rossoRimini | Borgo Marina, identificate 5 nuove lucciole

 

Prostituzione, i carabinieri di Rimini non abbassano la guardia anzi, con l’arrivo dell’estate, quando il fenomeno cresce vorticosamente, intensificano i controlli per contrastare il fenomeno. Cinque le prostitute identificate a Marina centro ieri, quattro cinesi e una nigeriana, passata al setaccio dai militari dopo “le numerose segnalazioni giunte sull’utenza di pronto intervento del 112 da parte dei residenti, alle quali si è unita anche quella di don Dino, parroco della chiesa di San Nicolò”. Segnalazioni ‘confortate’ “dai servizi perlustrativi della Stazione dei Carabinieri di Rimini-Destra del Porto, relativamente alla presenza in quella zona di donne dedite al meretricio”. Le donne sono state accompagnate al comando provinciale, sono state fotosegnalate perché nessuna di loro era, al momento del controllo, in possesso di documenti di identità, e alla fine sono risultate in regola con il permesso di soggiorno.

tortora-scuroRimini | Aeradria deposita la nuova domanda di concordato, congelata l'istanza di fallimento

 

Salvataggio Aeradria. I numeri nero su bianco sono quelli relativi ai 6 milioni di euro garantiti dall’aumento di capitale da parte dei privati, Carim in testa . C’è anche la chiusura di posizioni debitorie pari a 15 milioni di euro (su 47 complessivi) che si conta possano arrivare a 20 già nei prossimi giorni o settimane grazie alla conversione dei crediti in quote societarie. E' data dalla presenza di questi numeri la differenza tra la domanda di concordato bocciata il mese scorso dal tribunale di Rimini e quella nuova depositata nelle prime ore della mattinata in cancelleria. Una domanda  deliberata ieri a tarda ora dal cda della società di gestione dell’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino Federico Fellini.

 
Si tratta – ha spiegato ai giornalisti presenti in tribunale l’avvocato Federico Dettori – di un concordato pieno, vale a dire: avendo già usufruito della possibilità di presentare un concordato in bianco la volta precedente, questa volta la domanda è completa”. Grazie al deposito della nuova domanda di concordato Aeradria, attraverso i suoi consulenti legali, nella successiva udienza fallimentare presieduta dal giudice Maria Antonietta Ricci, che si è tenuta questa mattina, è stata nella posizione di chiedere la sospensione della procedura fallimentare in attesa che il tribunale decida sull’ammissibilità della nuova domanda di concordato.

 
La nuova domanda, differentemente da quella precedentemente bocciata, “è frutto anche non solo di una volontà della società ma di un’intesa tra i soci attuali e i creditori che si sono in parte detti disposti a convertire i loro crediti in capitale, quindi a entrare nel capitale. Poi abbiamo degli altri soggetti che si sono detti disponibili, anzi hanno già manifestato tale disponibilità anche formalmente, a mettere risorse fresche per il salvataggio della società”, ha spiegato Dettori.


Rispetto ai tempi, “bisognerà attendere lo sviluppo di tutte le fasi del procedimento”, ha detto Dettori. “Ma nei prossimi giorni ci aspettiamo comunque già una decisione del tribunale in sede prefallimentare sulla sospensione dell’istanza e anche un primo provvedimento sulla domanda di concordato che abbiano depositato questa mattina”. Da parte sua il giudice Ricci si è riservato di riferire al collegio giudicante sulla nuova domanda di concordato già nei prossimi giorni se non addirittura nelle prossime ore. Fino ad allora resta congelata anche l’istanza di fallimento richiesta dalla procura.


Secondo il presidente di Aeradria, Massimo Masini, è un risultato incoraggiante “avere avuto nell’arco di pochi giorni queste consistenti conferme dai creditori, banche e fornitori con la Cassa di risparmio in testa (che ha avuto un ruolo decisivo in questi giorni). Secondo me – ha detto Masini – già oggi l’importo delle posizioni debitorie che si vanno a chiudere con la conversione sono molto significative. Potremmo essere attorno ai 15 oggi, si supereranno i 20 milioni”.

neroRimini | Animali salvati da lager

 

