23 05 2014 | Rimini | Rifiuti urbani, gli stipendi d'oro sono caricati in tariffa
Rimini | Rifiuti urbani, gli stipendi d'oro sono caricati in tariffa
Si è parlato del Piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti per il 2014 in seconda commissione oggi a Rimini. I commissari hanno scandagliato i numeri forniti da Atersir, l'agenzia territoriale per servizi idrici e rifiuti (autorità garante con poteri di controllo rispetto a Hera in fatto di tariffe). Obiettivo del presidente della commissione, Carla Franchini dei 5Stelle, era quello di conoscere quanto incidono i costi operativi, ovvero le spese per personale, management e struttura, nella tariffa. Obiettivo raggiunto a metà.
"Ci hanno aiutato - spiega Franchini - a capire quali sono le voci dei costi che vanno a incidere e a costruire il costo della tariffa. A Rimini i costi dell'incenerimento del rifiuto urbano indifferenziato sono pari a 128 euro a tonnellata (per 96mila tonnellate in tutta la provincia). Non sappiamo però come questi 128 euro siano stati calcolati e cioè per quanto vi incidano i costi operativi, che pure sono presenti".
Esiste allo scopo una delibera regionale che parla di 183 euro a tonnellata, atto messo in congelatore per il 2014 e per il 2015, grazie alle proteste dell'Anci, e che però dovrà incidere successivamente provocando a Rimini un aumento del costo attuale.
"Sappiamo che i costi per l'incenerimento vanno dagli 80, come a Brescia per esempio, ai 160 euro. E già da qui si capisce che Rimini quindi non applica il prezzo più conveniente. Faccio anche notare come da noi i prezzi del menagement vengono ricaricati in tariffa grazie a una legge regionale compiacente".
In commissione è anche venuto fuori che quest'anno Rimini prenderà 80 mila euro per il disagio ambientale.
Rimini | Il caso Bugli e la crisi delle associazioni
Rimini | Il caso Bugli e la crisi delle associazioni
Il divorzio traumatico fra la Cna e Salvatore Bugli, che per anni è stato il dominus assoluto dell’associazione, porta alla ribalta molti temi che meritano di essere analizzati. Non si può infatti liquidare la vicenda semplicemente come la rottura del rapporto di fiducia fra l’associazione e il suo direttore a motivo del colossale buco lasciato nei conti. Si tratta di capire cosa c’è dietro quel milione di debiti e, come si vedrà, ciò che quella voragine rivela non riguarda solo la Cna ma tutta la vita politica (in senso lato) della provincia di Rimini.
Bisogna innanzitutto ricordare che Bugli è stato un uomo di potere la cui attività è stata solidamente intrecciata con il sistema di potere del maggior partito della sinistra (Pds-Ds-Pd). Quando ne diventa direttore, la Cna è poca cosa ed è sotto la sua guida che arriva a contare più di cinquemila iscritti. A fronte di una crisi della Confesercenti (si ricorderà l’uscita traumatica di Corrado Zucchi), la Cna diventa l’associazione che nella strategia del Pds-Ds-Pd deve svolgere la funzione di penetrazione nel mondo della piccola impresa ed assicurare al partito i consensi del mondo produttivo. Lo stretto legame è confermato dai numerosi personaggi politici che, usciti dalle amministrazioni pubbliche, hanno trovato un posto di lavoro nell’associazione e dagli altrettanto numerosi personaggi che in un modo o nell’altro hanno collaborato. Per molto tempo, prima che la spuntasse Gnassi, Bugli è stato anche uno dei candidati alla carica di sindaco.
La gioiosa macchina da guerra della Cna si è inceppata quando la crisi economica ha colpito le fonti di finanziamento. L’associazione si regge solo minimamente grazie alle quote associative, il grosso delle entrate viene dai servizi (fiscali, buste paga, ecc.) che fornisce ai soci. La crisi ha determinato una minore richiesta di servizi e quindi minori entrate. Ma la mastodontica macchina è rimasta intatta. Se poi si aggiungono probabili errori gestionali e manageriali, ecco spiegata l’origine del buco da un milione di euro. Le spiegazioni fornite da Bugli non hanno convinto i soci (ma dove erano quando succedeva tutto questo?) e così il direttore è stato mandato a casa, con le porte sbarrate per la presidenza della Camera di Commercio a cui da anni era candidato. Gli resta comunque una posizione di assoluto prestigio, la vice presidenza della Fiera, nel cui consiglio è entrato in rappresentanza dei soci privati.
