06 06 2013 | Rimini | Imu in consiglio, Pdl chiede aliquota 0,76 immobili produttivi e negozi a canone ridotto
Rimini | Imu in consiglio, Pdl chiede aliquota 0,76 immobili produttivi e negozi a canone ridotto
Tra un’oretta inizierà il consiglio comunale che discuterà di imu e tares. In particolare rispetto all’imu il Pdl presenterà un emendamento alla delibera passata col parere favorevole la scorsa settimana in commissione. “In questi mesi a causa della crisi numerose aziende hanno chiuso i battenti, chiunque passi nelle aree artigianali può scorgere capannoni produttivi inutilizzati”, spiega il consigliere Giuliana Moretti.
“Oggi il consiglio comunale apporterà alcune variazioni alle aliquote imu in favore dei capannoni produttivi. L'amministrazione propone di diminuire di un punto l'aliquota ora in vigore che l'amministrazione aveva applicato al massimo. Oggi la giunta propone di passare dallo 0,99 allo 0,89. Il minimo concesso secondo la legge è lo 0,76. Sotto questa soglia non è possibile scendere. E' questa aliquota minima che il Pdl chiede di applicare a tutte le aziende che a Rimini come altrove risentono della profonda crisi economica”, spiega Moretti. Del resto dal Pdl lo si era già annunciato la scorsa settimana dopo la commissione.
Il motivo dell’emendamento è semplice: “Chiunque può verificare i negozi chiusi in città. Ma se l’emendamento non dovesse essere accolto daremo al consiglio un'altra possibilità: agevolare almeno le aziende che negli ultimi 6 mesi hanno cessato la loro attività, applicandogli l'aliquota minima dello 0,76”.
Ma non basta. “Crediamo sia importante anche ostacolare la chiusura dei negozi cui pensiamo possano contribuire anche gli affitti troppo alti. Pertanto chiediamo di applicare l'aliquota minima 0,76 ai proprietari di negozi che diminuiscono l'affitto ai propri affittuari. Crediamo sia uno sforzo necessario in questo momento e confidiamo nella ragionevolezza e disponibilità di tutto il consiglio comunale”.
06 06 2013 | Rimini | Cadavere ritrovato a Mosca, dal Fellini assicurano: Non è partito a qui
Rimini | Cadavere ritrovato a Mosca, dal Fellini assicurano: Non è salito qui
Il giallo dell’uomo ritrovato morto assiderato oggi all’Aeroporto di Mosca Vnukovo nel carrello dell’airbus 330 della compagnia aerea IFly proveniente da Rimini (da dove era partito ieri, mercoledì 5 giugno, alle ore 20), ha un primo punto fermo. “Le autorità moscovite – rendono noto dal Fellini – hanno appurato che l’uomo, di origine georgiana (sono stati recuperati i documenti d’identità), era morto da 4 giorni. Alla luce delle informazioni rese pubbliche dalla televisione russa, decade pertanto ogni altra ipotesi circolata fino a queste ore”.
L’uomo, cioè, non sarebbe salito a Rimini, “peraltro tutte le verifiche e gli accertamenti svolti in mattinata dalla Polizia di Frontiera dell’Aeroporto di Rimini-San Marino e da Aeradria Spa, avevano escluso che l’uomo si potesse essere introdotto nel vano carrello durante la breve sosta dell’aereo a Rimini, prima della partenza per Mosca”.
06 06 2013 | Riccione | Le nuove tariffe del parcheggio sotto il lungomare
Riccione | Nuove tariffe parcheggio lungomare
Parcheggi a Riccione, c’è la nuova convenzione del Comune con Parking Gest srl. Arrivano condizioni “più economiche e favorevoli rispetto a quelle sinora praticate e nuove tipologie di utilizzo”, dicono dal Comune.
Esempi. “La tariffa oraria ordinaria, infatti dai 2 euro sinora praticati, passa a 1,5 euro. Vengono inoltre istituite nuove tariffe a parcometro: euro 6 per 8 ore (dalle 8 alle 20); euro 9 per 12 ore (dalle 8 alle 20); tariffe notturna: euro 6 dalle 20 alle 8. Di nuova istituzione anche la tariffa giornaliera, fissata in euro15, mentre sinora si pagava ora per ora (euro 2 all’ora), fino a euro 48 al giorno. I cosiddetti “grattini” validi 4 ore (validi dalle 8 alle 20) passano da 5 a euro 3,5. Il grattino da due ore (dalle 8 alle 20) rimane invariato a euro 3”.