Lo scorso marzo, gli uomini del corpo Forestale dello Stato, li avevano liberati da quello che era stato definito un 'maneggio lager', a Santarcangelo di Romagna, nel Riminese. Ora, i 6 cavalli, i 2 pony, i due asini e le tre capre - dopo tutte le cure e le premure del caso - sono pronti per essere affidati a nuovi proprietari. A distanza di tre mesi gli animali curati e nutriti da volontari sono tornati in salute e sabato verranno definitivamente assegnati ai nuovi 'padroni'. (Ansa)

Giovedì, 20 Giugno 2013 12:12

federico fellini

Nella foto, il regista Federico Fellini durante le riprese per il film Amarcord

 

Mostra
FELLINI. LE MOTO DEL MAESTRO
dal 22 giugno al 7 luglio 2013
Le Befane Shopping Centre - Rimini

tortora-chiaroRimini | Viceprefetto Di Nuzzo è commissario a Santarcangelo

 

E’ già a lavoro da questa mattina a Santarcangelo il viceprefetto vicario Clemente Di Nuzzo, nominato commissario prefettizio a seguito dello scivolone del sindaco dimissionario Mauro Morri sul bilancio di previsione 2013. Sospeso questa mattina, quindi, il consiglio comunale, il prefetto Claudio Palomba ha conferito a Di Nuzzo i poteri spettanti al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale, prendendo atto delle dimissioni di Morri (formalizzate il 30 maggio e divenute efficaci e irrevocabili ieri allo scadere della mezzanotte).
Di Nuzzo, vicario a Rimini dal 3 dicembre 2013, è stato scelto, spiega la nota inviata dalla Prefettura, “profondo conoscitore del territorio provinciale, avendo prestato servizio in questa sede dal febbraio 1996 al maggio 2009, rivestendo gli incarichi di capo di gabinetto, dirigente dell’Ufficio elettorale provinciale, dirigente dell’area Applicazione del sistema sanzionatorio amministrativo, affari legali, contenzioso e rappresentanza in giudizio, dirigente dell’area Protezione civile, difesa civile e coordinamento del soccorso pubblico, dirigente reggente dell’area Ordine e sicurezza pubblica”.
Di Nuzzo, inoltre, che dopo la promozione a viceprefetto ha prestato servizio a Pesaro – Urbino e Bergamo sempre in qualità di Capo di Gabinetto, “nel corso della carriera ha esercitato altre gestioni commissariali ed è stato anche componente di sottocommissioni elettorali circondariali e componente di numerose altre commissioni pubbliche”.
In curriculum anche “funzioni di docenza in corsi e seminari”, l’iscrizione “all’albo dei docenti della Scuola superiore amministrazione interno”. Tutte ragioni per cui, precisano concludendo dalla Prefettura, “con la nomina del vicario del Prefetto, l’amministrazione ha inteso corrispondere al massimo livello possibile alle esigenze della comunità e dei cittadini di Santarcangelo di Romagna”.

1bLorenzo Mattotti al Far Fabbrica Arte Riminese 

Si è inaugurata la mostra il 25 maggio e proseguirà fino al 28 luglio la mostra FAVOLE E MISTERI di Lorenzo Mattotti. 

