De Gregori e l’idolatria delle piste ciclabili
De Gregori e l’idolatria delle piste ciclabili
Due domande ci ronzano in testa dalla lettura dei giornali questa mattina.
Prima domanda: chissà se sono fischiate le orecchie al sindaco Andrea Gnassi?
Seconda domanda: chissà se Francesco De Gregori ha qualche amico a Rimini che gli racconta le vicende della città e le sorti magnifiche e progressive a cui la vuole portare il nostro sindaco?
A quest’ultima domanda ci viene da rispondere: sì, un amico ce l’ha. Ed è pensando ai racconti di quell’amico che nell’intervista per il Corriere della Sera deve essergli venuta quella battuta sulla sinistra ridotta a “idolatria delle piste ciclabili”. A cos’altro poteva pensare, De Gregori, se non alla grandiosa pista ciclabile di Rimini e di Gnassi, il borgomastro friburghese di tutte le piste ciclabili che scorrono in riva all’Adriatico? E poi si sa, i feticci della sinistra contro cui si scaglia il cantautore, quelli dell’ideologia del politicamente corretto, qui da noi pedalano felici e protetti.
Molte altre cose interessanti e condivisibili dice De Gregori in questa intervista. Ma certo quell’accenno all’idolatria delle piste ciclabili ha suscitato – lo confessiamo – il nostro sorriso ironico e le due domande che ci frullano in testa.
Il prossimo 28 settembre l’ex menestrello della sinistra sarà a Rimini per il Festival Francescano. Quella sera ci saremo anche noi a chiedergli: “Ma stavi pensando a Rimini e a Gnassi?”.
31 07 2013 | Rimini | Raccolta differenziata, Rimini in fondo alla classifica regionale per la plastica
Rimini | Raccolta differenziata, Rimini in fondo alla classifica regionale per la plastica
A volte essere fanalino di cosa può significare paradossalmente aver ottenuto comunque alcuni risultati buoni, come succede a Rimini in fatto di raccolta differenziata. Soprattutto se a contendersela sono le province dell'Emilia Romagna, Regione che analizzando i dati della raccolta differenziata del 2011 rispetto al precedente studio, basato sui dati del 2009, fa evidenziare evidenzia un miglioramento per quanto riguarda la raccolta differenziata del 5,6% complessivo (ossia +3,1% nel 2010 e +2,5% nel 2011) e il calo della produzione di rifiuti urbani pro capite del 3,5% nel 2011. "Nel 2012 in Emilia Romagna – spiega Pierluigi Gorani dell’Area rapporti col territorio di Conai – a fronte di 279.064 tonnellate di rifiuti di imballaggio conferite al Sistema Consortile sono stati riconosciuti corrispettivi economici, secondo quanto previsto dall’accordo quadro Anci-Conai, pari a 27,638 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente, a conferma che la qualità della raccolta è premiante. A titolo esemplificativo, per ogni tonnellata ritirata e avviata a riciclo Conai ha riconosciuto ai Comuni convenzionati un valore medio di circa 100 euro”.
Andiamo per ordine.
Carta: Rimini è terzultima. In Emilia-Romagna sono state raccolte dal gestore con la differenziata 311.197 tonnellate di carta (70 kg pro capite di media), e la percentuale avviata a recupero è del 95%. Per quanto riguarda le singole province, Parma, Reggio Emilia e Modena avviano a recupero il 99% della carta, seguite da Bologna (98%), Piacenza e Ferrara (95%), Rimini (36.011 tonnellate, 108 kg per abitante, 94%), Forlì-Cesena (90%) e Ravenna (82%).
Plastica: Rimini è ultima. In Emilia-Romagna sono state raccolte dal gestore con la differenziata 98.674 tonnellate di carta (22 kg pro capite di media), e la percentuale avviata a recupero è del 74%. Fra le singole province, primeggia Parma col 91% di materiale avviato a recupero, seguita da Ravenna (87%), Reggio Emilia e Forlì-Cesena (85%), Bologna (76%), Modena (68%), Ferrara (66%), Piacenza (53%) e Rimini (14.543 tonnellate, 44 kg per abitante, 48%).
Acciaio e alluminio: Rimini è penultima. In regione sono state raccolte dal gestore con la differenziata 27.785 tonnellate di acciaio e alluminio; 6,2 sono i kg pro capite di media e la percentuale avviata a recupero è del 95%. Fra le province è Reggio Emilia la prima in classifica, col 99,9% di materiale reimmesso nel ciclo produttivo, seguita da Forlì-Cesena (99,7%), Piacenza (99,6%), Modena e Bologna (99%), Parma e Ferrara (98%), Rimini (1.446 tonnellate, 4,4 kg per abitante, 87%) e Ravenna (76%).
