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"Danni irreversibili al lungomare nord", Ravaglioli chiede discontinuità nel post Gnassi

Giovedì, 10 Giugno 2021

(Rimini) "I lavori eseguiti sul lungomare di Rimini nord hanno provocato danni irreversibili per il Comune di Rimini". Lo sostiene il legista riminese Alessandro Ravaglioli in merito al Parco del mare." Lavori sbagliati sotto il profilo edile con materiali inadatti ma soprattutto senza una regia urbanistica ed un piano della mobilità e dei parcheggi a monte. Un fiume di soldi davvero buttati alle ortiche, con un progetto da rifare completamente per il quale ci vorranno non meno di 5 anni anche solo per realizzare eventuali parcheggi scambiatori a monte della ferrovia".

Ravaglioli si riferisce "in particolare, alle frazioni di Viserbella e Torre Pedrera dove il Piano strutturale comunale zonizza tutta l’area a monte della ferrovia quale “Territorio rurale ad alta vocazione produttiva agricola” e quindi per concretizzare un’eventuale piano della sosta (ad oggi neppure abbozzato!) occorrerebbe addirittura una variante al Psccon un tempistica di realizzazione stimabile in non meno di due anni. Nella frazione di Viserba e Rivabella invece si sarebbe potuto agire sin da subito (anche se con scarso margine di manovra) con una modifica al solo Regolamento urbanistico ed edilizio, ma nulla è stato fatto".

Ravaglioli ipotizza anche une "tempistica più ottimistica per l’esecuzione dei parcheggi": un anno per la redazione del Piano della mobilità e della sosta, "che ad oggi non c’è"; due anni per la variante urbanistica a mezzo di accordo programma (ex art.59-60 della LR 24/2017) con tanto di procedura semplificata con progetto di opera pubblica (ex art 53 della LR 24/2017); un anno per i reperimenti finanziamenti pubblici più sottoscrizione accordi pubblici-privati; un anno per i bandi di gara e lavori. 

"Quando lasciai il Consiglio Comunale nel 2016 si parlava proprio dell’esigenza di questa variante come supporto essenziale per lo sviluppo del progetto del Parco del Mare, ma poi tutto fu lasciato cadere nel vuoto", ricorda Ravaglioli. "Sembra non esservi alcuna volontà politica se non quella di dare seguito ad una posizione ideologica sulla mobilità che vorrebbe essere innovativa ed ecologica ma nella sostanza ci riporta al medioevo".

A livello "teorico" si sarebbe "anche potuta ipotizzare una parte di città a Rimini nord del tipo Zermat, dove vai in vacanza lasciando l’auto ad una stazione treni con mega parcheggio scambiatore e poi con navette elettriche i turisti vengono portati agli hotels per una vacanza senza auto, ma tutto questo avrebbe dovuto essere pianificato e realizzato prima dei lavori sul lungomare con un efficiente sistema a monte. Invece la città si trova in una situazione drammatica dove si pensa di far fronte a questo problema utilizzando in maniera disarticolata e schizofrenica qualche parcheggio a caso (fiera, scuole, ecc.)", spiega Ravaglioli, che conclude: "Sinceramente non capisco se trattasi di incapacità amministrativa e buona fede o viceversa di un deliberato progetto di abbattimento dell’industria turistica della città.  E’ chiaro che davanti ad errori i questa gravità serve una discontinuità totale dalla giunta Gnassi".