8bPiù che olimpionica serve la piscina evangelica. Il dialogo tra sordi

 

È un dialogo fra sordi quello fra la Polisportiva Garden e l’amministrazione comunale. Palazzo Garampi, incassato il voto favorevole in commissione, si avvia a far approvare la variante in consiglio comunale. Mercoledì mattina il Garden ha invitato i consiglieri comunali ad un sopralluogo per spiegare meglio le proprie ragioni che comunque ha affidato anche ad una nota scritta.

 
La sostanza della posizione del Garden è in questo passaggio: «Nel 2009 con la precedente amministrazione si era arrivati ad un preaccordo verbale per la costruzione della olimpionica al Garden entro agosto del 2014 data di scadenza della concessione della piscina comunale. Il preaccordo prevedeva che il Comune di Rimini avrebbe finanziato la polisportiva Garden attraverso l'acquisto di un determinato numero di ore / corsia nuoto ad un prezzo calmierato per un controvalore di circa 200-250.000 €/anno per 10 anni a copertura di un mutuo con garanzia ipotecaria e attraverso cessione di credito da parte del comune. Nel 2010 l’amministrazione non solo concordava sul progetto di costruzione della nuova piscina olimpionica da parte del Garden ma insisteva per la realizzazione dello stesso».


L’assessore al bilancio e allo sport Gianluca Brasini replica: «Se anche ci sono stati discorsi con la precedente amministrazione, ciò che viene proposto è assolutamente fuori luogo ed impossibile da realizzare. Interverrebbe immediatamente la Corte dei Conti a bloccare tutto: non esiste che il Comune acquisti ore/corsia a garanzia di un finanziamento. Se anche si potesse fare – ma ribadisco non si può – si avrebbe il paradosso che al Garden si fa il nuoto pubblico di associazioni e scuole e rimane escluso il nuoto libero che è quello che dovrebbe trovare posto in una struttura privata. A Rimini c’è bisogno di una piscina comunale perché l’attuale deve essere chiusa, questo è il punto che non è in discussione».


E su quest’ultimo punto si innesca l’altro argomento del dialogo fra sordi. Per il Comune la localizzazione della piscina comunale vicino al Palacongressi è la migliore possibile, anche in ragione della vicinanza di un elevato numero di istituti scolastici. Il Garden fa presente che la convenzione in essere fra Comune e impianto sportivo comporta l’obbligo per il Comune di non costruire impianti analoghi all’interno dell’area Peep. La cosiddetta Acquarena sorgerebbe ad appena 50 metri dal confine e quindi la concorrenza sarebbe nei fatti. Si legge inoltre nella nota del Garden: «Noi siamo d'accordo per costruire una piscina pubblica, non al Palacongressi. Perché due piscine vicine? Perché non costruirla a Rimini nord completamente priva di impianti sportivi e con una popolazione di giovani residenti con figli? Perché spendere tanti soldi pubblici quando possiamo spendere molto meno per avere di più? Perché aumentare il traffico in una zona già trafficata con viabilità già difficile. Chi pagherà i costi di gestione e di manutenzione di un opera di questo tipo? Se tutti questi denari ci sono perché non utilizzarli per altre opere: stadio, campi da calcio fatiscenti, palazzetto dello sport, palestra di atletica?»


Va infine ricordato che la piscina comunale Acquarena sarebbe un impianto da 25 metri, mentre l’impianto proposto dal Garden prevede una piscina olimpionica più una vasca per acquaticità ed una per acqua fitness. Il costo preventivato è di 1,5/2 milioni di euro a fronte dei 5 milioni previsti per la piscina comunale.


Ma ormai più che gli argomenti di merito sembrano prevalere le scelte pregiudiziali. Se infatti la forma di finanziamento prevista dall’accordo verbale con la precedente amministrazione non è praticabile, si potrebbero trovare altre soluzioni per salvare un rapporto di collaborazione/integrazione fra pubblico e privato. Ma questo è un terreno sul quale il Comune non ha assolutamente intenzione di scendere.

mattoneRimini | Variante Acquarena passa in commissione. Il 15 maggio vota il consiglio

 