Vetro: Rimini ai piedi del podio (ma è l'unica volta). Sono state 148.517 le tonnellate di vetro raccolte dal gestore con la differenziata in regione (33 kg pro capite di media), il 96% delle quali vengono avviate a recupero. In testa fra le province Piacenza, Parma e Forlì-Cesena, che mandano a recupero il 100% del materiale. Seguono Rimini (14.442 tonnellate, 43 kg per abitante, 99%), Ferrara (96%), Reggio Emilia e Ravenna (95%), Modena (94%) e Bologna (93%).
Legno: Rimini ultima. La quantità di legno raccolta dal gestore con la differenziata in Emilia-Romagna è stata di 108.449 tonnellate (24 kg pro capite di media), con una percentuale di recupero della materia del 99%. Le province più virtuose sono Reggio Emilia e Modena, che reimmettono nel ciclo produttivo il 100% del materiale, seguite da Ferrara (99,6%), Piacenza e Forlì-Cesena (99%), Parma e Bologna (98%), Ravenna e Rimini (6.775 tonnellate, 20 kg per abitante, 97%).
Umido: Rimini settima. Sono state 232.647 le tonnellate di umido raccolte dal gestore con la differenziata in regione, equivalenti a 52 kg pro capite di media. Il materiale avviato a recupero corrisponde al 93%, con Reggio Emilia in testa alla classifica col 98%, seguita da Parma (97%), Bologna (96%), Piacenza e Modena (95%), Ravenna (94%), Rimini (35.515 tonnellate, 107 kg per abitante, 90%), Forlì-Cesena (89%) e Ferrara (86%).
Verde: Rimini sesta. In regione sono state raccolte dal gestore con la differenziata 346.685 tonnellate di verde, per una media di 77 kg pro capite. La percentuale di materiale avviato a recupero è del 97%: a Reggio Emilia e Modena si recupera il 99%, a Parma il 98%, a Bologna e Ferrara il 97%, a Rimini il 95% (18.722 tonnellate, 56 kg per abitante), a Piacenza il 94%, a Ravenna il 93% e a Forlì-Cesena il 90%.
31 07 2013 | Rimini | Legambiente, in ER consumati 7mila metri di coste in 23 anni
Rimini | Legambiente, in ER consumati 7mila metri di coste in 23 anni
Nella nostra regione il 58,1% per cento del litorale, pari a 82 chilometri di linea costiera, è stato modificato inesorabilmente da interventi edilizi. L'allarme arriva da Legambiente che ha pubblicato oggi l'osservatorio sul consumo delle aree costiere italiane. Secondo Legambiente in Emilia Romagna "dal 1988 sono stati cancellati 7mila metri di costa (il 5 per cento) in 23 anni e il boom del cemento non accenna a diminuire con il rischio di far scomparire per sempre le bellezze naturali della regione". La buona notizia (relativamente) è che il pericolo adesso interessa "particolarmente le aree ancora libere del ravennate e ferrarese".
"Nel dettaglio - spiegano da Legambiente - 30 chilometri di costa emiliano-romagnola sono occupati da tessuti urbani densi, 39 chilometri sono interessati da un edificato meno denso, con carattere più rurale ma in trasformazione, e 13 chilometri sono occupati da infrastrutture portuali e industriali. Si “salvano” complessivamente solo 42 chilometri di paesaggi costieri ancora con caratteri naturali, cioè tratti di costa completamente liberi dal cemento, mentre i tratti costieri con paesaggi agricoli si sono ridotti a soli 17 chilometri, un dato allarmante rispetto all’identità e alla storia della costa emiliano-romagnola.
La strategia di Legambiente adesso è quella di depositare un disegno di legge in Parlamento augurandosi una rapida discussione e approvazione "nell'interesse dei cittadini e dell'ambiente, del turismo e di un settore come quello edilizio che può trovare nuove opportunità di lavoro proprio puntando sulla riqualificazione".
Tra le 8 regioni analizzate (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Molise Sicilia e Veneto), il record negativo va all'Abruzzo e al Lazio con il 63% di coste trasformate, si salvano solo un terzo dei paesaggi mentre tutto il resto è ormai occupato da palazzi, ville, alberghi, porti. Male anche l'Emilia-Romagna seguita da Sicilia (57,7%), Marche (54,4%), Campania (50,3%), Molise (48,6%) e Veneto (36%) dove l'urbanizzazione ha avuto come freno il delta del Po e il sistema lagunare. Nel complesso la costa tirrenica mostra i dati più allarmanti rispetto a quella adriatica con quasi 120 chilometri tra il 1988 ed 2011 di costa con paesaggi naturali e agricoli cancellati nelle varie Regioni analizzate, con un aumento del 10,3 per cento di consumo delle aree costiere.