La nuova convenzione con la gestione affidata al comune “prevede anche diverse forme di abbonamento. Quello mensile (di nuova introduzione) viene fissato in euro 303 iva compresa. Cala sensibilmente l’abbonamento stagionale (quattro mesi da giugno a settembre) che passa da 1200 euro (iva compresa) a 726”.
06 06 2013 | Santarcangelo | Approvazione bilancio, pressing dei dirigenti sulla giunta
Santarcangelo | Approvazione bilancio, pressing dei dirigenti sulla giunta
In comune a Santarcangelo dopo la mancata approvazione del bilancio di previsione e le dimissioni rassegnate dal sindaco Mauro Morri la settimana scorsa, ieri i dirigenti hanno parlato alla giunta. Un pressing sugli amministratori per manifestare tutta la preoccupazione della macchina comunale rispetto ai rischi per conseguenze la mancata approvazione bilancio e il possibile commissariamento.
Non si tratterebbe di questioni da poco visto, solo per fare un esempio, che “dal punto di vista contabile, l’estinzione anticipata di mutui per un risparmio di circa 75mila euro per il 2013 avrà luogo solo se attraverso l’approvazione del bilancio sarà garantita la copertura economica della delibera assunta dal consiglio comunale del 29 maggio scorso (unica delibera approvata della seduta)”.
I dirigenti iniziano dai servizi educativi. “Centro estivo, nidi d’infanzia e trasporto scolastico: sono alcuni dei servizi che verranno a mancare o potranno subire un rinvio per la mancata approvazione del Bilancio (salvo approvazione entro i termini di legge fissati per il 30 giugno). In dettaglio, nell’immediato sono a rischio tre importanti servizi dedicati all’infanzia, a cominciare dall’attivazione del centro estivo di quest’anno, previsto dal 1 luglio fino al 31 agosto 2013 e dedicato a bambine e bambini delle scuole elementari e materne, che non potrà avere luogo per la mancata approvazione del Bilancio entro la fine del mese di giugno. Per il servizio di trasporto scolastico relativo all’anno 2013/2014, per il quale l’amministrazione sta lavorando alla predisposizione dell’appalto che tuttavia non potrà avere luogo nei tempi previsti in assenza di copertura economica, si prospetta un rinvio dipendente dalla tempistica di eventuale approvazione del bilancio; lo stesso percorso riguarderà le nuove iscrizioni al nido d’infanzia, servizio anche questo che in tutta probabilità sarà attivato quanto meno con ritardo rispetto a quanto previsto se il bilancio non sarà approvato entro il 30 giugno”.
Tasse, tares in particolare. “Per il rinvio della tassa sui rifiuti – hanno fatto notare i dirigenti – occorre una delibera del Consiglio comunale entro fine giugno: in assenza di quest’ultima, la prima rata dovrà essere pagata a luglio e non a settembre, con modalità da definire appositamente. A rischio in mancanza di Bilancio anche esoneri e riduzioni dal pagamento della stessa tares per circa 550 tra anziani e famiglie meno abbienti: tali agevolazioni non potranno infatti essere previste se non confermate dal bilancio di previsione”.
Sociale. “Resta in sospeso la convenzione ancora da stipulare con il Centro sociale anziani per la gestione degli orti sociali urbani, del parcheggio Francolini e del bar, oltre al contributo per far fronte alle spese d’affitto per la nuova sede. La mancata approvazione del Bilancio comporta inoltre il rinvio dell’apertura del nuovo Centro giovani intercomunale di Poggio Berni (prevista per il 1 luglio) con conseguente ritardo nell’inizio delle attività”.
