12 05 2014 | Rimini | Ambiente, la Croazia installerà 19 piattaforme per la trivellazione di idrocarburi
Rimini | Ambiente, la Croazia installerà 19 piattaforme per la trivellazione di idrocarburi. Zanoni: Adriatico in pericolo
La Croazia ha in programma l'istallazione di 19 piattaforme per la trivellazione di idrocarburi nel mare Adriatico. La notizia l'ha data oggi a Rimini l'eurodeputato del Partito socialista europeo Andrea Zanoni che si è detto preoccupato per "l’integrita degli ecosistemi marini ed il turismo nelle nostre coste. Gli ecosistemi marini sono una ricchezza del nostro pianeta che in questi anni abbiamo sottovalutato e sfruttato senza considerare che più del 70% della superficie terrestre è costituita da oceani. Se non invertiamo immediatamente la rotta consegneremo alle future generazioni mari senza più forme di vita condannando a morte una risorsa inestimabile dalla quale dipende la vita dell’intero Pianeta".
L’europarlamentare nel novembre 2013 ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere indagini sulle ricerche di idrocarburi, in riferimento all’emissione ogni dieci secondi di un muro di onde sonore di 240, 260 decibel "che rappresentano una fonte di inquinamento acustico subacqueo con possibili effetti negativi sul prezioso ecosistema marino". La risposta è arrivata il 30 gennaio dal commissario all’Ambiente Janez Potočnik che ha ricordato l’obbligo degli stati membri di rispettare le normative ambientali europee.
Al proposito il presidente della Fondazione cetacea Sauro Pari ha precisato che "se le piattaforme venissero realizzate, immetterebbero in acqua un numero rilevante di inquinanti che poi si riverserebbero sulle coste italiane". Per i delfini, ha anche detto Pari, "è stato ampiamente accertato che, almeno in parte, il loro decesso è avvenuto per le onde sonore che hanno danneggiato il loro apparato uditivo". Ancora nulla di certo, invece, rispetto alle cause della morte di almeno 240 tartarughe (tante le carcasse ritrovate sulle spiagge che vanno dal Veneto alle Marche tra ottobre e novembre 2013). "Quasi sicuramente - ha spiegato Pari - gli animali sono morti sulle coste slave e poi trasportati in Italia. Dalle analisi dell'Università di Padova è emerso che nel 50 per cento dei casi nei resti delle tartarughe vi era totale assenza di flora intestinale a causa dell'ingestione di un forte antibiotico, forse cloro".
12 05 2014 | Rimini | Casa, un tetto a colori per le donne vittime di violenza
Rimini | Casa, un tetto a colori per le donne vittime di violenza
Il vicesindaco del comune di Rimini, Gloria Lisi, questa mattina ha consegnato le chiavi di un immobile di proprietà comunale all’associazione Rompi il Silenzio che, selezionata attraverso un’istruttoria pubblica, ne realizzerà la gestione con personale adeguatamente formato, attuando un progetto mirato a fornire sostegno e accoglienza alle donne vittime di violenza. Prende concretezza il progetto “Un tetto a colori”, inizialmente pensato a favore della popolazione immigrata vulnerabile (come le vittime di tratta o richiedenti asilo ad esempio) ma trasformato, in armonia con le nuove linee regionali (l'ente bolognese ha finanziato con 47mila euro), in una risorsa a favore di tutte le donne vittime di violenza.
"Visto l’acuirsi del fenomeno della violenza sulle donne – ha detto – abbiamo deciso di ampliare gli obiettivi del progetto che, facendo salvo il proprio carattere socio-assistenziale, non riguarderà più solo donne straniere ma sarà una risorsa disponibile per tutte le donne vittime di violenza e maltrattamenti domestici, anche se i fatti purtroppo ci confermano che per la maggior parte sono straniere le donne che abbisognano di una prima accoglienza per la mancanza di una rete parentale o amicale sul territorio".