Lorenzo Mattotti, classe ’54 vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni ’70 e, all’inizio degli anni ’80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali.
Nato artisticamente dalla fucina creativa del fumetto bolognese è diventato nel tempo una figura di spicco internazionale: i suoi disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, sue le copertine di libri e riviste, i manifesti come quello del Festival del cinema di Cannes e le incursioni nella settima arte con il contributo al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio e il recente lavoro per gli sfondi e i personaggi per il film di animazione Pinocchio di Enzo D’Alò, ma soprattutto i numerose le sue pubblicazioni: da Angkor (2003) per Nuages a Le avventure di Pinocchio per la collana “I Millenni” di Einaudi; nel 2009 Hänsel e Gretel per Orecchio acerbo/Gallimard.
I lavori presentati in “Favole e misteri” raccontano il mondo di Mattotti, spiegando due nuclei di opere: la prima parte dedicata a Oltremai, ultima fatica editoriale con l’imponente volume omonimo edito da Logos; la seconda con parte con le illustrazioni dei personaggi di Pinocchio fino alle illustrazioni dei casi clinici del padre della psicanalisi Sigmund Freud e alle Antiche Creature.
Le grandi carte di Oltremai sbarrano quasi l’ingresso alla mostra e paiono condurci in un labirinto, un gorgo di segni e pennellate oscure e vorticose tracciate con la china nera su fogli bianchi con l’essenzialità del monocromo e le vibrazioni di un calligrafo cinese. Ci metti un po’ a orientarti mentre ti lasci trasportare pannello dopo pannello cercando di cogliere una storia ma una storia non c’è, questa volta, e tra il fiorire di una vegetazione rigogliosa e ossessiva cogli, nell’intrico del paesaggio stralunato e fantastico, personaggi improbabili con teste abnormi e orecchie asinine, mostri come ippogrifi e draghi infilzati da cavalieri, come tanti S.Giorgio ma in sella a leoni alati, e orchi tenuti al guinzagli da angelicate e perfide bambine.
Così come Mattotti stesso descrive questo nuova serie di tavole: “…dopo il mio lavoro su Hansel & Gretel, i due protagonisti della fiaba sono usciti dal bosco e hanno lasciato la scena ad altri abitanti di quella foresta archetipa. Ho incominciato a creare immagini narrative evocandole sul momento, lavorando con pennelli e inchiostro di china direttamente sulla carta, senza schizzi o altre mediazioni. Questa piena libertà che mi sono preso, mi obbligava paradossalmente a una estrema concentrazione sul soggetto e sulla composizione del disegno. Tutto doveva essere contenuto, svolgersi in quell’unica tavola. Ho l’impressione che la mente, in questi casi, si metta all’ascolto di lontani echi narrativi, di storie, simboli e immagini, visti in altri periodi della mia vita. Scava nella memoria e va a pescare immagini rimaste impresse nella mia pinacoteca personale, creando strane associazioni, mescolando miti, personaggi, luoghi. OLTREMAI m’è sembrata subito la parola che riassumesse perfettamente il luogo mentale dove possono vivere queste immagini: oltremai il reale… oltremai il mondo… oltremai noi stessi…”
Oltremai, appunto; oltre è impossibile andare, pare dire Mattotti arrogando a sé tutto l’immaginario fantastico delle favole, non quelle sdolcinate e happy end, no, quelle dei sogni e degli incubi notturni, dove spesso siamo vittime sacrificali in perenne fuga o battaglia, favole che paiono appartenere alla realtà e alla fragilità della vita adulta più che allo sguardo stupito del fanciullo con quel cielo nero, stopposo e incombente. Poi però a un tratto in fondo alla foresta si apre uno squarcio di luce su una dorsale di terreno che sconfina all’orizzonte, ed ecco scorgi due sagome in controluce dare le spalle al labirinto della foresta e camminare verso il sole abbagliante di un caldo meriggio. Sono la bambina con le treccine e il gorilla da luna park andarsene tenendosi per mano. Oltre mai allora è il limite per chi ha paura che gli steccati e le barriere che ci siamo costruiti siano reali, che gli incubi più neri ci avvinghino come piante carnivore e ci impediscano di camminare. Mai oltre se non ami la libertà. Se non hai fantasia.
Alessandro La Motta

Giovedì, 20 Giugno 2013 08:56

GIORNALAIO 20.6.2013

giornalaioAeradria oggi in tribunale con accordo creditori. Bilancio, sospiro di sollievo per sindaco di Rimini: unico no resterebbe quello di Brunori. Biodigestore Ca’Baldacci, Emas indaga. Mercato ittico bloccato, la protesta. Asl unita, la bozza di legge salvaguardia virtuosi e posti di lavoro

 

