rossoRimini | Maxi canoni pertinenziali, concessionari ‘promuovono’ Petitti e Pizzolante

 

Maxi canoni pertineziali, le associazioni dei concessionari promuovono i deputati Emma Petitti (Pd) e Sergio Pizzolante (Pdl) incontrati questa mattina per discutere delle possibili soluzioni alla lievitazione dei canoni creata dalla finanziaria Prodi del 2007.  Si fanno chiamare Concessionari pertinenziali “i figli di nessuno”, tra gli esponenti Monica Fornari del delfinario di Rimini, pongono un problema comune a tutta la costa romagnola da cervia a cattolica, in discussione in questi giorni all’interno del tavolo ministeriale, interparlamentare. Chiedono sospensiva e moratoria circa l’importo dei maxi canoni e che ha come criteri equità e sostenibilità.

 
“L’impegno dei nostri parlamentari, è quello di chiudere la vicenda all’interno del “decreto del fare”, individuando la copertura finanziaria legata alla soluzione del problema, con la sospensione ed abbattimento dei maxicanoni, compresi gli arretrati, e l’annullamento della norma prodi del 2007”, raccontano. “Inoltre, nel corso dell’incontro, è emersa la volontà politica di affrontare il problema delle concessioni demaniali nell’ambito della direttiva servizi Bolkestein, sulla quale si sta già lavorando”. In definitiva, “i concessionari pertinenziali “i figli di nessuno” sono rimasti molto soddisfatti dalle notizie ricevute”.

 

tortora-scuroRimini | Camera di commercio, Piccari presidente del comitato per l’imprenditoria femminile (e non solo)

 

Un nuovo comitato è nato in seno alla Camera di commercio di Rimini a fine maggio con il compito di seguire nel triennio che va dal 2013 fino al 2016 la promozione dell'Imprenditoria Femminile. Lunedì scorso sono stati definiti gli incarichi: Valeria Piccari è presidente, vice Rossella Pincelli. Ci sono poi Mariateresa Colombo, Lia Fabbri, Roberta Frontali, Barbara Garagnani, Renata Mantovani, Graziana Montanari, Simona Pagliarani, Monica Saielli.

 
E’ un periodo particolarmente fortunato per Valeria Piccari, super impegnata imprenditrice e consigliere comunale del Pdl a Rimini. Nelle ultime settimane sono due i risultati (a lungo desiderati) ottenuti nel campo della toponomastica. “Da anni erano state avviate le richieste della dedica a sant’Antonio, per i miracoli compiuti a Rimini (a cui è stata dedicata recentemente la banchina a sinistra del porto canale, ndr), e alla giovane Sandra Sabattini (rotatoria tra via della Grotta Rossa e via Leoni, ndr) di cui è in corso la beatificazione”, dice Piccari molto soddisfatta del risultato raggiunto e ringraziando l’assessore Irina Imola.
Piccari si sta, inoltre, dedicando all’identità dei luoghi, incassando anche i complimenti dell’assessore Massimo Pulini a cui ha indirizzato un’interrogazione per la valorizzazione delle ricchezze culturali riminesi. “Sarebbe opportuno – spiega - provvedere in tempi brevi alla realizzazione di una adeguata cartellonistica e segnaletica, anche consultabile in rete, idonea alla valorizzare dei luoghi con requisiti storici, religiosi, artistici, culturali, ambientali, artigianali, enogastronomici della tradizione popolare. Considerato inoltre, che Rimini ospita milioni di visitatori ogni anno, occorre qualificare questo nostro patrimonio anche attraverso una adeguata comunicazione (cui bisognerebbe procedere con sollecitudine considerato che siamo a stagione avanzata)”.

 
Rispetto al nuovo importante incarico in seno alla Camera di commercio, Piccari (che nell’esperienza del precedente triennio ha occupato la poltrona di vicepresidente) sottolinea come molto “si sia già riuscito a fare per promuovere l’imprenditoria femminile anche attraverso l’istituzione di appositi bandi” e promette tutta una serie di iniziative che “verranno delineate meglio in settembre”.

