rossoRimini | Delitto Mozzate, Monica Sanchi confessa: Ho aiutato il killer

 

E' stato convalidato nel carcere di Como il fermo di Monica Sanchi, la cameriera di 36 anni di Riccione accusata di concorso nell'omicidio di Lidia Nusdorfi, assassinata il primo marzo scorso alla stazione di Mozzate. La donna, madre di tre figli, rimane quindi in carcere. Davanti al gip Luciano Storaci, Monica Sanchi ha confermato la versione già fornita al pm durante il lungo interrogatorio dell'altra sera che le è costato il carcere. Ha ammesso di avere inviato gli sms alla Nusdorfi utilizzando il cellulare del fidanzato di lei, Silvio Mannina, per attirarla alla stazione di Mozzate dove è stata uccisa da Dritan Demiraj, l'albanese reo confesso. La Sanchi ha anche ammesso di avere chattato con Mannina, per attirarlo a Rimini, dove è stato assassinato dallo stesso Demiraj la sera prima del delitto di Mozzate. La donna sostiene di averlo fatto per fare un favore a Demiraj, con il quale aveva una relazione da un mese e mezzo, ma di non essere a conoscenza dell'intenzione dell'albanese di uccidere Mannina. Dopo quel delitto, la Sanchi ha confessato di avere avuto paura di fare la stessa fine, e per quello ha deciso di aiutare Demiraj ad incontrare Lidia Nusdorfi. (Ansa)

tortora-chiaroRimini | Prefettura a rischio, Palomba: Da Governo pugnalata alla schiena 

 

Il Consiglio dei ministri mercoledì ha annunciato una forte riduzione del numero delle Prefetture presenti sul territorio nazionale che rischia di interessare pesantemente anche il riminese, territorio che, in considerazione del numero esiguo delle Prefetture permanenti (saranno quaranta), potrebbe non essere tra quelli prescelti. Al proposito il prefetto di Rimini Claudio Palomba, in qualità di presidente del sindacato dei prefetti Sinpref, insieme a Rocco Domenico Galati, presidente Snadip - Cisal (Sindacato nazionale autonomo dirigenti prefettizi), e ad Antonio Corona, presidente di AP-Associazione Prefettizi, si domanda quali siano i reali vantaggi di una simile manovra.

 
Palomba si dichiara "stupefatto" dalla "disinvoltura con la quale è stato annunciato lo smantellamento della presenza dello Stato sul territorio con la chiusura di oltre il 60% delle attuali Prefetture". "Le istituzioni e le relative riforme non possono essere ridotte a una semplice questione di qualche numero in più o in meno, soprattutto quando riguardano sicurezza e diritti essenziali dei cittadini".


I rappresentanti prefettizi, che rifiniscono la mossa governativa relativa allo "smantellamento della rete" "una pugnalata alla schiena", fanno notare come "a nessun’altra amministrazione dello Stato è stato chiesto così tanto". "Lascia ancor di più a bocca aperta - rincarano intervenendo dopo un giorno di attesa rispetto all'annuncio del Governo - il silenzio in proposito del Ministro dell’Interno, ormai Ministro di Polizia in pectore, sul quale, in una intervista apparsa a pag. 2 del Corriere della Sera di ieri, 1° maggio, il Prof. Giuseppe De Rita ci e si interrogava: «Cosa mai sarebbe (…) un ministro degli Interni senza le prefetture?»".