12 05 2014 | Rimini | Casa, oltre 520 richieste di sfratto nei primi 3 mesi del 2014. Soldati (Provincia) parla di "bomba sociale"
Rimini | Casa, oltre 520 richieste di sfratto nei primi 3 mesi del 2014. Soldati (Provincia) parla di "bomba sociale"
Emergenza abitativa. I primi tre mesi del 2014 segnalano nel riminese il netto aumento delle richieste di sfratto alle autorità giudiziarie. A gennaio del 2014 il numero delle richieste di sfratti è stata pari a 171 con 33 esecuzioni, a febbraio 167 richieste e 33 esecuzioni, a marzo 185 richieste e 32 esecuzioni. Guardando ai dati dal 2010 ad oggi l'assessore provinciale Meris Soldati parla di "una impennata che si somma alle crescenti richieste". Tra gennaio e marzo del 2010, infatti, 289 sono state le richieste e 60 le esecuzioni, del 2011 291 richieste e 61 esecuzioni, del 2012 409 richieste e 76 esecuzioni, del 2013 315 richieste e 68 esecuzioni.
"Numeri crudi - spiega Soldati - che danno conto di una criticità che, se non gestita adeguatamente, rischia di trasformarsi in una vera e propria “bomba” sociale. Da una parte i dati rendono esplicite le preoccupazioni riguardo i costi sociali della crisi, dall’altro evidenziano anche un altro aspetto sul quale mi sembra altrettanto importante porre l’attenzione; faccio riferimento alle difficoltà da parte degli ufficiali giudiziari e della forza pubblica di rendere esecutivi gli sfratti".
Secondo la provincia, duplice è la lettura dei fatti. Ce ne è "una più tecnica, relativa alla difficoltà di fronteggiare un numero così alto di casi, con strutture e personale non adeguato. L’altra, più etica, che riguarda l’innegabile difficoltà umana, da parte delle forze pubbliche, nell’eseguire sfratti che, inesorabilmente, pongono le famiglie colpite in un contesto di fragilità sociale".
L'assessore parla di "potenziale emergenza sociale a tutti gli effetti verso la quale è necessario intervenire con grande attenzione, rendendo ad esempio ancora più prioritaria la messa al centro delle politiche di edilizia popolare all’interno delle scelte strategiche dei piani strutturali comunali. Penso però anche a forme più innovative da supportare e sostenere come ad esempio il “housing sociale”(che la Provincia di Rimini segue da vicino da tempo, interagendo con i soggetti che operano localmente), attraverso un mix tra pubblico e privato in grado di offrire alloggi a canoni calmierati".
Ripartire da Ceccaroni: l’urbanistica di Rimini fra storia e attualità
Ripartire da Ceccaroni: l’urbanistica di Rimini fra storia e attualità
Ripartiamo da Ceccaroni. L’invito viene dall’assessore regionale al turismo Maurizio Melucci. Walter Ceccaroni è il mitico sindaco di Rimini della ricostruzione, l’amministratore che per oltre un ventennio, dal 1948 al 1970, ha promosso e gestito “la costruzione di una città turistica”, come recita il tiolo del volume di saggi che ha pubblicato l’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea. Ceccaroni è stato nel 1970 anche il primo assessore regionale al turismo e porta la sua firma la prima legge dell’Emilia Romagna, concernente, guardo caso, la riqualificazione alberghiera.
L’intervento finale di Melucci è stato l’unico a tentare una lettura interpretativa di Ceccaroni nel corso di una presentazione, sabato scorso al Liceo Lettimi, che si è distinta per confusione, frammentazione e capacità comunicativa prossima allo zero. L’unico a distinguersi è stato Fabio Tomasetti, il cui saggio sull’urbanistica di Ceccaroni è probabilmente il contributo più interessante del volume.