Cultura. “Senza l’approvazione del bilancio rimarrà legato alle determinazioni dell’eventuale commissario lo stanziamento di fondi per l’attività del Supercinema, per il Festival Internazionale del Teatro in Piazza e Malafesta (presentato oggi in provincia il programma) Sul fronte del turismo e delle attività economiche, restano in stand by anche il progetto sperimentale di valorizzazione del centro commerciale naturale finanziato dal Comune e dalla Regione Emilia-Romagna e il Coordinamento internazionale di Cittaslow, convocato a Santarcangelo per il mese di novembre”.
Opere pubbliche. “Lo scioglimento del Consiglio comunale e l’eventuale commissariamento comporterebbe tra l’altro il blocco delle controdeduzioni e della conseguente approvazione del Poc, con l’impossibilità di procedere agli espropri necessari alla realizzazione di opere di pubblica utilità tra cui in primo luogo il rifacimento delle fognature in zona stazione per circa 2 milioni di euro già finanziati nel Piano di ambito e la realizzazione della pista ciclabile di collegamento tra il centro e la frazione di Santa Giustina (finanziata attraverso un accordo pubblico-privato)”.
I dirigenti sono anche preoccupati perché “fra le conseguenze di un eventuale commissariamento per la struttura comunale anche l’immediata cessazione degli incarichi dirigenziali a tempo determinato”.
06 06 2013 | Rimini | Sicurezza, Ravaioli suggerisce cambiamenti
Rimini | Sicurezza, Ravaioli suggerisce cambiamenti
Sicurezza, a inizio estate diventa sempre il tema dominante a Rimini soprattutto negli ultimi anni per i tagli ai rinforzi previsti per l’arrivo di milioni di turisti. E anche di chi di questi milioni di turisti se ne approfitterà per “fini illeciti”. Alberto Ravaioli è stato sindaco per 12 anni e fa notare come “questo sia più o meno sempre stato lo scenario. Io e i miei collaboratori, politici e tecnici, abbiamo sempre cercato di migliorare questa situazione”.
Ma “a Rimini – nota anche Ravaioli – ogni anno si ricomincia 'da capo' e occorrono inventiva e 'stare sul pezzo'”, e adesso che non è più sindaco offre dal suo diario di Facebook una lista di cambiamenti. Cinque, per la precisione.
Primo. “Io penso che si debba dare più poteri di intervento al sindaco e ai suoi collaboratori”, dice Ravaioli, che porta alcuni esempi. “Nella lotta alla prostituzione se si parla con gli addetti risulta frustante questa attività. E' solo una attività di 'sfiancamento' delle ragazze in strada, in quanto non vi sono strumenti operativi: il foglio di via ha decine di complicazioni, non si può alle comunitarie ecc. Per l'abusivismo commerciale la stessa cosa. Allora una considerazione: si crei uno strumento valido per i sindaci (per chi vuole) per combattere efficacemente il fenomeno, si elimini la possibilità di emettere certificato di commercio itinerante al di fuori della provincia di interesse. Un bel impegno per i nostri parlamentari e per il Pd che come forza politica deve dire la sua. E lo dico con chiarezza: sono contro all'enclave del sesso nelle colline, porta disordine e criminalità”.
Secondo. Contro la criminalità organizzata “si colpisca duramente e con convinzione. Quando lo Stato o il Comune nella ragione dicono sul serio il messaggio arriva e arriva bene e viene compreso”. Terzo. “Si faccia un vero coordinamento delle forze dell'ordine. Il Comitato per l'ordine e la sicurezza serve, ma è troppo blando. Troppi corpi separati, spesso poco collaborativi se non in contrasto, non fanno bene alla sicurezza. Un capo solo, che possa dare disposizioni e chi non ascolta cambia Provincia. Il tutto in accordo con il sindaco del capoluogo”.
Quarto. “Si valorizzi il ruolo della Squadra ambientale dei vigili del Comune di Rimini. Conosce il territorio, è in grado di coordinare i rapporti con tutte le altre forze. Spesso durante i miei mandati mi sono trovato a combattere con tentativi più o meno velati per eliminare o mettere fra parentesi questa funzione. Il sindaco spesso non aveva le risorse per aumentare il tempo orario di questa importante compagine”. Quinto. “I governi prestino più attenzione ai sindaci delle città. Grandi discorsi, riunioni ma nessun rapporto reale e sopratutto poche proposte per cambiare il governo e la sicurezza delle città, sia del Centrodestra che del Centrosinistra”.