LA CASSA di risparmio in questi giorni ha fatto arrivare a tutti i creditori il piano di rimborso dei crediti. Verrà saldato meno di un terzo, il 27%, dei crediti, mentre il resto verrà versato a banche, fornitori e creditori vari in azioni della società. Manca ancora, con la Provincia (attuale socio di maggioranza relativa, con il 38% di azioni di Aeradria), l’accordo su chi, alla fine dell’operazione, sarà il nuovo ‘proprietario’ della società di gestione dell’aeroporto. Così come mancano ancora gli impegni finanziari da parte di imprenditori e società che potrebbero diventare nuovi soci del ‘Fellini’. Le trattative sono serrate, e ci sono buone chance per Aeradria di trovare nuovi investitori (uno di questi è lo stilista Gimmi Baldinini)”, ilRestodelCarlino (p.6). “CARIM, in questo senso, avrà un ruolo determinante. Perché oltre all’accordo per il rimborso dei crediti (la banca deve riscuotere 9 milioni di euro), la Cassa sarà anche tra i primi soci a investire nuovi soldi freschi per il ‘Fellini’. Non è escluso che lo stesso facciano altri creditori di Aeradria, anche se alcuni istituti di credito (non c’è solo Carim a dover riscuotere soldi dall’aeroporto) hanno già lasciato intendere di non voler finanziare il ‘Fellini’. In questi ultimi giorni si è ridimensionato quel ruolo che avrebbero dovuto giocare Rimini Fiera e Camera di commercio”.
“L'accordo raggiunto garantirebbe i creditori e tutelerebbe anche gli interessi del pubblico. Ai soci pubblici (che non possono scendere sotto al 20%) verrebbe garantita una golden share, e cioè un pacchetto azionario che dà diritto ad esercitare determinati poteri. Resta ancora da definire invece l'accordo con i piccoli creditori (quelli che vantano crediti fino a 50mila euro) per i quali vi sarebbe una proposta di rientro superiore al 30%. E resta, soprattutto, da vedere quale sarà, oggi, la risposta del tribunale”, NuovoQuotidiano (p.3).


Frecciarossa, le fermate estive “Milano - Ancona a Riccione e Cattolica prima concesse poi eliminate sono dovute a un’incomprensione interna a Trenitalia che ha creato disagi; per questo la società del Gruppo Fsi si scusa. Si cercherà una soluzione che prevede la fermata nelle due stazioni di treni Frecciabianca, che però percorrono tra Milano e Bologna la linea tradizionale senza beneficiare dell’alta velocità. E’ questo l’esito dell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio di ieri a Roma tra l’ad di Trenitalia, Vincenzo Soprano, e una delegazione provinciale riminese composta dall’assessore Vincenzo Mirra, dal dirigente Alberto Rossini e dai sindaci di Riccione e Cattolica, Pironi e Cecchini”, LaVocediRomagna (p.13).


Bilancio, dopo la disfatta in commissione, la riunione di maggioranza di ieri dovrebbe essere riuscita a trovare i numeri per l’approvazione in consiglio. “Giovanni Pironi, il consigliere del Pd che martedì era letteralmente scappato prima del voto in commissione, ha assicurato che non giocherà brutti scherzi. Però, ha fatto capire Pironi, Gnassi d’ora in avanti dovrà cambiare atteggiamento con i consiglieri di maggioranza e soprattutto del suo partito”, ilCarlino (p.7). “E se Bertino Astolfi, il consigliere di Rimini per Rimini, pur assente in commissione ha promesso di sostenere il bilancio, restano le incertezze su un altro ‘dissidente’, Savio Galvani di Federazione della sinistra. Con Galvani le posizioni sono ancora un po’ distanti, ma la frattura non sembra insanabile. La riunione di maggioranza di ieri sera ha chiarito come il vero problema, peraltro ormai noto, sia col consigliere in quota Idv Stefano Brunori. Ieri era assente, non a caso: al suo posto il coordinatore Idv Vittoria Vitale. Brunori da tempo rema contro il resto della maggioranza. Una situazione ormai ingestibile, e a farne le spese sarà con ogni probabilità l’assessore Irina Imola”.
Pd. “Dalla sua pagina Facebook, ieri si è rivisto Nando Fabbri: sindaco di Bellaria, consigliere regionale, presidente della Provincia, avversario di Gnassi alle primarie. Ora iscritto al Pd. Ricorda i fatti di Santarcangelo («il voto dei cittadini è stato annullato, offeso») e avverte: «La politica locale è senza respiro, con il prevalere di logiche che poco hanno a che fare con le idee e i programmi». Che fare? «E’ urgente una profonda riorganizzazione della segreteria e del coordinamento provinciale del Pd». La «litania che è ormai luglio » e che bisogna attendere le «decisioni nazionali è inaccettabile », la «debolezza di direzione politica è uno schiaffo agli iscritti e a tutta la comunità locale». L’iscritto Fabbri, insomma, chiede un congresso al più presto”, CorriereRomagna (p.5).
LaVoce (p.18) intervista il coordinatore provinciale del Pdl, Fabrizio Miserocchi, sulla crisi dei comuni riminesi (e dello stesso capoluogo) governati dal Pd in questa sessione di bilancio e sulle prospettive alle prossime amministrative.


