Balneari Bolkestein

La Corte di giustizia europea “stabilisce che alla scadenza di una concessione per l’occupazione del demanio pubblico, salvo un diverso accordo, il concessionario è tenuto a cedere immediatamente al concedente, gratuitamente e senza indennizzo, le opere non amovibili”, scrive il consiglio di stato in una sentenza del 14 ottobre. Tuttavia, “ciò non impedisce di valutare, nell’ambito dei futuri bandi di gara per l’affidamento delle concessioni demaniali marittime, la concreta possibilità di riconoscere al concessionario uscente e a carico del subentrante l’equa remunerazione degli investimenti effettuati per le opere installate sul demanio marittimo, nel caso vi siano investimenti non ammortizzati e per la sola parte non ammortizzata mediante l’attività economica svolta sull’area demaniale in concessione” (Corriere).

14 ottobre 2025
“Quella lettera non siamo noi”
 
Giulia Corazzi, segretaria provinciale del Pd, interviene sulla polemica interna innescata dalla reazione di 64 iscritti (tra essi, Maurizio Melucci) alle parole del presidente della regione Michele De Pascale al Ttg. Al momento delle aste i concessionari uscenti dovranno essere indennizzati dai concessionari che subentreranno (non dallo Stato con i proventi dei canoni, come prevedono proposte già bocciate dall’Europa). “Quella espressa da De Pascale in modo chiaro è la linea del nostro partito regionale e nazionale, nota a tutti”, ha ribadito Corazzi ai dem che hanno affidato il loro dissenso a una lettera per il segretario regionale Luigi Tosiani (ilCarlino, Corriere).

13 ottobre 2025
Indennizzi ai bagnini, un pezzo di Pd contro De Pascale 
Sessantaquattro tra iscritti e militanti del Pd hanno firmato una lettera indirizzata al segretario regionale del partito Luigi Tosiani per condannare le parole con cui il presidente della Regione Emilia Romagna, Michele De Pascale, al Ttg ha chiesto indennizzi per i concessionari balneari uscenti, quando sarà il momento delle aste. “La mia posizione sulla questione delle concessioni balneari è sempre stata nota e tale per cui i concessionari entranti, laddove si fosse dovuti arrivare alle evidenze pubbliche per assegnare i bagni, avrebbero dovuto prevedere anche un equo indennizzo a chi non avrebbe così più potuto portare avanti la propria impresa”, ribadisce. “E se l’Europa a tal proposito solleva obiezioni, ripeto che nel merito di questo aspetto si tratti di un tema italiano, che può essere risolto in diversi modi se il governo vuole farlo veramente”, aggiunge (ilCarlino, Corriere).

10 ottobre 2025
Spiagge, Salvini e De Pascale scaricano la Ue 
Ieri al Ttg, a tema le concessioni demaniali e soprattutto i loro rinnovi. Pochi giorni fa la commissione europea ha scritto al governo. “Ci è stato detto che gli indennizzi non si possono dare, ma noi non ci fermiamo”, ha detto il ministro infrastrutture e trasporti Matteo Salvini. Il riferimento è agli indennizzi per i concessionari uscenti, una volta che le concessioni delle spiagge torneranno disponibili sul mercato. “Indennizziamo i tassisti se aumentano le licenze e non i balneari. Perché l’Europa si mette di traverso a una misura di welfare?”, domanda il presidente dell’Emilia Romagna Michele De Pascale (ilCarlino, Corriere).

1 ottobre 2025
Concessioni, “pressing su Salvini”
 
In occasione del Ttg, in fiera a Rimini dall’8 al 10 ottobre, il presidente della Regione Emilia Romagna conta di incontrare il ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini per mettere a tema la questione dei rinnovi delle concessioni balneari. “Sono almeno 10 anni che il settore balneare è fermo sugli investimenti. È evidente che non si può rilanciare il settore balneare senza una strategia sulle spiagge” (ilCarlino).

23 luglio 2025
Balneari, indennizzi bocciati
   
La Commissione europea ha respinto il decreto indennizzi. Il documento, molto atteso dai balneari, in vista delle aste pubbliche delle spiagge, andava a integrare il decreto Fitto con compensazioni per il valore aziendale o di mercato dell’impresa balneare, in favore dei concessionari uscenti (Mondobalneare, ilCarlino, Corriere).