Il caso Cna non è isolato. Già si è accennato agli ormai remoti guai della Confesercenti, ma qualche manciata di anni fa era scoppiato il caso della Confcommercio. L’associazione dei commercianti è stata per anni un interlocutore vivace e battagliero nella vita economica e politica della provincia. Sotto la presidenza di Stefano “Tete” Venturini, l’associazione si era ingigantita (sede sontuosa e tutto il resto), accumulando una marea di debiti e posizioni di prestigio (la vice presidenza della Fiera) per il suo leader. Per ripianare il buco ha venduto la sede, ridotto il personale, ed è praticamente scomparsa dalla scena. L’unica realtà solida rimasta è l’AsconFidi.
Un’altra associazione che al momento è solo una pallida immagine di ciò che era un tempo è quella degli albergatori. Dalla presidenza di Maurizio Ermeti ha abbandonato ogni posizione di vivace presenza sulla scena politica e sindacale per allinearsi al potere amministrativo locale. Per Ermeti questa linea ha valso la presidenza del Forum del Piano strategico e un posto nel consiglio d’amministrazione della Fiera. La strategia consociativa ha avuto il suo apice nella partecipazione alla gestione di Aeradria e delle società collegate, che – come noto – ha lasciato morti e feriti sul campo.
E così siamo al punto fondamentale che la vicenda Cna mette in luce: la crisi delle associazioni di categoria. Una crisi che è economica e finanziaria, collegata alla più generale crisi dell’economia locale. Ma che è soprattutto una crisi di identità e di rappresentanza. Le associazioni appaiono sempre più delle burocrazie autoreferenziali che non svolgono il ruolo per il quale dovrebbero esistere: rappresentare gli interessi degli associati in una virtuosa dialettica con il potere politico e amministrativo locale. Con questo potere hanno invece preferito praticare la strada della partecipazione consociativa, con i risultati disastrosi che anche la sentenza della Corte d’Appello sul fallimento di Aeradria ha messo in luce. Una strada che hanno cominciato a percorrere quando c’era ancora una mucca da mungere, ma adesso quella mucca non dà più latte e la crisi si fa quindi più acuta.
La loro crisi è parallela e speculare a quella dei partiti, nella maggior parte involucri vuoti che si animano solo per le scadenze elettorali.
In una società democratica, il ruolo delle associazioni, come quello dei partiti, è fondamentale. Non c’è bisogno di citare la lezione di Tocqueville per ricordare come siano l’antidoto necessario ad ogni possibile involuzione autoritaria del potere. In questo momento prevalgono le macerie, speriamo che ci sia qualcuno che si metta a ricostruire.
23 05 2014 | Rimini | Start Romagna non ha liquidità da Am e non paga la produttività dei dipendenti
Rimini | Start Romagna non ha liquidità da Am e non paga la produttività dei dipendenti
La notizia è venuta fuori ieri nel corso dell'incontro tra i sindacati e Start Romagna di Rimini. Si è parlato del pagamento dei corrispettivi economici legati all'incremento di produttività dei lavoratori ed è venuto fuori (dopo una lunga presentazione dei risultati positivi conseguiti nell'anno 2013, da parte dell'azienda) che "non vi è sufficiente liquidità economica per corrispondere quanto dovuto ai lavoratori": Start Romagna sarebbe costretta "a non rispettare gli accordi sottoscritti". il personale è entrato subito in stato di agitazione "perché non si può sempre accettare che le conseguenze negative ricadano esclusivamente sui lavoratori". In pratica, il montante economico dovuto da Agenzia Mobilità a Start Romagna, dichiarato dall'azienda, ammonta a 6 milioni di euro per l'anno 2013 e di 3 milioni di euro per l'anno 2014. Soldi, a detta di Start, mai versati. "Se la situazione non troverà a breve una soluzione positiva, i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali saranno costrette a lottare per vedere riconosciuto anche quanto dichiarato dall'azienda; ed i cittadini di riflesso, saranno oltremodo penalizzati nel diritto naturale alla mobilità, riconosciuto dalla Costituzione".
23 05 2014 | Rimini | Fogne, progetto esecutivo per la dorsale sud
Rimini | Fogne, progetto esecutivo per la dorsale sud
E' stato consegnato il progetto esecutivo per l’avvio di un nuovo cantiere del piano di salvaguardia della balneazione (ottimizzato). Si prevede di investire da 2,5 milioni di euro nella realizzazione della dorsale Rimini sud e arrivare al 33% di compimento del piano complessivo.
Terminata la fase di progettazione e di gara, infatti, sono stati ora consegnati i lavori per la realizzazione dell’intervento numero 5. Il primo stralcio della dorsale sud consiste nella realizzazione di un collettore fognario di tipo misto di 160 centimetri di diametro che avrà lo scopo di ridurre la portata di acque reflue convogliate allo scarico Colonnella I, in località Bellariva e contenere l’impatto ambientale di questi fenomeni. Grazie al nuovo collettore e agli interventi collegati, anche in caso di forti piogge le acque continueranno ad essere convogliate a depurazione senza quindi dover ricorrere più agli scolmatori.