Biodigestore Ca’Baldacci, “si muove anche l’Emas. L’organizzazione europea a capo del marchio di qualità ambientale appunto denominato Emas, del quale si fregiano in Italia 1.440 siti economici, tra cui l’impianto di Hera situato nella frazione riminese, ha infatti ritenuto meritevole di attenzione la contestazione formale presentata nei mesi scorsi dal comitato RiminiUptown, che riunisce i residenti e ha aperto ufficialmente un’indagine”, NQ (p.5).


Proteste per il nuovo mercato ittico. “Che fine ha fatto il progetto da 30 milioni? La Cooperativa lavoratori del mare che gestisce il vecchio mercato ieri è scesa in strada per protestare contro l’amministrazione Gnassi e i silenzi che, da otto anni, si susseguono sul futuro della nuova costruzione che, stando alle carte, dovrebbe nascere nella zona dietro la Prua, la nuova darsena. «Abbiamo già speso mezzo milione di euro tra vecchi e nuovi progetti: non si può mostrare tanta indifferenza nei confronti di una realtà che fattura più di 10 milioni l’anno»”, Corriere (p.6).

 
Sanità romagnola, “nemmeno un licenziamento e le aziende virtuose non andranno a sanare i debiti delle altre: presentata a Cesena, dall’assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti a categorie e sindacati, la bozza di legge sull’Ausl unica. Nel documento, anche la previsione di ingresso della Regione nell’Istituto tumori di Meldola per consolidarne la governance pubblica”, Corriere (p.11).


Beni sotto sequestro, “I BENI di Mario Formica sequestrati dalla Guardia di finanza restano dove sono. Il Tribunale del Riesame ha infatti respinto il ricorso contro i ‘sigilli’, scattati nell’ambito dell’inchiesta che vede il patron dell’Alfad accusato di avere evaso oltre 4 milioni di euro”, ilCarlino (p.8).

tortora-scuroRimini | Biodigestore Ca’Baldacci, Emas 'indaga'

 

Il Comitato Emas nazionale 'indaga' sul biodigestore Hera di San Martino in Venti, a Rimini. La decisione dopo la richiesta all’ente da parte del comitato Rimini Uptown di ritirare la certificazione di qualità concessa dall’organismo europeo all’impianto a fine marzo scorso.
“Abbiamo contestato in modo formale e dettagliato il rilascio e l’eventuale rinnovo della certificazione – spiega Mauro Franceschini – e loro hanno giudicato il nostro plico meritevole di attenzione”. E da Emas non si sono fermati ai complimenti, ma hanno chiesto agli enti competenti copia della diffida della Provincia a Hera ambiente a seguito dell’incidente del 4 marzo scorso (dopo che per diversi giorni l’azienda non aveva fornito all’ente una informazione adeguata sull’accaduto) e una relazione di Arpa. I documenti non sono però ancora sufficienti ad Emas per prendere una decisione e si mette in attesa di prossimi ulteriori sviluppi. Anche perché la faccenda è ancora tutta in itinere e da ricostruire con certezza.
A seguito dell’incidente la procura di Rimini ha aperto un fascicolo (conoscitivo, cioè, nessun reato ipotizzato) e anche Arpa vuole vederci più chiaro e ha chiesto durante un incontro lunedì a cui ha partecipato anche il comitato Rimini Uptown una relazione dettagliata a Hera, che sull’incidente e sull’impatto dell’impianto continua a tergiversare nonostante le “oltre 130 segnalazioni di inquinamento e gli otto esposti dettagliati, su cui le autorità competenti stanno lavorando”.
Nel mezzo di tutto ciò si sta anche avvicinando la fine di giugno, ovvero il momento in cui terminerà la fase di collaudo del biodigestore che inizierà lavorare a pieno titolo. “Cosa che a noi – concludono da Uptown – con tutta questa ‘carne’ ancora ‘sulla brace’ non sembra opportuna”.

mattoneRimini | Asl Romagna, Rimini non pagherà i debiti delle altre

 

