Fondazione: opere di Reni e Guercino in mostra in cattedrale

Mercoledì, 26 Maggio 2021

(Rimini) Dal 28 maggio al 18 luglio 2021 nella cattedrale di Rimini si potranno ammirare due capolavori poco noti del Seicento. Raffigurano entrambi Giuseppe: il San Giuseppe con Bambino, attribuito a Guido Reni (nella foto), di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, e il San Giuseppe con bastone fiorito, di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino, di proprietà della Diocesi di Rimini.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio in collaborazione con la Diocesi, ricordando la figura di San Giuseppe nell’anno a lui dedicato da Papa Francesco, è volta a sottolineare la presenza a Rimini di due importanti opere seicentesche, per la prima volta visibili a raffronto e al tempo stesso in dialogo, provenienti rispettivamente dal Museo della Città e dalla Sala San Gaudenzo attigua al Tempio Malatestiano. Del San Giuseppe con Bambino di Guido Reni (1640 ca.), Alessandro Giovanardi, critico d’arte, con Marco Ferrini curatore della proposta, invita ad apprezzare “la pittura pura e velata, delicatissima in ogni suo molteplice passaggio di colore, intrisa di un tepore insieme domestico e metafisico”, soffermandosi “sulla finezza della tela e sulle sue qualità estetiche e linguistiche”.

Massimo Pulini, che lo ha ‘scoperto’ anni fa nella Chiesa di Trarivi, parla del San Giuseppe con bastone fiorito del Guercino (1641 ca.) come di un’opera “raffinata e quanto mai intensa”, cogliendo nel dipinto “una viva memoria del possente sentimento della prima maturità” dell’artista centese, “anche se una rinnovata calma vi si è aggiunta”.

Le schede critiche dei due dipinti sono presenti in una pubblicazione edita per l’occasione da Il Ponte. “C’è un patrimonio artistico importante, ancora poco noto al grande pubblico, che merita di essere valorizzato perché è parte integrante della nostra comunità”, osserva Mauro Ioli. “L’impegno della Fondazione, con questa ed altre iniziative in programma nei prossimi mesi, è teso a favorire l’incontro tra i riminesi e la bellezza che traspare dai tanti beni artistici disponibili, parte dei quali di sua stessa proprietà”.