E' passata con 8 voti a favore (Pd, Astolfi, Galvani) e 4 contro (Brunori dell'Idv e minoranza escluso Ravaglioli di Forza Italia che si è astenuto) la delibera salva-Fiera, quella relativa alla realizzazione di una nuova piscina, Acquarena, residenziale e commerciale per un aumento degli indici di edificazione pari a 2.500 metri quadri di commerciale. La maggioranza, eccetto Brunori che da tempo segue una sua strada, e il Pd in particolare sembrerebbero ricompattati con riserva, ma il voto della delibera in consiglio comunale, previsto per il 15 maggio (come già dichiarato da Lorenzo Cagnoni qualche settimana fa), non è ancora del tutto scontato. Le pressioni in maggioranza hanno fatto in modo di rispettare un planning concordato, quindi, tra giunta e fiera, nonostante un ulteriore tentativo di rinvio messo in opera stamani da Giuliana Moretti (Ncd) e Gioenzo Renzi (FdI).

 
"E' stata chiesta una ulteriore commissione sul tema in audizione con le associazioni sportive", ammette il presidente della terza commissione Massimo Allegrini. "Ma la commissione non ha tra le sue competenze lo sport. Già nella precedente occasione, inoltre, ci si era accordati per far slittare il voto una volta". Niente da fare quindi, oggi si è votato e tra dieci giorni la delibera approderà in consiglio. "Non andrà questo giovedì - aggiunge Allegrini - perché contiamo che nei prossimi giorni ci verranno forniti tutti gli elementi di valutazione mancanti. Abbiamo deciso di darci tutto il tempo necessario per una attenta valutazione". Tant'è che Allegrini ha confermato la sua presenza mercoledì prossimo al Garden, dove verrà illustrato il progetto per la realizzazione della piscina olimpionica. "Andremo a sentire quello che dice il Garden - annuncia Allegrini - anche se già questa mattina in commissione Brasini ha ricordato che la società aveva già presentato un progetto per una piscina da 50 metri scoperta a cui poi ha rinunciato. Non credo che verranno fuori delle novità eclatanti, ma la situazione è comunque delicata e bisogna raccogliere informazioni da ogni angolazione esse arrivino".


La piscina, oggetto del contendere, è considerata dai più il dito dietro cui si nascondono le migliaia di metri quadri edificabili in più concessi per permettere alla fiera di ripianare una parte dei suoi debiti. Vista la vicinanza del vecchio impianto comunale e di quello olimpionico che il Garden comunque vuole costruire, la domanda di molti consiglieri è se non si possa realizzare la vasca comunale da un'altra parte. A Rimini nord, per esempio. "E' fondamentale per Rimini avere una piscina pubblica. Il vecchio impianto è inadeguato (e, per fare solo un esempio, chi fa pallanuoto è costretto ad andare a Riccione). Una piscina pubblica garantisce dei servizi che non si accolla in genere con piacere un privato, il nuoto per i disabili, per esempio. Un servizio, uno dei tanti, che per una amministrazione è fondamentale fornire. L'ubicazione è opinabile. La vicinanza col Garden c'è, siamo d'accordo. Bisogna, però, anche riconoscere che una volta chiusa quella vecchia via della Fiera resta una zona piuttosto baricentrica".


Rimane delle sue convinzioni la minoranza. Anche in tema di ubicazione. "Se è proprio necessario fare questa piscina perché nella variante Fiera vi sia un interesse pubblico, bene la si faccia sui terreni di via Emilia che fanno sempre parte della variante. A Rimini nord esiste un polo scolastico che non ha servizi sportivi sufficienti. Lì mi dicono che dovrebbe nascere un liceo dello sport. L'assessore Brasini ci ha portato dei dati sulla popolazione sportiva a Rimini nord e sud. Ma ha tenuto conto che il liceo Valgimigli con mille iscritti si sposterà a Viserba? E che, fra l'altro, non avrà la palestra?", sono le domande di Giuliana Moretti.

 
"La variante fa parte di accordo di programma, è un'operazione economica per fare fronte alla situazione di indebitamento di fiera e palacongressi. Devono arrivare delle risorse e perché arrivino resta il solo vecchio e nuovo motore immobiliare", commenta Renzi. "Se si voleva mettere mano a una variate si è persa l'occasione di riqualificare l'area, una contraddizione con quanto decantato dal sindaco Gnassi: restano gli appartamento in via Simonini, tre palazzi alti fino a 23 metri, e si realizza anche un'area commerciale anch'essa potenzialmente fino a 23 metri di altezza. Il verde diminuisce", conclude il capogruppo di FdI.

