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Cattolica, Gambini vs Piva per battere i 5 stelle

Mercoledì, 10 Febbraio 2016

Cattolica, Gambini vs Piva per battere i 5 stelle

Se anche un politico di antico corso come Maurizio Melucci afferma di fare fatica a capire cosa succede nel Pd, e a Cattolica in particolare, significa che le cose sono effettivamente complicate. Melucci, in un post sulla sua pagina Facebook, è meravigliato che un renziano della prima ora, Alessandro Belluzzi, ex capo di gabinetto del sindaco, si sia schierato, nelle primarie, contro un altro renziano della prima ora, Sergio Gambini, in corsa per la nomination. La preferenza di Belluzzi va al concorrente di Gambini, Corrado Piva, che è una vecchia conoscenza della politica di Cattolica, essendo stato assessore al bilancio nelle giunte di Gianfranco Micucci. La ragione è presto detta: mentre Gambini fa leva sulla discontinuità rispetto all’amministrazione del sindaco uscente Piero Cecchini, Piva è invece l’alfiere della continuità con Cecchini, che ha avuto Belluzzi come collaboratore.

 

Tutto questo per dire che a Cattolica il prossimo 28 febbraio si celebrano le primarie del Pd che vedono solo due candidati in corsa, Gambini e Piva, appunto. La campagna elettorale è in pieno svolgimento e i due candidati sono impegnati in incontri capillari per strappare quel voto in più capace di portarli alla vittoria.

 

A quanto pare i cittadini di Cattolica non sono contenti dello stato in cui versa la città. Nell’ottobre scorso due sondaggi hanno restituito un quadro preoccupante di sfiducia e malcontento, il peggiore in Emilia Romagna fra le città che sono chiamate al voto nel 2016. Sembrano ormai lontano anni luce i tempi in cui Cattolica, sotto la guida di Micucci, era stata rivoltata come un calzino, facendola diventare la città che più era stata capace di rinnovarsi. Finita l’epoca Micucci, sono cominciati i guai. Finanziari, innanzitutto, perché il dinamismo del sindaco ha avuto come conseguenze un forte indebitamento da cui il Comune non è ancora pienamente uscito. E guai politici, perché dopo Micucci c’è stato il mandato di Pietro Pazzaglini che dopo cinque anni non è stato ricandidato; a Palazzo Mancini è arrivato Marco Tamanti che dopo due anni è stato sfiduciato dallo stesso Pd; quindi è arrivato Piero Cecchini che, dovendo soprattutto pensare a risanare il bilancio, non ha certo brillato per nuove opere e nuovi servizi per i cittadini. Le conseguenze di questo travaglio si sono viste nei risultati elettorali. Nel 2011 alle comunali il Pd ha incassato 2.181 voti; alle europee del 2014 più di 4.000. E anche alle politiche del 2013 le cose sono andate meglio che alle comunali. Insomma, quando votano per il Comune, i cittadini di Cattolica puniscono il Pd, mentre tornano a premiarlo quando l’elezione è politica. Inoltre la città ha regalato brillanti affermazioni ai 5 stelle (fino al 25 per cento) che hanno più facilità a prendere voti quando forte è il malcontento per come è gestita la cosa pubblica e quando sono acute le degenerazioni di un sistema di potere giunto al capolinea. Se a Rimini, al lordo delle lotte fratricide fra i grillini, il ballottaggio fra Gnassi e un loro candidato è un’ipotesi, a Cattolica appare una certezza preoccupante per il Pd.

 

Sono queste le ragioni che hanno spinto Gambini, che da qualche anno aveva lasciato la politica militante, a decidere di scendere in campo, sollecitato a quanto risulta anche da qualche pezzo grosso del partito. Per Piva è invece l’occasione per coronare un sogno che finora non aveva visto le condizioni per essere realizzato. Su di lui puntano i sostenitori dell’amministrazione uscente e quella parte del Pd uscita sconfitta nell’elezione del segretario di circolo.

 

Le primarie – oltre che negli incontri nei quartieri e con le varie associazioni (commercianti, bagnini, sportive, ecc.) si combattono sui rispettivi profili Facebook. Corrado Piva ha il suo profilo personale e la pagina dei sostenitori (finora 215 mi piace) che ripete lo slogan della campagna, Viva Cattolica con Corrado Piva. Lui si fa fotografare mentre con le dita della mano fa la cubia (il simbolo della città) e mentre passeggia indossando un montgomery con la chioma al vento. L’hashtag è #CamminiamoAssieme, mentre il payoff (e facciamo rifiorire la nostra Regina) è scritto in un improbabile corsivo e in tre colori diversi. Piva cerca di apparire giovane e dinamico e si fa fotografare con uno skateboard sotto i piedi insieme ad un gruppo di ragazzini. In questo caso per l’hashtag ha fatto ricorso all’inglese: #‎DreamAboutNewSkatePark. Ma fra i commenti c’è chi ha scritto “Avere idee e progetti va benissimo ma illudere ragazzini di 10/12 anni per prendere qualche voto dai genitori di questi piccoli sportivi sarebbe veramente una caduta di stile”. L’impressione è che non abbia molta dimestichezza con i social e la comunicazione.

 

Cattolica#CambiaPagina è invece lo slogan che domina la pagina (437 mi piace) di Sergio Gambini, fotografato con gli occhiali in mano e sorriso a 32 denti. I colori scelti sono il rosso e il blu, la pagina da cambiare è blu mentre sotto spunta quella rossa (messaggio subliminale ai delusi e arrabbiati di sinistra?). La pagina è comunque ricca di contenuti, non solo il calendario degli incontri ma anche resoconti con piccoli video. A tirare la volata per Gambini è anche la pagina del Tavolo Civico (172 mi piace), che pure propone i colori rosso e blu, con l’aggiunta del bianco (ma siamo in Francia?) e una foto di Gambini in girocollo con la scritta ammiccante Uno di noi. Tavolo Civico è un’aggregazione sorta prima delle primarie, che raccoglie anche attuali oppositori di centro e di sinistra e che, se Gambini sarà candidato, darà vita a più di una lista, ognuna diretta ad attirare la propria fetta di elettorato di riferimento. Qui si vede enorme dimestichezza con le modalità di comunicazione sui social.

 

I due candidati parlano di tutto, fanno le loro promesse, difficile stabilire quando credibili o realizzabili. Il nodo dirimente è continuità o cambiamento rispetto alla giunta uscente. Se Gambini annuncia per i primi cento giorni una delibera che risolva i “buchi neri”, cioè le numerose zone di degrado e di abbandono, ecco che la pagina di Piva ospita un intervento dell’attuale assessore all’urbanistica secondo la quale in uno di questi “buchi neri”, l’area VGS, già tutto è stato risolto o quasi, e in ogni caso quel che resta da fare “non sarà ovviamente possibile portarlo a compimento con una delibera, nei primi 100 giorni della nuova amministrazione”. Se i piviani attaccano Gambini, i gambiniani rispondono che loro parlano solo dei problemi di Cattolica. Se Piva fa leva sul campanile sottolineando che Gambini è uno "straniero" nato e cresciuto a Rimini, Gambini osserva che non può risolveren i problemi della città (il grande deficit di bilancio) chi ha contribuito a provocarli. E' la campagna elettorale, bellezza.

 

Fino a questo punto gli elettori (voteranno anche gli extracomunitari in regola con il permesso di soggiorno) non hanno avuto il piacere di seguire uno scontro diretto fra i due candidati. Il regolamento delle primarie ne prevede almeno tre ma ormai mancano solo due settimane al voto.

gambinipiva


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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