31 07 2013 | Rimini | Edilizia, decreto ecobonus passa alla Camera. Arlotti punta su adeguamenti sismici ed energetici, Petitti sulla riqualificazione degli alberghi
Rimini | Edilizia, decreto ecobonus passa alla Camera. Arlotti punta su adeguamenti sismici ed energetici, Petitti sulla riqualificazione degli alberghi
Il decreto con gli ecobonus ieri sera ha passato il giro di boa dell’aula della Camera con l’unanimità dei presenti (480 sì, 1 astenuto) e ora approda per la terza e veloce lettura in Senato è a un passo per diventare legge. Il testo prevede agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare e la ristrutturazione degli edifici e si arricchisce di un emendamento che che impegna il governo, entro dicembre, a rendere strutturali gli ecoincentivi anche per i prossimi anni. Tra le principali modifiche approvate, l'estensione delle detrazioni fiscali al 65 per cento per gli interventi dal 6 giugno al 31 dicembre di quest'anno nelle aree a più alto rischio sismico, tra cui tutti i 27 comuni della Provincia di Rimini. Sono previsti anche bonus fiscali per chi acquista mobili in appartamenti ristrutturati o interviene per prevenire intrusioni e minacce esterne. Un ordine del giorno votato all'unanimità, inoltre, chiede espressamente di allentare il patto di stabilità per gli enti locali che efficientano energeticamente e mettono in sicurezza sismica gli edifici pubblici (a partire da scuole e ospedali), escludendo tali interventi dal computo del patto. L'impatto auspicato è quello di una boccata d'ossigeno per le imrpese edili e tutto l'indotto. Si prevede un aumento di pil dello 0,6% annuo e la creazione di 1,6 milioni di posti di lavoro entro il 2020.
Parla di "svolta epocale" il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti. “Per le caratteristiche del patrimonio edilizio riminese e del sistema di imprese locali del settore delle costruzioni – spiega Arlotti - questo provvedimento rappresenta un straordinario strumento di ripartenza. I bonus edilizi previsti del 50% per ristrutturazioni e adeguamenti sismici e del 65% per l'efficientamento e risparmio energetico con estensione per i nostri Comuni agli interventi di consolidamento e prevenzione antisismica, avranno inoltre l'effetto di far riemergere il sommerso”.
Fa un passo avanti la collega Emma Petitti a sostegno della riqualificazione alberghiera. "E' venuto il momento di estendere le detrazioni anche alle ristrutturazioni delle strutture alberghiere. Lo chiedono gli operatori e lo richiede il nostro turismo, che ha bisogno di iniziative volte al rilancio degli investimenti e all'ammodernamento dell'offerta ricettiva per fare fronte alla sempre più agguerrita concorrenza internazionale. Dopo aver introdotto nel decreto Fare lo snellimento delle procedure per l'adeguamento antincendio per i piccoli alberghi, presenteremo nei prossimi giorni la proposta di legge “Interventi per l'ammodernamento e la riqualificazione delle imprese turistiche e per il recupero del patrimonio edilizio delle strutture turistico-ricettive”, che vuole promuovere le ristrutturazioni alberghiere attraverso interventi sinergici, da un lato, estendendo alle strutture ricettive delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione delle abitazioni e la proroga della riqualificazione energetica, dall'altro lato, favorendo la continuità nella gestione degli immobili turistico-alberghieri in locazione o in affitto d'azienda di incentivi nella forma di mutui agevolati per l'acquisto delle strutture".