“Messa così, come ci dice l’Europa, il rinnovo delle concessioni sarà un esproprio di un bene privato”, commenta il presidente di Confartigianato imprese demaniali, Mauro Vanni (ilCarlino)

11 giugno 2025
Spiaggia, il decreto concessioni continua a ritardare
   
La legge Fitto, che prevede bandi pubblici per la gestione delle spiagge, richiedeva l’emanazione entro marzo 2025 di un decreto sugli indennizzi da riconoscere ai bagnini uscenti. A oltre due mesi dalla scadenza, però, il decreto non è stato emanato. “Visto l’enorme ritardo, abbiamo provato a sondare gli uffici dello Stato anche la scorsa settimana senza ottenere rassicurazioni né certezze sui tempi”, commenta l’assessora Valentina Ridolfi. “Il ministro Salvini ci disse che avrebbe riconosciuto il valore aziendale degli stabilimenti balneari e che, per non incappare in eventuali bocciature da parte della giustizia amministrativa e passare indenne in Europa, avrebbe fatto tutti i passaggi possibili. Passaggi che potrebbero aver rallentato il varo del decreto”, spiega Mauro Vanni di Confartigianato Imprese Demaniali (ilCarlino, Corriere).

7 giugno 2025
Tutte le concessioni sono uguali di fronte alla Bolkestein
 
La Corte di giustizia europea si è espressa in merito alla causa tra l’impresa “Balneari Rimini” e il Comune, che chiedeva lo stop al rinnovo automatico delle concessioni. Per i giudici europei tutte le concessioni balneari sono soggette alla Bolkestein, quindi anche quelle rilasciate prima del dicembre 2009. Tutte, se il titolare “non effettua una prestazione di servizi determinata dall’ente aggiudicatore, ma esercita un’attività economica in un’area demaniale statale, rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva europea 2006/123” (Corriere, ilCarlino).

14 maggio 2025
Spiagge: “Ma quali indennizzi?”
“A Rimini e nella quasi totalità del panorama dei litorali italiani i concessionari attualmente scaduti, nell’eventualità che non siano loro ad aggiudicarsi le future pubbliche evidenze, non hanno diritto a nessun tipo di indennizzo da parte del subentrante”. Lo sostiene Roberto Biagini di Conamal, Coordinamento Nazionale Mare Libero. “Al momento della firma delle concessioni i bagnini si sono obbligati a ripristinare la sabbia com’era e dov’era portandosi a casa le opere di facile rimozione da loro installate e hanno rinunciato ad indennizzi di sorta per le eventuali opere di non facile rimozione incamerate dallo Stato”, ribadisce (Corriere).

13 maggio 2025
Decreto spiaggia “al vaglio del consiglio di stato”
“Il decreto indennizzi è pronto ed è al vaglio del Consiglio di Stato”. La conferma dell’indiscrezione arriva da Mauro Vanni, presidente nazionale di Confartigianato imprese demaniali. La bozza prevederebbe “il riconoscimento, al bagnino uscente, di una cifra pari al valore aziendale dello stabilimento balneare e alla rivalutazione dei beni materiali e immateriali dell’impresa”. A Confermarlo al presidente Vanni una sua “fonte romana” che giudica attendibile (Corriere). –

7 maggio 2025
Demoliti gli abusi in spiaggia
Come disposto dalla sentenza del Consiglio di Stato del 27 gennaio, la veranda del bar Donatella è stata demolita. Una vittoria per l’ex assessore al demanio e oggi referente del Conamal, il Coordinamento nazionale mare libero, Roberto Biagini, che ne  approfitta per chiedere al Comune controlli a tappeto, e “intervenire immediatamente con i propri poteri inibitori nei confronti di tutte le altre situazioni similari, onde evitare disparità di trattamento verso chi ha demolito e chi con gli stessi abusi continua l’attività”. I chioschisti, invece, chiedono norme trasitorie (ilCarlino).

30 aprile 2025
Estate alle porte, decreti in ritardo
Il comune di Rimini ha scelto di sfruttare la possibilità di estendere le concessioni fino al 31 dicembre 2027, come previsto dalla normativa nazionale, per tutelare il tessuto economico locale. Il Consiglio di Stato il 26 marzo ha autorizzato la prosecuzione delle gare per l’assegnazione di 31 stabilimenti nel comune di Roma, bloccate in un primo momento dal Tar. Ma tutti i bagnini, al momento, sono in attesa del cosiddetto decreto indennizzi, che era stato annunciato per fine marzo, ma che non è ancora arrivato. La bozza prevederebbe un rimborso calcolato sugli investimenti non ancora ammortizzati e su una quota di remunerazione degli ultimi anni. Ma il testo diffuso al momento non è ufficiale (ilCarlino).

