GIORNALAIO 15.05.2014
Questura ferma, non ci sono i soldi per finire i lavori. Prefetture, i sindacati presentano un piano di risparmi per salvarle. Acquarena, evapora il fronte dei 'dissidenti'. Meteo terrorista, oggi Rinaldis gliele suona a Unomattina
Questura al palo. Nonostante il ministero dell’Interno abbia da tempo raggiunto l’accordo con il costruttore dell’immobile, Gianfranco Damerini, per l’affitto della struttura (943mila euro l’anno), il cantiere non è ripartito. Per completare i lavori serviranno tra gli 1,5 e i 2 milioni di euro, ma Da.Ma. non ce li ha. Domani il prefetto Palomba incontrerà Damerini (ilCarlino).
Prefettura a rischio. Per salvarla, ha detto il prefetto Palomba, bisogna sorpassare Renzi a destra. I sindacati prefettizi hanno quindi consegnato pochi giorni fa al ministro Alfano un piano che prevede circa 5 milioni di euro di tagli che potrebbero evitare la chiusura di 60 prefetture (Corriere).
Acquarena oggi in consiglio comunale. Ridotti a due, sembra, i 'dissidenti' in maggioranza: Zerbini e Brunori. Ieri i dipendenti del Garden, oltre 100, hanno indirizzato una lettera agli amministratori comunali con una richiesta precisa: Mettendo due piscine in concorrenza, sarete in grado di garantire lavoro a noi e a chi gestirà il nuovo impianto pubblico? Acquarena è una scelta dettata da sole motivazioni ideologiche contro il privato, rincarano i lavoratori (LaVoce).
Aeradria, ora attacca Pesaresi. Maria Cristina, vice presidente del nuovo, ma fallito, cda della società di gestione, guarda a Enac che minaccia di sospendere i voli in prossimità dell'estate e al fatto che sempre l'Enac ha fatto slittare il bando per la gestione a metà luglio e dice: Se il tribunale non avesse rifiutato il secondo concordato tutto questo non sarebbe successo. Pesaresi è in prima fila nel gruppo di creditori che ha deciso con Carim in testa di fare ricorso in cassazione contro il fallimento (ilCarlino).
Meteo pazzo, oggi Patrizia Rinaldis (Aia) a Unomattina per dirne quattro sulle previsioni fasulle. Sono stata invitata dalla Rai per parlare "di questo grosso problema che è il meteo", ha confermato il presidente degli albergatori (Corriere).
Lavoro…sono adulto è il progetto ideato da un bagnino riminese, Lorenzo Celli del bagno 5 di Rivabella, che ha preso a lavorare per i prossimi mesi alcuni ragazzi maggiorenni, affetti da sindrome di Down o X fragile provenienti da ogni parte d’Italia. Lavoreranno in due, in turni di quindici giorni: uno la mattina dalle 7 alle 11, l’altro il pomeriggio dalle 14 alle 20 e saranno sempre seguiti dai rispettivi tutor, ha spiegato Celli. Il progetto è in collaborazione con associazione De@esi e dipartimento di Scienze dell’educazione dell’università di Bologna (Corriere).
14 05 2014 | Rimini | Acquarena, lettera dei dipendenti del Garden al Comune: Scelta ideologiche che mette a rischio le nostre famiglie
Rimini | Acquarena, lettera dei dipendenti del Garden al Comune: Scelta ideologiche che mette a rischio le nostre famiglie
Acquarena preoccupa gli oltre 100 lavoratori della Polisportiva Garden, in merito al loro nostro futuro lavorativo e al futuro delle famiglie a loro carico. E' per questo che hanno scritto una lettera all'amministrazione. "E’ evidente che, non avendo sovvenzioni pubbliche, la concorrenza di una piscina troppo vicina, sostenuta con i fondi pubblici, sarà difficilmente sostenibile. L’amministrazione comunale è in grado di garantirci che non verrà messo in pericolo il nostro posto di lavoro?". Secondo i dipendenti, "la questione ideologica del privato non ha tenuto in nessun conto la tutela del nostro lavoro, cosa che invece ci saremmo aspettati dall’amministrazione. Tutto quello che volete fare a due passi da noi, c’è già: al Garden e nei pressi (Conad): vorremmo da voi la risposta: garantirete i nostri stipendi e quelli dei dipendenti della piscina comunale?".