06 06 2013 | Mosca | Cadavere ritrovato su carrello aereo proveniente da Rimini
Mosca | Cadavere ritrovato su carrello aereo proveniente da Rimini
Il corpo di un uomo di colore privo di vita è stato trovato sul carrello di un aereo atterrato all'aeroporto Vuknovo di Mosca all'una di questa mattina (ora locale) e proveniente da Rimini. Secondo quanto ha reso noto un portavoce della polizia russa citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti l'aereo è un Airbus A330 della compagnia I Fly. La vittima è “morta congelata durante il volo”, ha spiegato il portavoce della commissione inquirente russa. (AdnKronos)
06 06 2013 | Rimini | Miramare, Nicola Marcello (Pdl): Più sicurezza per il parco Migani e via Mosca
Rimini | Miramare, Nicola Marcello (Pdl): Più sicurezza per il parco Migani e via Mosca
Questa sera in consiglio comunale a Rimini il consigliere del Pdl Nicola Marcello chiederà la messa in sicurezza di via Mosca e del parco Migani a Miramare. “Nei dintorni c’è anche via Friburgo e allora perché non iniziare da lì a costruire la Rimini del futuro”, scherza, ma non troppo Marcello.
“E’ una zona densamente abitata, è percorsa dalla linea 9 e da numerosi automobilisti che nel rapido collegamento con le Terme e con Riccione la preferiscono alle vie parallele a monte ed a mare essendo ampia, dritta, senza marciapiedi e con un solo attraversamento pedonale, mal visibile e non protetto posto di fronte al parco Migani. La quasi totale assenza di segnaletica orizzontale e verticale e la conformazione lineare, dritta, favoriscono per di più l’imprudenza degli automobilisti e soprattutto dei motociclisti che si spingono ben oltre i limiti di velocità consentiti in quel tratto dal codice della strada, scambiandola spesso ed in ogni ora per il rettilineo del Santamonica”, spiega Marcello secondo cui “le pattuglie della polizia municipale, vi sostano raramente, ed essendo per di più ben visibili, ottengono scarsi risultati”.
L’incuria regna poi sul parco adiacente, “bello ed ampio, ma per gran parte tenuto, specie nella parte erbosa poco curato e soprattutto con erba alta e con rami secchi caduti. Spesso, come accaduto pochi giorni fa, l’erba viene tagliata solo dopo varie sollecitazioni dei cittadini agli uffici preposti del Comune e di Anthea”.
Per quella zona ci vorrebbe un progetto di ampio respiro, ai augura Marcello, ma in attesa il consigliere del Pdl presenta un’interrogazione per chiedere “l’istallazione di adeguate strisce pedonali e di almeno un attraversamento pedonale protetto di fronte al parco Migani nell’immediato, una riqualificazione dell’intera via Mosca con marciapiedi, piste ciclabile e parcheggio per autoveicoli e, infine, la cura costante del parco Migani affinché esso possa accogliere in sicurezza soprattutto bambini ed anziani a qualunque ora”.
06 06 2013 | Rimini | Diocesi, don Giunchi direttore della pastorale giovanile
Rimini | Diocesi, don Giunchi direttore della pastorale giovanile
Diocesi, ancora avvicendamenti e trasferimenti (dopo quelle della scorsa settimana che hanno riguardato don Pierpaolo Conti, don Piergiorgio Farina e don Valerio Celli), ma partiamo dalle nomine. Il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi ha proceduto alla nomina di don Daniele Giunchi a direttore dell’Ufficio di pastorale giovanile, unitamente all’incarico che già deteneva di assistente del Settore giovani di Azione cattolica, e con l’impegno di una stretta collaborazione con gli altri Uffici pastorali, in particolare con l’Ufficio pastorale vocazionale.