17 aprile 2025
Ordinanze balneari, Salvini chiede di fare ordine
Di fronte a ordinanze balneari divergenti localmente, il ministro Matteo Salvini ha annunciato l’emanazione di una norma unica per tutto il Paese. “È indifferibile un quadro normativo omogeneo. Ieri il Comando generale delle Capitanerie ha firmato un’ordinanza che stabilisce la stagione balneare dalla terza settimana di maggio alla terza settimana di settembre”. In questo periodo, dovrebbe essere obbligatorio attivare postazioni di salvataggio in tutti gli stabilimenti. Tuttavia, nel riminese gli stabilimenti apriranno in vista della Pasqua con le torrette vuote (ilCarlino, Corriere).

2 aprile 2025
Spiagge, spunta una bozza di decreto
Pare che nella tarda serata di lunedì il Ministero delle Infrastrutture abbia trasmesso al Ministero dell’Economia lo schema del decreto sugli indennizzi relativi alle concessioni balneari. La speranza dei bagnini è che possa contenere qualche concessione in più oltre al rimborso dei costi degli investimenti non ammortizzati negli ultimi 5 anni (ilCarlino).

1 aprile 2025
Concessioni balneari, il ministero prende tempo
Non è arrivato l’atteso decreto attuativo del decreto Fitto, che definisce, in accordo con l’Ue, le procedure per le riassegnazioni delle concessioni balneari. “Da quanto ci è giunto, sarebbe una questione di alcuni giorni, vedremo. Non conosciamo le eventuali novità che potrebbero essere inserite nel documento”, spiega il presidente di Confartigianato Imprese Demaniali, Mauro Vanni. L’assessora al Demanio, Valentina Ridolfi, rende noto che “la legge, oltre a rimandare al decreto attuativo l’aggiornamento dell’entità degli importi unitari delle concessioni, stabilisce che, in caso di mancata adozione del decreto, le concessioni debbano automaticamente aumentare del 10%” (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).

24 marzo 2025
Concessioni balneari, come prepararsi ai bandi
“Riteniamo che senza un piano economico corretto e senza una visione imprenditoriale innovativa, difficilmente si potrà vincere il bando e ottenere la concessione”. In vista del giugno 2027, termine al momento ultimo per le amministrazioni locali per mettere a bando le concessioni balneari, il Corriere intervista Gianfranco Sanchi, consulente in finanza agevolata e bandi aziendali. Assieme ai commercialisti Fabio Vannucci e Michele Fesani, sta promuovendo una serie di incontri “live webinar” aperti ai balneari (Corriere).

14 marzo 2025
Bagnini: la bozza dei decreti attuativi
La bozza dei decreti attuativi che circola tra i balneari in questi giorni ricalca il decreto Fitto, ma con due novità. Si tiene conto del valore degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione e contempla la rivalutazione dei beni materiali e immateriali attraverso una perizia asseverata. L’indennizzo da riconoscere al precedente concessionario dovrà essere pari al 20 per cento al momento dell’aggiudicazione, ed entro sei mesi il saldo. In bozza non c’è il valore d’impresa da riconoscere al precedente concessionario (ilCarlino, Corriere).

12 marzo 2025
Bagnini al vertice romano
“C’è la volontà di giungere ad una sintesi”, dice Maurizio Rustignoli, presidente nazionale Confesercenti balneari, uscendo da un incontro di 3 ore con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. Una sintesi in che senso? “La nostra posizione in proposito è arcinota: la norma va cambiata perché cancella ogni possibilità di indennizzo”, che il decreto Fitto non prevede, spiega Mauro Vanni, presidente di Confartigianato imprese demaniali (Corriere, ilCarlino).

Il convegno
Venerdì pomeriggio al centro congressi Sgr di Rimini si svolgerà un convegno magistrati del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti sulle principali novità in tema di concessioni demaniali marittime. “Il Decreto Salva Infrazioni, se letto correttamente, in verità non dice questo”, ovvero non ammetterebbe proroghe, spiega al Carlino il magistrato Tiziano Uguccioni. “Il 2027 è infatti solo il termine, ragionevole, entro il quale Comune o Regione devono indire le nuove procedure e poi disporre le conseguenti assegnazioni. In altri termini non si tratta assolutamente dell’ennesima proroga. Ogni diversa interpretazione emersa in sede di contenzioso è stata infatti puntualmente censurata dai giudici amministrativi”, ribadisce (ilCarlino).