 

"Non sono io ad aver cambiato idea", spiega Ravaglioli. "Come Forza Italia nel 2005 e come Pdl nel 2008 ci siamo astenuti rispetto alla variazione dell'atto d'indirizzo. Lo abbiamo fatto perché noi abbiamo sempre sostenuto l'intervento del palazzo dei congressi e anche questa delibera serve per finanziare il palas. E' una partita economica che dura da tanti anni, fa parte dei piani di investimento della fiera. Quindi o ci si augura che il palas diventi una nuova aeradria o responsabilmente, pur non condividendo l'allocazione della piscina che non è adeguata, si sostiene con un voto di astensione".

7bBiennale del disegno. Intervista a Giulio Zavatta, riminese, uno dei curatori

 Grande successo sta riscuotendo la Biennale del disegno che in questi giorni è in corso a Rimini, coinvolgendo spazi pubblici e privati con artisti contemporanei e opere antiche spesso poste a confronto. Cuore pulsante della manifestazione voluta dall'Assessore alla Cultura Massimo Pulini e ampiamente promossa dall'Amministrazione Comunale, è sicuramente la mostra Krobylos - un groviglio di segni, che si sviluppa tra Museo della Città e Far Fabbrica Arte Riminese.
Tra i curatori della mostra con intervento in catalogo è Giulio Zavatta (riminese doc e docente presso l’Università Cà Foscari a Venezia)  al quale chiediamo di raccontarci come si è riusciti nell’impresa di portare a Rimini ben undici capolavori del Gabinetto delle stampe degli Uffizi esposti nella sezione del Museo e la felice scelta di proporre affiancati disegni antichi e moderni. Curiosità, retroscena e soprattutto la cifra stilistica di questa mostra.  
Due dei curatori – oltre a me anche Alessandra Bigi Iotti – hanno avuto il privilegio di compiere un percorso di specializzazione post lauream dedicato al disegno, condotto in parte al Departement des Arts Graphiques del Louvre e in parte al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Abbiamo condotto e discusso le nostre tesi di specializzazione con Marzia Faietti, direttore del GDSU, alla quale siamo molto legati. Questo indubbiamente ha facilitato i rapporti col museo fiorentino. Ciò nonostante, i fattori che incidono sulla concessione di un prestito da parte del GDSU sono molteplici: i disegni sono tra le opere d’arte più fragili e giustamente, specie quando si richiedono opere di grande importanza, il loro prestito è vincolato a una serie di condizioni molto restrittive. Per questo motivo, solitamente, le richieste sono molto articolate e prevedono una serie di alternative, la lista che abbiamo presentato contava una “rosa” di circa 50 disegni da valutare per il prestito, e di questi ne sono stati concessi 11.
Quindi potevano esserci 50 disegni degli Uffizi?
No. Il numero oscillava tra 10 e 15 nonostante la richiesta più ampia. Il numero era accresciuto spesso dalle alternative, fino a cinque, per uno stesso autore.
Ne sono arrivati 11, ma il loro “peso specifico”, come ha rilevato la stessa Faietti, è di tenore così alto da poter essere considerato uno dei prestiti “importanti” concessi dal GDSU. Evidentemente un foglio non vale l’altro e i nostri undici costituiscono una “squadra” di primo livello.
Quali sono i parametri che portano a concedere o negare un prestito?
Oltre a quelli noti e intuibili che riguardano le condizioni di luce e clima del luogo espositivo a cui sono destinati i disegni, si aggiungono tre fattori. Il primo è lo stato di conservazione: alcuni fogli sono molto fragili, specialmente quelli a penna dove l’inchiostro ha corroso la carta, o già fortemente sensibilizzati alla luce. Il secondo è il “riposo”: se un disegno è stato prestato in passato devono passare alcuni anni prima di poterlo ancora concedere. Non solo: quando i musei internazionali prevedono grandi mostre, “prenotano” per così dire con largo anticipo i fogli, rendendoli non disponibili. Anche questo aspetto si lega alla fragilità dei disegni e soprattutto alla necessità di non esporli troppo alla luce e ai cambiamenti climatici. Il terzo è una valutazione dell’opportunità: naturalmente gli Uffizi non prestano disegni a chiunque li chieda. Il prestito stesso - e un prestito così importante - è in questo senso una “approvazione” preventiva della mostra.
Una curiosità: qualche rimpianto per i disegni che non si sono resi disponibili?
Nella rosa “ampia” che abbiamo presentato mancavano già autori che sapevamo impegnati per alcune grandi mostre, come Pontormo. Abbiamo provato a chiedere alcuni disegni a penna molto grandi di Baccio Bandinelli nonostante il Bargello stesse organizzando una mostra monografica su questo autore. Il prestito in questo caso non è stato concesso per ragioni conservative: l’inchiostro dei potenti segni di Bandinelli aveva corroso la carta, e abbiamo notato che perfino al Bargello hanno dovuto esporre alcuni facsimile. Lo stesso è avvenuto per un bellissimo disegno, molto piccolo ma intensissimo, di Salvator Rosa. Altri fogli erano impegnati o già stati esposti negli ultimi anni. Ma nel complesso il prestito che ci è stato concesso – quasi quattro milioni di euro il valore assicurativo – è talmente rilevante che dopo aver visto gli 11 capolavori che sarebbero venuti a Rimini siamo usciti dagli Uffizi davvero contenti. Del resto, alla conferenza stampa riminese, abbiamo ben visto come la felice coincidenza dell’apertura della cassa coi disegni proveniente da Firenze alla presenza dei giornalisti abbia causato una piccola ressa di fotografi e abbia immediatamente catapultato l’immagine sulle prime pagine dei giornali, a testimonianza dell’importanza universalmente riconosciuta della collezione degli Uffizi.
A cura di Alessandro La Motta

