì alle 21.15 su Sky Uno (canale 108) disponibile anche su digitale terrestre al canale 311 e 11, è una perfetta sintesi dei valori che animano il brand di Morena, Monica e Marta Fabbri. Ma con una sfida in più: creare una bellissima e grandissima "Community Marlù". Nasce per questo l'App Marlù Friends. I fan potranno essere sempre aggiornati sulle nuove iniziative del marchio e vincere ogni settimana moltissimi premi, facendo votare dai loro amici le loro foto più belle con i Gioielli Marlù, postate in rete.
Solo con l'applicazione Marlù friends, scaricabile gratuitamente su tutti i dispositivi Android e Ios, sarà possibile partecipare ai contest con in palio i biglietti per i live e la finale di XF12. Per riuscirci si scatta una foto artistica con il proprio monile Marlù e si invitano tutti gli amici a votarla sui social o Messenger.
"Vogliamo scoprire - commentano le inarrestabili sorelle Fabbri - l'X Factor inventivo dei nostri amici, un modo per mettere in relazione le persone, e magari spingerle a farsi aiutare dagli amici a realizzare un loro piccolo sogno! Cosa sempre più rara in un mondo in cui la tecnologia porta ad isolarsi in se stessi, e a incontrare gli altri solo nel mondo virtuale. I premiati, invece, potranno vivere concretamente una serata a X Factor 2018 con la loro persona preferita. Perché Marlù è condivisione, amore, amicizia, sogno, fortuna, desiderio. Tutto ciò che riempie il cuore."
16 ottobre
Battigia a luci rosse | La ospita e la stupra | Persa a Modena
Leonardo in aula a quattro mesi: Sensoli neomamma torna in Regione con il piccolo da allattare
(Rimini) Leonardo, quattro mesi appena, da questa mattina ‘siede’ tra i banchi dell’assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna. La sua mamma, Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, ha ripreso infatti il suo posto al lavoro e si è portata il piccolo in aula. “Si tratta - spiegano dal Movimento 5 Stelle - della prima volta in assoluto nella storia di viale Aldo Moro e un segnale importante per chi, come il MoVimento 5 Stelle, sostiene il legittimo diritto di ogni donna a conciliare la maternità con il proprio lavoro”. Da parte sua la neomamma Sensoli spera che il suo gesto, “che è innanzitutto una necessità visto che ho scelto di continuare l'allattamento al seno per mio figlio, possa essere un segnale in una regione che ha un così alto tasso di occupazione femminile. Purtroppo molte mamme sono costrette a rientrare al lavoro al terzo o quarto mese di vita del proprio figlio e questo non è giusto né per loro né per i bambini. Come donne, e come mamme, abbiamo tutto il diritto di poter stare vicini ai nostri bimbi senza per questo rinunciare a lavorare, a partecipare a riunioni o, come nel mio caso, alle sedute dell'Assemblea Legislativa. Ecco perché, poco tempo fa, ho chiesto che si attuasse una modifica al regolamento dell'Assemblea permettendo la partecipazione alle sedute, ma non solo fisicamente, anche in web conference. Un'opportunità in più per le neomamme ma anche per eventuali consiglieri temporaneamente infortunati o per disabili. Su questo tema, non c'è da nasconderlo, siamo ancora molto indietro. Adesso – conclude Raffaella Sensoli – anche grazie al mio gesto spero che ci sia più attenzione su questo tema”.
“Dovevo andare a Bellaria dal podologo”, ultranovantenne riminese finisce a Modena
(Rimini) “Doveva andare a Bellaria dal podologo”. Questo ha detto agli agenti che l’hanno soccorsa sulla A14 all’altezza di Modena, la 93enne riminese. La donna, avendo compreso che qualcosa nel suo itinerario doveva essere andato storto, a un certo punto è addirittura scesa dalla macchia sulla corsia dell’autostrada e, sbracciandosi, ha iniziato a chiedere aiuto ai veicoli in transito. “Sono partita stamattina da Rimini - ha detto la 93enne alla polizia - e non so come ma sono finita a Modena, riferisce l’Ansa. Nel frattempo i figli avevano contattato la questura per segnalarne la scomparsa. “Sono uscita alle 11 - ha spiegato la donna - ma dopo quattro ore ancora devo arrivare allo studio medico. Ho provato a fermare le auto, ma nessuno mi ha considerato”.