11 marzo 2025
“Bolkestein non ti temo”
Tommaso Semprini Cesari, 25 anni a giugno, laurea in Scienze politiche prevista entro marzo, ha deciso di rilevare uno stabilimento balneare: il 16 di Marina Centro, dello storico bagnino Giorgio Neri. E’ proprio lì che Tommaso da anni viene in vacanza da Bologna con la sua famiglia di origini romagnole. E le incertezze della Bolkestein? “Non nutro timori particolari, mi è sempre piaciuto questo mestiere” (Corriere). Atteso oggi a Roma un incontro delle associazioni di categoria con il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini. A tema le concessioni (Corriere).

6 marzo 2025
Balneari “ decreti per indennizzi entro marzo”
In occasione degli Stati generali del turismo balneare nella sede di Confcommercio a Roma, il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini ha promesso che “entro il 31 marzo arriverà il decreto indennizzi” (ilCarlino, Corriere).

5 marzo 2025
Mare libero
“I cittadini la prossima estate si riapproprieranno del bene comune spiaggia”, dice il presidente del Coordinamento nazionale mare libero Roberto Biagini in risposta ad alcune dichiarazioni dell’assessore comunale Valentina Ridolfi in tema di indennizzi e scadenza delle concessioni demaniali. Biagini ricorda come il comune di Rimini, con delibera di giunta numero 504 del 22 dicembre 2023 si era impegnato a concludere la procedura di pubblica evidenza entro il 31 dicembre 2024 (Corriere).

22 febbraio 2025
Spiagge all’asta, “percorso condiviso”
“Abbiamo deciso di riprendere il lavoro già avviato dalla precedente amministrazione per definire un percorso condiviso che accompagni gli enti locali a dare seguito alle procedure di evidenza pubblica in modo coordinato e il più possibile uniforme, nel rispetto naturalmente delle specificità territoriali e delle scelte in capo alle singole amministrazioni”. Lo annuncia Roberta Frisoni, assessora regionale al turismo (ilCarlino, Corriere).

21 febbraio 2025
Spiaggia, Tar Liguria boccia la proroga Fitto
Il Tribunale amministrativo della Liguria ha rigettato il ricorso di tre balneari contro il comune di Zoagli, Genova, alle prese con i bandi delle gare. Secondo i balneari sarebbe necessario prorogare le concessioni fino a settembre 2027, come da recente decreto legge del governo in accordo con la Commissione europea, mentre contestano nella procedura del comune il mancato rispetto dei meccanismi di indennizzo previsti per i concessionari uscenti. Secondo i giudici, non esiste alcun accordo formale (scritto) tra Italia e Ue che obblighi le amministrazioni locali a estendere le concessioni (Corriere, ilCarlino).

Le reazioni
“Non siamo preoccupati per la decisione in sé, ma per la confusione che si sta creando”, spiega Maurizio Rustignoli di Fiba-Confesercenti. “Normale che non ci sia un accordo scritto. È sufficiente, a dimostrazione di quanto l’accordo sia stato raggiunto, la pronuncia della Commissione europea che conferma un percorso indispensabile condiviso sulle concessioni”, aggiunge. “Non spetta a un Tar decidere se una legge vale o no, in quanto in questo caso stiamo parlando di una legge legittimamente emanata dal governo”, dichiara Mauro Vanni di Confartigianato imprese demaniali (Corriere).

Il comune di Rimini chiede chiarezza

“È evidentemente un elemento su cui deve fare chiarezza il governo italiano”, commenta l’assessora del comune di Rimini Valentina Ridolfi. Per Ridolfi, i tempi sono stretti “visto che la sentenza del Tar mette in discussione non solo l’accordo con l’Ue, ma la legge 166/2024 che proroga al 2027 la validità delle concessioni demaniali”. E la stagione sarà ai nastri di partenza tra due mesi. “La stragrande maggioranza dei comuni italiani, Rimini compreso, ha in essere proprio in questi mesi e in queste settimane il lavoro tecnico-amministrativo di redazione delle evidenze pubbliche di assegnazione delle concessioni” (ilCarlino).

Tar, cosa succede in Emilia-Romagna
Le cause in materia di concessioni del demanio marittimo sono passate dalle 13 del 2023 alle 57 del 2024. Sono i dati diffusi dal Tribunale amministrativo regionale dell’Emilia-Romagna ieri, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. In generale, nel corso del 2024, le cause sono aumentate con 1.208 procedimenti aperti, 305 in più rispetto al 2023, con una crescita percentuale del 34%. Oltre a quelle balneari, sono aumentate anche le cause in materia di immigrazione, dalle 123 del 2023 alle 249 del 2024, e le esecuzioni delle condanne del giudice del lavoro in materia scolastica, dalle 15 del 2023 alle 206 del 2024 (Corriere).