L’intervento sarà condotto utilizzando le più avanzate tecnologie del settore, i cui benefici saranno sia a servizio dell’avanzamento dei lavori che della collettività. Grazie infatti al sistema microtunnelling che verrà impiegato, i tecnici potranno eseguire lavori di grande precisione limitando al massimo scavi e cantieri. Questo significa anche che il disagio per la popolazione e la viabilità sarà ridotto davvero al massimo. L’intervento, che dovrebbe essere ultimato nell’arco di 13 mesi, comporterà un investimento di 2,5 milioni di euro finanziati dal Comune di Rimini attraverso le risorse ministeriali intercettate con il Piano per la valorizzazione della città. Il progetto di riqualificazione presentato dal Comune di Rimini (tra i 28 selezionati dal Ministero, a fronte di 457 domande) è stato finanziato dal Governo con 7,5 milioni e comprende, oltre alla Dorsale Sud, anche la realizzazione della vasca di laminazione dell’Ospedale.
23 05 2014 | Rimini | V peep, delibera su diritto di proprietà in consiglio entro maggio
Rimini | V peep, delibera su diritto di proprietà in consiglio entro maggio
V peep, diritto di proprietà. Il Comune annuncia una nuova delibera che sarà pronta entro fine maggio. Peculiarità dell'atto sarà la ricezione dell'emendamento alla legge di stabilità che riporta i valori a prima dell’intervento della Corte dei conti del 2011. Questa delibera, spiegano da palazzo Garampi, servirà non solo al V Peep, ma anche agli altri Peep della città nel caso i cittadini richiedano di diventare pieni proprietari dei propri alloggi.
L’effetto economico dell’applicazione della nuova norma comporterà per i cittadini che volessero liberare i vincoli dai loro alloggi un risparmio da un minimo -34,6% ad un massimo -47,8% sulle somme originarie. Proprio in questo consiste la parità di trattamento tra cittadini che hanno riscattato prima e quelli che vorranno farlo in futuro.
23 05 2014 | Rimini | Errani e Melucci sul Decreto turismo
Rimini | Errani e Melucci sul Decreto turismo
“Un salto di qualità nelle politiche per il turismo”. Hanno espresso soddisfazione il presidente della Regione Errani e l’assessore al Turismo Melucci per il Decreto Turismo, approvato dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro Franceschini.
“Questo provvedimento recepisce in gran parte le proposte avanzate dalle Regioni al ministro – sottolinea Errani – . La stessa riorganizzazione dell’Enit, e la sua trasformazione in ente pubblico economico con l’affidamento di nuovi compiti legati a una promozione più incisiva ed efficace delle eccellenze italiane, non potrà che aumentare la competitività del sistema turistico nazionale. Un fattore che dev’essere un volano per il rilancio dell’economia del Paese”.
Dopo molti anni “si affrontano finalmente alcuni dei problemi strategici del turismo italiano, dando un segnale di attenzione importante per le imprese che operano nel settore – commenta Melucci – . In particolare, i crediti di imposta previsti per la digitalizzazione e la riqualificazione edilizia ed energetica delle strutture alberghiere possono incidere, in modo significativo, sull’innovazione del prodotto turistico, che è condizione essenziale per innovare e riqualificare il sistema turistico regionale e italiano. Le attese e le aspettative, sicuramente positive, che questo decreto susciterà tra gli operatori e gli imprenditori del settore – conclude l’assessore – dovranno trovare una risposta adeguata anche nell’ammontare delle risorse finanziarie messe a disposizione, prevedendo un periodo temporale di almeno cinque anni”.
23 05 2014 | Rimini | Incidenti stradali diminuiti del 40% in 12 anni. Vitali e la persecuzione centrale degli enti locali
Rimini | Incidenti stradali diminuiti del 40% in 12 anni. Vitali e la persecuzione centrale degli enti locali
Presentato questa mattina in Provincia il report sugli incidenti stradali. Dal 2001 al 2013 sono deceduti 53 ciclisti, 96 pedoni e 159 motociclisti. In 12 anni sono stati 439 i morti in incidenti stradali. Tuttavia tra i dati si segnalano che le flessioni del 39,6% di incidenti, 71,2% di vittime, 41,5% di feriti.