Il vescovo Lambiasi ha annunciato gli avvicendamenti a conclusione della tre giorni di aggiornamento sacerdotale che si è svolta nel seminario Benzi di via Covignano. “Si tratta di scelte motivate dal vescovo in virtù di una migliore valorizzazione dei sacerdoti stessi, tanto più necessaria oggi, in tempo di diminuzione numerica dei preti, e di un ulteriore incremento alla pastorale integrata delle zone pastorali e quindi con un riscontro di arricchimento spirituale e pastorale per le stesse comunità”, spiega il vicario generale, don Luigi Ricci.
Nel dettaglio, don Tarcisio Giungi, don Daniele Missiroli, don Alberto Pronti cureranno la zona Pastorale di Tavoleto, Casinina, Auditore, Valle Avellana, Mondaino, Trebbio di Montegridolfo e abiteranno insieme a Tavoleto. Formalmente don Tarcisio Giungi sarà parroco di Mondaino e amministratore parrocchiale di Trebbio di Montegridolfo, don Alberto Pronti sarà parroco di Tavoleto, e don Daniele Missiroli sarà parroco di Casinina. Fa parte della zona pastorale di Mondaino - Montegridolfo anche Saludecio, quindi i tre sacerdoti collaboreranno con don Mauro Angelini.
A nord, don Giorgio Budellini, parroco a Mondaino, viene nominato parroco di Santa Maria Goretti (San Mauro mare), mentre don Marco Foschi, parroco di Casinina, viene nominato parroco di Nostra Signora del Sacro Cuore (Igea Marina). I due sacerdoti collaboreranno con don Antonio Brigliadori, don Claudio Comanducci e don Enzo Gobbi nella zona pastorale di Bordonchio, Igea Marina, Bellaria Monte, Bellaria mare, San Mauro mare. Don Davide Pedrosi, finora vicario parrocchiale a Bellaria mare, collaborerà con gli altri sacerdoti della zona pastorale di Savignano - San Mauro Pascoli, abitando a Castelvecchio.
Don Giuseppe Giovanelli, parroco a Tavoleto, viene nominato parroco a Rivabella e collaborerà con gli altri sacerdoti della zona Pastorale di Viserba. Don Agostino Giungi, parroco di Igea Marina, viene nominato parroco di San Lorenzo in strada di Riccione e collaborerà con gli altri sacerdoti della zona pastorale di Riccione.
GIORNALAIO 06.06.2013
Ciclabile lungomare, arriva la prima denuncia. Aeroporti, privato conviene. Antincendio alberghi, 5 ordinanze di chiusura a Rimini. Alfad pensa di chiudere
Ciclabile lungomare, il ciclista ferito domenica mattina denuncia il Comune, ilRestodelCarlino (p.3). “«LO SCRIVA pure: la pista ciclabile sul lungomare è una bellissima idea, ma è stata fatta con i piedi. E l’incidente capitato a me è solo il primo, statene certi». Tant’è che Luciano Serra, il 73enne che ha avuto la peggio domenica mattina nello scontro avvenuto sulla ciclabile, all’altezza del bagno 8, è deciso a portare il Comune in tribunale. «Perché questa pista è proprio pericolosa, e quello che è successo a me può capitare a tanti altri». A Serra, pensionato e appassionato di bici («vado ancora, con quella da corsa») non sono affatto piaciute le parole del comandante della polizia municipale Vasco Talenti”.
Marco Lombardi, invece, boccia l’intervento difensivo di Massimo Totti, LaVocediRomagna (p.14).
Il NuovoQuotidiano è andato a verificare le condizioni di tutte le ciclabili della città, (p.5).