 

 
 
 

tortora-scuroRimini | Congressi: Rimini, Bologna, Modena e Parma sgomitano per conquistare compratori tedeschi

 

C'è anche Convention bureau della riviera di Rimini tra le quattro realtà invitate da Apt servizi a Dusserldorf (Germania) domani e mercoledì in occasione di due serate promozionali all'insegna del turismo congressuale e che prevedono incontri commerciali con buyer tedeschi. La realtà riminese dovrà sgomitare con Bologna Congressi, Modenatur, Parma Incoming per conquistare l'interesse dei compratori.

 
L'occasione servirà per presentare l'"Emilia Romagna come ideale destinazione Mice (Meeting, Incentive, Congressi ed Eventi)", puntando anche sull'enogastronomia. "Ogni serata, infatti, sarà accompagnata a livello ristorativo (sia durante l’aperitivo che della cena) da prodotti enogastronomici di eccellenza e, a Monaco di Baviera, il catering è a cura del Ristorante “In Cantina” di Francoforte, partner dell’Enoteca regionale dell’Emilia Romagna".


Il progetto regionale Mice è stato "avviato da Apt Servizi nel 2008, con le Unioni di Prodotto, vuole valorizzare l’offerta congressuale e sostenere le attività messe in atto dagli operatori per rafforzare la regione come destinazione congressuale". Altri due educational tour sono in programma dal 16 al 18 maggio a Rimini con importanti aziende del settore del nord Italia mentre, il prossimo mese di settembre, si svolgerà un educational tour (con workshop) alla presenza di meeting planner della zona di New York.

tortora-chiaroSantarcangelo | Comune, il commissario Di Nuzzo approva i bilanci

 

Il commissario straordinario del Comune di Santarcangelo Clemente Di Nuzzo ha provveduto ha approvato il bilancio di previsione 2014, dopo aver ricevuto il parere favorevole dei revisori dei conti, confermando l’orientamento assunto con lo schema di bilancio presentanto a inizio aprile. "In questo modo - sottolineano dal Comune - i nuovi amministratori eletti a seguito delle votazioni in programma il prossimo 25 maggio potranno contare fin da subito su un bilancio pienamente operativo in grado di garantire la completa funzionalità dei servizi, avendo comunque piena facoltà di apportare al documento le modifiche che riterranno opportune, anche alla luce della proroga del termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2014 da parte degli enti locali, differito dal 30 aprile al 31 luglio 2014 con decreto ministeriale del 29 aprile 2014". Il commissario ha approvato anche il conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2013, che si chiude con un avanzo di amministrazione pari a 157mila euro.

tortora-scuroRimini | Cultura, in 30mila in 3 settimane per la Biennale del disegno

 

Trentamila visitatori nelle prime tre settimane di apertura per la prima Biennale del Disegno, a Rimini dal 12 aprile fino all'8 giugno. E' il dato parziale dell'affluenza a ieri diffuso oggi dall'assessorato alla cultura del Comune che ha organizzato la rassegna che si snoda tra Museo della città, Castel Sismondo e negli altri spazi espositivi più significativi, 21 in totale, con 23 mostre.