Tra loro c'è chi contando sul lavoro al Garden ha acceso mutui e messo su famiglia e si domanda adesso se potrà "pensare di arrivare alla pensione in tranquillità, adesso che il Pubblico non ascolta le ragioni di chi lo affianca da sempre nella funzione che svolge per la città? Molti di noi lavorano qui da 20/30 anni. Quante realtà possono vantare un simile primato sul territorio? Attenzione: il fatto che i nostri titolari intendano andare avanti lo stesso nella sua realizzazione, non significa che il Comune possa a maggior ragione non appoggiarlo con la giustificazione che tanto il Garden farà lo stesso l’impianto: bisogna mettere in conto la concorrenza che farà alla piscina comunale, e che potrebbe mettere in crisi le finanze pubbliche o, al contrario, la difficoltà di un privato che potrebbe anche fallire".
Una delegazione dei dipendenti ha assistito alla commissione di lunedì. "A nostro avviso il tema della riunione è stato presentato in termini sbagliati: si apre dicendo che la riunione con le associazioni è indetta per decidere se sia opportuno o no che Rimini costruisca una piscina comunale. Non è questo ad essere in discussione, ma la costruzione della stessa, nuova e per questo molto concorrenziale, nelle immediate vicinanze del Garden. Abbiamo attualmente quasi mille bambini e nessuno viene a piedi o in bicicletta per buona parte dell’anno neanche se abitano a 10 metri, pensate a coloro che devono venire invece da Viserbella,Torre Pedrera, Santa Giustina, San Vito, Viserba, Rivabella, San Giuliano Mare, le Celle. Bambini, anziani, diversamente abili, ragazzi, adulti di Rimini Nord figli di un dio minore...forse è lì che andrebbe costruita la nuova piscina?".
Chi parla contro la gestione privata, concludono i dipendenti del Galrden, lo fa per "una pura questione ideologica, che non tiene conto dei lavoratori e allude ad un inesistente e preconcetto scopo di lucro: gli appalti della piscina comunale sono sovente affidati a gestione privata, perciò ci sfugge la differenza tra noi privati e loro privati, noi che sorgiamo su terreno comunale e non siamo “pubblici” solo perché non percepiamo le sovvenzioni e ci sosteniamo da soli. Quella del Garden non è una gestione privata che trae profitto, ma una associazione dilettantistica senza scopo di lucro, né più né meno delle associazioni presenti all’incontro di lunedì con i consiglieri. I nostri titolari non si arricchiscono con gli utili, solo quelli tra loro che lavorano qui a tempo pieno prendono uno stipendio come tutti noi, gli utili si reinvestono in una struttura che sarà domani della città, quindi di tutti. Senza gravare sulle tasse dei cittadini".
tappa a riccione per la 1000miglia
Anche il premio Oscar Adrien Brody tra i vip che prenderanno parte alla 1000miglia 2014. L'attore statunitense è in buona compagnia con, tra gli altri, Jeremy Irons, Amy Macdonald, Paloma Thevenet Picasso. La storica competizione automobilistica farà tappa a Riccione venerdì a partire dalle 11,15, quando in viale Ceccarini inizieranno ad arrivare le 435 autovetture per il controllo chilometrico prima di ripartire alla volta di Roma
14 05 2014 | Rimini | Rifiuti, la Provincia chiede alla Regione chiarimenti su Coriano
Rimini | Rifiuti, la Provincia chiede alla Regione chiarimenti su Coriano
La Provincia di Rimini chiederà alla Regione un chiarimento sulla differenza di quantitativi di rifiuti che devono arrivare al termovalorizzatore di Coriano. E' questa la prima delle osservazioni al piano regionale dei rifiuti apportava questa mattina dalla giunta dell'ente di corso d'Augusto. La questione è poco chiara, fanno capire dalla Provincia in quanto "il Piano indica ‘a scenario 2020’ il conferimento di 57.676 tonnellate di rifiuti solidi urbani e 23.387 tonnellate di speciale per un totale di 81.063 tonnellate. Tuttavia, nella parte autorizzativa si indica che l’impianto di Coriano debba essere autorizzato fino a 125mila tonnellate". Il timore è che questo avanzo di tonnellate possa arrivare da fuori regione, ragion per cui la Provincia ribadisce che "i quantitativi autorizzati siano quelli previsti nello scenario al 2020".