Partiamo proprio da questo studio, che è centrale anche per l’ovvia ragione che l’impronta storica lasciata da Ceccaroni (diventato sindaco a 27 anni, alla faccia del giovanilismo attuale!) su Rimini riguarda soprattutto l’assetto urbanistico e l’avvio di quello che sarà chiamato il turismo di massa.
La scelta fondamentale di Ceccaroni nella fase che va dal 1954 al 1962 è stata quella di favorire la crescita di Rimini senza vincoli urbanistici. Una sorta di liberismo estremo sotto le insegne della falce e martello. Una scelta che lui ha sempre difeso, pur piegandosi a nuovi concetti quando è risultato che l’assunto da cui partiva - l’assenza di vincoli e la libertà di costruzione per tutti avrebbe frenato la rendita fondiaria – si è rivelata clamorosamente sbagliata. L’espansione incontrollata va avanti fino al cosiddetto Piano degli Ingegneri che, se attuato, - osserva Tomasetti – avrebbe portato Rimini ad essere una città di 450 mila abitanti, tanto era pronunciato l’innalzamento delle cubature.
In seguito il Pci manda in Emilia Romagna il giovane architetto Giuseppe Campos Venuti a spiegare come funziona la rendita fondiaria e a imprimere una svolta riformista alle politiche urbanistiche. Si arriva così al Prg del 1965, che limita gli indici di edificabilità e che Ceccaroni sinterizza con gli slogan “dalla quantità alla qualità” o “meno camere e più servizi”. Si discute oggi di alberghi troppi piccoli e della necessità di un loro accorpamento (recente intervento dell’assessore provinciale Galli). Lo stato attuale dipende da una scelta di Ceccaroni di quel periodo quando spiegava che erano stati negati premi ai lotti più grandi perché tale scelta avrebbe buttano all’aria i piccoli operatori e favorito l’intervento del grande capitale. La scelta riformista (l’unica mai realizzata nella storia urbanistica riminese, sostiene Tomasetti) non è stata indolore, visto che dopo l’adozione del Prg di Campos Venuti arriva a Ceccaroni un telegramma di questo tenore: “operatori immobiliari comunisti protestano le drastiche riduzioni delle superfici edificabili operate con il Prg”.
Ci sarebbe da discutere se poi le rigidità del Prg del 1965 sono state effettivamente tali o se, di deroga in deroga, non si è arrivati al quel consumo totale di territorio che è il problema degli amministratori attuali. Ma ciò che è avvenuto dal 1970 in poi è un’altra storia, non riguarda la biografia di Ceccaroni, e giustamente nel volume non se ne parla.
Si parla invece del contributo dato da Ceccaroni alla costruzione della città turistica. Melucci è partito dall’intervento del giovane sindaco ad un convegno del 1952: il turismo è un settore strategico sottovalutato dal governo nazionale; è necessario un rapporto di integrazione fra costa ed entroterra; è necessario unire le forze (concetto di area vasta, si direbbe oggi) per trovare maggiore ascolto. Secondo Melucci è straordinaria l’attualità di questo pensiero, soprattutto considerando che fra gli anni Ottanta e Novanta questa visione si è persa. “Oggi noi non stiamo inventando nulla, - ha osservato – stiamo solo superando un buco storico durato vent’anni”. Melucci ha anche valorizzato il Ceccaroni che si rende conto (e fa autocritica, come si diceva una volta) rispetto alla questione della rendita immobiliare che non è vero che diminuisce se tutti i lotti sono resi edificabili. E ne traccia il percorso attuale: “Per troppo tempo il valore di un’impresa turistica non è stato basato sulla sua capacità di produrre reddito ma su quanto si poteva ricavare dall’eventuale trasformazione in appartamenti. Questo film è finito. Le attività turistiche valgono per ciò sono in grado di produrre”. Il punto è ancora quello della riqualificazione, già individuato da Ceccaroni quando la spinta espansiva era ancora in atto.