 
"I primi dati di affluenza della Biennale Disegno Rimini sono un grande risultato che va condiviso con tutta la città e con quel mondo che a Rimini tributa affetto e stima", afferma l’assessore alla cultura Massimo Pulini. "Il motore collettivo si è mosso. Gli artisti, locali e internazionali, i curatori e i giornalisti, i commercianti e gli addetti ai lavori, ma anche le diverse tipologie di pubblico: i fanatici del fumetto e i cultori di architettura, gli esperti della grafica e gli appassionati di illustrazione, gli intenditori del design e della moda, i seguaci dell'antico e quelli del contemporaneo stanno trovando concordanze e affinità in una rassegna che è trasversale e profonda, che ha contenuti e leggerezze, proprio come il Disegno".

Lunedì, 05 Maggio 2014 11:26

giorgia in concerto al 105

Giorgia sarà in concerto domani alle 21,15 al 105 Stadium 105 di Rimini

Lunedì, 05 Maggio 2014 10:53

GIORNALAIO 05.05.2014

giornalaioTrc, Lupi: Un insulto fermarlo, ma l'opera può essere ridimensionata. Il ministro sull'aeroporto: inaccettabile che due scali a 50 chilometri l'un l'altro si facciano concorrenza. Il Comune di Rimini nei guai per le cabine elettorali. Club nautico: è guerra tra giovani e vecchi. I giovani chiedono un club più esclusivo

 

Trc. Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ieri a Riccione per sostenere la candidatura a sindaco di Franca Mulazzani si è detto disponibile ad accogliere un eventuale progetto per la revoca dei lavori del trc (ilCarlino), fermi attualmente all'ingresso nord della Perla. Sarà probabilmente il prossimo sindaco della città a decidere sul da farsi. Lupi, però ha anche sottolineato come sarebbe "un insulto" (Corriere) fermare del tutto l'opera completa al 30 per cento, sarebbe soprattutto un insulto per quei 30milioni in soldi pubblici già spesi. L'opera del resto certamente può essere rivista e corretta, ridimensionata, ha sottolineato il ministro (ilCarlino).

 
Aeroporto. Sempre da viale Ceccarini il ministro Lupi si è soffermato brevemente sulla situazione dell'aeroporto di Rimini. E' inaccettabile, ha detto anche Lupi, che due aeroporti si facciano concorrenza a 50 chilometri di distanza. Bologna è lo scalo strategico individuato dal piano nazionale, ha ribadito, gli altri sono complementari. Il Ministero ha chiesto al presidente della giunta regionale Vasco Errani di tornare a lavorare a un sistema con progetti integrati, sulla scia di una proposta a suo tempo già bocciata dalle istituzioni riminesi. L'esito del bando Enac per la gestione è atteso entro il 9 di giugno (ilCarlino).


Altavelocità e Statale Adriatica. L'ad di Trenitalia Mauro Moretti ha confermato al sindaco di Rimini Andrea Gnassi che il prossimo anno una linea di alta velocità collegherà Rimini direttamente con Rho e il quartiere fieristico sede dell'esposizione 'universale'. Il sindaco ha avuto anche occasione di parlare con il ministro Lupi, a Rimini ospite della Cgil, in merito ai lavori alla Statale 16. "Ho consegnato una lettera al ministro per chiedere di accelerare l’iter dei lavori che spettano ad Autostrade: le due rotatorie all’incrocio con la Superstrada e con via Montescudo, più sottopassi e piste ciclabili. Lupi si è impegnato a farci sapere entro questa settimana", ha dichiarato Gnassi (Corriere).


Il Comune di Rimini nei guai per le cabine elettorali. Il nubifragio del 24 giugno scorso le ha ricoperte di fango. Il Comune le ha mandate a ripulire a Udine presso la ditta Benpower per 62 euro più iva a cabina (quelle rovinate sono 450 su 750). Protesta la ditta viterbese Imar, pronta a portare l'amministrazione in tribunale perché non sarebbe vero, come risulta sulla delibera del Comune con cui è stato assegnato l’intervento, che il preventivo della ditta di Rimini sarebbe di 87 euro più iva. La nostra proposta, ribadisce Ivano Guidi titolare dell'incisoria di Viserba, è stata di 65 o 62 euro a cabina, più iva (ilCarlino).


