GIORNALAIO 27.03.2013

Mercoledì, 27 Marzo 2013

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Urbanistica, piani bocciati in consiglio. Trc, 51 milioni per scendere dal filobus (103 più costi di gestione annuali per arrivare fino al fondo)


Urbanistica, il sindaco, grazie alla maggioranza, ieri è riuscito a bloccare la nomina dei commissari ad acta per i piani di Celle e Santa Giustina, bocciando le varianti in aula.
“In consiglio per dire l'ultima parola sui piani particolareggiati di Santa Giustina e Celle che in questi giorni hanno rappresentato il tema centrale del Palazzo. Diversi i consiglieri, in particolare tra la maggioranza, sono arrivati ieri in Sala con le idee ancora poco chiare. A rubare subito l'attenzione sono stati però i tre membri del Movimento cinque stelle, Luigi Camporesi, Carla Franchini e Gianluca Tamburini. Hanno iniziato la seduta con il tentativo, assieme ai colleghi del Pdl (escluso Giudici che è rimasto accanto a Renzi e Pazzaglia), di fare venire a meno il numero legale e quindi annullare l'assise. Il colpo è fallito per poco: erano diversi gli assenti e ritardatari anche tra la maggioranza. Pironi, il dissidente del Pd, che solo il giorno priva aveva annunciare di approvare tutti i piani, non si è mai presentato in aula. Con lui anche Brunori (Idv)”, NuovoQuotidiano (p.5).
“PER entrambi i piani i cittadini proponenti hanno chiesto formalmente alla Provincia la nomina di un commissario ad acta. Per il piano di via Borghi (Santa Giustina) è stato chiesto il 20 marzo. Datata 15 marzo la richiesta per il piano Celle. Con la bocciatura decade la richiesta”, ilRestodelCarlino (p.7).
Intanto, “sono 42mila i metri quadrati di nuove costruzioni inseriti nel Poc, il Piano operativo comunale del 2013 il cui atto d'indirizzo è stato approvato dalla giunta in attesa del passaggio in consiglio entro fine maggio per l'adozione definitiva”, NQ (p.11).


Trc. “TRC pronto nel 2017. Costo totale previsto 103 milioni (rispetto ai 92 iniziali si è saliti a 99,7 più 3,1 di contenziosi e consulenze). Ventotto i milioni di euro spesi sinora, tra progettazioni, espropri e lavori fatti. Di questi, 9,5 milioni per i sottopassi. Con questi 28, salgono a oltre 51 i milioni di oneri e spese, più costi di risarcimento e cause legali, in caso la maxi-opera venisse interrotta. Lo ha detto il direttore di Agenzia Mobilità, ingegner Ermete Dalprato, che per AM guida il progetto del metrò di costa. Il 21 dicembre scorso AM ha firmato un mutuo con la Cassa depositi e prestiti per 27 milioni di euro. Dei 42 milioni già erogati dallo Stato, 15 erogati e 9 ricevuti da AM. Le amministrazioni locali hanno anticipato altri fondi: 14 su 15,6 totali già dati da Rimini; 5,5 su 6,2 da Riccione; 5,5 su 7 (ma diventeranno 12) da AM; 7 dalla Regione. «Dopo 8 mesi di lavori — ha spiegato Dalprato — iniziati lo scorso luglio, è stato avviato il 30% dei cantieri, ovvero 3,3 km dei 9,8 complessivi tra le stazioni di Rimini e Riccione»”, ilCarlino (p.2).
“Tocca a Samuele Zerbini (Pd) racchiudere in una domanda il quesito che serpeggia dal social network al network caffè: se il Trc si blocca, i soldi che non sono stati spesi, possono essere destinati ad altro? Le fogne, ad esempio. Spazio all’ing egn er Dalprato. «Ho difficoltà a rispondere». Vabbè. «Se non c’è un provvedimento normativo specifico, non si può». Ci sarebbe il famoso Caso Parma, dove è stata chiesta l’i nt er ru zi on e dell’opera. «I fondi residui sono finiti da un’a ltra parte e c’è un contenzioso con la ditta che ha vinto l’appalto della metropolitana. Oggi è impensabile pensare destinazioni diverse di fondi. Lo Stato chiederebbe indietro la quota versata. Fino al 2011 il finanziamento statale non è stato disponibile e le spese sono state anticipate dal Comune di Rimini (14 milioni), dal Comune di Riccione (5,5) e Agenzia mobilità (5,5). Se ci fermiamo adesso lo Stato non paga più, l’opera non viene realizzata e poi non è detto che dirottando le risorse, si possa partire subito»”, Corriere (p.3).