Le altre osservazioni riguardano la richiesta di controlli permanenti sugli impianti per favorire la qualità ambientale e sanitaria del territorio, la perplessità sull'obiettivo della riduzione pro capite dei rifiuti urbani tra il 20 e il 25% al 2020, definito dall'ente "molto ambizioso", le richiesta che il Piano tuteli maggiormente il contenimento dei costi e delle tariffe all’utenza promuovendo la concorrenza nel settore del recupero e dello smaltimento e che dettagli le attività finalizzate a sostenere, promuovere e localizzare gli impianti di Trattamento meccanico biologico per il recupero di materia o di prodotti dai rifiuti definendo gli obiettivi da raggiungere, l'introduzione di una norma transitoria che tenga conto delle previsioni ancora non realizzate contenute nei Piani provinciali vigenti.
castelsismondo
Sabato 17 e domenica 18 maggio ingresso gratuito ai musei e a Castesismondo in occasione della Notte dei musei e della Giornata internazionale dei musei
GIORNALAIO 14.05.2014
Tasse, 0,05 punti di aumento per seconde case e attività. Aeroporto, servono 800mila euro ce ne sono 600mila (ma gli altri arriveranno, forse). Convention bureau, Alfad ricapitalizza. Carim, troppo presto per sposare Cesena
Tasse, approvato il regolamento aliquote e tariffe in commissione, andrà in consiglio la prossima settimana. Seconde case e attività commerciali passano dallo 0,9 all'1,04. Gli esempi di Indino, Confcommercio, che minaccia di restituire le licenze: "Primo caso. «Una farmacia in zona C1 Rimini mare, che l’anno scorso di Imu pagava 3.500,38 euro, ne pagherà 3.677,16». Secondo caso: «Un albergo tre stelle di grandi dimensioni che nel 2013 versava 12.891,88 euro, quest’anno ne sborserà 13.543,98». Terzo caso: «un ristorante a monte della Statale, in collina, passerà da 1.573,59 a 1.653,06 euro di Imu»", (ilCarlino).
Brasini si difende: riduzione del carico fiscale del 3% a testa (ilCarlino).
Aeroporto, Enac minaccia la chiusura dello scalo, ma il commissario Santini risponde a Riggio: i soldi ci sono. Allo stato attuale dalla campagna di sponsorizzazioni promossa dal prefetto ci sono 600mila euro più una cifra non meglio definita promessa dal Gruppo Costa. Mancano anche 140mila euro promessi dal Comune attraverso Rimini reservation, che studia come dare il suo contributo senza mettersi in ulteriori guai con la procura (ilCarlino).
Convention bureau, Alfad ricapitalizza. La società, nonostante a rischio fallimento, non intende vanificare il primo investimento di 180mila euro. Mario Formica invita anche gli altri soci a sottoscrivere la ricapitalizzione, magari anche per cifre minori rispetto al dovuto, e chiede alla Fiera di coinvolgere altre realtà (Corriere), cosa che però non sembra nei piani di Cagnoni.
Casse di risparmio, il matrimonio tra Rimini e Cesena non è cosa fatta. O ci saranno vantaggi per tutte e due o niente, tira il freno il presidente di Carim Sido Bonfatti (ilCarlino). Cesena ha poco rieletto presidente e cda, è troppo presto concretizzare la fusione, spiega Bonfatti. Dal punto di vista industriale la cosa è interessante per la possibilità di condividere le filiali, ma prima vogliamo vedere i conti, dice il direttore Mocchi (Corriere).
