neroRimini | Stalking, 57 ammonimenti dal 2009

 

L’ultimo caso in ordine di tempo corre sul filo del telefono, ma sono ben 57 i provvedimenti di ammonimento presi dalla Questura di Rimini per stalking dal 2009 ad oggi, da quando cioè è in vigore la legge, in 46 casi di mezzo rapporti sentimentali giunti al termine. Dopo nove di questi ammonimenti sì è dovuto ricorrere successivamente alla denuncia per stalking, ovvero al divieto di avvicinamento o alla custodia cautelare.
Come è successo ieri a un 32enne di Senigallia arrestato con l’accusa di stalking nei confronti della sua ex, una donna riminese, dipendente dell’ospedale dove lavora come infermiera. Per mesi la donna, 40enne, separata con figli, ha subito una persecuzione telefonica continua al termine della storia con un uomo di qualche anno più giovane. La relazione era durata un anno, ma alla fine lei aveva deciso di chiudere. Lui non rassegnandosi la chiamava a casa e al lavoro. La tempestava di sms offensivi. L’aspettava nel parcheggio dell’ospedale.
“Questo è solo l’ultimo caso”, racconta Enrica Bonini, a capo della sezione anticrimine della Questura di Rimini. Le denunce sono aumentate in maniera vertiginosa tra il 2011 e il 2012, “ma sono aumentati anche i fatti. Forse perché la donna sta prendendo coscienza e consapevolezza e coraggio nel denunciare gli atti persecutori da parte dell’ex compagno”. Nel caso in questione, l’uomo è stato definito stalker seriale perché destinatario di un altro ammonimento in seguito a una relazione con una donna di Pesaro.

tortora-chiaroRimini | Marijuana vicino cimitero, 3 denunce a incensurati

 

Piantine, fertilizzanti e tutto l'occorrente per la coltivazione della marijuana sequestrati dalla polizia a tre giovani riminesi incensurati. Per la coltivazione intensiva di droga i ragazzi avevano usato alcuni campi confinanti col cimitero comunale di Rimini. Nascoste da alcuni rovi 45 piantine, in 5 differenti siti. Nelle abitazioni gli agenti hanno trovato altre 51 piantine di marijuana. I tre sono stati denunciati a piede libero per coltivazione di canapa indiana. (Ansa)

mattoneRimini | Tassa di soggiorno il consiglio esenta i disabili al 100% e i loro accompagnatori, ma che fatica

 

Approvata ieri dal consiglio comunale la modifica al Regolamento comunale dell’Imposta di soggiorno che introduce nuove esenzioni (per una cifra tra i 5-600mila euro in meno a bilancio). A favore della delibera tout court i consiglieri di Pd e Fds in maggioranza, contrari in minoranza quelli del Pdl, Gioenzo Renzi (FdI), astenuto M5S e il consigliere Stefano Brunori di Idv.

 
Alle modifiche già passate martedì in commissione per incentivare il turismo in determinati periodi dell’anno a favore delle famiglie che soggiornano con due o più figli minori (ma che sarebbero stati soggetti ad imposta in quanto di età superiore ai quattordici anni) e degli over 65 che viaggiano in gruppi organizzati da enti pubblici locali si è aggiunta anche la categoria degli invalidi al 100 per cento. Era stato in commissione il consigliere del Pdl Nicola Marcello a chiederne l’esenzione con un emendamento che la maggioranza però martedì ha bocciato.

 
Ieri in consiglio il tema è tornato prepotente con due emendamenti, uno della giunta (poi ritirato) e uno del Pd che introduce l’esenzione per i disabili al 100 per cento e per eventuali accompagnatori se provvisti di indennità di accompagnamento. L’emendamento è stato approvato con i voti del Pd e del Pdl. Contraria Fds, astenuti Renzi, 5stelle e Idv.
Nel merito il Pdl ha inoltre presentato un subemendamento di Gennaro Mauro (Pdl), approvato, con cui si estende l’esenzione non solo agli invalidi Inps, ma anche a quelli Inail (di cui l’emendamento Pd non teneva conto). “Hanno copiato e rilanciato sul mio emendamento”, dice Nicola Marcello. “Ma il rilancio è un po’ fasullo – fa notare il consigliere del Pdl, un po’ innervosito dalla negata primogenitura dell’esenzione (gli sarebbe piaciuto firmare l'emendamento assieme al Pd) – per via della clausola dell’indennità di accompagnamento. In questi tempi di spendig review, con i falsi invalidi braccati ovunque, i termini del riconoscimento dell’invalidità totale e dell’accompagnamento sono molto più restrittivi. Ne ha diritto solo chi assiste persone incapaci di attendere alle normali funzioni quotidiane vitali: alzarsi dal letto, camminare da soli, vestirsi, andare in bagno in modo autonomo. Vi pare mai che una persona così messa vada in vacanza? E poi quale struttura sarebbe in grado di ospitarla se non una struttura sociosanitaria? Non certo una alberghiera”.