19 febbraio 2025
È morto Bolkestein
Frits Bolkestein era nato ad Amsterdam il 4 aprile del 1933. Aveva scritto e dato il suo nome alla famosa direttiva europea 2006/123, che mette all’asta, tra l’altro, gli stabilimenti balneari per dare vita a uno stato di libera concorrenza. Assobalneari Italia, aderente a Federturismo Confindustria, e La Base Balneare con Donnedamare esprimono profondo cordoglio. Lo ricordano, in particolare, “per la sua testimonianza al Parlamento italiano, quando, di fronte ai parlamentari, spiegò come l’accanimento contro i balneari italiani non avesse nulla a che vedere con lo spirito della Direttiva, che anzi è stata – e continua ad essere – strumentalizzata a favore degli interessi di chi vuole favorire grandi multinazionali e investitori a svantaggio di un settore che, oggi, dà lavoro a 30 mila famiglie e 300 mila occupati e rappresenta l’eccellenza del turismo Made in Italy” (Corriere)

10 febbraio 2025
Balneari: “Tutelare le piccole imprese”
L’europarlamentare Stefano Bonaccini chiede modifiche al decreto Fitto. “L’attuale impianto va modificato, ad esempio il rilancio sull’indennizzo, con la beffa che il surplus andrebbe direttamente allo Stato”. Questo, per Bonaccini, “significherebbe trasformare le evidenze pubbliche in aste vere e proprie, con il rischio concreto di snaturare il nostro modello balneare” (ilCarlino).

7 febbraio 2025
Spiagge all’asta, ne parla De Pascale a  Ravenna
Al Pala De André di Ravenna torna la Fiera delle Spiagge, evento chiave per il settore balneare romagnolo. Durante il primo convegno, il presidente della Regione Michele De Pascale ha affrontato il tema delle concessioni demaniali in scadenza nel 2027, chiedendo indennizzi equi, l’eliminazione del massimo rialzo e la tutela del modello turistico romagnolo. “E’ necessario stabilire un indennizzo equo e corretto, con parametri chiari e trasparenti come accade per tutti gli altri settori del mondo, a favore di chi era in precedenza titolare delle concessioni. Questo vale per tutelare anche chi arriverà dopo di lui”, ha ribadito De Pascale. Evidenziata la necessità di certezze per il futuro del comparto (Corriere)

28 gennaio 2025
Il decreto del cliente perfetto
Le categorie economiche riminesi bocciano il decreto del Ministero dell’interno per la sicurezza negli esercizi pubblici e nelle loro vicinanze. Prevede l’affissione di un ‘Codice di condotta’ del cliente modello: non porta armi o droga, nemmeno spray al peperoncino, evita comportamenti molesti, non abbandona incustodite bottiglie di vetro. A vegliare sul rispetto delle regole dovrebbero essere gli esercenti (Ansa)

“Siamo bagnini, non sceriffi”
Le reazioni al decreto non sono tardate ad arrivare. “Tra le richieste, quella che è veramente assurda è dover identificare i minorenni per evitare la somministrazione di bevande alcoliche”, fa notare Fabrizio Pagliarani di Confesercenti balneari. “Ci preoccupa il rischio che da un provvedimento su base volontaria si possa arrivare a responsabilità, costi e sanzioni reali per gli imprenditori”, spiega Gianni Indino di Confcommercio. “È da bocciare perché si spostano responsabilità di ordine pubblico, che spettano allo Stato, sulle attività economiche”, commenta l’assessore del comune di Rimini, Juri Magrini (ilCarlino, Corriere).

21 gennaio 2025
Concessioni balneari, ‘Mare libero’ diffida il comune
Seguendo le disposizioni della legge Fitto, il comune di Rimini il 30 dicembre ha prorogato fino al 30 settembre 2027 le concessioni balneari agli attuali gestori. “La giunta comunale riminese, facendo finta di non conoscere che la proroga al 30 settembre 2027 è stata dichiarata, dal Tar Lazio, Tar Liguria, Tar Campania, non conforme al diritto comunitario, con obbligo di disapplicarla, ha prorogato, illegittimamente, la scadenza delle concessioni demaniali turistiche al 30 settembre 2027”, spiega il presidente del coordinamento Mare libero Roberto Biagini che ha diffidato il comune (ilCarlino, Corriere).