Amor vincit omnia, la scritta comparsa la notte tra venerdì e sabato sui monumenti di Rimini potrà essere rimossa con il laser. Lo ha detto la soprintendente Antonella Ranaldi in ricognizione ieri pomeriggio tra tempio malatestiano e altri monumenti rovinati (Corriere). La Digos, che sta visionando tutti i video di sicurezza registrati quella notte, ha qualcosa in mano. Dopo la delusione per aver scoperto che il vandalo (alto, magro e tutto vestito di nero) portava in testa un casco, sono riusciti a vedere la targa del cinquantino con cui si è andato in giro (NuovoQuotiodiano).
Carim presenta il Bilancio sociale. E conferma che la crisi non è finita
Carim presenta il Bilancio sociale. E conferma che la crisi non è finita
Il valore economico distribuito nel 2013 fra gli stakeholder (cioè fra i vari portatori di interesse, soci, clienti, popolazione) è stato di oltre 75 milioni di euro, oltre alle imposte. È questo il dato di sintesi del primo bilancio sociale che la Carim ha presentato oggi.
Fra i principali interventi segnalati dalla banca c’è l’erogazione di crediti pari a 300 milioni, con un incremento dell’1,7% rispetto al 2012 e in controtendenza rispetto al sistema che vede invece un saldo negativo. Fra le varie azioni, l’accoglimento della richiesta di sospensione delle rate di mutuo per oltre 1 milione di euro. Si tratta prevalentemente di mutui per la prima casa. Un settore per il quale Carim ha recentemente stanziato 50 milioni, prevedendo anche la possibilità del finanziamento al 10 per cento del valore dell’immobile. Altre azioni sono state l’adesione all’accordo per l’anticipo della cassa integrazione straordinaria per 235 soggetti; a quello per il credito alle PMI, concedendo crediti per oltre 112 milioni di euro; un progetto per il finanziamento della tredicesima mensilità a beneficio di 122 realtà per quasi 5 milioni di euro; la rinegoziazione di circa 500 finanziamenti per oltre 150 milioni di euro, confermando particolare attenzione a favore di clienti che versano in difficoltà nel pagamento delle rate.
Nel 2013 Carim ha rafforzato i legami con gli enti del Terzo Settore con l’intento di dare nuovo slancio e vitalità all’economia. A questi soggetti sono stati erogati crediti pari a 27,9 milioni di euro, e precisamente: alle Parrocchie con 12,5 milioni di euro per 64 soggetti finanziati; alle Associazioni con 8,8 milioni di euro per 139 soggetti finanziati; alle Cooperative con 6,5 milioni di euro per 75 soggetti finanziati.
Nello scorso anno la banca ha inoltre avviato una partnership con la comunità di San Patrignano attraverso il sostegno a tre iniziative: WeFree Run, gara podistica non competitiva svoltasi all’interno della Comunità; partecipazione di alcuni ragazzi della Comunità e di alcuni runners dipendenti e clienti di Carim alla Maratona di New York; collocamento di un Social Bond, prestito obbligazionario, cui è stata associata la devoluzione alla Comunità di un contributo pari a 90.000 euro per la realizzazione di 16 nuovi alloggi capaci di ospitare 128 nuovi ragazzi.
È stata avviata una collaborazione anche con la Comunità Papa Giovanni XXIII per l’apertura di conti correnti a condizioni agevolate per i soggetti titolari di protezione internazionale (perseguitati per motivi etnici, religiosi, opinione politica).
Tra le voci del bilancio sociale di Carim anche l’erogazione del microcredito a soggetti in particolari condizioni di debolezza economica. Su questo versante di attività, la banca ha raccolto l’eredità di Eticredito che dal 2007 ad oggi ha erogato quasi cinque milioni di euro a 2.360 famiglie. Nel 2013 sono state finanziate 472 famiglie. Queste le azioni principali: attraverso Famiglie Insieme – Caritas di Rimini, microprestiti a 339 famiglie; attraverso il progetto di Sostegno Affitti del Comune di Rimini interventi per 105 famiglie; accordo con la Provincia di Rimini per il Fondo Antirecessione, che dall’avvio ha consentito di finanziare 174 persone; accordo con Confindustria per il progetto EffeGiDI, che ha permesso di finanziare 126 dipendenti delle aziende aderenti.