Lunedì, 15 Luglio 2013 10:37

GIORNALAIO 15.07.2013

giornalaioFogne, il ministro Orlando assicura: a Rimini arriveranno fondi Cipe o europei

 

Fogne, il ministro Andrea Orlando in passerella a Rimini parla di possibilità concrete di finanziamento attraverso fondi Cipe o Ue. “«Mi sento di dire che nel momento in cui ci saranno risorse, Rimini di certo ci sarà – ha assicurato il ministro – La difficoltà in questo momento è dire con quale filone di finanziamenti potremo intervenire e parlare di tempi. Ma Rimini è per noi una priorità». Orlando ha spiegato da dove potranno arrivare i soldi. Due le possibilità. La prima: ci sono risorse statali, per un miliardo e 700mila euro, in questo momento bloccate dal Patto di Stabilità, ma per la loro destinazione c'è già l'ok del Cipe. Il loro destino è legato all'accordo che l'Italia riuscirà a spuntare sull'allentamento del Patto di Stabilità in sede europea. Tenuto conto di potere arrivare all'accordo con l'Europa entro fine anno, se lo sblocco dei fondi sarà possibile, dell'effettiva disponibilità si potrà sapere qualcosa ad inizio del 2014. Per Rimini ci sarebbero circa 30 milioni di euro. Tecnici del Comune e di Hera hanno già portato all’attenzione del Ministero il Piano Fogne. Seconda possibilità: il filone europeo. «In Europa si sta lavorando ad una direttiva – ha spiegato il ministro – tesa ad armonizzare le attività collocate sulle linee di costa». Ci sono fondi a disposizione che potrebbero essere girati su Rimini” NuovoQuotidiano (p.3).
Emma Petitti ha spiegato la questione al ministro. “«Sul problema fogne-acque reflue questa città ha dimostrato capacità nell’affrontarlo dotandosi di un sistema depurativo che da solo non era più sufficiente. Fino ad aprire il nuovo cantiere per il raddoppio del depuratore di Santa Giustina che aumenterà la propria capacità depurativa passando a 560mila abitanti equivalenti. L’ambiente e la sua salvaguardia sono una priorità per il turismo balneare della riviera romagnola intera e non solo per quello riminese. Stiamo parlando di più di 40 milioni di presenze turistiche. Ed è bene dire che la programmazione e le capacità di intervento come sistema territoriale e come istituzioni, debbono permetterci di tenere insieme le amministrazioni locali, le nostre aziende, le autorità di regolazione tariffaria. E’ bene dirlo: la programmazione e gli investimenti devono prevenire i disastri ambientali dando priorità ai suoli, al dissesto idrogeologico, alla qualità dell’acqua sia come raccolta e potabilizzazione, sia come sistemi depurativi. Ritengo che la salvaguardia del mare Adriatico debba essere una delle priorità del Paese»”, CorriereRomagna (p.7). Un po’ di colore. Il ministro è stato invitato dai deputati del Pd Petitti e Arlotti, ma “dulcis in fundo, quando Gnassi aggiunge Sergio Pizzolante (Pdl) alla lista degli onorevoli riminesi che si rapporteranno con il ministero, dalla platea qualcuno fa il nome di Giulia Sarti (M5S). Pausa. «Cos’è, una battuta?»”.

 
NQ (p.7) intervista il presidente dell’associazione La Rimini che vorremmo, Corrado Paolizzi.

Sabato, 13 Luglio 2013 08:22

GIORNALAIO 13.07.2013

giornalaioAeradria, debiti superano 52 mln. Inchiesta fogne Rimini, per gli esperti nessun collegamento tra sversamenti e patologie. Nubifragio, il piano d’emergenza non c’è e la protezione civile parte due ore dopo l’allerta. Sicurezza, mancano 9 agenti dai rinforzi promessi

 

