GIORNALAIO 02.02.2013

Sabato, 02 Febbraio 2013

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Anche a Rimini in consiglio “desaparecidos che non mollano la poltrona”. In centro storico fiorisce la tassa per le piante. Vitali crociato contro la burocrazia. Acqua ‘salata’, Hera deve rimborsare


Politici assenteisti.Su ilRestodelCarlino due pagine dedicate ai consiglieri comunali “desaparecidos che non mollano la poltrona”: facce e parole di Alessandro Ravaglioli, Filippo Airaudo, Andrea Usai (solo faccia) del Pdl, Dario Vicini del Pd, Marco Cecchini della Lega nord (pp.4-5).


Centro storico, spunta la nuova tassa per i commercianti. “Allarme ieri mattina fra i commercianti del centro storico. Due dipendenti comunali hanno fatto visita ai negozi per spiegare che, entro poco tempo, l’amministrazione chiederà a tutti il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico per fioriere e piante. «I miei ulivi sono qui da 20 anni, costano 1.500 euro l’uno - spiega Oscar Maggioli, titolare dell’omonimo negozio di calzature in piazza Tre Martiri - e sono persino coperti da assicurazione in caso di infortuni o problemi di ogni tipo. Era stato l’ex assessore Melucci a concedere il permesso per abbellire un po’ la piazza. La manutenzione delle piante è tutta a carico di noi commercianti, se dobbiamo pagarci sopra pure la tassa, togliamo tutto»”, CorriereRomagna(p.10).


“LA DEFINISCE «la macchina del male», che pesa sulle imprese quanto e anzi «forse più della crisi». Per Stefano Vitali più della recessione potè la burocrazia, «che sta bloccando tante aziende e interi settori della nostra economia. Anche chi vorrebbe investire, ampliarsi, creare posti di lavori, non ci riesce a causa di permessi, leggi e leggine, dei troppi enti che devono rilasciare le autorizzazioni»”, ilCarlino (p.3).
“Ci sono almeno quindici grandi aziende del territorio pronte a espandersi e a dare un posto di lavoro a oltre 250 persone. Non hanno ancora potuto farlo, e non si sa nemmeno se ci riusciranno, a causa della burocrazia che li tiene in sospeso”, NuovoQuotidiano (p.9).
“Paradossale è quanto sta succedendo a San Leo, dove da anni una fabbrica che tratta ghiaia chiede semplicemente di poter rinnovare un macchinario. Nel valutarne l’impatto entra in gioco una formula matematica che calcolando il pericolo di inquinamento tiene conto anche del costo del macchinario, in sintesi più costa più inquina. Pazienza se poi non è vero, anzi è l’esatto contrario. Non si può fare”, LaVocediRomagna (p.11).
“Il Ponte sul Conca allunga l’elenco. Assicura Vitali: si parte nel 2002, nel 2009 si va a gara, fra il 2011 e il 2012 si chiude la partita, ci sono i 12 milioni di euro necessari. E allora? «Cavilli burocratici, leggi nel frattempo cambiate, ci impediscono di portare a casa l’opera». Per ora. Di fronte a tante lungaggini, però, spunta anche un caso al limite della normalità: il biodigestore di Cà Baldacci. In questo caso - finito nel mirino dei residenti - i trenta e più soggetti hanno lavorato in armonia e per un progetto evidentemente condiviso i tempi sono risultati compatibili: otto mesi dalla presentazione al via libera”, Corriere (p.11).


Turismo. “Equiparare gli alberghi alle prime case, riducendo loro l’aliquota Imu al minimo. Sui bagnini, invece, l’impegno preso nella conferenza nazionale sul turismo, tenutasi a Roma giovedì, è di fare di tutto per far uscire le concessioni balneari dalla direttiva Bolkenstein...Sono due dei sei punti della piattaforma del Pd per il rilancio del turismo, presentata a imprenditori e categorie”, ilCarlino (p.11).


Acqua salata, in arrivo rimborsi Hera.“Tra i 13 ed i 14 milioni di euro. E’ questa la cifra che Hera, secondo il comitato Acqua bene comune di Bologna, dovrebbe rimborsare ai cittadini del territorio provinciale dopo il parere che il Consiglio di stato ha formulato all’Autorità’ per l’energia elettrica ed il gas (Aeeg): secondo questo pronunciamento, va restituita quella parte di bolletta corrispondente alla remunerazione del 7% del capitale investito, per il periodo che va dal 21 luglio 2011 (cioè dalla validazione del referendum) alla fine di quell’anno (cioè prima dell’applicazione del nuovo regolamento tariffario). A fare i conti sull’effetto che il parere del Consiglio di stato può avere sotto le Due torri e’ Andrea Caselli, portavoce del comitato bolognese”, LaVoce (p.3).


Crollo dei prestiti, prefetto in campo”, NQ (p.8). “Convocherò un incontro per metà febbraio con banche e categorie, dove valuteremo l’analisi che stiamo appunto facendo, partendo da quelle più critiche. Ad esempio l’edilizia e l’immobiliare, su cui registriamo la maggior tensione”.