8 gennaio 2025
Bagnini, una buona notizia
Il tribunale amministrativo del Lazio ha annullato l’aumento del 25% sui canoni delle concessioni balneari stabilito nel 2022 dal Ministero delle infrastrutture, che era già stato sospeso dal consiglio di Stato nel luglio 2023 perché lo riteneva ingiustificato. “Avevamo sostenuto da subito che si era trattato di un errore materiale da parte del Ministero, nel 2022. Sinceramente era l’ultimo dei nostri problemi, in quel periodo”, ricorda Mauro Vanni, presidente Confartiganato Imprese Demaniali (ilCarlino)

4 gennaio 2025
Riccione, concessioni balneari a bando nel 2025
Sono 200 le attività interessate, tra bagni, bar e ristoranti, ed è per questo che si procederà per scaglioni. “Nei prossimi mesi delineeremo il bando tipo, con la griglia che contiene tutti quei requisiti che devono avere le domande e i punteggi da assegnare a ogni voce in base alle premialità previste dalla legge Draghi”, spiega l’assessore al demanio Christian Andruccioli (ilCarlino).

31 dicembre 2024
Balneari, il comune di Rimini si prepara al 2027
L’amministrazione comunale ha deciso di adeguarsi alla legge Fitto. Ieri la giunta ha varato una delibera per definire le gestioni delle nuove concessioni. Vecchi e nuovi bagnini, nel giugno 2027, potranno presentare la loro offerta economica per prendere in gestione un pezzo di spiaggia (ilCarlino, Corriere).

9 novembre 2024
Balneari, il Senato approva il decreto Fitto
“L’esproprio è compiuto. Il Governo, con questa misura, ha tolto di mano a migliaia di piccoli imprenditori italiani la propria attività”. Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba-Confesercenti, manifesta tutta la sua delusione per l’approvazione anche in Senato del decreto infrazioni, o decreto Fitto. Spiagge demaniali all’asta entro il 2027, per i concessionari uscenti indennizzi limitati agli ultimi 5 anni di attività, il cui calcolo sarà effettuato da un collegio di periti entro marzo 2025. “Ci siamo fidati, abbiamo creduto nella Meloni e nei partiti che l’hanno sostenuta, e abbiamo sbagliato” (Corriere).

1 novembre 2024
Bagnini “sfrattati”

“In maniera inspiegabile il governo ha voluto un decreto che peggiora notevolmente il decreto Draghi”, dichiara al Carlino Mauro Vanni di Confartigianato imprese demaniali. In che senso? “Lo stato espropria le imprese private”. I bagnini si dichiarano spaventati da “due elementi che apriranno le porte ai grandi investitori: la “mancata introduzione del limite massimo di concessioni che un singolo soggetto può richiedere” e “il rilascio di un indennizzo che chi subentra dovrà dare allo stato e non al concessionario uscente” (ilCarlino).

30 ottobre 2024
Balneari, ritirati gli emendamenti al decreto Fitto
L’altra sera le commissioni Finanze e Giustizia della Camera dei deputati hanno approvato il decreto “salva-infrazioni”, noto anche come decreto Fitto, documento molto seguito dalle cronache riminesi perché riguarda il settore dei balneari e la messa a gara delle concessioni demaniali che li riguardano. Nessuno degli emendamenti a protezione della categoria è stato approvato, perché sono stati effettivamente, come annunciato, ritirati dalla maggioranza. Unica eccezione l’emendamento che riguarda le concessioni ad attività sportive senza fini di lucro (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).

Decreto Fitto, bagnini delusi
Il testo mantiene gli indennizzi per gli investimenti effettuati dai concessionari negli ultimi cinque anni. “Sono pochi spiccioli, se va bene qualcuno porterà a casa qualche migliaio di euro, tutto qui”, spiega il presidente di Confartigianato imprese demaniali Mauro Vanni. “Con questo decreto si spalancano le porte alle multinazionali”, ribadisce. “Impossibile fare ricorso, ma non resteremo con le mani in mano”, annuncia il presidente provinciale di Oasi Diego Casadei. “Dopo averci promesso di escluderci dalla Bolkestein, ha fatto peggio di qualsiasi altro Esecutivo precedente, peggiorando perfino la legge Draghi”, il commento di Maurizio Rustignoli, presidente Fiba-Confesercenti (ilCarlino, Corriere).

Decreto Fitto, club nautici contenti
“Lavoriamo a questo risultato da due anni”. Gianfranco Santolini, presidente del Club nautico di Rimini, commenta il passaggio del testo in commissione. “E’ importante che l’emendamento sia passato grazie a un fronte bipartisan” (ilCarlino).