Al Club nautico è guerra tra soci a colpi di diffide, ammonimenti, lettere di avvocati. Da una parte i giovani soci dall'altra lo zoccolo duro del club. A farne le spese potrebbe essere Pietro Palloni, da oltre 20 anni al timone del Club, di cui è stata chiesta la sfiducia. Oggetto del contendere è la gestione del ristorante, la maggiore fonte di guadagno del club. Alcuni soci (tra cui anche uno dei consiglieri, che sono, oltre Palloni, il vicepresidente Ulisse Pesaresi, Gianfranco Santolini, Sanzio Sammarini, Andrea Musone, Marco Valcamonici, l’avvocato Paolo Righi, Giacomo Basagni e Fabio Po) chiedono che il locale, gestito dalla stessa società a cui è stato dato in gestione anche l'Oberdan, diventi più esclusivo e che dia priorità ai soci del Club Nautico, che sono oltre 350 (più oltre 250 soci giovanissimi, che non hanno però diritto di voto). Il ristorante, morale, sarebbe troppo aperto al pubblico a discapito degli affiliati. Curiosità. I gestori pagano al club un affitto di 110mila euro l’anno, che serve a coprire parte del mutuo acceso per finanziare i lavori di ristrutturazione di qualche anno fa, costati complessivamente 800mila euro. Senza quei soldi, i soci del Club sarebbero costretti pagare una quota annuale molto più alta dei 600 euro l'anno che pagano attualmente (ilCarlino).

 
Intervista ad Alessandro Cavuoti, 49 anni, riminese, presidente di Al Tahwid, l’associazione che gestisce la moschea di Borgo Marina. Secondo Cavuoti non è vero che i musulmani sono discriminati in Romagna. La storia della ragazza col velo a cui è stato negato uno stage in un albergo è un malinteso per Cavuoti che esclude ogni possibile riferimento a fatti di discriminazione religiosa (NQ).

Sabato, 03 Maggio 2014 10:56

GIORNALAIO 03.05.2014

giornalaioLa prefettura di Rimini rischia. Alberghi, Bankitalia boccia la riviera. Campi da calcio, il Comune potrebbe stracciare il contratto con Delfini 

 

La Prefettura di Rimini rischia seriamente di sparire. L'allarme dai sindacati nazionali dei prefettizi, Sinpref (guidato dal prefetto di Rimini Claudio Palomba), Snadip-Cisal e Ap. I sindacati si dicono "stupefatti per la disinvoltura con la quale è stato annunciato lo smantellamento della presenza dello Stato sul territorio con la chiusura di oltre il 60% delle attuali Prefetture". Se le Prefetture in Italia sono poco più di cento, va da sé che ne sopravviverebbero una quarantina circa: città metropolitane e capoluoghi. Di fronte al piano governativo Rimini ha effettivamente pochissime possibilità (ilCarlino).

 
Alberghi, secondo uno studio di Banca d'Italia, a cura di Fabio Quintiliani, i punti di debolezza dell’offerta turistica sono la modesta dimensione delle strutture alberghiere a discapito dei servizi di qualità e i prezzi non sempre competitivi rispetto ad altre regioni del Mediterraneo (si parla soprattutto del numero della camere, che in riviera è inferiore, di postazioni internet, di piscine e giardini). Punti di forza sono la maggiore vicinanza delle strutture alla spiaggia e la frequente fornitura gratuita di servizi in spiaggia. Dai primi anni del 2000 la riviera ha gradualmente perso quote di mercato proprio per via di questi segnali di inadeguatezza (ilCarlino).
L'assessore provinciale al turismo Fabio Galli difende la riviera, siamo noi la locomotiva ricettiva del centro nord, dice. E Tuttavia non può non guardare ai dati tornando sul tema della riqualificazione delle strutture, un tema che, dice, va posto al primo posto dell'agenda per il rilancio del settore. Ha detto Galli: "Non è più solo questione se è mai stata - di nuovi incentivi economi- ci (di complessa erogazione visto lo stato delle casse pubbliche) e di agevolazioni fiscali (più invocate che effettive) alle strutture alberghiere che vogliono innalzare la qualità. Ribadisco come occorra, anche nella pianificazione strategica, che emerga chiaramente il tema, senza timidezze o timori. E aggiungo, a costo di prendere atto che i nostri primati sono a rischio se ci sediamo sugli allori", (Corriere).