Siamo in ripresa oppure la crisi ancora si fa sentire? La domanda è stata fatta ai dirigenti della Carim durante la presentazione alla stampa del bilancio sociale. Secondo il direttore Mocchi, la ripresa è ancora una speranza non suffragata dai numeri. «Dal nostro osservatorio – ha spiegato – vediamo che non ci sono aziende nuove o aziende che chiedono finanziamenti per l’acquisto di nuove tecnologie. Le aziende sono impegnate prevalentemente nella ristrutturazione del debito, con la preoccupazione di salvare qualche posto di lavoro».
La crisi della società pubbliche. Il presidente Siro Bonfatti ha risposto ad una domanda sulla crisi delle società pubbliche, che a Rimini vuol dire la galassia del sistemo fieristico congressuale. Bonfatti non è entrato nel merito locale, ma ha sostenuto che presto la crisi colpirà le società costituite per soddisfare fini pubblici. «A macchia di leopardo questa crisi sta emergendo in tutta Italia e anche in Emilia Romagna. Aspettiamoci un aggravamento. Fino a ieri i bilanci erano ripianati dagli enti pubblici, oggi non è più possibile. Siamo in una fase di pre-dissesto».
13 05 2014 | Rimini | Tasse, approvato regolamento aliquote e tariffe. Brasini: Riduzione pro capite del 3%
Rimini | Tasse, approvato regolamento aliquote e tariffe. Brasini: Riduzione pro capite del 3%
"Per il 2014 avremo una riduzione del carico fiscale sui cittadini, per la componente che va a favore del Comune di Rimini, del 3% pro-capite", ha annunciato l'assessore al bilancio del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini. "Un risultato che riusciremo ad ottenere grazie ad una sostanziale invarianza di gettito che sarà incassato dal Comune per l’Imu sugli altri immobili, rispetto al 2012 e una consistente diminuzione delle pressione fiscale sulla prima casa, con un calo medio pro-capite del 16%".
Approvato oggi in commissione il regolamento delle aliquote e delle tariffe tributarie. La delibera arriverà in consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza (contraria la minoranza) in prima e quinta commissione. Al centro del confronto la iuc (imposta unica comunale), l’ imposta locale che racchiude la tasi (tributo per i servizi indivisibili), l’imu (imposta municipale propria) e la tari (tassa sui rifiuti).
"Il primo principio che abbiamo adottato – ha detto l’assessore – è stato quello della semplificazione a favore dei cittadini e delle imprese, non applicando, per esempio, la tasi sugli altri immobili. Ciò ha comportato che la tasi, di fatto, a Rimini, sostituirà l’imu prima casa in vigore fino al 2012, ma non andrà ad appesantire la tassazione sugli altri immobili". Le motivazioni che hanno spinto la giunta sono il fatto che la tassa avrebbe gravato anche su affittuari e la possibile confusione tra imu e tasi.
"E' evidente che la strategia di questa amministrazione continua ad essere quella di colpire la proprietà", è l'opinione espressa in commissione da Gioenzo Renzi di FdI. "E' una manovra che sulla tasi, la tassa sulla prima casa, applica aliquote massime (anche se è vero che lo 0,8 viene usato in detrazioni). Il Comune è passato a raccogliere dai 34 milioni di ici del 2011 a 83 milioni di euro nel 2014 (54,1 milioni da tasi e imu, 29 milioni in risorse per lo Stato da immobili di categoria d)", spiega il consigliere. Anche l'imu è aumentata. Si paga lo 06 per cento per la categoria lusso, 07 locazioni con contratto secondo i patti territoriali, 089 per immobili ad uso produttivo e terreni agricoli, 1,04 per cento tutti altri immobili, "mentre fino all'anno scorso tutti gli altri immobili pagavano 099".