Aeroporti, “il 94% circa in mano pubblica è una specie di record negativo italiano di Aeradria, secondo solo alla Gesap di Palermo (95%), che peraltro ha fatturato 38 milioni nel 2010 avendo una perdita di soli 137mila euro, e “viaggia spedita verso la privatizzazione” già deliberata da Comune, Provincia e Camera di Commercio. Perché il punto discriminante è questo: andando a guardare i bilanci delle società aeroportuali, come abbiamo fatto noi ieri, si scopre che più alta è la quota dei privati, migliori sono i risultati. Negli scali dove la longa manus pubblica e quindi partitica è meno forte, in genere si fanno utili. La Sacbo di Orio al Serio, già citata da Alfredo Aureli, ha fatto nel 2012 un utile di 15 mln € (erano 10,6 nel 2011) con un fatturato di 108,6 mln. A Firenze 3,3 mln € di utile (erano 3,2), fatturato di 49,7 mln €. A Venezia (società quotata in borsa dove il pubblico è sul 12%), 31,8 mln € di utile (erano 40,3), fatturato di 352,5 mln €. Invece a Crotone i soci pubblici controllano il 69,3% di un aeroporto nel quale ieri mattina alle 9 e mezzo nessuno rispondeva al telefono (né la segreteria, né l’amministrazione, né il centralino) e il sito internet non fornisce né i dati societari né gli scassatissimi bilanci. Una brutta prova che non è un caso isolato. Anche Aeradria nel suo sito internet (www.riminiairport.com) fa la stessa cosa”, LaVoce (p.13).
Adeguamenti antincendio. “Sono cinque le ordinanze di chiusura recapitate sinora agli hotel di Rimini che non si sono ancora adeguati alle normative anti incendio. Ordinanza che non significa automatica chiusura perché da quando la macchina degli accertamenti bussa alla porta, i titolari hanno 30 giorni di tempo per mettersi in regola…Sinora gli accertamenti effettuati a Rimini hanno riguardato solo le 279 strutture annuali (su un totale di circa un migliaio), di queste sono circa 20 quelle non in regola”. Allargando alla provincia, “il vice comandante dei vigili del fuoco, ingegnere Antonio Petitto sottolinea che sinora «sono state passate al setaccio 500 strutture (sono quasi duemila in provincia), sia sul posto che sulla carta». Le verifiche riguardano tutti gli hotel che hanno più di 100 posti letto, mentre per quelli sotto quota 100 è sufficiente un controllo a campione. Cinque i tecnici a disposizione per i sopralluoghi: nella migliore delle ipotesi, se ne possono effettuare due al giorno”, CorriereRomagna (p.3).
Sicurezza, “non lasciateci soli. Questo in estrema sintesi l’appello comune dei comitati turistici della zona Sud, preoccupati per quella che si preannuncia essere un’estate calda, anche e soprattutto sul fronte ordine pubblico”. Werter Ricci del comitato di Miramare ricorda: “Un paio di settimane fa ci è stato comunicato che sarebbe stato mantenuto il presidio in via Oliveti, me lo auguro per noi residenti e per i turisti… Di vero e proprio bronx parla Gilberto Montebelli, referente del Comitato turistico di Rivazzurra. “E’ brutto da dirsi ma leggendo certi episodi di cronaca sembra i nostri quartieri si siano trasformati proprio in questo, una situazione che in estate rischia di diventare ad alto rischio. Il governo centrale dovrebbe riconoscere che Rimini è una realtà particolare e inviare maggiori uomini invece che ridurne il numero”, NQ (p.3). Chiede maggiori rinforzi anche il consigliere comunale Astolfi.
I nonni contro la tassa di soggiorno. “PENSIONATI in rivolta contro l’imposta di soggiorno. Colti di sorpresa dal balzello sulla vacanza, molti rifiutano di pagarla. Altri pagano ma annunciano che l’anno prossimo cambieranno località. Basta fare un giro a Rimini sud, area d’elezione del turismo sociale, per toccare con mano il malcontento. Franco Baravetto, capogruppo Montanari Tour all’hotel Arno di Miramare, commesso in pensione: «In spiaggia mancano bocce e pedane, qui ci tassano, una grande delusione». Anna Prota, ex impiegata: «L’estate prossima non torneremo e faremo pubblicità negativa a Rimini.Noi abbiamo sempre lavorato e pagato le tasse, ma questo è troppo». «Porteremo i tanti amici del nostro circolo negli Abruzzi — fa eco il marito, Leopoldo Tiso, ex operaio Pirelli —. Io vengo a Rimini da una vita, dal ‘74, ma essere tassati perché veniamo in vacanza è il colmo»”, ilCarlino (p.2).
