GIORNALAIO 09.06.2012

Giovedì, 07 Giugno 2012

Rubriche

TURISMO, GLI SCIACALLI DEL TERREMOTO RISCHIANO LA DENUNCIA. INTANTO RIMINI SI RIFA’ IL TRUCCO CON LA MOLO STREET PARADE. NOMINE PARROCI: INCOGNITA CRISTO RE. BILANCIO: LA GIUNTA RIMISCHIA LE CARTE PER I  RIMINESI ALTI MENO DI “UN METRO E UNA SPANNA”. GRANDI MANOVRE AL PORTO: SI ALZA LA RUOTA. PROTESTE A SANTA GIUSTINA, DILANIATA DA DEPURATORE HERA E BIOGAS


Gli sciacalli del terremoto rischiano la denuncia


L’assessore Galli si appella al ministro contro la campagna diffamatoria di un sito calabrese. “Ieri pomeriggio la task force dell’associazione albergatori insieme alla Provincia è riuscita a fare oscurare l’articolo ma ora non si escludono azioni legali.«Gli estremi ci sarebbero tutti – ha affermato la presidente di Aia Patrizia Rinaldis – intanto una diffida è già partita. Si tratta di una vera e propria manipolazione delle informazioni, una cosa aberrante, inqualificabile»”, Nuovo Quotidiano a pagina 7.


“Da quando la terra ha cominciato a tremare, c’è chi non avendo altro da fare si dedica allo sport peggiore: seminare il panico, inculcare nella mente dei turisti che la vacanza a Rimini si può trasformare in una tragedia. E per fare questo utilizza il dolore che ha colpito l’Emilia”, commenta Marco Letta sul Corriere Romagna a pagina 3.


Asili e bilancio, si rimischiano le carte


Sulla testa dei più piccoli sembra si stia giocando la partita per l’approvazione del bilancio. La giunta sta definendo i rincari delle rette degli asili e intanto in maggioranza si intravedono altre crepe. “Non sarà un aumento da poco. In nome «della maggiore equità», le rette delle tariffe per gli asili nido saliranno in media del 10%. «Ma è un incremento che riguarderà soltanto i redditi al di sopra dei 19 mila euro annui di Isee — precisa l’assessore al Bilancio Gianluca Brasini — Ci muoviamo secondo un principio di equità: giusto che in questa fase chi ha di più paghi di più»”, il Resto del Carlino.


Dopo il giorno dell’accordo (giovedì scorso) in maggioranza sul bilancio, forse qualcosa è cambiato. “La ‘stangata’ sui nidi e sulle altre tariffe a domanda individuale sostituirà l’aumento dell’Irpef per i redditi più alti, destinato a restare in un cassetto nonostante l’annuncio fatto dal segretario Pd Petitti. E i malumori in maggioranza continuano: ieri mattina in commissione Brunori (Idv) ha votato contro l’incremento dei nidi”, scrive Manuel Spadazzi. Sempre sul Carlino, alla crisi in maggioranza è dedicata la rubrica Noi riminesi di pagina 11.


Alla notizia del rincaro in commissione, “l'opposizione non ha voluto più sentire ragioni: si è schierata compatta contro la scelta dell'amministrazione.Tra i primi a farsi avanti è Fabio Pazzaglia di Sel e Fare comune: «Per le famiglie sarà un'altra Imu. L'anno scorso la retta ammontava a una media di 349 euro mensili per i redditi sopra i 18mila euro. Un aumento del dieci per cento si tradurrà in più 35 euro al mese. All'anno fanno trecento euro»”, Nuovo Quotidiano a pagina 9.


“La consigliera Giuliana Moretti lancia il suo emendamento: “Nel caso di tre o più bambini residenti e appartenenti allo stesso nucleo familiare, frequentanti contemporaneamente il servizio 0-6 anni sul territorio comunale con un Isee al massimo di 35 mila euro, si applichi ad ognuno una riduzione delle tariffe pari al 20%”. L’azzurra chiede poi lo stesso sconto anche per chi ha un figlio al nido privato e uno alla materna comunale”, La Voce di Romagna a pagina 11.


Prefettura salva


“La prefettura di Rimini è salva, almeno per il momento. Lo ha assicurato ieri il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ai sindacati prefettizi, di polizia e dei vigili del fuoco convocati per il piano della spending review del Viminale. Nessun taglio dunque alle 17 prefetture indicate come presidi di sicurezza da eliminare”, Corriere a pagina 6.
In arrivo i rinforzi estivi, assicura il prefetto. «Anche per quest’anno sono assicurati i rinforzi estivi, circa 340 uomini come lo scorso anno, anche se probabilmente sarà più breve il periodo di permanenza. Ma per eventi importanti, come Notte rosa e Meeting, ci sanno rinforzi ad hoc».


