Concessioni spiagge, lunedì il Senato voterà per proroga 30 anni. Primarie centrosinistra, dal diritto al voto all’elemosina del diritto. Palomba: spending review disorganizza sicurezza. Carim2, Eticredito: garanzie per fusione
Spiagge
“CONCESSIONI balneari prorogate di trent’anni, dal 31 dicembre 2015 al 2045. Di fatto, sarebbe uno stop al temutissimo bando europeo di riassegnazione degli arenili imposto dalla direttiva Bolkestein. La proroga - un dono del cielo per gli operatori balneari - è contenuta in uno dei due articoli ‘omnibus’ del Decreto sviluppo bis, riscritti e depositati l’altra sera in Commissione Industria al Senato. Una riscrittura bipartisan, poiché gli articoli (il 33 e il 34) sono stati vergati dai relatori del provvedimento, Simona Vicari (Pdl) e Filippo Bubbico (Pd). Gli emendamenti, che sarebbero stati concordati in anticipo con il governo, andranno al voto lunedì”, ilRestodelCarlino (p.3). “«ABBIAMO lavorato in queste settimane con i parlamentari Sergio Pizzolante e Maurizio Gasparri per la definizione di un emendamento che proroghi la durata delle concessioni balneari attuali. Dopo questo primo via libera in Commissione Industria, ci auguriamo che lunedì arrivi l’ok dal governo». Incrocia le dita Giorgio Mussoni”.
“Una maxi-proroga che sembra ricalcare quella che, nel maggio 2011, propose l’allora ministro Tremonti (che addirittura indicò in 90 anni l’allungamento delle concessioni). Anche se l’estensione quasi secolare finì in un nulla di fatto. «In questo caso però le condizioni sono profondamente diverse — spiega il parlamentare Pdl Sergio Pizzolante — per vari motivi. Primo: l’attuale emendamento, che nasce da una proposta del senatore Gasparri concordata con il Pdl, è stato fatto proprio, dopo iniziali perplessità, anche dal Pd, come attesta la firma del senatore Bubbico». «SECONDO — prosegue Pizzolante — diventa urgente, a due mesi di silenzio nelle relazioni tra Italia e Unione Europea sulla vicenda, che si arrivi a una definizione. Terzo, c’è l’importante e recente precedente della Spagna, che ha chiesto, ottenendo una prima risposta affermativa (da parte del Commissario europeo alla Giustizia, mentre è atteso il parere del Commissario alla Concorrenza), di poter evitare per il momento le previsioni della ‘Bolkestein’. E anche se le condizioni sono diverse, si tratta di un precedente importante. E’ evidente che l’Europa non può non concedere all’Italia ciò che concede alla Spagna»”, ilCarlino.
“L’avvocato Roberto Manzi, consulente dell’associazione Oasi Confartigianato, resta cauto: «Non so se questo tentativo di allungare le concessioni riuscirà a passare, spero solo che dietro ci sia il governo, che rappresenta un fattore determinante, e non solo senatori e deputati»”, CorriereRomagna (p.3). “L’onorevole Elisa Marchioni non ha dubbi: «Trovo importante cercare la mediazione che dia la risposta legislativa a questo comparto importante che attende cosa accadrà nel proprio futuro». Intanto lunedì, il Consorzio operatori balneari Marina Riminese si riunirà alle 10.30 in via Chiabrera, proprio per fare il punto sulla situazione e capire quale sarà il destino delle loro concessioni”.
“Parla di «grande risultato politico per i balneari» il direttore di Ascom Cervia, Cesare Brusi, mentre una durissima condanna a questo emendamento arriva dal Wwf Italia che attacca quello che ritiene «un inciucio bipartisan in piena violazione degli obblighi comunitari fissati dalla cosiddetta direttiva Bolkestein sulla concorrenza». Secondo gli ambientalisti c’è «una classe politica che continua ad illudere le migliaia d’imprenditori balneari che potranno trovare le proprie garanzie solo all’interno del quadro comunitario». Il deputato leghista Gianluca Pini, segretario del Carroccio romagnolo, è stato invece attaccato sulla sua pagina Facebook da alcuni balneari (a cui ha duramente replicato) per avere proposto in commissione una deroga per quegli stabilimenti con strutture inamovibili che a fine concessione lo Stato si incamera, e non anche per quelli con strutture facilmente rimovibili. «La proroga di 30 anni - ha scritto Pini sul social-network rispondendo ad alcuni operatori - posso anche dirvi che va bene, ma senza una legge organica non serve a un c....!! Si torna subito in infrazione e salta anche la proroga al 2015? Volete andare a gara a marzo? Ognuno è libero di suicidarsi come vuole... »”, LaVocediRomagna (p.3).
