Flussi turistici, l’entroterra è già post covid
Secondo i dati Istat gli arrivi e pernottamenti turistici nei Comuni non rivieraschi della Provincia di Rimini sono stati nel 2023 rispettivamente 83.613 e 196.679. Numeri significativi se confrontaticon i dati del 2000, quando gli arrivi furono 13.590 e i pernottamenti 45.163. Da allora i due indicatori sono stati sempre più o meno in crescita, fatta eccezione per il 2020 con il covid. Soprattutto però, fa notare il presidente della provincia di Rimini, Jamil Sadegholvaad, i numeri del 2023 “riportano una crescita complessiva del 4,6 per cento nei pernottamenti rispetto al 2022, ancora più evidente se li si confronta con l’ultimo anno pre pandemico, il 2019, nei confronti del quale il salto in avanti sfiora il 20 per cento”. Se nel 2019 gli arrivi erano stati 73.962 e i pernottamenti 164.754, già nel 2022 si è registrato il sorpasso con 78.336 arrivi e 187.871 presenze.
“La soglia psicologica delle 200mila presenze è a un passo e, guardandosi indietro ad inizio millennio, salta agli occhi la crescita dell’accoglienza turistica nei paesi della cintura mediana, della Valconca e della Valmarecchia pur con un ‘asterisco statistico’ da segnalare: sino al 2010 il territorio riminese non comprendeva i 7 (ora 9) Comuni, precedentemente nella Provincia di Pesaro Urbino”, spiega Sadegholvaad.
“In ogni caso la crescita c’è stata e, dopo la pandemia, è chiaramente trainata dal fenomeno delle cosiddette ‘residenze turistiche diffuse’, gli Airbnb e piattaforme analoghe per intenderci, la cui presenza è in sensibile crescita nei paesi dell’entroterra. Il dato però su cui riflettere è però anche un altro: dal punto di vista del ‘peso’ complessivo di arrivi e pernottamenti sul totale della provincia il numero, pur in lieve crescita, continua ad attestarsi su percentuali che viaggiano dal 2 al 2,3 percento”.
Tuttavia, “nessuno pensa, anzi vuole, che le aree interne diventino la costa perché la forza di qui luoghi è proprio il differente contesto naturale e storico. Ma credo vi siano le condizioni per provare, nei prossimi 5 anni, a incrementare quei numeri agendo sulla promozione (devo dire che APT e Visit Romagna su questo stiano facendo un ottimo lavoro, operando su segmenti di mercato in forte espansione, a partire dal bike), sulla valorizzazione del patrimonio storico, artistico, naturale, sugli eventi (cercando anche una migliore sinergia nei calendari perché capita che alcune iniziative si sovrappongano), sugli accordi con i grandi attrattori della costa (IEG e Palazzi dei Congressi), sui collegamenti e su una riflessione più analitica e laica circa il fenomeno degli Airbnb, esploso spontaneamente senza che ancora il tessuto politico ed economico lo abbia ancora bene afferrato nelle sue reali criticità e potenzialità”, conclude Sadegholvaad.
Movimento turistico 2023: Rimini e Santarcangelo crescono, Riccione e Cattolica calano
Crescita annua degli arrivi e delle presenze in provincia di Rimini. E' quanto rilevano le statistiche provvisorie dell'anno 2023 relative al movimento turistico, rese disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, elaborate dall'Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna Tuttavia ancota non si registra il recupero sul 2019, anno pre-covid. Si confermano migliori i risultati per la clientela straniera rispetto a quella nazionale.
I dati provvisori relativi al movimento turistico nel 2023, in provincia di Rimini, rilevano una crescita annua degli arrivi del 6,7% (3.646.296 unità) e delle presenze dell'1,5% (14.699.301 unità). Migliori i risultati della clientela straniera rispetto a quella italiana; nel dettaglio: +3,6% gli arrivi italiani e -2,2% le presenze nazionali, +19,1% gli arrivi stranieri e +13,6% le presenze estere.
Rispetto all'anno pre-covid abbiamo però una situazione ancora negativa, sia sul fronte degli arrivi (-3,8% sul 2019) sia su quello delle presenze (-9,5%). Incremento delle presenze in tre comuni della riviera: Rimini +3,7%, Bellaria-Igea Marina +0,8% e Misano Adriatico +6,8%.