Aeradria. “MA QUANTI debiti ha Aeradria? Il passivo dell’aeroporto continua a crescere. Ieri, nella commissione in cui è stato approvato (a maggioranza) dai consiglieri comunali di Rimini il nuovo piano di concordato, sono emersi nuovi numeri. Il debito della società di gestione del ‘Fellini’ non è di soli 47 milioni, ma ammonta ora a circa 53 milioni. Il motivo? Sono stati ritenuti inesigibili altri crediti che Aeradria ancora vantava. Nella commissione di ieri è stato illustrato anche il piano di pagamento ai creditori: quelli privilegiati riceveranno tutti i 6,148 milioni da riscuotere, per tutti gli altri si andrà dal 50% al 30%. Per banche e creditori inseriti nella terza classe non arriverà un euro cash: i crediti (33,6 milioni di euro) verranno rimborsati con azioni di Aeradria, pari al 56% del valore. Secondo il piano industriale, nei prossimi anni Aeradria dovrebbe essere in grado di rimborsarne 11 grazie al traffico passeggeri. Con la nuova compagine societaria, che vedrà Carim e Asset Banca azionisti di maggioranza relativa, gli enti pubblici scenderanno al 20%. Il solo Comune di Rimini (che possiede quote attraverso la holding) passerà dal 18% al 2,7% di azioni”, ilRestodelCarlino (p.13).
Se i giornali locali ieri avevano criticato gli albergatori per essere stati i grandi assenti dalla campagna per l’aumento di capitale che si è conclusa qualche giorno fa, Patrizia Rinaldis, presidente Aia difende la categoria, NuovoQuotidiano (p.3).


Inchiesta fogne. “HANNO guardato le cartelle cliniche una a una, selezionando e studiando migliaia di casi di febbre, diarrea, congiuntivite e altre patologie che potevano essere stati «determinate» dai bagni in mare a Rimini. Il risultato? Secondo i ricercatori inviati dall’Istituto superiore della sanità, che hanno indagato insieme ai medici dell’Ausl sui vari casi, non è possibile mettere in relazioni le situazioni di «allerta» riscontrate in Pronto soccorso e anche presso medici, pediatri e guardie mediche, «con l’apertura degli sfioratori di Rimini». In altre parole, anche in quei giorni in cui si è riscontrato un numero maggiore del solito di pazienti con febbre, diarrea, congiuntivite, mal d’orecchio e simili, quelle patologie non sono riconducibili alle sostanze inquinanti presenti in mare dopo l’apertura degli scarichi fognari”, ilCarlino (p.4). Domani a Rimini il ministro Andrea Orlando, si parlerà di fogne e forse fondi statali ed europei.


Variante al prg riminese, le osservazioni della provincia non limitano le riduzioni stabilite dal comune, Corriere (p.5).


Bagnini, il sottosegretario rassicura. “Pier Paolo Baretta rassicura i Comuni e le imprese turistico- balneari: «Abbiamo riaperto il dossier sul quale ci sono molte attese e in tempi brevi, prenderemo le decisioni giuste e non saranno solo di tamponamento». Il sottosegretario all’economia con delega al demanio è soddisfatto dell’andamento del tavolo tecnico e delle aspettative positive di Anci e Federbalneari. «C’è l’impegno del governo - dice - le soluzioni saranno condivise e quindi è legittima la fiducia»…La Bolkestein, spiega l’esponente del Pd, riguarda il «rapporto con l’Europa». L’idea è quella di ottenere il riconoscimento di una «specificità italiana» come già avvenuto per la Spagna che ha portato a casa una proroga per le proprie concessioni»”, CorriereRomagna (p.3).