Tasi. Sulla prima casa verrà applicata l’aliquota del 2,5 x mille con maggiorazione dello 0,8 x mille che sarà finalizzata all’applicazione di detrazioni per le rendite catastali più basse, i pensionati ed invalidi e le famiglie numerose.
Imu. Sarà applicata l’aliquota ordinaria dell’1,04%, salvaguardando, però, in toto, le agevolazioni introdotte nel 2013, per gli immobili a canone concordato (7%), i capannoni artigianali ed industriali (8,9%), i terreni agricoli, le onlus e gli anziani ricoverati nelle case di cura.
Tari. Confermate le previsioni per il 2014 analoghe sostanzialmente al 2013, per un risparmio per l’ente e per i contribuenti riminesi di circa 450mil euro.
Scadenze: due rate (il 16/6 e il 16/12) per tasi ed imu; tre scadenze (31/7, 30/9 e 16/12) invece per la tari, con possibilità di pagamento anche in un’unica soluzione.
13 05 2014 | Rimini | Sedicenni in fuga su auto, un arresto
Rimini | Sedicenni in fuga su auto, un arresto
Per sfuggire ad un controllo dei carabinieri, tre 16enni a bordo di un'auto hanno rischiato la vita passando col rosso a due semafori. E' successo ieri sera a Rimini in via Rimembranze, dove alla fine della fuga una Ford Fiesta si è bloccata contro la saracinesca chiusa di un garage.
Alla guida un 16enne, c'erano anche due coetanee. Tutti di etnia rom. Dopo una breve colluttazione il ragazzino è stato arrestato. Le due ragazze affidate ai servizi sociali. Sull'auto strumenti da scasso. (Ansa)
Sarà l’Europa a spingere Carim Rimini verso la fusione con Cesena?
Sarà l’Europa a spingere Carim Rimini verso la fusione con Cesena?
Si va verso una fusione fra le Casse di Risparmio di Rimini e di Cesena? «E’ una prospettiva che esiste non da oggi – risponde il presidente di Carim, Siro Bonfatti – ed è da considerare con il massimo interesse. Purchè non venga presentata come una modalità per risolvere un supposto e inesistente problema Carim, come se la nostra banca avesse ancora bisogno di completare il proprio risanamento». Bonfatti ha un diavolo per capello per un articolo di Milano Finanza che presenta la supposta fusione in questi termini.
Nel merito, osserva che la fusione è un’opportunità che va valutata sulla base dei vantaggi che possono derivare ai soci proprietari (cioè la Fondazione che detiene la maggioranza delle azioni) e alle banche stesse. E non è detto che il conto dei vantaggi e degli svantaggi coincida per le due realtà. Bonfatti lascia intendere che un’aggregazione fra le due banche potrebbe tradursi in una maggiore efficienza: la rete degli sportelli non coincide e quindi non ci sarebbe sovrapposizione, Carim ha personale più giovane mentre la Cassa di Cesena ha un ceto impiegatizio più maturo. Sono tutti aspetti da valutare qualora la fusione dovesse arrivare all’ordine del giorno. Al momento attuale non lo è. «A noi non è arrivata alcuna proposta e nemmeno è vero che abbiamo dato un incarico ad un advisor», assicura Bonfatti. Oltretutto, aggiunge, in questo momento a Cesena manca un interlocutore definito: è stato appena rinnovato il consiglio d’amministrazione e deve essere nominato un nuovo presidente.
Il presidente non si sbilancia a confermare o a negare se alla Fondazione è arrivata una proposta da parte di Cesena. Si limita a chiosare che è normale che la Fondazione si chieda come valorizzare al meglio la propria partecipazione in Carim, esaminando tutte le prospettive che si aprono.
Un tassello al mosaico lo ha aggiunto il direttore generale Alberto Mocchi, spiegando che i grandi gruppi bancari negli ultimi tempi hanno proceduto alla svalutazione dei crediti e ai conseguenti aumenti di capitale per intervento dell’Unione europea. Quando anche le piccole banche saranno sottoposte al setaccio della Ue, si porrà il problema di come accedere al mercato. Tutte le Fondazioni, quindi anche quella di Rimini, stanno ragionando su questo scenario.