31 07 2013 | Rimini | Consiglio, bocciati dalla maggioranza gli odg su lotta abusivismo e v peep. Il sindaco scrive ai parlamentari riminesi
Rimini | Consiglio, bocciati dalla maggioranza gli odg su lotta abusivismo e v peep. Il sindaco scrive ai parlamentari riminesi
Bocciati in tronco gli ordini de giorni alla base del doppio consiglio comunale tematico ieri a Rimini su abusivismo commerciale e V peep. Con voto per appello nominale (15 i contrari, 9 i favorevoli, una astensione) il consiglio ha respinto l’ordine del giorno: "V Peep Ausa (1970 -2013). Richiesta dell'Amministrazione comunale di Rimini di recupero dei maggiori oneri d'esproprio ed eliminazione vincoli, presentato dai consiglieri comunali Marcello Nicola e Giuliana Moretti; così come, col voto contrario della maggioranza, quello favorevole della minoranza, l’astensione di Sel, è stata respinta la mozione "problematiche V Peep Ausa" presentata dal consigliere Marcello. Respinti col voto contrario della maggioranza, quello favorevole della minoranza e l’astensione del M5S sia l’ordine del giorno "10 azioni per contrastare l'abusivismo commerciale dinnanzi al nulla del sindaco Gnassi", presentato dal consigliere Gioenzo Renzi; sia la mozione, presentata dal medesimo consigliere, "I fatti dimostrano che il sindaco Gnassi ha deciso di non contrastare l'abusivismo commerciale".
Intanto, tornando al pasticciaccio creato dall'amministrazione comunale attorno al V peep, oggi il sindaco Andrea Gnassi ha dato seguito al primo atto tra quelli definiti nella delibera che la giunta ha votato ieri per il ricalcolo delle somme per il riscatto delle abitazioni inviando "a tutti i parlamentari riminesi una lettera per portare a conoscenza degli atti di indirizzo contenuti nella delibera. Nella lettera, il sindaco ha invitato i parlamentari del territorio a farsi promotori di un intervento che è possibile solo in sede legislativa, per ripristinare alcune agevolazioni coerenti con lo spirito della norma che ha dato vita alle politiche abitative alla base della costituzione dei peep. In altre parole, come condiviso con il consiglio comunale, si chiede un impegno affinché si possa arrivare ad una ridefinizione delle modalità di calcolo della determinazione dei corrispettivi, eventualmente anche reintroducendo gli abbattimenti previsti con la precedente normativa".
31 07 2013 | Rimini | Disagio abitativo, Provincia chiede a Regione di ammettere a contributo le vittime di stalking
Rimini | Disagio abitativo, Provincia chiede a Regione di ammettere a contributo le vittime di stalking
Disagio abitativo, ieri il consiglio provinciale di Rimini ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno proposto dalla consigliere di parità Leonina Grossi in favore delle vittime di violenza e stalking. In pratica l'ente di corso d'Augusto si attiverà nei confronti della Regione affinché tra le situazioni ammesse a sostegno attraverso i finanziamenti regionali siano inserite anche donne per le quali sia certificato lo stato di particolare necessità o disagio ambientale, in relazione a situazioni di pericolo. L'odg è stato approvato all'unanimità così come quello relativi alle modifiche del programma di valorizzazione e promozione dei territori (nell'ambito del Por Fesr 2007-13) che riguarderà in particolare per Riccione il progetto “Celebrazioni comune autonomo Riccione 90” e per Misano Adriatico il progetto “Dal mare allo sport”.
Unanimità anche per la nomina del collegio dei revisori dei conti, che sonoPaolo Arata (presidente), Fabrizio Ceccarelli e Pio Biagini.
31 07 2013 | Rimini | Usura ed estorsione, Gdf arresta due persone. Sequestrati beni per 1 milione
Rimini | Usura ed estorsione, Gdf arresta due persone. Sequestrati beni per 1 milione
Nella notte tra il 29 ed il 30 luglio, la Guardia di finanza di Rimini, al termine di una complessa ed articolata attività investigativa, ha tratto in arresto (dietro ordinanza del giudice per le indagini preliminari Stefania di Rienzo) un cinquantatreenne di origine campana pluripregiudicato e un cinquantunenne ex-promotore finanziario di origini calabresi, entrambi residenti a Rimini, responsabili in concorso tra loro e con altri indagati dei reati di usura, estorsione, abusiva attività finanziaria ed intestazione fittizia di beni. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Rimini, Luca Bertuzzi, hanno consentito di raccogliere numerosi elementi a carico di tutti gli indagati, ai quali sono stati sequestrati, nelle città di Rimini e Riccione, beni mobili ed immobili, quote societarie ed autovetture, oltreché disponibilità finanziarie per circa un milione di euro.
