Zanzini (Federmoda): un errore i saldi dal 3 luglio

Giovedì, 17 Giugno 2021

(Rimini) “Dobbiamo fare i conti con un’altra decisione che non ci vede del tutto favorevoli". Il presidente di Federmoda della provincia di Rimini, Giammaria Zanzini si riferisce all’avvio dei saldi estivi "presto, prestissimo, il 3 luglio prossimo". Se "da una parte siamo contenti che quasi tutte le regioni abbiano deciso di far partire i saldi lo stesso giorno, evitando così l’antipatico nomadismo per lo shopping, dall’altra valutiamo questa data non consona ai reali bisogni delle nostre attività. Vendere merce scontata in piena stagione, e il 3 luglio non si può certo definire fine stagione soprattutto in una città turistica come la nostra, non aiuta le imprese che stanno ancora pesantemente facendo i conti con la mancanza di liquidità dopo i mesi di chiusura imposti dalla pandemia".

"Abbiamo già subito un forte calo dei consumi dettato oltre che dalle chiusure, anche dalla poca capacità di spesa degli avventori, per non parlare del combinato disposto di smart working e chiusura di bar e ristoranti che per lungo tempo ha di fatto svuotato le strade cittadine. Se si vuole affossare definitivamente il commercio, quella dei saldi anticipati è la strada giusta. Sarebbe invece più consono alle reali necessità posticiparli a fine luglio o ad agosto, facendogli acquisire un valore maggiore. Quest’anno poi vi è anche un problema pratico: la merce nei negozi è arrivata tardi e anche la primavera meteorologica ha tardato ad arrivare, per cui le vendite finora si sono limitate molto e fare scattare subito i saldi significa perdere buona parte della marginalità per il commerciante al dettaglio". 

In questo contesto "vanno a nozze multinazionali del fast-fashion e grandi brand che possono avere marginalità più ampie nei loro outlet fisici e negli store on-line, che attualmente non hanno regole. Questo, purtroppo, è il far-west della moda che si è creato. A noi non resta che appellarci ai nostri clienti, ai nostri turisti, affinché premino gli sforzi di chi ogni giorno tira su la serranda della sua piccola attività di vicinato, che sta in piedi con difficoltà ma non smette mai di creare luce e appeal per la città, oltre che posti di lavoro e ricchezza per tutta la comunità”.