Consulenze, il Comune pubblica la lista dei collaboratori. “In questi primi mesi del 2013 la consulenza più pesante è stata affidata pochi giorni fa a Maria Fabbri per «incarichi di Financial Manager e Project Manager per il programma di cooperazione transfrontaliera» per un totale di 54mila euro. Quasi 50mila euro invece suddivisi tra ingegneri, architetti e studi tecnici per progettazione e coordinamento dell’ex macello comunale di via Dario Campana. A gennaio era invece stato deliberato un incarico di 1800 euro per un corso di fotografia digitale per le educatrici degli asili nido. Solo 255 euro invece per il trombettiere impegnato nelle cerimonie del giorno della Memoria, dell’anniversario della morte di Giampiero Picello, vittima banda Uno Bianca, e per il giorno del Ricordo”, ilCarlino (p.6).
“Ancora stop alle consulenze d’oro. Dopo il taglio del 44% dell’anno scorso, Palazzo Garampi pubblica tutti gli incarichi online e continua a ridurli anche per il 2013, come nel caso dei lavori per il Teatro Galli (risparmiati oltre 1,2 milioni)”, Corriere (p.3).


Poltrone. “CONSULTAZIONI fino all’8 aprile, ma se ci sarà bisogno di più tempo si andrà avanti a oltranza. La sfida per la presidenza di Confindustria è appena cominciata. In questi giorni si sono susseguiti incontri e riunioni tra gli industriali riminesi, chiamati a scegliere tra Alessandro Pesaresi e Paolo Maggioli. I due sono candidati ufficialmente a prendere il posto di Maurizio Focchi, che reduce da tre mandati aveva fatto chiaramente capire di essere pronto a lasciare. L’annuncio fatto lunedì da Manlio Maggioli, che ha comunicato di non volersi rincadidare per la presidenza della Camera di commercio e di voler già dare il via da aprile alle consultazioni, di fatto ha preparato il terreno per la candidatura del figlio Paolo. Dagli ambienti di Confindustria trapela una certa fibrillazione: la mossa di Maggioli senior ha spiazzato molti, e ora la sfida tra Pesaresi e Maggioli junior è più che mai aperta”, ilCarlino (p.6).
Camera di commercio, parla il vice di Maggioli. “«Continuare nel solco tracciato da Maggioli». E’ l’augurio di Salvatore Bugli, attuale vicepresidente della Camera di commercio, nonché direttore provinciale della Cna, dopo l’ann uncio dell’addio di Manlio Maggioli, attuale presidente, dall’in carico alla scadenza del mandato, aprile 2014, dopo vent’anni alla guida dell’ente. E quanto a una possibile corsa dello stesso Bugli, il diretto interessato afferma: «Valuteremo a tempo debito»”, Corriere (p.5).


Sanità. “Azienda sanitaria di Romagna. Stiamo perdendo tempo, Rimini conta meno da un punto di vista politico e nel braccio di ferro con Forlì, Cesena e Ravenna potrebbe perdere servizi, nonostante conti e performance siano migliori. L’allarme lo lancia il presidente della Provincia, Stefano Vitali (Pd). Della serie: stiamo perdendo troppo tempo. Il fatto. Ieri mattina in Corso d’Augusto si è riunita la Conferenza sanitaria territoriale: partecipano sindaci e vertici dell’Ausl. All’ordine del giorno, l’Azienda sanitaria unica. Più il confronto con le organizzazioni sindacali”, Corriere (p.8).