Le indagini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Rimini, si riferiscono a fatti avvenuti tra il 2009 e il 2010 a partire dalla denuncia di una persona che, dopo aver ricevuto un prestito per circa 1,5 milioni di euro per l’acquisto di una società immobiliare, si è trovata nell’impossibilità di pagare le obbligazioni assunte a causa dell’applicazione di interessi usurari nella misura del 70, anche 80, per cento annuo. I prestiti venivano garantiti con l’emissione di assegni post-datati e quando, alla scadenza, la vittima non ottemperava alla restituzione, la stessa veniva minacciata dell’incasso dei titoli che, non avendo la copertura finanziaria, avrebbero comportato il protesto e le relative conseguenze di tipo civilistico e bancario. L’usurato si è quindi visto costretto a cedere il controllo della società. Infatti, a causa dei ritardi accumulati nelle restituzioni, i due arrestati avevano preteso, in cambio, la gestione di fatto della società immobiliare, di cui incassavano i canoni degli immobili locati e li reinvestivano in società attive nel divertimento, soprattutto notturno della riviera, intestandole a prestanome compiacenti che sono stati denunciati per intestazione fittizia di beni.
GIORNALAIO 31.07.2013
Abusivi se le danno in spiaggia e feriscono i bagnanti. Mercato settimanale, trasloco a piazza Gramsci. V peep, il Comune rivedrà le somme dovute dagli inquilini per il riscatto. Arlotti vira verso Renzi. I funerali di Tonini
Commercio abusivo, rissa in spiaggia a Rimini tra venditori per spartirsi il territorio. "I turisti che si sono trovati loro malgrado in mezzo alla rissa hanno fatto in tempo ad udire solo uno straniero urlare “No, no,” e poi hanno visto volare bottiglie, spranghe, grucce. Il finimondo è scoppiato tra il bagno 134 e il 138 a Miramare, ieri mattina attorno alle 11. Si sono fronteggiati a muso duro due plotoni di vu’ cumprà e a farne le spese sono stati anche alcuni bambini, rimasti leggermente feriti dal lancio indiscriminato di oggetti contundenti", LaVocediRomagna (p.11). IlRestodelCarlino intervista un venditore che si aggira tra gli ombrelloni dopo il fatto, (p.2).
"Sul caso, ieri si sono svolti due vertici in prefettura. Alle 13 con l’amministrazione comunale e nel pomeriggio con le forze dell’ordine. Il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore alle Politiche per la sicurezza Jamil Sadegholvaad commentano: «L’abusivismo commerciale in spiaggia presenta aspetti sempre più preoccupanti in materia di ordine pubblico e come tali vanno affrontati per la complessità che il fenomeno mostra»", CorriereRomagna (p.8).
"Domanda: se il problema è così grave, perché il Comune impiega solo 7 uomini per ogni turno, quando può contare su di un corpo di 180 persone? “Circa la metà del corpo è impegnato in servizi esterni - risponde l’assessore -, abbiamo ripristinato il turno dall’una alle 7 con 5 persone, abbiamo assunto 18 vigili a part time ciclico, per i 90 che restano vanno considerati ferie, malattie, permessi… Ogni giorno abbiamo da seguire viabilità, incidenti, controlli edilizi, anagrafica, TSO, esposti di alberghi e pub, e quando un cittadino chiede l’intervento per liberare un passo carraio bisogna dare una risposta”", LaVoce (p.13).
"“Adesso basta! Siamo stanchi di sopportare questo clima da Far west”. Il gestore del bagno 137 a Miramare è esasperato. Quanto accaduto ieri mattina sull’arenile “è l’ennesima dimostrazione che ci vogliono leggi speciali contro il fenomeno dell’abusivismo in spiaggia”", NuovoQuotidiano (p.3).
Lotta alla prostituzione: è scontro ideologico, interno ai partiti stessi, sulla linea da seguire, NQ (p.4).