Sesso in spiaggia la domenica mattina, denunciati due riminesi
(Rimini) Lui 39 anni, lei 52, italiani residenti a Rimini. Amanti, sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico dalla polizia perché ieri mattina sono stati sorpresi sulla battigia a fare sesso. Diversi i video col cellulare registrati da alcuni passanti, che poi hanno chiamato il 112. Sul posto, i poliziotti “hanno subito individuato la coppia distesa sulla sabbia, a circa venti metri di distanza dall'acqua, in atteggiamenti molto intimi”, spiega l’Ansa. Gli agenti hanno invitato gli aamnti a rivestirsi, facendo notare loro il pubblico che gli si era formato attorno armato di cellulari con videocamera.
Affitta camera a brasiliana e la violenta: denunciato
(Rimini) Un uomo di 41 anni, nato a Melfi ma residente a Rimini, è stato arrestato dalla polizia per violenza sessuale su una 35enne di origine brasiliana, per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Le aveva offerto ospitalità nel suo appartamento salvo poi violentarla nel cuore della notte. La chiamata alla centrale operativa è arrivata alle due della scorsa notte. Alcuni residenti hanno sentito le urla di spavento della brasiliana e hanno pensato di avvisare la questura.
Sul posto, gli stessi agenti, hanno sentito distintamente la donna urlare e chiedere aiuto. Hanno bussato e l’aggressore ha aperto la porta, ammettendo di aver bevuto molto vino e di essere in compagnia di un'amica con la quale stava avendo un rapporto sessuale. La versione della ragazza è stata ovviamente di segno opposto. Ha raccontato di conoscere da poco l'uomo cercando un posto letto, una scusa per violentarla.
Turisti croati portano via pezzi dell’arco d’Augusto, fermati dalla municipale
(Rimini) Questa mattina una pattuglia della polizia municipale in servizio di pattugliamento del centro storico di Rimini ha fermato due persone di origine croata, una donna di età compresa tra i 50 e i 60 anni e un uomo di 72 anni, mentre erano intenti a danneggiare e asportare piccoli pezzi di basamento dell'Arco d'Augusto, formato da mattoncini rossi. In particolare i due, a quanto pare facenti parte di una comitiva turistica, martellavano con pietre il manufatto per frammentarlo, infilando poi i pezzi in due buste. Buste che, all'intervento della Polizia municipale, venivano gettate con il loro contenuto (9 frammenti pietrosi di piccole dimensioni in una e due più consistenti in un'altra) nei pressi del basamento e nel prato circostante l'area. I due venivano quindi fermati e portati al Comando della Polizia Municipale di Rimini dove gli venivano contestati i reati di tentativo di furto (articolo 624 del Codice penale) e di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale (articolo 733).
"Definire questa storia allucinante forse rende poco l'idea- è il commento dell'assessore alla Sicurezza del Comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad-. Allucinante nelle modalità, in pieno giorno danneggiare un patrimonio storico e artistico dell'umanità; e paradossale anche il profilo dei responsabili del gesto, turisti con una età non indifferente alle spalle, e dunque difficile bollare questa cosa come 'una ragazzata'. A dimostrazione che il vandalismo e la stupidità hanno poco a che fare con la carta d'identità e molto invece con l'ignoranza, la mancanza di qualsiasi rispetto verso i luoghi e le persone, e una dose robusta di impunità e faccia tosta che ora speriamo la giustizia tramuti in una pena esemplare".