Una postilla doverosa. Il tosto volume di studi non ha potuto avvalersi dell’archivio privato di Ceccaroni, che risulta essere molto ricco e meticoloso. Chi ha avuto l’occasione di sbirciarlo appena, sostiene che quando sarà reso disponibile bisognerà riscrivere molte pagine, se non l’intero libro.
Valerio Lessi
GIORNALAIO 12.05.2014
Centomila turisti in riviera nel week end. Acquarena torna in commissione. Profughi dalla Siria arriveranno anche in estate. Amor vincit omnia, vandali colti colpiscono i monumenti. Guai con la corte dei conti per i 5Stelle
Turismo, 100mila presenze in riviera tra venerdì e domenica complici, il bel tempo, My Special Car (80mila), i convegni sul benessere al palas (8mila), i campionati di danza al Flaminio (in gara 1.100 coppie), i giochi in spiaggia a Torre Pedrera (4mila presenze), il Challenge Rimini (1.500 atleti con famiglie al seguito per 5mila presenze). E ancora il mercatino dei fiori a Marina centro e i piccoli ciclisti di Bimbinbici in centro storico (ilCarlino).
Oggi in commissione si parla ancora di Acquarena. In audizione il Comune e questa volta anche le associazioni sportive, Garden in testa. La piscina comunale in via della Fiera diventerà un danno erariale, dice Pasini (NuovoQuotidiano).
Tra venerdì e sabato sono stati accolti a Rimini altri 25 profughi siriani, in totale da inizio guerra in città ne sono arrivati 150. Alcuni pensano di raggiungere da qui Francia o Inghilterra una volta ottenuto l'asilo politico, altri di fermarsi. Dalla Prefettura, che sta ha sistemato i profughi prima in albergo e successivamente in centri d'accoglienza (Papa Giovanni XXIII, Cento Fiori, Caritas), avvisano: i flussi continueranno a crescere e non si fermeranno con l'estate (Corriere).
Amor vincit omnia. Questa la frase con cui Rimini si è risvegliata sabato mattina. Scritta con uno spray rosso su tempio malatestiano, la statua di Paolo V in piazza Cavour, il teatro Galli, il monumento ai caduti di piazza Ferrari, il portone della biblioteca di via Gambalunga e altri muri del centro. Gli uomini della Digos stanno visionando i video disponibili per identificare l'autore. Si cerca un vandalo non troppo giovane, alto e anche un pochino colto. Una persona piena di sé e che si è voluta mettere in mostra spiega don Romano Nicolini (ilCarlino).
5Stelle nei guai con la Corte dei conti. Un malinteso spiega Marco Affronte che ha preso dal consigliere regionale Andrea De Franceschi 11 mila euro per una collaborazione nei primi mesi del 2014. "Mi occupo di tematiche ambientali, raccolgo le istanze del territorio, preparo gli atti, faccio le scremature delle segnalazioni", spiega Affronte, ma secondo la Corte dei conti quei soldi non avrebbe dovuto incassarli in anticipo (Corriere).
10 05 2014 | Rimini | Karis, in oltre 600 a Roma per il papa
Rimini | Karis, in oltre 600 a Roma per il papa
Sono stati oltre 600 i professori, alunni e genitori della Fondazione Karis che stamattina sono partiti da Rimini e Riccione con 11 pullman in direzione Roma per partecipare alla giornata del mondo della scuola italiana con Papa Francesco, un evento che non ha precedenti nella storia della scuola italiana. Dalle scuole materne al liceo, tutti con un inconfondibile cappellino giallo firmato Karis, in una Piazza San Pietro gremita fino alla fine di via della Conciliazione.
Quella di oggi è stata una grande festa della scuola italiana, statale e paritaria, che ha riaffermato il grande compito educativo della scuola e l'importanza del suo contributo nella costruzione del futuro di un paese, compito che la Karis Foundation svolge da ormai 40 anni nella provincia di Rimini.