Panoramica sul porto, si innalza la ruota (tra una settimana tutti su)


Porto bloccato. “GIRA la ruota per Rimini, con gli operai che ieri hanno iniziato a issare la struttura sulla quale si appoggerà la ruota panoramica. Il primo tir dalla Germania carico delle attrezzature necessarie per il montaggio della struttura, è arrivato giovedì all’ora di cena. Durante la sera e la notte sono arrivati altri sei tir che hanno finito per bloccare il traffico nella zona porto impegnati nelle fasi di scarico delle attrezzature. Ieri mattina gli operai hanno iniziato le prime fasi del montaggio. Servirà tempo prima di vederla alzarsi in cielo fino ai 55 metri dichiarati dal gruppo tedesco proprietario della ruota. Da lunedì a mercoledì prossimi il montaggio proseguirà senza soste, mentre dalla Germania arriveranno altri 7 tir con le restanti parti della struttura. Seguirà il tempo dei collaudi e sabato le gondole apriranno al pubblico”, il Carlino a pagina 7.


Diocesi


Sette parroci per sette parrocchie. “Don Elio Piccari, per anni braccio destro di don Oreste Benzi, se ne va in pensione’ a 75 anni. Il nuovo parroco alla Grotta rossa sarà don Renzo Gradara, che torna a guidare una parrocchia dopo tanti anni. Don Renzo manterrà il suo ruolo di direttore alla Caritas, così come lo stesso don Elio continuerà a lavorare per la parrocchia e per la comunità della Papa Giovanni”, il Carlino a pagina 4.


Per il resto: “L’altro congedo per limiti d’età è quello di don Benito Drudi a Rivabella (Nostra Signora di Fatima). Al suo posto arriverà don Gianmario Baldassarri, classe 1971, finora cappellano all’ospedale “Infermi” di Rimini. Da qui, si diceva, partono gli altri avvicendamenti. Alla cappella del nosocomio riminese arriva infatti, per gestire il servizio con don Giuseppe Arcangeli e il diacono Marcello Ugolini, don Gabriele Gozzi, da quattro anni a Borghi (San Cristoforo). Qui viene nominato don Giuseppe Vaccarini che lascia Sacro Cuore di Gesù (Miramare) dov’era dal 2003.Avrà la collaborazione del diacono Eugenio Facondini. A Miramare, altra comunità a dir poco impegnativa con oltre 7.500 parrocchiani, arriva don Giuseppe Bilancioni che lascia San Raffaele per passare il timone a don Giovanni Vaccarini, appena rientrato a Rimini dalla missione diocesana in Albania. Le ultime due parrocchie interessate da cambi di guardia sono San Domenico Savio (Padulli) che accoglie don Giampaolo Rocchi al posto di don Daniele Giunchi (vice assistente del settore Giovani di Azione Cattolica), e San Martino (Verucchio) dove don Stefano Bellavista, classe 1973, al suo primo incarico da parroco, eredita la guida di don Valerio Celli”, Nuovo Quotidiano a pagina 8.


Il rimpasto dei parroci, però, lascia un’incognita. “Resta ancora un’incognita la parrocchia di Cristo Re dalla quale è stato allontanato don Carlo Giustozzi e retta da don Raffaele Masinon ancora nominato parroco”, Corriere a pagina 11.


Problemi a Santa Giustina


Il paese è da sempre dilaniato dalla via Emilia e la circonvallazione progettata è stata affossata dalla Provincia perché per un tratto il cemento avrebbe invaso l’area fluviale del Marecchia posta sotto tutela. Alla fine della via Fiumicino, vecchia strada vicinale un tempo sterrata e larga al massimo tre metri, viene costruito il depuratore di Hera. E scoppiano le prime proteste. Nessuna modifica alla viabilità viene fatta, i camion continuano a entrare nella piccola via Carpinello dal pericolosissimo incrocio a due passi dal semaforo della statale e a immettersi nella minuscola via Fiumicino. Gli abitanti sono inferociti. Poi succede che Hera decide di raddoppiare il depuratore, i lavori inizieranno dopo l’estate. Raddoppieranno anche i camion, ma ancora nessuna modifica alla strada è prevista. Non è finita, la ciliegina sulla torta è l’impianto a biogas che i residenti si sono visti spuntare dietro casa qualche mese fa”, Giovanni Bucchi sulla Voce a pagina 7.


Su tutti i quotidiani Gnassi e Rinaldis presentano la Molo street parade del 30 giugno.