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Rimini, lista Giannino. Con l’occhio già alle elezioni locali

Mercoledì, 20 Febbraio 2013

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Rimini, lista Giannino. Con l’occhio già alle elezioni locali


Ma insomma, voi potenziali elettori della Lista Fare-Fermare il declino volete un candidato con tanto di Master certificato negli Stati Uniti? Ce l’avete già: il riminese Marco Rossi, 32 anni, candidato alla Camera in Emilia Romagna. Ecco il suo prestigioso curriculum: “Sono consulente direzionale; laurea in scienze economiche e statistiche alla Bocconi di Milano e Master alla Brandeis International Business School di Waltham vicino a Boston”. Sicuro, non è che domani scoppia un altro caso Giannino e noi di InterVista ne siamo complici? “Sicuro, sicuro”.
Si conversa (e si ride) con Rossi mentre a Roma la direzione nazionale di Fare decide il destino di Oscar Giannino. Lei cosa auspica? “Giannino è una delle poche persone a cui non serve il curriculum per dimostrare competenze e capacità. Il suo curriculum è il nome stesso, di chiara fama. Oscar ha commesso un peccato di vanità, ognuno di noi ha i suoi punti deboli”. Va bene, ma il partito che deve fare? “Penso che una qualche forma di censura debba essere formulata, anche con relativa sanzione. Sull’intensità della sanzione, lascio la valutazione alla direzione nazionale”.
Agli albori della Prima Repubblica il socialista Pietro Nenni avvertiva di stare attenti a fare i puri perché poi si trova sempre qualcuno più puro che ti epura. “Qui non è problema di puri. Questo è un movimento politico fatto da gente seria. Non è opportuno dichiarare cose non vere. Punto e basta”.
Ma come è successo che lei sia finito con Giannino? “Penso che abbia un programma serio e utile ad affrontare i problemi dell’Italia. Dopo la sconfitta di Renzi, Matteo…” Già, precisazione opportuna, perché l’anno prima Rossi tirava la volata a Renzi, Gioenzo, per le comunali di Rimini. Evidentemente ha un debole per quel cognome. “Dopo la sconfitta di Renzi, le proposte politiche rimaste sul campo o erano pericolose o inefficaci”. Quindi lei è uno di quelli che faceva il tifo per il sindaco di Firenze? “Non solo facevo il tifo, sono andato a votare alle primarie e ho fatto propaganda. Vedevo in lui l’unica possibilità di non buttare via la prossima legislatura. Aveva proposte interessanti e innovative per il futuro dell’Italia”. E Renzi, Gioenzo? “Ho collaborato con lui alle amministrative del 2011 pur non avendo mai avuto la tessera PDL. Apprezzo il suo approccio appassionato e disinteressato alla politica ma non condivido la scelta di restare dentro il centrodestra berlusconiano”.
Dove pensate di arrivare con la vostra lista? “L’obiettivo nazionale è il 4 per cento, superare il quorum. Qui a Rimini contiamo di prendere di più, anche perché al Sud prenderemo di meno”. E magari pensate anche di impegnarvi nelle future elezioni locali? “Certamente vogliamo radicarci sul territorio”. Parteciperete ad uno schieramento alternativo alla sinistra? “Vedremo, la nostra sarà una valutazione comune per comune. Poi decideremo”.

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Febbraio 2013 13:29

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