GIORNALAIO 11.01.2013

Venerdì, 11 Gennaio 2013

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Lista Monti, il primo nome. Questura, il comune ancora al tar per un risarcimento. Credito Romagna, chiesti rinvii a giudizio. Polveri sottili, masterplan e commercio


Elezioni. “Lista Monti, l’esperto mondiale riminese di medicina internazionale e direttore del Centro Oms, Walter Pasini, è in pole position per un posto verso le elezioni politiche del 24 febbraio. Il noto dottore ha infatti dato la disponibilità per la sua candidatura e il curriculum, così come richiesto dallo stesso Monti per tutti i potenziali parlamentari, è stato prima vagliato e poi approvato da Mauro Bondi”, CorriereRomagna (p.9).
“Niente televisione, niente consiglio aperto sul lavoro nero. La decisione è arrivata ieri durante la conferenza dei capigruppo del consiglio comunale, che hanno deciso di rinviare la seduta prevista per il 24 gennaio. La motivazione è semplice e curiosa allo stesso tempo: l’arrivo delle elezioni politiche del 24 febbraio fa scattare il regime di ‘austerity’, legata anche a una esigenza di par condicio”, Corriere (p.9).


Questura. “Torna a galla il nodo della nuova questura: il Comune non molla la presa e vuole quei 10 milioni di risarcimento dalla Da.ma srl, la società con cui da anni sta ingaggiando battaglie legali per la struttura di via Roma. Palazzo Garampi lo farà al Tar, dopo che lo stesso Tribunale amministrativo regionale aveva respinto la richiesta del risarcimento nel maggio del 2011. Ma dall'amministrazione comunale sono tornati alla carica e sono riusciti a spuntarla davanti al Consiglio di Stato, che ha dichiarato la nullità della sentenza che dava torto al Comune per “mancanza dei suoi requisiti essenziali di forma”. In sintesi: la sentenza del Tar che negava i soldi all'amministrazione era stata firmata solo dal giudice estensore e non anche dal presidente del collegio giudicante”, Corriere (p.5).


Tares. “Per stabilire l’entità della famigerata Tares, bisognerà vedere chi la spunta fra Hera e i comuni. Il gestore del servizio e le amministrazioni hanno discusso nelle scorse settimane, senza trovare un accordo, il tasso di inflazione da applicare ai calcoli dei costi operativi. «I comuni sono d’accordo che l’aumento sarà solo quello dell’inflazione programmata, e non di quella reale come chiede Hera», ci informa Stefano Giannini, sindaco di Misano Adriatico e coordinatore del consiglio locale in seno ad Atersir per la provincia riminese”, LaVocediRomagna (p.15).


I negozi chiudono in centro. “Lo sottolinea Gaetano Callà, il presidente della Fipe-Confcommercio della Provincia, un fiume in piena sull’argomento: «La banche non fanno più credito, gli affitti sono alle stelle quando andrebbero diminuiti del 50%, il Comune dà un’altra mazzata per l’affitto del suolo pubblico, la raccolta dell’immondizia è quadruplicata e le utenze sono a quotazioni assurde»”, NuovoQuotidiano (p.7).
A Marina centro una spaccata al giorno per il negozio Benny’s. “«La mattina del 23 dicembre - racconta - attorno alle 5 un ragazzo in motorino, probabilmente con un altro che gli faceva da palo, mi ha sfondato la vetrina con un martello. Poi però quando si è accorto che stava passando qualcuno a fare jogging, è scappato». La mattina dopo il copione s’è ripetuto: «Sempre alle 5, il 24 è tornato, ed era la stessa persona. Avevo appena riparato il buco, ma lui l’ha aperto di nuovo, è riuscito a entrare e stava tentando di portare all’esterno un manichino coi vestiti. Sono però arrivati subito i carabinieri»”, LaVoce (p.10).