Campi da calcio. Due società Rivazzurra e Rimini united sostengono che il comune può risolvere il contratto. Esiste infatti nell'accordo tra Delfini, società aggiudicataria del bando, e l'amministrazione una clausola che vieta al gestore di concedere servizi in subappalto. Cosa che è accaduta sostengono le due società con la delega ricevuta alla manutenzione delle strutture sportive, in quanto le società hanno provveduto con risorse proprie al taglio dell’erba, all’irrigazione dei campi, alla pulizia degli spogliatoi e degli uffici, all’apertura e chiusura al pubblico ed agli atleti delle strutture. Secondo Rivazzurra e Rimini united il Comune può recuperare i soldi corrisposti alla Delfini per l’anno 2012-2013 (Corriere).
Da parte sua la società incriminata si difende negando tutto (mai dati in subgestione i campi) e sostenendo che alcune società sportive da tempo non versano gli importi dovuti (Corriere).

6bRimini, Marco Osio ci crede: "Vinciamo poi vedremo cosa dirà la classifica"

Ultimi novanta minuti di campionato con una partita da vincere per il Rimini di Marco Osio, che cerca in trasferta sul campo del Real Vicenza, già promosso, lo scatto decisivo per acciuffare al fotofinish gli spareggi e continuare a sperare nella Lega Pro unica del prossimo anno. Il futuro dei biancorossi non dipende solo da Marco Brighi e compagni, serviranno anche altri risultati favorevoli ma le percentuali dopo l’ultima giornata sono in aumento e Osio analizza il giro finale del campionato regolare: “Come domenica scorsa dobbiamo prima vincere la nostra partita poi guardare il risultato degli altri, l’ultima giornata ci è stata favorevole, la situazione resta delicata ma anche per altre squadre le cose si sono fatte difficili: saranno novanta minuti ad alta tensione per molti”. Per molti ma non per l’avversario dei biancorossi, che la settimana scorsa ha matematicamente conquistato la promozione: “Questo però non deve farci pensare che vincere sarà meno complicato - ammonisce i suoi Osio – perché il Real Vicenza ci terrà a fare bella figura davanti ai propri tifosi nel giorno della festa. Dovremo far valere le nostre maggiori motivazioni, ci giochiamo tutto in questa partita e sul campo questa voglia di restare aggrappati al calcio professionistico, dovrà portarci alla vittoria”. Dall’ultima gara interna contro la Torres, sono arrivati tre punti fondamentali per la classifica ma anche tanti problemi per l’infermeria biancorossa e il tecnico in maglia scacchi fa il punto della situazione, in vista della sfida di domenica: “E’ stata una battaglia fisica e nervosa, i ragazzi hanno disputato una partita delicatissima, buttando il cuore oltre l’ostacolo, ne siamo usciti con qualche acciacco ma era troppo importante vincere. Spinosa non ce la farà, per quanto riguarda invece Nigro non mi preoccupa, ha solo un leggero risentimento ma ci sarà, così come sono convinto che anche capitan Brighi farà di tutto per essere in campo dal primo minuto. Per quanto riguarda invece Martinelli – prosegue Osio – la brutta botta alla spalla ancora si fa sentire, per lui decideremo all’ultimo, così come per Scotti che avverte ancora fastidio alla coscia: mi auguro comunque che con l’avvicinarsi della partita anche l’adrenalina salga e faccia passare i malanni in secondo piano”. Per quanto riguarda l’undici titolare, Osio al posto dello squalificato Andrea Brighi sull’esterno di difesa ha diverse soluzioni (“rientra Tomi, poi abbiamo recuperato Gasperoni e c’è anche Ferrari che domenica contro la Torres è entrato in corsa facendo vedere buone cose”) mentre a centrocampo, al posto di Spinosa costretto al forfait dalla lussazione della rotula, giocherà Del Sole. Vincere (in teoria potrebbe anche bastare un pari ma con altri due risultati favorevoli) e poi guardare il risultato degli altri, con il Porto Tolle impegnato ad Alessandria, il Cuneo che dovrà vedersela con la Virtus Vecomp, ancora in lotta per gli spareggi, e la Torres che giocherà in casa contro il Mantova. “La partita che controlleremo per prima è quella del Porto Tolle, sia perché è la squadra più a tiro, sia perché la formazione piemontese punta al secondo posto e non sarà semplice portare via punti sul loro campo. Non dobbiamo però sprecare energie con questi conti – conclude Osio – il Rimini deve pensare solo a giocare e vincere la propria partita, poi al novantesimo vedremo cosa dirà la classifica”.
Francesco Pancari

 

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