10 05 2014 | Rimini | Commercio abusivo in spiaggia, l'assessore Biagini 'prende il toro per le corna'
Rimini | Commercio abusivo in spiaggia, l'assessore Biagini 'prende il toro per le corna'
"Non è possibile che quegli stranieri che già si adoperano in attività illecite possano anche compromettere l' attività di salvamento dei nostri operatori. Non è degno di un paese che si affermi 'civile'". L'assessore al demanio del Comune di Rimini, Roberto Biagini, ieri alla conferenza stampa dei marinai di salvataggio non c'è potuto andare perché impegnato in un incontro con gli operai che stanno lavorando alla riqualificazione del Galli, ma sul tema sollevato, quello dei commercianti abusivi che in spiaggia ostacolano il servizio di salvamento, le idee chiare.
"Ben vengano le denunce nei confronti dei venditori abusivi e spero che la magistratura apra dei fascicoli per accertare le varie responsabilità. L' amministrazione comunale, per quanto servir possa, sarà al fianco degli operatori di salvataggio per sostenere le loro giuste ragioni e per salvaguardare la loro attività".
Anticipa Biagini che "per l' ennesimo anno sarà esclusivamente un compito delle autorità locali ( Comune e autorità locali di pubblica sicurezza) dover affrontare il problema dell' abusivismo commerciale. A livello Governativo e Parlamentare non lo ritengono un "obiettivo strategico" da porre come priorità: è assodato da tempo e quest'anno ne abbiamo l'ulteriore conferma nonostante le promesse " da marcante" e i reiterati "sarà mi cura e mio impegno"..... Non è tema da "campagna elettorale" e non ci si deve sporcare le mani con un tema che potrebbe portare delle "frizioni politiche". Non è stata fatta una proposta che sia una per intervenire sul permesso di soggiorno per quegli stranieri che commettono illeciti legati all'abusivismo commerciale o per aumentare le pene legata alla revoca del permesso di soggiorno stesso. Onde evitare polemiche con altri mi limito a guardare a casa mia, cioè nel Pd. In ogni caso se altre forze politiche hanno avanzato proposte serie ben lieto di conoscerle Il problema deve riguardare, come sempre, solo ed esclusivamente i Comuni, le Questure, le Prefetture, i comandi provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza e la Guardia costiera per i comuni che si affacciano sui litorali marini. E chiaramente la responsabilità maggiore sarà in capo ai Comuni: film purtroppo già visto".
Sulla questione della mancata riduzione della battigia, da 20 a 5 metri (allo scopo di togliere spazio agli abusivi, ma che ne avrebbe tolto anche ai mosconai, a solo vantaggio dei bagnini, sembra), e sulle polemiche sollevate dagli operatori balneari di Confartigianato, "ritengo, con buona pace del leader di Oasi, che nell'ultimo vertice in Prefettura, il prefetto Palomba e tutte le forze di polizia presenti abbiano potuto constare in modo puntuale cosa siano la chiarezza, la coerenza e la correttezza e credo ne traggano le dovute considerazioni".
GIORNALAIO 10.05.2014
Gli alberghi della camorra, i Lanna: Noi innocenti. Sfilata anti-lucciole, partecipano in 200. Acquarena, Brasini accoglie la sfida di Pasini
Alberghi sequestrati alla camorra. Un Lanna minaccia di darsi fuoco davanti al tribunale di Rimini, ma in tanica ha solo acqua fresca. I fratelli originari della Campania pronti a dimostrare la loro innocenza: non siamo mafiosi, abbiamo solo molti debiti: gli alberghi sono stati comprati con mutui ancora da pagare (ilCarlino).
Sfilata antilucciole dal Marano per Rimini e Riccione, in duecento ieri hanno partecipato. E mentre cittadini, ristoratori e albergatori erano in strada, niente prostitute all'orizzonte. Affari compromessi, anche se solo per poche ore (ilCarlino).