Nonostante l’impattato dell’esenzione sui disabili nel bilancio sarò dunque bassissimo in maggioranza c’è chi ha preferito non votare l’emendamento. “Non credo che sia questo il modo con il quale riconoscere attenzione a categorie di disagiati – spiega Galvani – rammentando che chi lo propone (si riferisce al Pdl, ndr) da un lato propone le elemosine e dall’altro toglie il contributo vero: il fondo di sostegno ai non autosufficienti è stato azzerato dal governo Berlusconi. Non è questo il modo di porre attenzione ai diritti sacrosanti dei disabili”.


A Galvani, che però alla fine l’ha votata, nemmeno è piaciuta la delibera in generale, frutto del compromesso con gli albergatori. “Se la tassa di soggiorno serve per avere a disposizione fondi per la riqualificazione del settore, secondo me è sbagliato esentare perché si introducono delle particolarità e discrezioni che non sono opportune, né spesso verificabili. Ma mi rendo conto che è difficile introdurre questa tassa perché tutte le tasse sono antipatiche ed è difficile convincere gli esercenti a riscuoterla. Mi rendo conto che ci vuole il consenso, quindi, se così si arriva all’accordo con le categorie, allora va bene così”.


A detta sia di maggioranza sia di opposizione, comunque, l’esenzione dei disabili una nota positiva e non solo di facciata potrebbe averla: l’adeguamento delle strutture che in periodi fuori stagionw potrebbero puntare proprio sul turismo di chi è più in difficoltà. La spiega per tutti Samuele Zerbini del Pd.
“Abbiamo studiato l’emendamento la sera prima partendo dall’input che è arrivato dalla minoranza, ma volendo contribuire e migliorare una cosa che così come era non andava ancora del tutto bene”, spiega il consigliere del Pd. “Abbiamo voluto puntare sulla possibilità per Rimini di presentarsi al mondo come una città aperta alla disabilità. L’emendamento è un segno di comprensione verso questa persone e ci auguriamo che adesso la città, non solo gli albergatori, ma tutte le categorie interessate, si adeguino”.


Strizzando l’occhio agli albergatori, il Regolamento è stato modificato nella parte relativa all’andamento della gestione dell’imposta da parte dei gestori delle strutture ricettive, snellendo gli attuali adempimenti amministrativi.


Quella di ieri non è stata solo la giornata della tassa di soggiorno. Ha fatto il suo debutto in consiglio anche il grillino questiontime del cittadino. Presenti in assemblea una quindicina dei residenti del condominio Acer di Gaiofana alle prese con diversi problemi strutturali alle loro abitazioni. “Il vicesindaco Gloria Lisi nella risposta che ha dato è andata oltre le nostre attese”, dice soddisfatto e con un po’ di meraviglia il consigliere 5Stelle Gianluca Tamburini. “Certo noi alla fine valuteremo nei fatti, ma ci è comunque sembrata una grande apertura la sua, una dichiarazione forte quella secondo cui anche per l’amministrazione non è giusto che questi problemi siano a carico condomini. Anche i cittadini sono tornati a casa soddisfatti. Se lo sono loro, lo siamo anche noi”. E’ visto il successo della prima sperimentazione che ogni lunedì, nel corso della loro assemblea settimanale, i 5Stelle continueranno a dedicare uno spazio preciso alla raccolta delle istanze dei cittadini. Quelle più urgenti e sottoscritte da un numero più alto di richiedenti saranno presentate sotto forma di interrogazione nei consigli successivi, invitando i sottoscrittori a partecipare. Prossimo appuntamento con l’assemblea lunedì prossimo alle 21 nella Sala del podestà.

 
Il Consiglio ha poi approvato la mozione presentata dal consigliere Astolfi su “Usucapione” (sì della maggioranza, astenuti M5S e Pdl), mentre ha respinto sia la proposta deliberativa presentata dal consigliere Camporesi dal titolo “atto indirizzo concernente la realizzazione del forno crematorio comunale ai fini della sospensione dell'assegnazione della progettazione esecutiva, dei lavori e della gestione in project financing della tutela dell'economia cimiteriale per il Comune e per i cittadini di Rimini” (no della maggioranza, sì del M5S, astenuti Pdl e i consiglieri Renzi e Astolfi), sia la mozione presentata dal consigliere Brunori su “Asp Valloni ancora“. Hanno votato contro la maggioranza, il Pdl e il consigliere Renzi, favorevole il M5S e i consiglieri Brunori e Galvani, con l’astensione dei consiglieri Zoffoli, Astolfi, Mancini.