Nubifragio, “RASE al suolo. Sono le coltivazioni di 120 le aziende agricole che si sono viste distruggere i campi coltivati, i vigneti, gli oliveti, frutteti, culture di cereali, mais, girasole e tanto altro lunedì 24 giugno. I titolari hanno visto oscurarsi il cielo e cadere grandine per decine di minuti, interminabili. Mentre la costa finiva sott’acqua, le colline a ridosso della città, dal corianese a Vergiano, venivano flagellate dai chicchi bianchi. Un disastro quantificato in 3 milioni di euro su una superficie di 900 ettari nella stima fatta da Cia, Coldiretti e Confagricoltura”, ilCarlino (p.5).
E’ lo scontro tra il Gruppo comunale della protezione civile e Palazzo Garampi. Si è abbattuto ieri, durante la prima commissione, quando il responsabile degli ottanta volontari a Rimini, Gabriele Sarti, ha lamentato «la mancanza di un Piano di emergenza». Ma anche «della carenza di mezzi a motore, ne abbiamo solo uno», oltre che della «sede, in via Marecchiese 193, allo sbando e fatiscente in cui mancano anche le saracinesche dei garage e l’amministrazione non ha ancora messo mano». Un attacco frontale in cui Sarti (anche ispettore della polizia ferrovia) ha affondato il colpo, lasciando basiti consiglieri e assessori in aula”, Corriere (p.6). Dal Comune dicono che “per il 2013 sono previsti 36mila euro. Ma Sarti sembra non avere dubbi: «Mi ha nominato lo stesso Comune il 17 aprile del 2012, però posso dire che l’amministrazione non ci sostiene: abbiamo un potenziale enorme ma inespresso»”.
E’ di Sarti il racconto di quanto accaduto il 24 giugno. “I vigili del fuoco hanno allertato il sistema provinciale alle 18,30, alle 18,40 il coordinamento ha avvisato noi. Io allora ho chiamato l’ufficio comunale della protezione civile, il nostro referente diretto, per avere l’autorizzazione a muoverci. Solo alle 20,40 ho avuto il via libera dal comandante della polizia municipale Talenti. Ci sono state quindi due ore di attesa e stand-by, che non hanno provocato particolari problemi, anche la protezione civile provinciale è potuta uscire solo alle 20,30 anziché alle 18,30… Siamo usciti con la sola autovettura di cui disponiamo, un Mitsubishi 200 4x4 con cassone lungo, che usiamo con un carrello attrezzato, in questo caso con una pompa e le I gomme. Abbiamo in dotazione anche altre pompe, ma sono ferme e in mancanza di manutenzione, andrebbero acquistate le batterie. E comunque non ci sarebbe il mezzo per trasportarle”, LaVocediRomagna (p.15).

 
Legacoop vuole il trc da Cattolica a Ravenna e scrive ai presidenti delle province interessate. “«Il tema della mobilità è ogni giorno più stringente per l’innovazione dei territori. La presenza di una infrastruttura parallela al mare, adeguatamente potenziata e innovativa, è pienamente coerente con la forma urbana lineare e molto sottile dell’insediamento, perché in grado di servire una popolazione residente (oltre 400mila abitanti) e quella turistica che in estate raddoppia la popolazione residente, con densità paragonabili a quelle di città di dimensioni superiori ». Il Trc è utile al raggiungimento di un altro traguardo. «L’avvio del Distretto turistico regionale»”, Corriere (p.4).

 
Sicurezza, “POLIZIA in bolletta. Solo tre auto su 12 in forza alle Volanti sono utilizzabili perché non ci sono fondi per aggiustarle, al punto che nei giorni scorsi una pattuglia è stata costretta ad uscire senza sirena. Per non parlare delle divise estive che non sono ancora state distribuite ai poliziotti, costretti a ‘sudare’ dentro quelle invernali. Dulcis in fundo, dai rinforzi promessi dal ministero, mancano nove uomini”, ilCarlino (p.11).

 
Turismo e concorrenza. “PRIMA ‘assorbono’ i nostri soldi, essendo una Regione a statuto speciale, poi fanno concorrenza sleale. Un modo di fare squallido». In una stagione dove il reale segno meno sulle presenze rispetto agli passati viene sottaciuto, a Patrizia Rinaldis, presidente dell’Aia non è andata proprio giù la campagna mediatica della governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. La Regione friulana sta facendo una campagna pubblicitaria impostata sul ‘No tourism tax’”, ilCarlino (p.13).


I debiti del Pd riminese, il Corriere intervista Giovanna Zoffoli, (p.5).

tortora-chiaroRimini | Fogne, piano salvaguardia balneazione (psb) ottimizzato martedì in commissione. Giudici: Bene le vasche, ma restano questioni irrisolte

 