V peep, una delibera per rivedere i calcoli per il riscatto. "Si avvierà il prima possibile un confronto con i cittadini coinvolti, alcuni dei quali erano presenti ieri a Palazzo Garampi, tecnici e rappresentanti delle Agenzie delle Entrate, allo scopo appunto di valutare l ’eventualità di importi più bassi rispetto a quelli previsti: “Importi –sottolinea Brasini, che spiega così dunque la scelta fatta dall’amministrazione - che noi abbiamo calcolato sulla base di un criterio di riferimento ben preciso, ovvero i valori medi attuali previsti dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare . Ora la domanda appunto è: E’ possibile fare riferimento ad altri parametri, cioè ad altri valori di mercato (in questo caso dunque reali, relativi ad esempio alla tipologia di immobile, più che virtuali, ndr) per calcolare questi importi? Quali margini di manovra quindi abbiamo in questo senso? Ecco, questo tavolo interno ci servirà per dare una risposta a questa domanda ed eventualmente per venire incontro alle esigenze dei cittadini che intendono – si tratta quindi di una libera scelta e non di un obbligo - trasformare il proprio diritto di superficie in proprietà ”. Il ricalcolo degli importi è comunque legato anche all’eventuale modifica di una legge del ’98 che consente di abbattere il valore solo del 25% (prima era del 50%): “Ragion per cui ci attiveremo presto presso l’Anci e i nostri rappresentanti che siedono in Parlamento affinché appunto chiedano la revisione del provvedimento”. Terzo ed ultimo passaggio la richiesta di un parere sulla questione, come tra l’altro suggerito anche dal Movimento 5 Stelle, da parte della Corte dei Conti", NQ (p.5)
"Quando l’assessore Brasini ha cominciato ad illustrare il provvedimento appena adottato in giunta, sconosciuto a tutti o quasi, l’opposizione ha dato battaglia sentendosi in qualche modo raggirata, e il Comitato dei residenti (decine di persone sedute fra il pubblico) ha contestato l’amministrazione fino ad uscire platealmente dall’aula. “Brasini - spiega la presidente del comitato Daniela Montagnoli - aveva un atteggiamento spocchioso , noi eravamo arrivati tranquilli per ascoltare ma lui parlava in modo incomprensibile di cose che noi non conoscevamo. Del resto pure lui non sa l’ordine di costruzione dei Peep, il V° è stato il primo ad essere costruito… Non siamo disposti a pagare l’inefficienza del Comune, la giunta ha usato come valore di stima l’OMI ma non è l’unico. Ci siamo sentiti presi in giro e così siamo usciti”. Compresa la difficoltà, Andrea Gnassi è allora uscito ad incontrarli: “ha dichiarato che aprirà un tavolo di concertazione”. C’è chi riferisce di averlo sentito dire: andate avanti con i ricorsi, fate un favore anche a noi. Come si spiega? Se il Tar bloccasse tutto, ci sarebbe modo per il Comune di riaprire una partita che altrimenti rischia di far perdere la faccia (e i voti) al centrosinistra", spiega Paolo Facciotto su LaVoce (p.13).
"«E’ DA MESI che chiediamo all’amministrazione di rivedere gli importi per il riscatto delle case del V Peep, sulla base di stime più veritiere. Non ci hanno mai voluto ascoltare, dicendo che erano nel giusto, eppure adesso fanno retromarcia all’ultimo minuto per adottare quella soluzione che non invocavamo da tempo. La giunta non ci fa una bella figura, l’assessore Brasini dovrebbe dimettersi». Non usa mezzi termini Nicola Marcello, nel ‘bollare’ la delibera approvata ieri dalla giunta in fretta e furia, con cui si è deciso di congelare gli importi", ilCarlino (p.7).
Piazza Gramsci a Rimini, in arrivo il mercato sfrattato dal cantiere per il teatro Galli. "Ieri mattina la questione è stata discussa e approvata in commissione: sì della maggioranza, astenuta la minoranza. L’ultima parola spetta al consiglio. Dal 1º ottobre - recita una nota del Comune - 30 posteggi del mercato vengono trasferiti in piazza Gramsci. In settembre l’impresa che si occupa della ricostruzione ha bisogno dell’area. A questa prima fase ne seguirà una seconda, si ipotizza la data del 15 febbraio, con l’ampliamento dei lavori sui lati di piazza Malatesta, così ai 30 già trasferiti se ne aggiungeranno altri 36", Corriere (p.7). "Nicola Angelini è il presidente della Fiva Confcommercio e per ora non dà alcun via libera. «Dobbiamo incontrare l’amministrazione e comunque prima di accettare il trasloco, attendiamo l’esito dello studio, fondamentale per noi verificare il valore commerciale di piazzale Gramsci. Vogliamo evitare il muro contro muro, ma la nostra decisione la dobbiamo ancora prendere»".
"UNA SOLUZIONE sulla quale sono disponibile a trattare ora anche gli stessi ambulanti, che hanno posto però condizioni precise all’amministrazione: subito la realizzazione del nuovo parcheggio nell’area ex Padane (piazzale Clementini) e i lavori per attrezzare piazza Gramsci per le bancarelle. Ma gli operatori e le associazioni di categoria chiedono anche di fare il trasloco previsto subito a ottobre, per tutti i banchi costretti a spostarsi. Insomma, non avrebbe senso spostarne prima una trentina e poi, nel 2015, gli altri quaranta destinati al trasloco. «E’ una soluzione che stiamo valutando anche noi — conferma l’assessore alle Attività economiche Jamil Sadegholvaad — perché la riteniamo interessante. In effetti potrebbe essere meglio per gli stessi ambulanti spostarsi subito tutti, da ottobre, in piazza Gramsci»", ilCarlino (p.9).