Al proposito Palomba e i suoi colleghi prendono atto della decisione ricordando comunque il grande lavoro a cui le prefetture sono chiamate in questi giorni non solo in vista della tornata elettorale, ma anche a seguito della pretesa "di trovare improbabili soluzioni di accoglienza sull’intero territorio nazionale a fronte di crescenti e inarrestabili arrivi via mare dalle coste dell’Africa, soluzioni cui, senza sosta, turni e orari, sta collaborando l’intero personale", concludono Palomba, Galati e Corona in attesa di una "convocazione dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’Interno. Saremo ben lieti di ascoltare e di essere ascoltati".

neroRimini | Malato di mente torna a casa per uccidere la madre. Bloccato in stazione dalle forze dell'ordine

 

Caccia all'uomo ieri a Rimini. Fortunatamente l'esito è stato positivo grazie all'impegno dei carabinieri e dei poliziotti. Uomini all'opera dal mattino fino alle 20, quando cioè nei pressi della stazione di Rimini sono riusciti e fermare Maurizio Del Bianco, il 40enne riminese responsabile il 9 giugno 2008 dell'efferato omicidio della nonna 93enne, prima uccisa a bastonare nel sonno e poi scaraventata giù dalla finestra. Dichiarato infermo di mente, l'uomo aveva scontato la pena prima nell'ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere, poi nella casa di cura a Castrocaro Terme da cui è fuggito ieri mattina con l'intento di tornare a Rimini e uccidere sua madre. Così, perlomeno, ha confidato agli operatori della casa di cura che, notando più tardi la sua assenza hanno subito allertato le forze dell'ordine, che hanno prelevato la possibile vittima dalla sua abitazione e portata la donna al sicuro in questura.
Per bloccare Del Bianco, che è alto 2 metri e ha una corporatura robusta, è stato necessario un trattamento sanitario obbligatorio. Ora l'uomo è all'ospedale Infermi di Rimini, in attesa della decisione del tribunale di sorveglianza che sta valutando se inasprire le misure di restrizione.

Venerdì, 02 Maggio 2014 12:50

il venditore di medicine

Da da domani (ore 21), in prima visione, alla cineteca comunale, "Il venditore di medicine" di Antonio Morabito. Il regista interverrà alle due proiezioni di domenica (ore 16,30 e 21). Presentato fuori concorso al Festival di Roma, "Il venditore di medicine" ha vinto il premio Tonino Guerra per il miglior soggetto al Bif&st di Bari. Interpretato da Claudio Santamaria e Isabella Ferrari, racconta di Bruno, informatore medico di quasi quarant’anni. La sua azienda è in crisi

tortora-chiaroRimini | Strade a ferro e fuoco nell'ultima settimana, 29 le patenti ritirate dalla municipale

 

Duemila i veicoli controllati dalla municipale di Rimini nell'arco di una settimana. Due gli automobilisti denunciati alla Procura della Repubblica per guida senza patente (art. 116 del Codice della Strada), quindici i veicoli sottoposti a sequestro perché privi di copertura assicurativa (articolo 193 CdS) e ventiquattro le sanzioni elevate ad altrettanti automobilisti trovati alla guida di veicoli non revisionati (art. 80 CdS). Sette automobilisti sono stati sanzionati per eccessiva velocità (art. 141 Cds), ventitre per mancato utilizzo della cintura di sicurezza (art. 172 CdS) e ventinove perché beccati con una mano al cellulare e l'altra sul volante (art. 173 CdS). Ritirate ventinove patenti e carte di circolazione. Il Reparto infortunistica stradale, infine, è intervenuto per rilevare una trentina di incidenti.
Ventidue i controlli in materia di polizia edilizia, per sei notizie di reato.

tortora-scuroRimini | Dreamini, si parla d'Europa con i senatori Mauro e Tonini 

 

I senatori Mario Mauro, presidente dei Popolari per l'Italia, e Giorgio Tonini, vicepresidente Pd al Senato, saranno lunedì a Rimini per parlare d'Europa. L'invito è partito dall'associazione Dreamini e a moderare il dibattito sarà Marco Ferrini.

 
"Mancano ormai una ventina di giorni alle elezioni europee e sembra che questo appuntamento, quando non viene preso con assoluta indifferenza e scetticismo, sia diventato un semplice pretesto per continuare l'infinita sfida ideologica e politica nostrana. Ma quali sono tutti i fattori in gioco delle elezioni europee 2014?". E' questa la prima domanda che ha messo in gioco gli organizzatori, unita a un altro interrogativo: "cosa centrano con la nostra situazione di crisi economica e sociale che stiamo ancora attraversando?". Le risposte, forse, arriveranno lunedì alle 21,15 al Centro congressi della Società del Gas di Rimini in via Chiabrera 34/D.