Nonostante sia stato presentato come cosa fatta, il piano per la salvaguardia della balneazione ottimizzato in realtà deve ancora fare i suoi passaggi (e quindi approvato) prima in commissione e poi in consiglio a Rimini. Il primo appuntamento è fissato per martedì prossimo, se ne discuterà in terza commissione, dove il direttore generale di Hera Roberto Barilli, insieme ai tecnici, spiegherà nel dettaglio ai consiglieri le novità introdotte dal nuovo documento. Intanto, arriva il primo commento (positivo) dall’opposizione, o meglio dal consigliere del Pdl Eraldo Giudici che nel dicembre del 2011 si era astenuto sul vecchio piano di salvaguardia della balneazione. Adesso qualcosa è cambiato, ma non del tutto.
Occorre riconoscere che si va nella strada giusta, che da anni avevamo indicato nei nostri precedenti interventi e cioè la necessità di realizzar vasche di laminazione più ampie e diffuse e la loro messa in rete, così come della realizzazione di una vasca di accumulo presso il depuratore di Santa Giustina e la trasformazione in vasca di accumulo del depuratore Marecchiese su cui ci rimane qualche perplessità circa la futura gestione e l’impatto ambientale”. Insomma, comunque, nemmeno il piano ottimizzato, nonostante luccichi, è tutto oro.
“Bene che si proceda col completamento della separazione delle reti a Rimini nord, mentre rimarchiamo l’incongruenza di un concentramento a Santa Giustina dei reflui di mezza provincia e di San Marino. Avanti con la realizzazione di una serie di vasche di accumulo in zona costiera, ma occorrerebbero, a parer nostro, dei sistemi localizzati di pretrattamento e vagliatura dei reflui per limitare comunque l'apporto di materiali putrescenti”, spiega Giudici che segnala quindi anche una serie di questioni ancora irrisolte, ovvero “lo scarico diretto dei reflui dal centro storico a collettori misti verso l’Ausa, la realizzazione di stadi terziari di lagunaggio e fito-depurazione, l’eliminazione dei depositi putrescenti che, nei periodi di magra, si formano negli scatolari dell’Ausa, l’utilità e la funzione reale della paventata condotta a mare e dell’impianto idrovoro previsto sull’Ausa”.

mattoneRimini | Nubifragio, danni all’agricoltura per 2,5 milioni

 

C’è un primo conteggio dei danni all’agricoltura causati dal nubifragio di san Giovanni. Gli agricoltori riminesi parlano di 2,5 milioni di euro ma, precisano, a rischio è anche la qualità del raccolto 2014. Ergo la cifra potrebbe salire di tre, anche quattro, volte, avvisano da Cia Rimini. Già fissato, nella prossima settimana, un incontro in prefettura. Sono 2.500 gli ettari tra i comuni di Rimini e Coriano, 118 le aziende maggiormente colpite (con danni stimati tra l’80 e il 100 per cento della produzione) da grandine e pioggia il 24 giugno scorso. Fortemente danneggiati sono risultati soprattutto i vigneti, ma del nubifragio hanno risentito anche oliveti e produzione di cereali.