Evento commercio. “Il super evento del commercio in stile Saint Tropez non si fa più. La data prescelta era quella di domani, venerdì 7 giugno, per 24 ore di shopping no stop, prezzi speciali, musei aperti, movida e tante sorprese…Sui 350 del centro storico avevano dato il loro assenso 90 attività”, tanto che si pensa di cancellarlo del tutto dal cartellone estivo, Corriere (p.3).
Treni, il mistero del Frecciarossa. “Il Frecciarossa raddoppia ma la nuova relazione estiva Milano-Ancona che debutterà domenica 9 giugno con fermata anche a Riccione e Cattolica non è ancora prenotabile. Andando a consultare il sito di Trenitalia il treno è presente ma alla voce prezzi appare la scritta “posti esauriti. Soluzione non acquistabile”. Che Trenitalia intenda attivare il servizio non vi è ombra di dubbio visto che lo annuncia nel comunicato ufficiale. Il contrattempo lascia una serie di perplessità: staranno forse pensando di ridurre la periodicità ai fine settimana o forse stanno pensando di utilizzare un materiale diverso dal Frecciarossa, come l’Etr 610 che però è un Frecciargento e ha una composizione più ridotta che permette di arrivare più facilmente al tutto esaurito?”, LaVoce (p.20).
Alfad pensa di chiudere. “I MAGISTRATI hanno affidato al commercialista Giancarlo Ferrucini, il compito di amministrare i beni dell’Alfad, per permettere all’impresa di poter continuare la sua attività. Anche se per l’azienda la fine sembra segnata. Il provvedimento nei confronti di Mario Formica, accusato dalla Guardia di Finanza di aver evaso più di 4 milioni di euro attraverso i redditi non dichiarati della società sammarinese di cui è stato amministratore fino al 2010, l’Artexpo, ha avuto un effetto boomerang sull’Alfad. ALCUNE BANCHE, dopo il sequestro dei conti, hanno subito revocato i finanziamenti all’azienda e alle società controllate. Lunedì scorso, Formica ha convocato i sindacati per spiegare la situazione e annunciare che se le cose non cambieranno, l’azienda potrebbe chiudere e lasciare a piedi i lavoratori. Che non sono pochi: 67 nella sola Alfad, un centinaio in tutto, senza considerare l’indotto”, ilCarlino (p.4).
“L’Alfad non c’entra nulla con l’inchiesta che vede indagato Formica, eppure di fatto è in uno stato di blocco essendo “bloccato” economicamente il suo titolare. La sola notizia del sequestro e dell’inchiesta, oltre alle incertezze sull’amministrazione dei beni, hanno suscitato scalpore nell’ambiente industriale e pure in quello bancario. Pur di non sospendere il lavoro la settimana scorsa i lavoratori stessi si sono auto-tassati per poter pagare i carburanti dei mezzi che dovevano trasportare i prodotti. Così non può durare a lungo, ma l’eventuale chiusura dell’Alfad avrebbe costi sociali molto alti”, LaVoce (p.15).
Lavoratori frontalieri, ieri alla Camera le commissioni Esteri e Finanze hanno ratificato l’accordo sulle doppie imposizioni, Corriere (p.8).
Su tutti i giornale l’elezione di Nadia Urbinati tra i 35 saggi chiamati dal premier Letta a studiare le riforme costituzionali. “Basta rileggere qualche recente editoriale scritto per il quotidiano “La Repubblica” per capire la sua posizione contraria a una politica “personalistica”, come dicono gli oppositori del presidenzialismo. Scriveva poco più di un anno fa, il 4 maggio 2012: “Allo stato attuale, la nostra è una democrazia parlamentare. La quale, vale la pena insistere, si regge sui partiti politici non su individui che si candidano come singoli”. E il 15 novembre, in piena campagna per le primarie del Partito Democratico: “La leadership democratica nelle democrazie parlamentari segue altre logiche che non sono, o sono raramente, personalistiche”. Inoltre ieri, rispondendo ai tanti messaggi di auguri e congratulazioni sulla sua bacheca personale di Facebook, Urbinati ha rassicurato chi le chiedeva di opporsi ai progetti di presidenzialismo: “Sono contraria all'uso politico della Costituzione, e sono contraria alla trasformazione presidenzialista della nostra democrazia parlamentare”, si legge in risposta a un commento”, NQ (p.7).