In calo invece le presenze a Riccione -2,1% e a Cattolica -1,9%. Positivi i risultati ottenuti dai due principali comuni dell'entroterra riminese, ovvero Santarcangelo di Romagna +7,3% e Verucchio +0,9%, così come aumentano le presenze nelle località dell'Appennino +10,8%.
Via Bassi, i residenti chiedono un presidio fisso delle forze dell'ordine
Si è svolto mercoledì l’incontro tra i residenti di via Ugo Bassi e l’amministrazione comunale. a tema la scarsa sicurezza del quartiere causata dallo stato di abbandono dell’immobile della ex nuova questura. I residenti hanno chiesto al comune di Rimini “un presidio fisso da parte delle forze dell’ordine”. Allo scopo hanno già raccolto oltre 400, la petizione è pubblicata su Change.org.
La delegazione è stata accolta a palazzo Garampi dagli assessori Juri Magrini e Roberta Frisoni. Magrini ha detto alla delegazione che porterà in prefettura l’istanza per l’attivazione del presidio fisso. In ambito di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha aggiunto MAgrini, si pptranno “valutare anche ulteriori azioni coordinate”.
In merito al progetto di riqualificazione presentato da Ariminum sviluppo immobiliare, Asi, la proprietà delll’area da decenni in abbandono, ha risposto Frisoni. L’assessora ha ribadito che il progetto deve “essere necessariamente inquadrato in relazione agli altri progetti che ricadono nel quadrante, dalla Cittadella della sicurezza all’ex Caserma Giulio Cesare”, annunciando a breve la presentazione del progetto per lo stadio. «Il nodo resta la necessità di trovare un’armonia tra la particolare collocazione territoriale, lungo via Roma, la superficie commerciale e la proposta di superficie accessoria prevista a supporto, che appare nella sua formulazione sin qui presentata non in linea con analoghi interventi della medesima portata commerciale presenti in zona e non sostenibile per la mobilità di un’area su cui insistono arterie stradali ad elevata circolazione e appunto hub attrattivi come lo stadio e la futura cittadella sicurezza”.
Economia: calano le imprese straniere
Calano le imprese straniere attive nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini a fine dicembre 2023, diversamente dalla stabilità regionale e dall'aumento nazionale, secondo i dati Infocamere-Movimprese, elaborati dall'Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna. Le imprese straniere aumentano in diversi settori ma a pesare sul risultato negativo, in termini tendenziali, sono le diminuzioni avvenute nei due principali, ovvero Costruzioni e Commercio. In un contesto in cui prevalgono nettamente le imprese individuali, si rileva una decisa crescita delle società di capitale.
Le imprese straniere: Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
Al 31 dicembre 2023 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 8.755 imprese straniere attive, che costituiscono il 12,5% del totale delle imprese attive (13,9% in Emilia-Romagna e 11,5% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2022 si riscontra un calo delle imprese straniere del 2,3%, diversamente dalla sostanziale stabilità regionale (-0,2%) e dall'aumento a livello nazionale (+1,9%).
I principali settori economici risultano le Costruzioni (35,2% delle imprese straniere), il Commercio (27,0%), l'Alloggio e ristorazione (9,5%), Industria Manifatturiera (7,5%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (5,5%), i Trasporti (3,7%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,7%). Rispetto al 31/12/2022 si registra un aumento nella maggior parte di questi, ma a pesare sul risultato complessivo sono le diminuzioni avvenute nei due principali. Nel dettaglio, in termini di variazioni positive si riscontra un +4,8% nell'Alloggio e ristorazione, +1,4% nel Manifatturiero, +5,1% nelle Altre attività di servizi, +2,9% nei Trasporti e +4,6% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese; in termini negativi, invece, si rileva un calo pari a -5,0% per le Costruzioni e -6,3% per il Commercio.
Le imprese straniere con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono, rispettivamente, alle Costruzioni (29,0%), ai Trasporti (15,7%), al Commercio (15,0%), alle Altre attività di servizi (14,6%), al settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (14,2%), all'Industria Manifatturiera (11,4%) e all'Alloggio e ristorazione (11,3%).
Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese straniere sono imprese individuali (77,3% del totale), alle quali seguono, con molto distacco, le società di capitale (14,9%) e le società di persone (7,3%). Nel confronto con l'anno precedente crescono decisamente le società di capitale (+10,2%) e, in forma più lieve, le società di persone (+3,7%), mentre calano le imprese individuali (-4,9%).
Le imprese straniere: focus provinciale Rimini
Al 31 dicembre 2023 in provincia di Rimini si contano 4.790 imprese straniere attive, che costituiscono il 13,9% del totale delle imprese attive (13,9% anche in Emilia-Romagna e 11,5% in Italia). Nel confronto con il 31 dicembre 2022 si riscontra un calo delle imprese straniere dell'1,6%, diversamente dalla sostanziale stabilità regionale (-0,2%) e dall'aumento nazionale (+1,9%).
I principali settori economici risultano le Costruzioni (32,9% delle imprese straniere), il Commercio (30,5%), l'Alloggio e ristorazione (10,6%), l'Industria Manifatturiera (5,0%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (4,9%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,1%) e i Trasporti (3,3%). Rispetto al 31/12/2022 si registra un aumento in cinque di questi ma a pesare sul risultato complessivo sono le diminuzioni nei due principali. Nel dettaglio, in termini di variazioni positive si riscontra un +6,1% nell'Alloggio e ristorazione, +0,8% nel Manifatturiero, +4,9% nelle Altre attività di servizi, +3,1% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese e +2,6% nei Trasporti; in termini negativi, invece, si rileva un -4,0% per le Costruzioni e -5,1% per il Commercio. I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive sono, rispettivamente, Costruzioni (31,0%), Trasporti (18,2%), Commercio (17,5%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (16,2%), Altre attività di servizi (15,7%), Alloggio e ristorazione (10,8%) e Industria Manifatturiera (9,8%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese straniere, prevalgono nettamente le imprese individuali (74,9% del totale), seguite, a debita distanza, dalle società di capitale (16,5%) e società di persone (8,0%). In termini di variazione annua crescono decisamente le società di capitale (+9,1%) e, in forma più lieve, le società di persone (+4,1%), mentre calano le imprese individuali (-4,1%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese straniere provinciali si trova nel comune di Rimini (54,1%), classificato come "Grande centro urbano"; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (9,9%), Bellaria-Igea Marina (7,1%), Santarcangelo di Romagna (3,8%) e Coriano (1,6%), ossia nei cosiddetti "Comuni di cintura" (totale 22,4%), e di Cattolica (5,5%), Misano Adriatico (3,2%) e San Giovanni in Marignano (1,8%) ("area del Basso Conca", totale 10,5%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano di Romagna (2,0%), San Clemente (1,6%) e Montescudo-Monte Colombo (1,4%) (Valconca), Verucchio (2,4%) e Novafeltria (1,1%) (Valmarecchia).
I comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive risultano essere, nell'ordine, Sassofeltrio (20,3%), Rimini (17,2%), San Clemente (16,2%), Bellaria-Igea Marina (15,2%), Verucchio (14,8%), Montescudo-Monte Colombo (14,3%), Morciano di Romagna (13,8%), Talamello (13,5%), Gemmano (12,7%), San Leo (12,5%) e Cattolica (12,2%).
Infine, i principali Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri, riferiti alle imprese individuali (le uniche per le quali è possibile fare un'analisi per nazionalità) sono, nell'ordine, Albania (775 imprese), Romania (421), Bangladesh (387), Cina (283) e Marocco (159); in termini di incidenza, i suddetti Paesi raggiungono il 56,4% del totale straniero.
Rimini sarà "Velo-city" 2026
Rimini nel 2026 sarà capitale mondiale della ciclabilità. La European Cyclists’ Federation, infatti, ha annunciato che l'edizione 2026 del summit 'Velo-city' si svolgerà proprio nella capitale della riviera romagnola, dal 16 al 19 giugno.
