Sacchetti (Pd): bene il dialogo coi 5 Stelle, ma sui programmi, senza "giochi" o veti

Domenica, 25 Aprile 2021

Il segretario provinciale del Pd Filippo Sacchetti accoglie favorevolmente la disponibilità del Movimento 5 stelle ad avviare un confronto con il centrosinistra per le prossime elezioni comunali di Rimini. Purchè sia un confronto sui programmi, senza “giochetti”politici, arroccamenti e veti. Si tratta di partire da ciò che ha realizzato l’amministrazione uscente.

“Anche il Pd e gli alleati a Bologna e Ravenna partono dal lavoro fatto e nelle stesse condizioni dialogano positivamente con il movimento. Si può fare anche a Rimini”.

Ecco il testo integrale della lunga nota di Sacchetti.

Colgo come una interessante opportunità l'intervento di Sarti e Croatti sulla disponibilità del Movimento 5 Stelle a confrontarsi con il centrosinistra per le amministrative di Rimini 2021. 

Si tratta  di un processo importante, a cui diciamo essere disposti a dare seguito, col confronto e senza arroccamenti, discutendo sulle cose da fare per la città che abbiamo in comune, Rimini. 

D'altra parte è stato il presidente Bonaccini già con la sua campagna elettorale prima, poi col suo governo dopo, a porre temi di merito, visione di paese e regione al centro del rapporto con le forze politiche e anche con i 5 stelle, a partire dalla responsabile regionale Piccinini.  

Credo fermamente che questa sia la condizione imprescindibile, l'unica,  per stabilire una intesa con il Movimento. 

Il confronto, il programma, i problemi veri e concreti che devono diventare progetti e realizzazioni. Per il centrosinistra in cui crediamo e per il Movimento 5 stelle sono convinto conti solo questo e non evocare architetture, trame alleanze tattiche politiche che davvero nessuno più vuole perché inutile e elitaria. 

Del resto proprio il M5S in questa fase è dentro una sfida e davanti ad un bivio storico: o quello di lasciarsi andare a vecchie logiche interne finite con l'esasperare la logica dell " accaparrarsi" ruoli e poltrone o viceversa quello di essere protagonista di un radicale processo di riorganizzazione interna, processo  auspicato e guidato da  Giuseppe Conte; processo che mira dichiaratamente a confrontarsi su merito e concretezza, e non altro, con il pd e il centrosinistra a livello nazionale e locale. Così dovrà essere anche a Rimini. Nella pandemia e dopo la pandemia si sta con la pianificazione strategica, intorno alle 5 priorità della Salute, del Lavoro e dell'Economia, dell'Ambiente, dell'Educazione, della Sicurezza. Questa è la vera e sola sfida che ci deve convincere a stare da una parte precisa. E la si vince non con le alleanze ideologiche, ne col protagonismo che si cerca sui giornali ( nazionali e locali ) ma con la consapevolezza che amministrare la città in cui si vive è tra i servizi più alti e soddisfacenti possano essere svolti da donne e uomini. Aggiungo: soprattutto a Rimini, la città che ha saputo più innovare e rigenerarsi sotto ogni punto di vista forse in Italia negli ultimi anni. Su questo enorme lavoro partiamo con fiducia e consapevolezza per i prossimi 5 anni. 

Il Movimento 5 Stelle può essere un compagno di viaggio, insieme ai partiti e alle forze civiche e dall'amministrazione comunale che hanno condiviso un lungo percorso. Ma con l'orgoglio e la consapevolezza di quello che si è fatto e si dovrà fare, discutendone insieme. 

Anche il pd e gli alleati a Bologna e Ravenna partono dal lavoro fatto e nelle stesse condizioni dialogano positivamente con il movimento. Si può fare anche a Rimini.

D'altra parte la sfida è anche mettere in campo una cosiddetta classe dirigente da livello locale a quello parlamentare che venga misurata sul merito e per le cose concrete che fa per Rimini e non per ruoli assegnati da logiche interne ai partiti.

Se rimini e gli altri comuni se la sono cavata da soli, è perché gli interessi territoriali anche a Roma li hanno portati avanti anche i sindaci. 

Ancora un altro salto e di alto profilo è quello che rimini merita anche ai più alti livelli rappresentativi che devono sempre essere vicini ai territori , non solo quando si vota . La sfida per conquistare un po'  di risorse del Pnrr  ha bisogno di competenza passione e amore  e impegno quotidiano  per rimini . Meno di politici legati solo a equilibri interni.

Credo di non sbagliare se dico che questo si aspetta Rimini e la comunità riminese dalla politica. 

Chi crede in questo,  apre confronti seri di merito, senza pregiudizi e veti sui processi in corso nel centro-sinistra. Proviamoci!