Lotta al commercio abusivo, ci penseranno i marinai di salvataggio a liberare le spiagge dai vu' cumpra'. "Siamo pronti a denunciare i venditori abusivi che piazzandosi sulla battigia in massa ci bloccano la visuale impedendoci a volte di intervenire per salvare i bagnanti in difficoltà", hanno detto i rappresentanti dell'associazione provinciale (ilCarlino).
Aeroporto, il Fellini chiuso dal 12 al 14 maggio per lavori allo torre di controllo. Intanto da Bologna Giada Grandi presidente del Marconi esclude che per ora si stia pensando a una nuova rete regionale: tutti troppo concentrati sulle prossime quotazioni in Borsa dello scalo felsineo (Corriere).
Riqualificazione alberghiera, l'assessore provinciale Galli chiede un piano strategico. I numeri: gli alberghi annuali sono crollati in cinque anni, passando dai 436 del 2009 ai 368 del 2014, circa un centinaio in meno che porta di pari passo a un aumento delle gestioni mordi e fuggi (Corriere). Pizzolante torna sulla questione delle infiltrazioni mafiose: da non enfatizzare, ma nemmeno da sottovalutare. La crisi che ha colpito le famiglie proprietarie in riviera ha aperto la porta ai clan più aggressivi (Corriere).
Acquarena, se il Garden lancia la sfida non sarà il Comune di Rimini tirarsi indietro. Dura risposta dell'assessore Brasini alle accuse di Pasini. La nuova piscina comunale va fatta e va fatta in una zona baricentrica (ilCarlino), ma soprattutto il Garden non paga i contributi dal 2012 (Corriere). Questo il motivo per cui la polisportiva non può più collaborare con il Comune.
Rimini calcio, il nuovo presidente Fabrizio de Meis ha presentato tre giorni fa alla Guardia di finanza una denuncia contro il vecchio presidente Biagio Amati. L'esposto parla di debiti mai messi a bilancio per una cifra che si aggirerebbe fra i 150-200mila euro. Si ipotizzano i reati di falso in bilancio e di truffa, ma si parlerebbe anche di firme false. Le fiamme gialle hanno già girato l’esposto in Procura (ilCarlino).
Alberghi più grandi e “rottamazione”: Galli lancia il sasso nello stagno
Alberghi più grandi e “rottamazione”: Galli lancia il sasso nello stagno
L’assessore al turismo della provincia, Fabio Galli, con un post su Facebook rilancia un tema che da anni attraverso il dibattito sul turismo, senza mai approdare a qualcosa di definitivo e concreto. Il tema è quello della riqualificazione del settore alberghiero. A suggerire a Galli di intervenire sono alcuni fatti di questi ultime settimane. Innanzitutto, l’andamento catastrofico delle presenze nel primo trimestre del 2014. I primi tre mesi dell’anno si sono conclusi con un complessivo -15,3 per cento di presenze. Nei singoli mesi la situazione è questa: marzo ha chiuso con un -30,6 per cento, febbraio con un -12,9, solo gennaio si salva con un + 5,7. Questi sono dati riferiti all’insieme delle strutture ricettive: se si prendono in esame solo gli alberghi il dato è ancor più negativo. L’assessore Galli ipotizza che «i dati preoccupanti dell’occupazione nei primi tre mesi del 2014 siano anche spiegabili con una, almeno apparente, flessione nel numero di strutture annuali rispetto al recentissimo passato». È forse più logico pensare che se ci sono meno alberghi aperti, si riempiano di più quelli in attività. Un potenziale turista non rinuncia a venire a Rimini perché il suo albergo è chiuso, cerca da un’altra parte. Il drastico calo di presenze è piuttosto frutto della crisi che ha colpito i viaggi aziendali, la partecipazione alla fiera, l’organizzazione dei congressi.