Trc."In via Serra proprio ieri hanno cominciato con la demolizione di alcuni fabbricati in vista della costruzione della corsia del Trc, fatto che ha destato parecchio subbuglio in zona. «Hanno già distrutto mezza via e non ci è arrivata alcuna rassicurazione sul fatto che dovranno bonificare prima le coperture in eternit che ci sono sopra i garage», denuncia una residente. Ma a preoccupare gli abitanti è anche la demolizione. «Mi avevano assicurato - racconta Carlo De Chiara - che avrebbero buttato giù solo una porzione del fabbricato e che quella di mia proprietà sarebbe rimasta su. Tanto è vero che io non ho ricevuto nessun ordine di esproprio». Ed è per questo che De Chiara è ricorso al Tar", Corriere (p.10).
Turismo, "via libera della Provincia all’istituzione in via sperimentale del servizio pubblico di linea Gran Turismo denominato “City Sightseeing Rimini”, dedicato al trasporto di turisti nei punti di maggior interesse della città nel periodo che va dal 30 luglio al 15 settembre. Anche Rimini offrirà dunque ai suoi ospiti un servizio con i caratteristici bus rossi scoperti a due piani grazie al contratto di associazione in partecipazione tra l’impresa Vip s.r.l di Rimini e l’impresa Lombardia City Sightseeing s.r.l., che si impegna nella messa a disposizione di un autobus dotato di impianto di audioguida", LaVoce (p.18).
Arlotti svolta per Renzi. "Via il “porcellum” al più presto. Il deputato riminese Tiziano Arlotti (Pd) è tra i 45 firmatari della richiesta di procedura d’urgenza per discutere nel più breve tempo possibile l’abolizione dell’attuale legge elettorale e tornare al “mattarellum” come forma di salvaguardia in caso di precipitazione elettorale. Un passo che lo avvicina velocemente alla corrente renziana", Corriere (p.7).
I funerali del cardinale Ersilio Tonini ieri in duomo a Ravenna, Corriere (pp. 2-4), LaVoce (p.3). "Il passaggio più toccante dell’omelia è senza dubbio quello che rende omaggio al profilo a lui più caro, quello - avrebbe detto l’amico Enzo Biagi - del “preti - no delle mie parti”. «Tonini - dice Ghizzoni - è stato un pacificatore provocante e un riconciliatore coraggioso, amato e capito dalla gente; anche da tanti lontani: almeno da quelli senza pregiudizi». La gente, la sua gente, sembra apprezzare quelle parole. Così come apprezza il veloce ricordo ai tratti distintivi della sua vita: la «carità intelligente», il legame con i papi Paolo VI e Giovanni Paolo II, la devozione verso i genitori e la famiglia, il coraggio nel trattare i temi etici e in particolare il tema della morte, persino la sua… A proposito di esempi, Tonini riesce a dare l’ultimo persino da morto. Succede quando il vescovo dà lettura del suo testamento: «Destino tutto quello che mi appartiene all’Opera di Santa Teresa». In chiesa, a dire il vero, nessuno è sorpreso e tutti sanno che, oltre a essere il cardinale più anziano del mondo, era forse anche il più povero", Corriere.
30 07 2013 | Rimini | V peep, arriva la delibera per il ricalcolo delle somme per il riscatto
Rimini | V peep, arriva la delibera per il ricalcolo delle somme del riscatto
V peep, la soluzione al dramma potrebbe essere dentro una delibera approvata dalla giunta poche ore fa (dopo la condivisione ieri in riunione di maggioranza) attraverso cui il Comune di Rimini s'impegna in un lavoro di approfondimento sui valori di riscatto, ma nessun passo indietro sull'obolo relativo ai maggiori oneri (che per il comune di Rimini significano più di 5,2 milioni) né sui canoni per il riscatto inseriti nella delibera già approvata in maggio, che, assicura l'assessore al bilancio Gian Luca Brasini, "non si tocca, è legittima". Nel mentre si allunga la fila degli inquilini del V peep che intendono fare ricorso nei confronti dell'atto dell'amministrazione. "Rispetto alla questione dei maggiori oneri non abbiamo margini di discrezionalità, ma sul passaggio dal diritto di superficie al diritto di proprietà sì. Noi con la delibera oggi abbiamo deciso di fare maggiori approfondimenti rispetto a valori di mercato delle abitazioni in questione. Abbiamo deciso di demandare a un elemento di concertazione cui parteciperanno i tecnici dei cittadini assegnatari e i rappresentati enti preposti il compito di trovare insieme quello che può essere il valore più congruo ed equo per questi immobili. Abbiamo deciso di farci promotori in seno all'Anci perché si possa rivedere il quadro legislativo che impone i valori. Interverremo anche presso la Corte dei conti per capire se gli elementi utilizzati per i calcoli effettuati dai nostri uffici siano corretti". Intanto, però, chi vorrà riscattare ora dovrà farlo affidandosi ai conti già approvati in maggio. L'assessore fogli alla mano cita alcuni esempi del valore delle abitazioni cui di fa riferimento. "Per un appartamento di 88 metri quadri con garage si parla di126mila euro, per una villa a schiera di 200 metri, due piani con giardino e autorimessa di parla di 160mila euro".