Case popolari. “Quelle palazzine, con gli alloggi popolari, proprio non le vogliono. «Una colata di cemento, un pugno nell’occhio che congestionerà l’intera area», tuonano i residenti tra via Toni, Dario Campana e De Giovanni. A scendere in trincea per una battaglia legale sono circa 50 famiglie, che hanno deciso di trascinare il Comune al Tar, a cui si sono rivolti per interrompere i lavori. E, se dovessero spuntarla, l’effetto domino sarebbe pesante. Sì, perché l’intervento in questione rientra nella mega riqualificazione da oltre 4 milioni che sta portando alla riqualificazione della area ex Macello: parcheggi, case Acer e Tecnopolo universitario”, Corriere (p.9).


Accusa: omicidio colposo. A Santa Giustina “la protesta contro il traffico ormai insopportabile, da pacifica, si prepara ad assumere toni minacciosi. Allo studio c’è un esposto alla magistratura. Omicidio colposo plurimo si spinge a ipotizzare il comitato Santa Giustina c’è da sempre. «Stiamo mettendo insieme i dati. Qui siamo di fronte all’intossicazione di area urbana». Parole grosse che danno però il senso dell’esasperazione raggiunta dai residenti, 5.000 circa nella frazione attraversata dalla via Emilia”, LaVoce (p.12)
Intanto, ieri stop auto contro le polveri sottili. “Nonostante il divieto però quella di ieri non sembrava a dire il vero una Rimini tanto diversa rispetto al solito: numerose infatti le auto in giro sulle strade principali così come su quelle secondarie, per lo meno nel primo pomeriggio (il blocco, partito alle 8,30 si è protratto come abituale fino alle 18,30). Traffico quindi intenso in via Roma, via Circonvallazione occidentale, via Flaminia, via Tripoli, via Flaminia Conca, in entrambe le direzioni. Stesso discorso in via Caduti di Marzabotto e via Marecchiese”, NQ (p.11).
Carlo Baldantoni (comitato per il trasferimento dell’A14) riprende Luigino Garattoni (Sel). “Non faccia come lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia, perché quando la Provincia di Rimini ha votato il potenziamento dell’autostrada a tre corsie il signor Garattoni era consigliere dei Verdi, presente in aula, ma non ha partecipato al voto”. “Non credo, come dice Garattoni, che il problema delle polveri si combatta con la piantumazione di cespugli o boschetti ai lati dell’autostrada oppure con l’incremento delle piste ciclabili, quando il traffico autostradale arriva da Grecia, Turchia, Albania, via mare fino a Bari - continua il promotore del comitato per il trasferimento dell’A14 - Lungo questo tratto prima della crisi economica transitavano fino a 150.000 automezzi al giorno, oltre 26.000 tra pullman e tir. E un camion inquina più di 26 macchine messe insieme”, LaVoce (p.12).


Masterplan per Rimini nord. La replica del consigliere comunale Alessandro Giorgetti. «Non corrisponde al vero che tutto sia limitato al solo circolo nautico di Viserba. Vi sono altre idee, e proposte progettuali. Cito solo quelle più importanti: l’assegnazione delle funzioni specifiche che per Rimini nord sono ‘polo della città attiva sport e salute’, ‘Regina delle acque’, linee guida per la creazione del parco del mare aventi carattere di villaggio turistico naturale. Tale progetto porta con sé anche un nuovo studio della viabilità, con aree di sosta localizzate a monte della ferrovia e assi di penetrazione pedonali riqualificati sul tema delle acque, il modello di riferimento può essere considerato Misano adriatico», LaVoce (p.13).


Credito di Romagna e Ibs, chiesto rinvio a giudizio per indagati. “Nelle richieste al giudice di rinvio a giudizio formulate da Di Vizio, infatti, sono usciti con la richiesta di patteggiamento della pena, Giovanni Mercadini (il motore e ispiratore del Credito di Romagna), Giorgio Fabbri, Luigi Martelli e Gaetano Rossi. Restano invece sotto l’arcano del giudizio (se il Gup accoglierà le richieste) Alessandro Fornari, Giovanni Battista Ghini, Luigi Lamacchia, Michele D’Alessandro, Gianluigi Facchini, Giuseppe Maria Farneti, Edo Lelli, Manlio Maggioli, Maurizio Prati, Fiorenzo Rivelli, Ambrogio Rossini, Emanuele Rossini, Roberto Valducci. Il 24 e il 30 gennaio la parola alle difese che sono molto agguerrite”, Corriere (p.8).