"E’ indubbio - ha detto il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali - che un calo così vistoso sia dovuto a cambiamenti culturali e legislativi (patente a punti) ma un ruolo lo hanno avuto anche gli interventi di manutenzione e riqualificazione delle nostre strade in termini di sicurezza. Basterebbe confrontare i dati dei bilanci relativi agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del reticolo viario prima e dopo il 2000 per rendersi conto della differenza in termini di risorse economiche investite. Detto questo, è chiaro che da adesso in poi questa leva diventi incerta: sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà (finanziarie e dovute al patto di stabilità) degli enti locali a garantire anche le semplici asfaltature e gli sfalci dell’erba, le strade sono sempre più ammalorate. La ‘persecuzione’ centrale degli Enti locali avrà come conseguenza che, in mancanza di interventi, potrebbe risalire il dato degli incidenti. Con quello che significa anche in termini cinicamente economici: avete visto a quanto ammonta il costo sociale degli incidenti negli ultimi 12 anni? Quasi 4 miliardi di euro nella sola provincia di Rimini. Una mezza Finanziaria nazionale. Ogni euro investito sulla rete stradale sono 10 euro risparmiati dallo Stato: si vuole capire questo, al di là dei drammi, del dolore, dei traumi dietro a ogni sinistro, anche se piccolo?"
a 20 anni dalla morte di agostino venanzio reali
Mercoledì 27 Maggio 2014 alle ore 20,45
«La carne patisce la tua assenza».
Agostino Venanzio Reali: le domande sapienziali della fede
Relatore: Prof. Don Massimo Naro
(Docente di Teologia sistematica presso la Facoltà Teologica della Sicilia)
Aula Magna dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose (San Fortunato, via Covignano n. 265, Rimini)
23 05 2014 | Rimini | Aeroporto, passeggeri russi in aumento del 5% rispetto al 2013
Rimini | Aeroporto, passeggeri russi in aumento del 5% rispetto al 2013
Prosegue, a maggio e giugno, l'attività promozionale di Apt Servizi in Russia a sostegno dell'offerta turistica regionale e dei collegamenti aerei su Rimini e Bologna. Dal 24 al 28 maggio sei reporter provenienti dalla Russia partecipano a un educational tour mentre circa 400 agenti viaggio di diverse città russe sono coinvolti in 12 educational tour organizzati con i maggiori tour operator della Russia.
L'arrivo della stampa russa è previsto il 24 maggio all'aeroporto di Rimini e il tour inizierà con la visita, nel pomeriggio, dei parchi tematici Italia in Miniatura di Rimini e Oltremare di Riccione. Domenica 25 maggio il gruppo sosterà, in mattinata, a Ravenna per raggiunge in serata Ferrara. Qui, il giorno dopo, è prevista una visita guidata al centro storico mentre nel pomeriggio il gruppo si trasferirà nel Parco del Delta del Po. Martedì 27 maggio tappa a Bologna. Mercoledì 28 maggio è previsto il ritorno in Russia con un volo in partenza dall'aeroporto di Rimini. Tra maggio e giugno - organizzati da tour operator russi in collaborazione di Apt Servizi - sono in programma 12 educational tour che vedono presenti circa 400 agenti di viaggio russi provenienti da diverse città: Mosca, San Pietroburgo, Samara, Krasnodar, Rostov on Don, Ekaterinburg, Novosibirsk, Nizhnii Novgorod, Mineralnye Vody. L'iniziativa promozionale ha come obiettivo quello di far conoscere, assieme alle strutture ricettive, i prodotti classici dell'offerta turistica dell'Emilia Romagna: dal balneare alle città d'arte, dai luoghi dello shopping agli outlet, ai parchi tematici, all'enogastronomia e alla Terra dei Motori, ai borghi dell'entroterra, alle eccellenze naturalistiche e termali.
Buoni anche i collegamenti con la Russia dagli aeroporti di Rimini e Bologna con positivi dati sull'arrivo di passeggeri nei primi quattro mesi del 2014. Passeggeri in aumento in aprile all'aeroporto "F.Fellini" di Rimini che hanno raggiunto i 38.068 (più 5% rispetto al 2013). Rilevante anche il numero di voli settimanali per l'estate (le rotazioni da e per la Russia in alta stagione saranno superiori a 40) e le città russe collegate sono 16. Si potrà raggiungere Rimini (grazie ai voli di nove compagnie aeree) da: Belgorod, Ekaterinburg, Krasnodar, Mineralnye Vody, Mosca, Nizhniy Novgorod, Novosibirsk, Perm, Rostov, San Pietroburgo, Samara, Saratow, Volvograd, Voronezh, Kazan, Ufa. Nello scalo bolognese "G.Marconi" prosegue il volo giornaliero da Mosca garantito da Aeroflot che, da gennaio ad aprile, ha fatto registrare 25.217 passeggeri da e per la capitale russa con un aumento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2013.(Ansa)
visibile da oggi sulla statale 16 all'altezza di riccione
Inaugurato questa mattina a Riccione il complesso scultoreo che decora la rotonda di intersezione tra la statale 16 e via Berlinguer, realizzato da Coop Adriatica e ideato dai ragazzi del liceo artistico Fellini