“Una grande soddisfazione - commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad - per un risultato che consolida l’ingresso di Rimini a pieno titolo fra le città virtuose che hanno scelto l’impegno nella promozione e nella realizzazione di infrastrutture e politiche a favore della mobilità attiva e sostenibile. Con questo prestigioso riconoscimento, Rimini sarà al centro dei riflettori internazionali sul tema della bicicletta a livello europeo. Ogni partecipante che sarà a Rimini sarà chiamato a dare il proprio contributo con best practice e analisi per cambiare quartieri, città e interi paesi e nel corso dell’evento potrà vedere coi propri occhi quello che la città ha saputo portare avanti in questi anni per confermarsi fra i comuni più ciclabili d’Italia: dalla pedonalizzazione del lungomare al raddoppiamento della rete ciclabile, dai servizi di trasporto integrati alla realizzazione dell’hub delle biciclette con il Bike Park, dalla promozione della micromobilità fino a quella dell’uso delle cargo bike. Un aspetto che ha molto colpito gli osservatori chiamati alla scelta della città che avrebbe ospitato l’evento nel 2026 è stata la rapidità di realizzazione dei progetti, come nel caso della pedonalizzazione del lungomare. Come Comune siamo già al lavoro, insieme ai vari partner che hanno contribuito in modo fattivo al raggiungimento di questo straordinario risultato di squadra - e che colgo l’occasione di ringraziare, da Anci alla Fiab, dalla consulta della bicicletta a Italian Exhibition Group e al Palacongressi- per organizzare al meglio questo evento internazionale che darà a tante amministrazioni locali italiane la possibilità di partecipare ai lavori e che sarà per noi un ulteriore sprone a lavorare alacremente sul fronte della promozione della mobilità attiva”.
Per la sua candidatura, Rimini ha creato una coalizione di partner, tra cui FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), membro italiano di ECF, che ha svolto un ruolo di spicco nella presentazione del progetto, e ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. L'edizione del 2026 sarà organizzata congiuntamente dalla Città di Rimini, da VisitRimini, dal PCO AIM Group International e da ECF.
"VisitRimini, Destination Management Company ufficiale della città, è particolarmente entusiasta - commenta il presidente Stefano Bonini - di ospitare l'evento Velo-city nel 2026. Questo successo è il risultato di un grande lavoro di squadra che coinvolge tutti gli attori locali, uniti da una visione condivisa e collettiva dello sviluppo sostenibile della destinazione. La coordinazione è stata fondamentale per il successo di questa candidatura, ognuno ha svolto il proprio ruolo, dalle istituzioni pubbliche come il Comune di Rimini, APT Servizi Emilia Romagna, agli operatori privati come Italian Exhibition Group con il Convention Bureau della Riviera di Rimini, partner fidato nel processo di candidatura internazionale, e il moderno Palacongressi di Rimini, situato nel cuore della città, dove si svolgerà il congresso. Velo-city fungerà da catalizzatore per la crescita e la promozione turistica della nostra amata città, mettendo in mostra le eccellenze del nostro territorio e posizionando Rimini come una destinazione unica e attraente 365 giorni all'anno".
Bongiovanni, funerali sabato a Sant'Agostino
E' morto nella notte tra martedì e mercoledì a a Baja Sardinia, l'albergatore riminese Marco Bongiovanni. Un malore cardiaco lo ha portato via prematuramente a 56 anni. Bongiovanni è stato uno dei più noti albergatori in Sardegna, amministratore delegato di Baja Hotels e presidente di Baja Hotels Travel Management. Lascia la moglie, quattro figli e i genitori Renzo ed Eliana Testoni.
In Sardegna, Marco si era trasferito alla fine degli anni Sessanta con i genitori. A Baja Sardinia la famiglia di albergatori iniziò il percorso imprenditoriale che l'ha portata a contribuire in maniera determinante allo sviluppo turistico della località nel sassarese.
Questa sera alle 21, veglia di preghiera con la recita del Rosario nella chiesa di Sant'Agostino a Rimini. Sabato alle 9,30 i funerali, sempre a Sant'Agostino.
Sport e turismo, indotto milionario
Il 2024 è l’anno del Tour de France, con lo storico arrivo a Rimini della prima tappa della corsa ciclistica più amata e seguita al mondo. La Grande Boucle è però ‘solo’ la punta di diamante di un calendario di eventi sportivi che anche quest’anno si presenta denso di appuntamenti, da quelli di grande richiamo internazionale agli storici tornei ed iniziative promosse dalle società del territorio che rappresentano l’ossatura del movimento sportivo della città.