5bTurismo. Complimenti inaspettati e autorevoli al modello Rimini

Recentemente ha condensato il suo pensiero sul turismo in un volume, edito da Gallucci, che ha un titolo programmatico abbastanza eloquente: Turismo, cambiamo tutto! Parla di turismo anche nel blog che tiene sull’Huffington Post, ed anche in questo caso ogni articolo è una provocazione salutare (per esempio: Il turismo pubblico sconnesso dalla realtà). Antonio Preiti, non è un teorico del turismo: dell’industria dell’ospitalità, come lui preferisce chiamarlo, si è occupato come direttore dell’Apt di Firenze. Poi è stato anche consulente del Ministero dell’Economia e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Adesso è direttore di Sociometrica. Il recente libro sul turismo è stato presentato a Roma al Censis da Giuseppe De Rita e da Stefano Visalli, direttore McKinsey.  Nel libro, ricco di spunti interessanti, si parla anche di Rimini ed in modo assolutamente positivo.  Gli abbiamo rivolto alcune domande.
Lei che si è occupato direttamente di turismo come direttore dell’Apt di Firenze e che ora scrive articoli e saggi sull’industria dell’ospitalità, che immagine ha di Rimini? Da cosa dipende, secondo lei, la sua attrattiva? È un modello di località di vacanza che ha fatto il suo tempo? Ha bisogno di essere rinnovato? Oppure conserva elementi che possono essere forieri di nuovi successi?
Rimini con i comuni vicini è il migliore esempio della via italiana al turismo. Nei decenni scorsi è stata costruita una corazzata, senza che fosse pensata da nessuno, in maniera spontanea, senza aiuti pubblici, senza programmazione. Puro spirito romagnolo. Puro spirito da “self made man”. Puro spirito di cultura dell’ospitalità. Certo che va rinnovata, come tutte le cose del mondo, ma se è fedele a sé stessa, è imbattibile.
Cosa incide di più nella scelta di una destinazione per la vacanza? Bei panorami? attrazioni culturali? Divertimenti, o che altro? Una realtà come Rimini che non ha il mare dei Caraibi secondo lei su cosa deve puntare?
Oggi più che mai viaggiare è fare esperienze, non vedere semplicemente i panorami o i musei. C’è un’enfasi eccessiva sull’esotico dei luoghi, mentre oramai la vacanza si inscrive più nel mondo dei consumi. Si compra una borsa, si fa una vacanza. Bisogna puntare sull’industria dell’ospitalità, quella dove Rimini può essere fortissima.
Cosa serve perché un brand turistico sia vincente?
Ogni destinazione è un brand. Non servono i creativi. L’amore ha il suo nome, una città è il suo nome, le cose non esistono senza un nome. Nel mondo del turismo il brand è il nome della città. Rimini oggi, al solo sentire il nome, evoca mondi pieni di emozioni, di storie. Basta il nome, diceva una vecchia pubblicità.
Cosa può voler dire per una città come Rimini puntare sulle “esperienze” che vi si vivono?