1bRimini Calcio, il programma settimanale prevede la tragicommedia

 

In casa biancorossa non ci si vuole far mancare proprio niente in questa stagione e in settimana è andata in scena la tragicommedia. Mercoledì infatti la scuola calcio biancorossa ha richiuso l’attività ufficiale. Richiuso perché già ai primi di aprile, gli allenatori che dal mese di agosto non percepiscono stipendio, avevano detto stop. Cerchiamo di fare il punto. La scuola calcio del Rimini conta di circa 80 bambini dai 5 agli 11 anni e ogni genitore ha già pagato una retta che si aggira dai 200 ai 350 euro per un’attività che doveva arrivare a fine giugno. Poco più di un mese fa gli allenatori avevano chiuso i battenti per le inadempienze della società che non ha mai rispettato gli impegni presi. I genitori dei bambini, palesando grande preoccupazione per la vicenda, si schierarono comunque al fianco degli allenatori, parlando di comportamento sbagliato da parte della società, sparita dalla circolazione dopo la fase iniziale. A “occuparsi” della vicenda anche la curva biancorossa con uno striscione esposto durante una gara interna: “Non c’è cosa peggiore che togliere il pallone ai bambini”. In campo anche l’assessore allo Sport del Comune di Rimini Gianluca Brasini che, convocato un incontro tra genitori, allenatori e rappresentanti legali della società, riusciva a trovare una sintesi. Questo il messaggio dell’assessore Gianluca Brasini sul proprio profilo Facebook al termine dell’incontro: “L'incontro con i rappresentanti dei genitori, degli allenatori e della Società della Scuola Calcio della Rimini Calcio è andato bene. La Società si è presa l'impegno di garantire già da giovedì un piano di rientro per quanto concerne le giuste spettanze degli allenatori della Scuola Calcio. A fronte di questo impegno gli allenatori garantiscono la ripresa degli allenamenti da subito. Ringrazio tutti i partecipanti per l'intelligenza e la sensibilità dimostrata”. Mercoledì, come si diceva, la nuova puntata, con gli allenatori che inviavano un nuovo comunicato per dire basta: “Lo staff tecnico ed amministrativo della scuola calcio A.S.D. Junior Rimini 1912 comunica che, ad oggi, non sono state mantenute le promesse ricevute a seguito degli incontri avvenuti con i legali rappresentanti della società e fatte di fronte all'amministrazione comunale. Allo staff era stato prospettato il pagamento di due mensilità ed un “piano di rientro” economico che, in breve tempo, avrebbe dovuto saldare le pendenze accumulate nei mesi. La ripresa dell’attività, infatti, era stata decisa per il forte senso di responsabilità nei confronti dei giovani calciatori – incolpevoli della situazione creatasi – e non certo per il rispetto degli impegni mai ottemperati dalla società e millantati attraverso gli organi di stampa. Alla luce dei fatti recenti e nonostante la mancanza di prospettive – anche a seguito delle dimissioni del Direttore Generale e del Direttore Sportivo della società A.C. Rimini 1912 – lo staff ha deciso di terminare l’attività ufficiale durante la settimana, garantendo tuttavia la presenza di tecnici per supervisionare momenti di gioco libero dei piccoli atleti. Gli impegni agonistici precedentemente presi, per una questione di rispetto nei confronti dei ragazzi e degli organizzatori dei tornei, ai quali le squadre biancorosse sono state invitate, verranno regolarmente osservati”. Sconcerto da parte dell’assessore Gianluca Brasini: “Mi dispiace molto noi avevamo fatto la nostra parte concedendo gratuitamente gli impianti, vedremo se sarà possibile trovare una soluzione”. E’ arrivata anche la nota della Rimini Calcio riportata integralmente: “Durante gli incontri avvenuti si erano presi accordi che lo staff tecnico e amministrativo ben conosceva, anche a seguito di un contributo che arrivava grazie all’aiuto dell’Amministrazione Comunale. Cioè che più ci rattrista è il dover constatare che evidentemente staff e amministrativi hanno intrapreso quella che doveva essere una missione sportiva, sociale, educativa per far crescere dei bambini insieme allo sport, invece come un lavoro vero e proprio ovviamente arrecando danno solo ed esclusivamente ai piccoli che nelle questioni economiche nulla hanno a che vedere. La Società nei prossimi giorni incontrerà tutti i tecnici della Scuola Calcio in considerazione della dichiarazione in merito alla quale hanno posto dubbi sulle prospettive future (non si capisce il nesso legato alle dimissioni di Giovanni Sama e Paolo Bravo, che nulla hanno a che vedere con la Scuola Calcio) in quanto questa associazione porterà avanti il progetto che è stato fin dall’inizio programmato. Cogliamo l’occasione per scusarci con le famiglie per gli eventuali disagi che si sono creati cercando di non ricadere negli errori che sono stati commessi fino a ora”. Tragicommedia si diceva, con una parte tragica e una comica.
Francesco Pancari

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