Il primo assaggio già alla fine di questo mese, con la Convention del Baseball e del Softball italiani - CON-X 2024 – al Palacongressi dal 26 al 28 gennaio, ma sarà dalla primavera che sboccerà la stagione dello sport, a partire dal Paganello, il campionato di beach ultimate che anima la spiaggia nel fine settimana di Pasqua con atleti da tutto il mondo, prima della full immersion nel mondo del ciclismo, con il passaggio del Giro di Italia (tappa Riccione-Cento, 17 maggio) prologo dell’atteso approdo della carovana gialla: la data è il 29 giugno, quando il Tour de France arriverà a Rimini, dopo un percorso di 205 km da Firenze attraversando gli Appennini, passando per la Valmarecchia e San Marino, prima di raggiungere l’arrivo sulla costa riminese.
Anche i padiglioni della Fiera di Rimini si confermeranno centro pulsante degli eventi indoor con due grandi novità: i Campionati Europei di Ginnastica Artistica Maschile (24-28 aprile) e Femminile (1-5 maggio) e a settembre i mondiali di pattinaggio artistico a rotelle, inseriti nel World Skate Games 2024. Due competizioni di livello internazionale che vanno ad aggiungersi a due appuntamenti fissi come Rimini Wellness in programma come come di consueto per il ponte della Festa della Repubblica (30 maggio-2 giugno) e Sportdance, altro appuntamento ormai di casa in città, dedicato ai campioni della danza sportiva e previsto per luglio.
Riflettori anche sui motori: dalla grande novità dei Campionati Mondiali di FormulaE (13/14 aprile) al motomondiale con il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini che accenderanno il Misano World Circuit (6/8 settembre), passando per la Transitalia Marathon (20/22 settembre).
Tanti tra la primavera e l’estate anche i tornei di calcio promossi dalle realtà sportive del territorio, così come gli appuntamenti con la vela e i diversi appuntamenti dedicati a chi ama il basket nei playground presenti in città, a partire dal Rimini Beach Court, il coloratissimo campo per la palla a spicchi accanto al Belvedere di Piazzale Kennedy.
“Tra grandi eventi di livello internazionale e appuntamenti cittadini, stiamo parlando di un calendario che conta oltre una cinquantina di date – sottolinea l’assessore allo Sport Moreno Maresi – Una qualità e una quantità di eventi come poche altre realtà in Italia possono vantare e che poggia sulla scelta lungimirante di credere nello sport come volano di sviluppo economico, di immagine oltre che sociale del territorio. Una convinzione supportata dai numeri come ha documentato la recente ricerca commissionata dalla Regione Emilia Romagna: su 81 manifestazioni ospitate in Emilia Romagna nel 2022 prese in esame svoltesi (tra quelli nazionali, internazionali e a larga partecipazione), è stato valutato un indotto di oltre 150 milioni di euro, a fronte di un investimento da parte della Regione pari a 8,3 milioni di euro. Dunque, con un effetto moltiplicatore di 18 euro per ogni euro stanziato e che hanno avuto ricadute sui territori. Di questi 81 eventi, 26 si sono tenuti solo nella nostra Provincia. Così come vanno considerati gli effetti sulle presenze turistiche (circa 1.150.000 quelle riportate dall’indagine) oltre alle ‘ricadute’ reputazionali e promozionali dell’attività di comunicazione che accompagna i grandi eventi.
Tanti elementi – prosegue l’assesspre Maresi - che confermano la necessità di continuare ad investire a 360 gradi sullo sport, affiancando la promozione e l’accoglienza degli eventi alla promozione di una città che vede nel benessere e nella pratica sportiva non solo un volano turistico, ma un modello di vivere la città e gli spazi urbani. Infrastrutture, turismo e cultura, che si alimenta anche attraverso le grandi imprese sportive, come quella realizzata 40 anni fa dal Basket Rimini che a Vigevano centrò la storica promozione in A1. Un successo che è nel cuore degli appassionati della palla a spicchi biancorossi e in generale degli sportivi, che abbiamo intenzione di celebrare con un appuntamento speciale”.
Turismo, la riviera rafforza i collegamenti con Austria e Germania
Disponibilità ad ampliare i collegamenti ferroviari tra l'Austria e l'Emilia-Romagna, e in particolare a confermare per la prossima stagione estiva e per il futuro i collegamenti su ferro diretti alla Riviera romagnola, con particolare riferimento al treno notturno, NightJet, in partenza da Vienna e da Monaco con arrivo sulle località turistiche della costa: Rimini, Riccione e Cattolica. E l'avvio di una nuova collaborazione con il Land di Vienna.