tortora-scuroRimini | Ricapitalizzazione Aeradria, Rinaldis furiosa

Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione italiana albergatori di Rimini, non ha digerito i commenti sui giornali questa mattina in edicola rispetto all’assenza degli albergatori, soli o confederati, tra gli investitori nell’ultima operazione di ricapitalizzazione di Aeradria, società di gestione dell’aeroporto di Rimini, quella scaduta due giorni fa. “Quando il territorio ha problemi, la colpa è degli albergatori. Quando arrivano soldi dai turisti ci si dimentica degli investimenti fatti per farli arrivare. Memoria corta o gioca solo brutti scherzi?”, attacca Rinaldis. “In un momento economicamente così difficile dove cerchiamo tutti di tenere alto il morale, cosa non facile, fare la classifica de primi della classe nella questione Aeradria e vedere la parata dei bravi risulta abbastanza indigesto considerando la realtà dei fatti”.
Rinaldis ricorda, a chi ha memoria corta, che “l’Associazione albergatori Rimini ha investito nell’aeroporto fin dall’inizio quasi 400 mila euro e l’allora presidente della Provincia Nando Fabbri, si impegnò a rimborsare in futuro le azioni al valore nominale. Ora, la nostra quota in seguito agli aumenti di capitale e non potendo più ricapitalizzare, ha un valore quasi azzerato”. Insomma, oltre al danno, oltre alla beffa, c’è anche chi gli albergatori li fa ‘mazziati’.
“Contestualmente – continua Rinaldis –abbiamo creato una società privata (Riviera di Rimini promotions), insieme alle Aia di Bellaria, Cattolica e Misano, Promozione Alberghiera, Tursimhotel di Bellaria, Intur Fipe, Promhotels e Italcamel per dirottare le rotte delle compagnie aeree sul nostro aeroporto, dando loro garanzia di acquisto anticipato di biglietti totalmente a carico e rischio della società Riviera di Rimini Promotions. Siamo passati così da 200 mila ad un milione di passeggeri contribuendo all’ottenimento della certificazione e successivamente alla concessione trentennale dell’aeroporto”.
Non è solo Aeradria in difficoltà. “Oggi tale società e alcuni soggetti privati del mondo alberghiero hanno importanti sofferenze con gli Istituti di Credito a causa del fallimento della Società Wind Jet , all’acquisto dei biglietti invenduti e al mancato sostegno “non solo morale” a suo tempo promesso da parte di alcune Amministrazioni Pubbliche . A nostro carico abbiamo ancora importanti fidejussini bancarie garantite con le nostre sedi e in alcuni casi anche personali”.
Quindi, fa notare Rinaldis “senza il nostro apporto , forse, non ci sarebbe stato lo sviluppo dell’aeroporto ma in questo salvataggio siamo fra i pochi a restare con il cerino in mano. Non vogliamo un grazie ma neanche essere considerati col ‘braccino corto’. Chi ha avuto il maggior ritorno sull’investimento non è stato certo il settore turistico ricettivo. Detto questo, il nostro obiettivo è comunque far uscire l’aeroporto da questa grave crisi finanziaria e ci auguriamo che in futuro si possano generare i volumi di passeggeri senza che siano solo gli albergatori ad anticipare l’acquisto di biglietti e quindi acquisire quelle preziose presenze che creano quell’indotto stimato in oltre 900 milioni di euro di cui oltre il 70% resta al territorio”, conclude il presidente non escludendo per il futuro una ulteriore collaborazione economica in Aeradria.

tortora-chiaroRimini | Variante prg, il Comune conferma riduzioni edificatorie

 

Questa mattina sui giornali le riserve della Provincia rispetto alla variante a prg voluta dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi (per una riduzione di un numero di futuri appartamenti stimato tra le 1.200 e le 1.800 unità). In pratica, secondo corso d’Augusto, palazzo Garampi avrebbe inserito tra le 111 schede ritoccate anche quelle di aree sottoposte a vincolo di tutela paesaggistica (zone di riqualificazione ambientale della costa e dell’arenile; delle aree fluviali, di bacini e laghi), aree su cui non si può intervenire.
Dal Comune fanno sapere che quelli della Provincia sono “rilievi di merito, peraltro sui soli elaborati grafici, già presi in considerazione dall'atto deliberativo stesso che esclude dalle disposizione della variante le aree interessate da zone sottoposte a tutela. Tali osservazioni di fatto, quindi, non incidono sia qualitativamente che quantitativamente sui contenuti della variante, variante che pertanto resta in salvaguardia ed esplica le sue funzioni”.
Se quindi le riserve provinciali saranno recepite dal Comune in sede di definitiva approvazione, restano “immutate le riduzioni delle capacità edificatorie sul territorio di Rimini e, cosa ancor più importante, l’introduzione dei parametri qualitativi e degli standard di compatibilità ambientale delle nuove edificazioni già previste dal psc adottato, che con la variante si sono volute anticipare nelle previsioni residue del prg vigente”.

neroRimini | Nubifragio, Comune: Piano di emergenza pronto a settembre

Se da un lato il movimento 5Stelle attacca sulla mancanza a Rimini di un piano per la gestione delle emergenze (definita grave e fuorilegge), il Comune si difende spiegando come a febbraio si sia insediato un gruppo di lavoro ad hoc, composto da tecnici competenti dell’amministrazione comunale che fanno capo al comandante della polizia municipale Vasco Talenti, con la collaborazione dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile provinciale. Assicura anche il Comune che a settembre il piano ci sarà e arriverà prima in giunta e poi in consiglio comunale per l’approvazione. Da palazzo Garampi sostengono anche di essere in buona compagnia, perché “in provincia sono una ventina i Comuni che stanno ancora lavorando per completare i rispettivi piani di emergenza”.