Asl Romagna. La bozza di legge elaborata dagli amministratori locali del "Tavolo di coordinamento politico strategico" è stata presentata questa mattina alle organizzazioni sindacali nel corso di un incontro a Pievesestina. Presenti Carlo Lusenti, il direttore generale sanità e politiche sociali della Regione Emilia-Romagna, Tiziano Carradori, oltre agli Amministratori Claudio Casadio (presidente Provincia di Ravenna), Fabrizio Matteucci (sindaco di Ravenna), Giovanni Malpezzi (sindaco di Faenza), Roberto Balzani (sindaco di Forlì), Paolo Zoffoli (sindaco di Forlimpopoli), Guglielmo Russo (vicepresidente Provincia Forlì-Cesena), Paolo Lucchi (sindaco di Cesena), Stefano Vitali (presidente Provincia di Rimini). Parla di “buon clima di collaborazione” e di “incontro molto utile” Lusenti che ne approfitta per passare in questa fase il testimone del processo di unificazione delle Asl ai sindaci e ai presidenti delle conferenze territoriali sociali e sanitarie. Lusenti ci tiene a precisare anche come “il progetto di legge prevede che il nuovo assetto aziendale sia il frutto di un esaustivo confronto con tutti i Comuni, con le rappresentanze sindacali e associative, con i professionisti e gli operatori”.


In pratica, alla base della articolazione organizzativa il progetto indica la “capacità di garantire da un lato condizioni di equa accessibilità ai servizi, dall’altro condizioni di massima efficienza e sostenibilità economico-finanziaria. Il luogo strategico della programmazione locale sarà il Distretto, ramificato in una rete di servizi integrati all’interno dei quali garantire tutti i servizi di assistenza alla persona (sanitari, socio-sanitari, sociali). Confermato, dove non in contrasto con la nuova programmazione della rete ospedaliera regionale, l'assetto attuale delle discipline specialistiche sia a livello ospedaliero che territoriale”. C’è anche l’impegno “a garantire l’equità del contributo della nuova Azienda Usl unica da parte delle Aziende sanitarie confluenti per ridurre il rischio che quelle realtà che oggi sono in condizione di equilibrio si sentano chiamate a sostenere gli effetti di piani di rientro, non ancora conclusi, di altre Aziende Usl. Prioritario poi, a supporto dell’intero processo, adottare tutti i provvedimenti per sostenere il personale interessato dai processi di riorganizzazione, a partire dalla tutela della base occupazionale”.

tortora-chiaroRimini | Esuberi Scm, un anno ancora di ‘solidarietà’

 

Scm, l’accordo per salvare 340 operai dall’esubero è arrivato ieri nelle stanze di Confindustria Rimini, dove in pratica si è svolto il terzo e ultimo appuntamento tra proprietà e sindacati, tra quelli chiesti alle parti dal Ministero per lo sviluppo economico nell’incontro del 20 maggio. “L'incontro si è concluso con una “Ipotesi di accordo di rinnovo del contratto di solidarietà” per ulteriori 12 mesi, dal 7 settembre 2013 al 6 settembre 2014. Inoltre, le organizzazioni sindacali hanno chiesto la possibilità di proseguire il contratto per ulteriori 12 mesi. L'azienda si è resa disponibile ad un confronto in merito da effettuarsi entro il 30 giugno 2014”, spiega Europeo Gabrielli di Fiom. Nei prossimi giorni l'ipotesi verrà presentata in assemblea in tutti gli stabilimenti e fatta votare ai lavoratori. L'accordo riguarda tutti i 1.149 operai degli stabilimenti di Rimini e di Villa Verucchio e sarà esteso anche allo stabilimento di Thiene (Vicenza) alla scadenza del contratto attualmente in corso fino al 31 dicembre 2013. Per le fonderie di Rimini e Villa Verucchio le parti si incontreranno entro dicembre 2013 per discutere, alla luce degli andamenti aziendali, le opportune azioni per l'anno 2014 finalizzate anche alla salvaguardia dell'occupazione, dal momento che il contratto di solidarietà è ancora in corso e scadrà l’8 febbraio 2014.
“L'ipotesi di accordo raggiunta non modifica – precisa Gabrielli – il contratto aziendale in essere e non prevede una diversa articolazione degli orari di lavoro”.

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