Questo il risultato degli incontri della delegazione condotta dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, accompagnato dall'assessore alla Mobilità, Trasporti e Turismo, Andrea Corsini, e dal direttore di Apt Servizi, Emanuele Burioni, volata a Vienna per incontrare i rappresentanti delle istituzioni viennesi, del Ministero ai Trasporti austriaco e della ÖBB (Ferrovie austriache). Tra gli obiettivi, il rafforzamento delle relazioni con l'Austria e la conferma per il 2024 e i prossimi anni, del servizio ferroviario attivato nel 2023 al posto della storica tratta Firenze-Roma non praticabile per lavori sulla linea.
Positivo l'incontro con Sabine Stock, referente dei collegamenti trasporto passeggeri delle Ferrovie austriache che ha espresso la disponibilità, in accordo con Trenitalia, a consolidare la tratta verso la costa Romagnola.
Dall'incontro della delegazione con Magdalena Hugeneck, referente per i trasporti del Gabinetto di Leonore Gewessler, ministra dei Trasporti e dell'Ambiente, sono state presentate le strategie della Regione per la sostenibilità ambientale ed economica ed è emersa la convergenza sulla necessità di aumentare i collegamenti ferroviari per incentivare una mobilità sempre più compatibile con l'ambiente. In particolare, è stato ribadito l'impegno verso il contrasto al cambiamento climatico anche a livello sociale, dove la transizione ecologica deve diventare un'opportunità per tutti i cittadini.
"Una buona giornata- affermano Bonaccini e Corsini- e ringraziamo Stock e Hugeneck per la disponibilità concreta a consolidare e aumentare il servizio ferroviario verso la nostra regione. L'aumento considerevole di turisti austriaci e tedeschi nel settembre scorso, dopo la battuta d'arresto dovuta all'alluvione, fa ben sperare in un ulteriore sviluppo nel prossimo futuro. Garantiamo il nostro supporto fin da ora per confermare il servizio e rendere il nostro territorio sempre più competitivo e attrattivo". confermare questa opportunità e rendere il nostro territorio sempre più competitivo e attrattivo anche per gli anni futuri.".
I collegamenti con la Riviera romagnola saranno ufficializzati entro marzo, in vista della stagione estiva.
I dati dell'Osservatorio turistico regionale elaborati da Trademark Italia sulla Riviera, hanno registrato nel periodo maggio-settembre 2023 circa 43.000 arrivi (+8,8% sul 2022) e circa 218.000 presenze (+7,5% sul 2022) di turisti austriaci.
"I dati positivi degli arrivi in Emilia-Romagna confermano che la linea diretta è un elemento efficace per lo sviluppo del turismo proveniente da Austria e Germania- aggiunge Corsini-. Anche con questo obiettivo verrà realizzata una campagna di comunicazione per favorirne l'arrivo. Ora lavoreremo, in accordo con Trenitalia e Rfi, alla soluzione dei problemi tecnici per le fermate di Riccione e Cattolica, che ci auguriamo possano trovare al più presto esito positivo".
In mattinata anche l'incontro della delegazione con il presidente del Consiglio regionale di Vienna, Ernst Woller, in cui si è parlato, in un clima molto cordiale, dell'avvio di una collaborazione istituzionale tra Regione Emilia-Romagna e il Land di Vienna. Il presidente Bonaccini in particolare ha ringraziato per l'aiuto fornito dall'Austria durante l'alluvione, con l'invio, attraverso il meccanismo di protezione civile dell'Ue, di attrezzature di pompaggio.
Un aiuto che è arrivato anche dalla Società Austro-Italiana che nell'ottobre scorso ha organizzato un evento celebrativo per il 50^ anniversario della nascita, con una raccolta fondi in favore delle vittime dell'alluvione in Emilia-Romagna.
Presenti agli incontri, oltre a Burioni, anche Gabriele De Stefano, incaricato d'affari ad interim dell'Ambasciata d'Italia a Vienna, e Andrea Colonnelli, referente di ENIT a Vienna.
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