La lettera del bagnino all’albergatore sul “perché lui e la maggior parte dei suoi colleghi dovranno smontare campi da beach tennis, da bocce, giochi, gazebi e pedane col rischio di non poterli rimontare in tempo per la prossima stagione estiva”, LaVoce (p.13).
Sicurezza
“Claudio Palomba sveste i panni di prefetto e indossa quelli di presidente del sindacato prefettizio. Il risultato? Sui tagli ai presidi è un fiume in piena: «Questi interventi sono il presupposto per sfasciare il sistema della sicurezza sul territorio»”, Corriere (p.8).
Primarie centrosinistra, il nodo dei nuovi iscritti all’albo dei votanti
“Sarebbe la rivoluzione, soprattutto da parte dei ‘renziani’. Che ieri pomeriggio, non a caso, hanno deciso di fare un blitz alla sede del Pd per vigilare sul comportamento tenuto dai garanti, giudicati «troppo rigidi». «Quello che abbiamo sentito e anche letto sui giornali — si sfogava ieri mattina il consigliere comunale di Rimini Samuele Zerbini, un ‘renziano’ di ferro — è allucinante. Sembra quasi che si stia facendo di tutto per impedire ai riminesi che non l’hanno ancora fatto di votare alle primarie». Ecco perché Zerbini, il consigliere comunale Mattia Morolli e altri hanno ‘presidiato’ la sede Pd mentre arrivavano decine di riminesi a iscriversi per il voto di domani. In totale, le richieste sono state quasi 800 via mail e via fax (comprese quelle di chi si è iscritto tramite il contestato sito internet www.domenicavoto.it), a cui vanno aggiunti i quasi 200 che si sono presentati di persona tra ieri e giovedì. In totale fanno così quasi mille elettori in più (sulla carta) nel Riminese al ballottaggio di domani, oltre ai 21.655 che, almeno così si suppone, torneranno alle urne dopo il primo turno”, ilCarlino (p.9).
Chi potrà votare? “I numeri ufficiali saranno dati oggi, dopo la scrematura che ieri, fino a tarda sera, hanno portato avanti Francesco Bragagni (Psi), Enrico Bronzetti (Pd), Susy Sorvino (Sel). La risposta, solo in caso affermativo, raggiungerà gli elettori ‘promossi’ al ballottaggio”, Corriere (p.5).
Carim2, fusione di Eticredito
“In ballo non c’è un sacchetto di brustole ma 14 milioni di euro, il patrimonio di Eticredito che un domani, nella fusione per incorporazione, andrebbero a ricapitalizzare la Carim consentendo a quest’ultima un più ampio raggio di attività. Giovedì sera nei locali della Caritas l’assemblea dei soci della banca etica ha esaminato la proposta dell’istituto di piazza Ferrari, già oggetto di discussione con l’allora commissario straordinario Carollo. Dalle indiscrezioni che circolano, si sa che l’assemblea ha espresso un sì unanime alle trattative con Carim, ma a precise condizioni. Il cda di Eticredito dovrà esplorare se l’ipotesi di fusione con Carim sia fattibile o no. Nel senso di esaminare se corrisponda agli interessi di tutti i soci, e non solo quelli di Carim e Fondazione, oggi soci di Eticredito con il 24% delle quote. Il progetto si potrà realizzare - è emerso dall’assemblea - solo se verrà accettato l’inserimento nello statuto della Carim del Comitato Etico, organismo di indirizzo degli impieghi verso il Terzo settore, le famiglie bisognose, le parti deboli della società riminese, beninteso nei limiti percentuali che la banca potrà dedicare a questi rapporti”, LaVoce (p.11).
Asl e spending review
Intervista del Carlino a Marcello Tonini. “Nella provincia di Rimini sono presenti cinque ospedali per 332 mila abitanti: pensa che in un’ottica di risparmio potranno essere mantenuti così come sono? «E’ chiaro che seguiremo le indicazioni della Regione ma penso che così come sono gli ospedali non vadano bene. Alcuni cambiamenti, anche se mirati, dovranno essere affrontati. Penso a Novafeltria: un pronto intervento in grado di stabilizzare un paziente è imprescindibile, tanto è che stiamo effettuando un investimento di 1,5 milioni di euro per potenziarlo. Poi occorre valutare se tenere o meno una chirurgia che ha piccoli numeri ma che può servire, ad esempio, per interventi alla mano o alla cataratta. Per Santarcangelo va valutato se mantenere la chirurgia del seno o inserirne un’altra a più bassa complessità come quella, sempre per fornire esempi pratici, addominale. Sono riflessioni che occorre fare in termini di costi-benefici, anche nel senso di non allungare le liste di attesa»”, (p.7).
Il masterplan secondo il comitato di Miramare, NuovoQuotidiano (p.7).
Don Carlo Rusconi e le leggi ingiuste, LaVoce (p.11).
Presentato ieri il cartellone del capodanno più lungo del mondo (tutti i quotidiani).