A Gaiofana “DUE FAMIGLIE già sotto sfratto. Altre otto rischiano la stessa fine a breve, se non pagheranno entro venti giorni gli arretrati (e si parla, in media, di 4mila o 5mila euro a famiglia). E’ una situazione drammatica quella che stanno vivendo gli inquilini del nuovo Peep Gaiofana, dove una famiglia su sei (gli appartamenti sono 56) potrebbe ritrovarsi in mezzo alla strada. Ma dall’Acer non ci stanno. «Molte delle famiglie morose, dai nostri controlli, avrebbero le possibilità economiche per pagare e non lo fanno» replica il direttore di Acer, Franco Carboni”, ilCarlino (p.9).


Rimini Terme.“Caso Rimini Terme e dimissioni del presidente Giovanni Panciroli. Fabio Pazzaglia (Sel-Fare Comune) trova le firme per portare ai voti la richiesta di una commissione d’indagine. Denuncia però l’ostracismo di Pdl e Pd… Come si può notare nessun consigliere del Pd e del Pdl ha voluto firmare nonostante l’abbia chiesto a diversi componenti di entrambi i gruppi. Alcuni di questi mi hanno confessato che è già partito l’ordine di scuderia di affossare la proposta di istituire la commissione di indagine”, Corriere (p.8).


Rimini e il suo strano rapporto con il bello e il vero. “Sulle vecchie pietre nel cantiere del Trc c’è ancora di che scavare, in ogni senso. Riepiloghiamo. Giovedì La Voce ha dato la notizia, corredata di fotografie, di vari grossi lastroni di pietra presenti sia dentro che fuori le recinzioni dei lavori in corso, di lacerti di muratura dall’aspetto tutt’altro che contemporaneo, e di due strane canaline murarie parallele che il pomeriggio di mercoledì sono state ricoperte di terra. Nel pomeriggio dello stesso giorno Agenzia Mobilità, il consorzio pubblico che funge da stazione appaltante della metropolitana di costa, ha inviato un comunicato - pubblicato pressoché interamente da La Voce - che diceva: “E’ priva di fondamento la notizia e le immagini relative alla presenza di ‘presunti resti antichi’ nella zona del cantiere”. Ma le spiegazioni di AM non sono del tutto convincenti”, LaVoce (p.15). “L’architetto Pierluigi Foschi, per tanti anni direttore dei Musei Comunali, ha fatto una ricostruzione cartografica molto precisa della situazione utilizzando una foto aerea del 1974 (immagine in pagina, ndr). In azzurro si vede il corso del Marecchia, in rosso l’anello dell’anfiteatro romano e il tracciato del molo. Questa immagine è esposta al Museo della Città a fianco delle fotografie dei ritrovamenti. Il tutto può essere utilmente confrontato con la famosa mappa dell’Arrigoni datata 1616 (o 1617) e presente negli studi del Clementini, con la raffigurazione del molo didascalizzato così: “Muro dell’antico porto”. Conclusione: planimetricamente, la zona del cantiere è interessata dal porto romano e dal faro romano”. La soprintendenza, però, in sopralluogo non ha trovato nulla di interessante.


San Patrignano. Su tutti i quotidiani le parole affidate dalla vedova di Vincenzo Muccioli a Gente. “«Lascio San Patrignano e voglio portare via anche Vincenzo che è sepolto lì. Quella non è più la sua San Patrignano. Io dico che da lassù mio marito sta soffrendo». Rompe il silenzio Maria Antonietta Cappelli Muccioli, la vedova di Vincenzo, il fondatore della comunità che sorge sui colli di Coriano. L’ultima della famiglia a vivere ancora nel centro di recupero di tossicodipendenti ha deciso di rendere nota la sua decisione dopo avere lasciato la dimora dove viveva da decenni. «Non voglio più essere complice di una situazione ingiusta e inaccettabile», ha detto”, Corriere (p.3).


Fisco. “Premiare i comportamenti fiscali virtuosi e prevedere «attenuanti » a chi non paga le tasse se poi contribuisce al bene della comunità finanziando i servizi per lo stesso importo che dovrebbe versare allo Stato.Si vuole porre come una provocazione l’ultima fatica letteraria dal titolo “L’evasione fiscale. Reato penale, peccato contro la giustizia, male necessario per sostenere l’impresa?” di Marco Cicchetti, Luigi Lorenzetti e Stefano Zamagni, noto economista riminese. Il testo verrà presentato oggi, alle 15, nella sala Acqua dell’Sgr”, Corriere (p.9).


Tassa di soggiorno a Riccione. “«Con un’informativa e altri mezzi quest’estate dirò ai turisti perché abbiamo introdotto la tassa di soggiorno». Una targhetta sul banco del bureau «spiegherà che l’obolo va a vantaggio loro, in termini di qualità dei servizi», spiega il sindaco Massimo Pironi” che supera illeso la mozione di sfiducia della minoranza, Corriere (p.13).