La prima esperienza è il servizio. E’ qualcosa che tendiamo a dimenticare. Uno dei fattori di successo, forse la prima, della Romagna è l’aver creato il servizio anche per famiglie non danarose. Permettersi un albergo, un servizio alberghiero, a Rimini è possibile per tutti, non è così nel resto dell’Italia, o perché non ci sono abbastanza alberghi, o perché sono costosi, o perché ambiscono al lusso, anche se poi lo promettono senza mantenerlo. Rimini permette a tutti di sedersi a tavola ed essere servito, di trovare la sua sdraio in spiaggia, di avere insomma quello che da altre parti hanno solo i “ricchi”. E’ questa la prima fondamentale esperienza che la gente ha di Rimini.
Perché sostiene che invece di turismo bisognerebbe parlare di industria dell’ospitalità?
Il turismo è un fenomeno generico, come il mangiare. Ma in termini economici il mangiare si compone dell’industria alimentare, della grande distribuzione, dei ristoranti, insomma è la somma delle industrie specifiche che vi sono correlate. Quello che conta è l’industria dell’ospitalità (alberghi, ristoranti), dei trasporti, e così via. Che la gente vada al mare non significa niente, bisogna sapere come e quanto utilizza l’industria dell’ospitalità.
Ho letto che lei trova che sia assurdo che la promozione turistica venga fatta per regioni o non puntando sulle singole località-destinazioni che sono meglio conosciute dai turisti. Eppure è stata la politica seguita per oltre quindici anni anche da una regione come l’Emilia Romagna. Perché ritiene sia sbagliato questo approccio?
Non è che i turisti, siccome la competenza passa alle regioni, cambiano la loro testa. Chiunque, da quando è nato il fenomeno turistico, da Stendhal alla crociere dei Caraibi, ragiona per destinazioni turistiche, non per regioni. L’unica politica regionale è la somma delle singole politiche di destinazione.
Perché lei diffida dei Piani strategici?
Perché non servono a nulla. Perché il turismo è un fenomeno che nessuno controlla. Un americano va dove gli pare e magari cambia idea cento volte prima di acquistare. I Cinesi dipendono da quello che decide il loro governo. Sharm potrebbe essere cancellata, come prenotazioni, da un disordine a Città del Cairo. Perché accendo il computer per prenotare un albergo, e poi con la lista davanti cambio idea. I piani strategici vanno fatti sull’offerta (aeroporti, strade, treni, infrastrutture) non sulla domanda. Lì basta una buona e forte comunicazione.
Lei ha scritto che destagionalizzare per il Meridione vuol dire essenzialmente promuovere il turismo dei week end. E per una realtà come Rimini?
I fine settimana sono il secondo mercato turistico, dopo le vacanze lunghe di agosto. E’ importante per tutti.
I russi hanno in qualche modo “salvato” il turismo riminese. Perché non crede ad un immediato successo del turismo cinese in Italia?
Russi e Cinesi sono diversi. Non ce li vedo i Cinesi a prendere il sole nelle nostre spiagge, mentre i Russi amano imitare la “Dolce Vita”, amano il divertimento, anche eccessivo, esuberante, esondante. I Cinesi, se volessero, avrebbero il mare della Tailandia e del resto dell’Asia, Dubai, persino l’Australia, mentre per chi vive a Mosca siamo più vicini di Francia e Spagna. I Russi amano la nostra cucina, i Cinesi molto meno. I Cinesi sono guidati da outlet e sono dei neofiti del mondo del consumo, i Russi sono (sognano) Hollywood.
Valerio Lessi