23 ottobre 2024
Balneari: l’Italia non può modificare troppo il decreto Fitto
Nei giorni scorsi, alla Camera, Fdi, Lega e Fi hanno presentato alcuni emendamenti al decreto Infrazioni, quello che il commissario europeo Raffaele Fitto ha concordato con la Commissione. Ha a tema anche le concessioni demaniali ed è stato contestato dai balneari perché prevede per il concessionario uscente un indennizzo pari al valore degli investimenti non ammortizzati effettuati negli ultimi cinque anni e non calcolato sul valore aziendale d’impresa. La Commissione europea avrebbe vietato modifiche significative al testo concordato per cui il governo ha chiesto ai gruppi di ritirare gli emendamenti. I bagnini di Fiba Confesercenti e Confartigianato imprese demaniali, da parte loro, preferirebbero che si cancellasse il decreto Fitto per tornare a quello Draghi e procedere con i decreti attuativi (Mondobalneare, Corriere).

19 ottobre 2024
Concessioni: anche il Club nautico nell’incertezza

“Nessuno fino ad oggi ha trattato la questione per chiarire se siamo fuori o dentro la Bolkestein”. Lo dice al Carlino, il presidente del Club nautico di Rimini Gianfranco Santolini. Solo a Rimini le realtà interessate a fare chiarezza sono, oltre al Club nautico, i circoli di Torre Pedrera e Viserba, il Circolo velico, la Lega navale, il Punto vela di Bellariva. Teoricamente, comunque, le associazioni sportive senza scopo di lucro, “leggendo la Bolkestein restano fuori” (ilCarlino).

18 ottobre 2024
Balneari “rischio caos”
Mercoledì la commissione finanze della Camera avrebbe dovuto esaminare e approvare il decreto Fitto, il “salva infrazioni”. Ma è successo che l’assemblea si è sciolta dopo mezz’ora senza produrre risultati. “Da Roma arrivano voci poco confortanti. Che ci preoccupano. E anche tanto. Perché il rischio caos è reale”, spiega il presidente di Confartigianato imprese demaniali Mauro Vanni. “Manca meno di in mese e non sappiano ancora nulla sul futuro delle nostre attività. I bandi si faranno? Le proroghe al 2027 resteranno?” (ilCarlino, Corriere).

Riccione vende le spiagge
Il comune ha pubblicato l’avviso relativo a otto lotti. Si tratta di pezzi di arenile in zona sud acquistati dagli eredi Ceschina. Per farsi un’idea, il bagno 5 viene venduto per una superficie di circa 2.700 metri quadrati a 493mila euro. “Con queste vendite andiamo a chiudere un percorso che si era aperto nelle stagioni precedenti con la totalità dei frustoli di terreno acquisiti in precedenza dal Comune dalle proprietà Ceschina. Daremo massima visibilità alla procedura per trenta giorni”, spiega l’assessore al Patrimonio Alessandro Nicolardi (ilCarlino).

15 ottobre 2024
Bagnini, i redditi sotto la lente
Gli operatori balneari riminesi sono tra i più poveri in Italia. Guardando le dichiarazioni 2022, infatti, si scopre che il reddito medio è 29.841, il più basso nella penisola. A Tropea i bagnini dichiarano 32.769, a Taormina 89.132, a Lignano Sabbiadoro 270.302. Su alcune categorie economiche sono scattate da marzo verifiche da parte di Agenzia delle entrate e Guardia di finanza. Gli accertamenti sui balneari, spiega ilCarlino, saranno più scrupolosi, in vista delle imminenti aste delle concessioni (ilCarlino).

11 ottobre 2024
Balneari a convegno
“Il decreto infrazioni è sbagliato”. Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari Fipe Confcommercio, è intervenuto ieri al Ttg insieme ai colleghi Maurizio Rustignoli, presidente della Fiba Confesercenti, e al presidente regionale di Oasi Diego Casadei. A tema il decreto del governo che istituisce un periodo di transizione fino al 2027 per le aste delle concessioni balneari. “Pensano di prendere a schiaffi un leone senza che succeda niente”, commenta Capacchione (Corriere). Mauro Vanni confermato alla guida di Confartigianato imprese demaniali (Corriere).

10 ottobre 2024
TTG, le spiagge
Il vicepresidente del Senato Marco Centinaio al Ttg torna sull’idea di togliere le concessioni balneari dall’ambito della direttiva Bolkestein. La normativa “ha ormai la sua età e siamo all’inizio di una legislazione europea: e allora, visto che la questione interessa diversi altri Paesi dell’Ue, dico che dovremmo provare a fare lobby, attraverso i nostri europarlamentari, i commissari europei e tutti coloro che sono coinvolti, per riportare il tema al centro dell’attenzione del Parlamento e della Commissione europea” (ilCarlino, Corriere).