Le lettere ai cittadini con i conteggi, in particolare a questo punto quelli relativi ai maggiori oneri, sono già partite. Se così non fosse stato, se le lettere non fossero arrivate entro la fine di agosto, i crediti sarebbero decaduti e gli amministratori sarebbero stati "chiamati a pagare in prima persona". L'assessore fa notare al proposito come in media gli inquilini del v peep dovranno pagare in maggiori oneri 4.400 euro una cifra pari alla metà rispetto a quanto pagati negli altri peep dove i residenti si sono già messi in regola e cioè 8.762 euro. Inoltre, rassicura l'assessore, "non vengono applicati interessi sulle somme di dieci anni fa ma c'è solo un adeguamento Istat, calcolato negli interessi degli inquilini".
Strano ma vero, questa sera in consiglio, accanto all'ordine del giorno di Nicola Marcello (Pdl) che ha chiesto il consiglio tematico, è arrivato un odg 5Stelle. "Si tratta di un testo - spiegano dal Mov - che si ritiene andrà a risolvere definitivamente la questione, se verrà accolto favorevolmente dalla maggioranza dei consiglieri. Stupisce come la giunta non abbia già proceduto in tale direzione nei mesi scorsi, sollevando problemi, polemiche, disagi e patemi d'animo per migliaia di cittadini ed un dibattito pubblico che potevano essere tranquillamente evitati". In pratica la delibera grillina impegna il sindaco e la giunta nella richiesta di parere legale dell'avvocatura civica comunale rispetto alla discrezionalità nel recupero delle somme derivanti dal riscatto e rispetto all'efficacia delle lettere inviate ai fini dell'interruzione della prescrizione. Li si impegna anche nella revisione degli importi determinati dalla delibera 122-2013 relativamente alle somme relative ai maggiori oneri di esproprio e a quelle previste per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, allo scopo di agevolare l’adesione dei cittadini all’operazione di “riscatto”, cercando di contenere il prezzo da pagare, e rispettare un’esigenza di equità.
30 07 2013 | Rimini | Abusivismo, intervento della Lega
Rimini | Abusivismo, intervento della Lega
Sul problema dell'abusivismo commerciale sul litorale riminese entra anche il consigliere provinciale della Lega nord Paolo Ricci, descrivendolo come "un formicaio di abusivi che puntuale si riversa sulle spiagge riminesi bypassando quella filiera burocratico - fiscale che soffoca i commercianti del centro. Se per la parrucchiera o il ristoratore la Tares è la mannaia estiva che li costringe a fare i conti della serva e a tirare ulteriormente la cinghia, per l'abusivo che spaccia merce contraffatta sul litorale riminese il neo-tributo montiano sull'igiene ambientale non vale nessuna sorpresa tariffaria nella sua buchetta". L'aggravante è che "la rete di abusivi accampati sulle nostre spiagge corrode il tessuto economico-produttivo locale e alimenta la microcriminalità organizzata e l'immigrazione clandestina selvaggia. Perché quella a cui si assiste ogni giorno a riva dei nostri stabilimenti balneari è la punta dell'iceberg, ciò che non si vede o non si vuole vedere è il corpo galleggiante sottostante, che nutre e controlla lo smistamento di merce abusiva sull'intera costa. Una struttura piramidale che a partire dalla distribuzione all'ingrosso fissa luoghi e appuntamenti quotidiani, una ragnatela di capoccia e affiliati che disegna la mappatura dell'abusivismo commerciale sulle nostre spiagge, scandendo tempi, ruoli e posteggi. Non c'è nulla di raffazzonato o casuale nello spettacolo illegale messo in scena sul litorale riminese. La regia che dirige labusivismo commerciale su sabbia è il vero germe da neutralizzare, un fenomeno che deve essere contrastato operativamente sul campo e dietro le quint in spiaggia e a monte".