 

Giovedì, 01 Maggio 2014 09:13

GIORNALAIO 01.05.2014

giornalaioAbusivismo, si taglia la battigia. Prostituzione, clienti segnalati al fisco. Imu, Aia e Confcommercio protestano

 

Lotta ai venditori abusivi sulla spiaggia. Prende corpo la soluzione proposta dall'assessore al demanio del Comune di Rimini Roberto Biagini: ridurre la battigia. A Rimini sud, dove il fenomeno del commercio abusivo negli anni precedenti è risultato inesorabilmente inestirpabile la battigia è ampia 20 metri, Biagini ne toglierebbe 15 e ne lascerebbe 5 per l'attività di mosconi e noleggiatori di pedalò. I bagnini sono d'accordo. I mosconi di meno. I vu cumprà chissà (ilCarlino).

 

Lotta alla prostituzione, divieti di fermata nella strade del sesso, segnalati anche da cartelli ben visibili che spiegheranno l'ordinanza che a breve sarà emanata dal sindaco, e multe sia per i clienti sia per le lucciole. Questa la linea uscita dal consiglio comunale che martedì ha bocciato tutte le proposte (ilCarlino). L'ordinanza confermerà la sanzione amministrativa, andando a colpire sia l’offerta che la domanda della prestazione sessuale a pagamento e introdurrà la possibilità di un’eventuale segnalazione al fisco (LaVoce).

 

Imu, Aia e Confcommercio protestano contro la decisione del comune di Rimini di aumentare l'imu (la tassa che adesso riguarda tutti gli immobili diversi dalla prima casa, ovvero seconde, commerciali, industriali, artigianali, agricoli, ecc.). Il governo lascia 80euro in busta paga, ma li togli ai comuni che aumenta le tasse a noi, è lo sfogo di Patrizia Rinaldis. Non si è capito che non ce n’è più: anche 80 o 100 euro presi alle imprese sono una sciagura, carica Gianni Indino amareggiato (Corriere).

 

Elezioni, via alla caccia al posto da scrutatore. Ne servono 876 nel solo comune di Rimini, dove si vota solo per le europee. 572 sono assegnati agli scrutatori iscritti all’Albo, scelti dai tre membri della Commissione elettorale comunale (attualmente Gallo del Pd, Galvani di FdS e Franchini del M5S) in base al peso elettorale della propria parte politica. I 5Stelle estrarranno i loro a sorte oggi alle 12 in comune, nella loro saletta (ilCarlino).

mattoneRimini | SanPa festeggia 20 nuovi lavoratori

 

San Patrignano festeggia il lavoro e i lavoratori a modo suo. Alla vigilia della Primo maggio sono stati consegnati ai ragazzi della comunità gli attestati di partecipazione ai tirocini formativi svolti, certificazioni attestate dalla regione Emilia Romagna che hanno permesso a tutti loro di reinserirsi nel mercato del lavoro, grazie Italia Lavoro e al progetto Amva - Botteghe di Mestiere.
Il progetto nel corso del 2013 e del 2014 ha coinvolto 20 ragazzi della comunità chiamati a mettere nel vero senso della parola, le mani in pasta concretamente lavorando nella pizzeria Spaccio e nel ristorante Vite di San Patrignano, e nel ristorante Guido a Miramare, per sei mesi.


«Ciascuno ha ricevuto una borsa mensile di 500 euro, mettendo da parte quindi 3000 euro, che sono una buona base per ripartire e reinserirsi – spiega Francesco Vismara, responsabile della Formazione di San Patrignano – La comunità si è sempre preoccupata che i ragazzi avessero un’occupazione una volta terminato il percorso e oggi l’impegno si è intensificato vista la difficoltà ancora maggiore di trovare un lavoro. Per questo ci è sembrato fondamentale cogliere l’opportunità offerta da Italia Lavoro, di cui i nostri ragazzi hanno fatto tesoro. In futuro speriamo di riuscire a fornire ad ogni nostro ragazzo una certificazione per l’attività praticata in comunità».


Per un ragazzo, Paolo Tutino, dopo questi sei mesi di tirocinio al ristorante Guido, è scattata anche l'assunzione. Tutti gli altri hanno comunque costruito le basi da cui ricominciare.

tortora-chiaroRimini | Primo maggio, i sindacati emigrano a Novafeltria 

 

Primo maggio itinerante da quest'anno per i sindacati riminesi. Ormai la tradizionale festa a Rimini era diventata un'abitudine, da qui la scelta di andare in provincia: la Festa dei lavoratori si terrà a Novafeltria presso l'area verde di via della Gaggia 7. Appuntamento alle 16,30 con gli interventi di Graziano Urbinati della Cgil, Massimo Fossati della Cisl e Giuseppina Morolli della Uil. A seguire il concerto delle band locali. Il prossimo anno, assicura Giuseppina Morolli, toccherà alla Valconca ospitare la manifestazione. “Più lavoro, più Europa, più solidarietà” sono le parole chiave che le tre organizzazioni sindacali mettono quest'anno al centro della giornata.

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