 
Spiega l’assessore Jamil Sadegholvaad che “in occasione delle recenti emergenze, sia la neve dello scorso inverno sia il nubifragio del 24 giugno scorso, la risposta è stata importante e il sistema della protezione civile nel suo complesso ha pienamente funzionato. Tornando alla recente emergenza del nubifragio, è stato sostenuto un numero impressionante di interventi che ha consentito a fronte dell’eccezionalità dell’evento di tornare ad una situazione di normalità, a seconda dei casi tra le 24 e le 48 ore. Questo grazie all’impegno delle forze dell’ordine in campo coordinate dalla Prefettura e alla grande volontà e spirito di sacrificio dei volontari, ma anche ad una dotazione di mezzi e risorse importante messe a disposizione dal complessivo sistema della protezione civile”.


A vegliare sui riminesi e sugli ospiti, assicurano dal Comune, c’è il corpo della Protezione civile comunale, composto dal gruppo Comune di Protezione Civile che comprende settanta volontari iscritti e coordinati da un responsabile, affiancato da sette associazioni di volontariato convenzionate (Associazione Vigilanza Antincendi Boschivi, Associazione Radioamatori Italiani, Associazione Croce Rossa Italiana, Associazione Carabinieri In Congedo, Associazione Nazionale Protezione Animali e Ambiente e Associazione Rimini Rescue). Tutti all’opera il 24 giugno scorso.

tortora-scuroRimini | Nubifragio, niente piano emergenze per la capitale della Riviera. Camporesi: Grave mancanza ma non l’unica

 

Né ieri in consiglio comunale né stamani in commissione hanno trovato risposta le domande del capogruppo 5Stelle Luigi Camporesi rispetto alla gestione delle emergenze a Rimini, a seguito del nubifragio del 24 giugno. Su una cosa comunque è stata fatta luce: la capitale della riviera non ha un piano (né uno a, tantomeno uno b, sai mai). “Su tutto il resto non abbiamo ancora risposta, ma vista l’apertura di due inchieste da parte della procura, probabilmente chi non ha risposto a me dovrà rispondere farlo con gli inquirenti”, prova a consolarsi Camporesi.

 
“Abbiamo appreso formalmente ieri sera – ha detto oggi Camporesi – in quest'aula, grazie all'interrogazione del mio collega Gianluca Tamburini, che il Piano di Gestione delle Emergenze Comunale, previsto dalla legge, non è stato completato e quindi non è stato adottato, nonostante siano scaduti i termini”. Si tratta di “una prima e grave mancanza” perché “nonostante manchi, in violazione della legge, un piano di gestione delle emergenze comunale, il sindaco non può comunque sottrarsi alle sue funzioni e responsabilità”, come stabilito anche da alcune linee guida della Protezione civile. Vale a dire che “a prescindere dall'esistenza o meno di un apposito piano, spetta comunque al sindaco assumere le decisioni di emergenza tese a mitigare gli effetti di eventi calamitosi. Anche in mancanza di un Piano formalmente adottato dalla giunta, il sindaco avrebbe dovuto comunque impartire l'ordine di apertura preventiva delle paratie dei canali di scolo fognario riminesi, per mitigare gli effetti degli allagamenti del 24 giugno scorso”. Del resto le notizie del fenomeno temporalesco c’erano, dice Camporesi. “Credo quindi – rincara - sia più chiaro adesso, alla luce anche delle domande e delle evidenze emerse in seguito alle nostre interrogazioni, che vi sono gravi omissioni e responsabilità da parte del sindaco nella gestione dell'emergenza del 24 giugno scorso. Questa è la ragione per cui abbiamo chiesto le dimissioni del sindaco e, sia chiaro, continuiamo a ribadire con forza questa nostra richiesta”.
In mancanza di un piano per la gestione delle emergenze, fa inoltre notare Camporesi, “anche i volontari della Protezione civile sono in ‘sofferenza’ per via della scarsa e vecchia dotazione”.

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