Ma nell’analisi di Galli entrano anche le polemiche suscitate da dumping sui prezzi delle notti in albergo e sulle operazioni di Polizia e Finanza contro specifici elementi a forte rischio di ‘inquinamento’ da parte della criminalità organizzata. «Situazioni, - osserva l’assessore - eterogenee, in cui si mischiano pere e mele, ma che contribuiscono alla percezione di uno stato di profonda delicatezza, un bivio, per il settore che da sempre è la spina dorsale dell’offerta turistica riminese. Probabilmente è una percezione distorta e la salute è migliore del (presunto) aspetto. Ma proprio perché si tratta di percezioni, ipotesi, impressioni, forse sarebbe giusto affrontare il dibattito sul futuro del comparto ricettivo nell’ambito deputato a farlo: il piano strategico».
L’assessore provinciale resuscita uno strumento di programmazione che ormai tutti hanno dato per defunto, primo fra tutti il sindaco Andrea Gnassi che l’ha affossato con il Masterplan.
Galli è invece convinto che di questa cosa (cioè dei fare problemi dell’offerta alberghiera riminese) «si debba discutere proprio in quella sede, ideale e allargato ‘think tank’ pubblico e privato».
«E’ sufficiente peraltro – argomenta Galli - rileggersi il documento finale del Piano Strategico per (ri)scoprire come l’argomento sia tutt’altro che tabù. Capitolo 1.5 “riqualificazione del comparto turistico-ricettivo”: tra le altre azioni indicate dai forum c’è la “crescita dimensionale delle imprese alberghiere (accorpamento)”, il “mantenimento della complessiva capacità ricettività territoriale” e la “rottamazione delle strutture chiuse o obsolete, da attuarsi anche con la perequazione e la premiazione”. » Galli sembra assumere una posizione interlocutoria: «Giusto? Non giusto? Comunque è il momento che se ne discuta. E avere un Piano strategico credo aiuti in questo senso». Il suo comunque è un sasso gettato nell’attuale stagno dell’urbanistica riminese.
Rimini calcio, finisce con una denuncia
Rimini calcio, finisce con una denuncia
Finisce con una denuncia, o meglio, prosegue con una denuncia, la sventurata vicenda della Rimini Calcio retrocessa domenica scorsa in serie D sul campo, e senza pace dopo più di un anno di vicissitudini societarie. Il presidente Fabrizio De Meis ha presentato una denuncia alla Guardia di Finanza e alla Procura della Repubblica per falso in bilancio e truffa nei confronti di persone da identificare appartenenti alla vecchia gestione societaria. La vicenda riguarda la richiesta di crediti per un ammontare di circa 200.000 relativi a prestazioni per consulenze legali e per sponsorizzazioni dell’anno 2013 ma non inseriti nel bilancio al 31-12-2013. Le indagini sono già in corso da una decina di giorni, tutto è coperto dal segreto istruttorio ma il presidente De Meis nei primi giorni della prossima settimana terrà una conferenza stampa dove, per quanto possibile, spiegherà i contorni della vicenda. Alcuni dei crediti avanzati sono già diventati pignoramenti dei soldi in Lega, altre fatture sono arrivate solo nelle ultime settimane ma l’assenza di tale situazione debitoria nel bilancio che era stato esaminato in chiusura del 2013, ha portato il presidente De Meis, diventato ora amministratore della nuova società a maggioranza di quote Rimini Football Management, a comunicare alle autorità il bilancio non fedele. Lo stesso De Meis nell’ipotesi di contratti creati successivamente al dicembre 2013, ha presentato tramite l’avvocato Alessandro Catrani anche denuncia per truffa. Alcuni dei crediti arrivati nell’ultimo periodo sono infatti datati luglio 2013 come quello per consulenze di uno studio legale di Milano, altri come quello relativo a parcelle per la raccolta pubblicitaria (tra le altre cose non compatibili in percentuale con le reali sponsorizzazioni a bilancio) sono invece del dicembre 2013. Che la gestione delle cose biancorosse fosse piuttosto problematica si era capito da tempo, questo è il timbro e ora non resta che attendere gli sviluppi.