27 settembre 2024
Bolkestein, Corsini: “Abbiamo fatto quello che era necessario”
Si parla delle regole per mettere all’asta le concessioni balneari. La Regione Emilia Romagna aveva da tempo annunciato un lavoro per creare linee guida comuni da fornire alle amministrazioni comunali. “La bozza che abbiamo scritto con i sindaci dei comuni costieri, i rappresentanti delle associazioni di categoria e i sindacati è un buon punto di partenza. La consegneremo al nuovo presidente della Regione e alla nuova Giunta che si insedieranno dopo le elezioni”, spiega l’assessore regionale Andrea Corsini (Corriere, ilCarlino).

19 settembre 2024
I bagnini bocciano il decreto
“Speriamo negli emendamenti”, dice Mauro Vanni di Confartigianato imprese demaniali. Oppure, “nelle decisioni dei Comuni che hanno dei margini per tutelare le piccole imprese nei bandi”. I bagnini temono la partecipazione dei grandi gruppi, ma anche gli hotel. “Per noi resta comunque un problema vedercela anche con gli albergatori che intenderanno partecipare” (ilCarlino).

18 settembre 2024
Concessioni balneari: è in vigore il decreto infrazioni
Il decreto ‘Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea’ è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Il punto più controverso, rileva il Carlino, riguarda la proroga delle concessioni al 30 settembre 2027, ma diverse sentenze sia del Consiglio di Stato sia della Corte di giustizia dell’Unione europea, hanno stabilito l’illegittimità delle proroghe automatiche. I comuni, a cui spetta fare i bandi, dovranno scegliere se prorogare le concessioni, rischiando di violare la normativa europea, o avviare le gare senza regole per gli indennizzi ai concessionari uscenti (ilCarlino)

6 settembre 2024
RIFORMA SPIAGGE: LE REAZIONI

I balneari.
 “Il provvedimento legislativo adottato dal Consiglio dei ministri sulle concessioni demaniali marittime vigenti non ci soddisfa perché prevede la messa a gara delle aziende. Erano altre le aspettative generate dalle dichiarazioni, degli esponenti dell’attuale Governo, sull’esclusione del settore dall’applicazione della Direttiva Bolkestein”, spiegano all’unisono Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe Confcommercio e Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti (Corriere). La riforma è “un passo indietro anche rispetto alla legge 118/2022 del Governo Draghi”, fa notare Legacoop (ilCarlino, Corriere).

Bagnini riminesi.
 “Questo governo ha prodotto un risultato peggiore di quelli dei governi precedenti. Ci spacciano la proroga delle concessioni, ormai inevitabile, come un buon risultato, mentre non tutelano le imprese. Come indennizzo non ci arriverà nulla. Avevamo chiesto che fosse il valore d’impresa a essere considerato, ma non l’hanno minimamente fatto”, spiega Mauro Vanni di Confartigianato imprese demaniali (ilCarlino). “Abbiamo affidato il provvedimento ai nostri legali”, aggiunge Diego Casadei di Oasi (ilCarlino).

I sindaci. “Esiste il rischio che la proroga al 2027 possa essere diniegata dal presidente della Repubblica Mattarella e dai tribunali? E se il Consiglio di Stato bocciasse ancora la proroga? Cosa accadrebbe allora? In questo caso, il caos sarebbe totale”, dice il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad che analizzando il testo approvato dal consiglio dei ministri si dice pronto per anticipare le gare (Corriere, ilCarlino). “Un decreto che, prima, dovrà essere convertito in legge dal Parlamento, con possibili modifiche… e che poi rimanda ad un altro decreto, che dovrà essere varato, entro il 31 marzo 2025, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, per definire i criteri di individuazione dei nuovi canoni”, spiega il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli (Corriere).

La Regione.
 “Il documento è confuso e presenta diversi aspetti controversi che rischiano davvero di mettere a rischio un settore che, solo da noi, conta 1.500 imprese”, dice l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini. “Scarica sui sindaci la responsabilità di applicare o meno la proroga delle concessioni al 2027 aprendo a infiniti contenziosi, per non parlare della discrezionalità, sempre sulle spalle dei primi cittadini, di imporre le demolizioni delle strutture pre-esistenti” (Corriere).

5 settembre 2024
Balneari, il cdm approva “in accordo con Ue”
Il consiglio dei ministri ha approvato la riforma delle concessioni balneari. Come da indiscrezioni, c’è per i comuni l’obbligo di avviare le gare entro il giugno 2027. La durata delle nuove concessioni andrà da 5 a 20 anni, per garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati. La proroga potrà allungarsi al marzo 2028, ma solo in presenza di difficoltà nell’esecuzione delle gare (Corriere della Sera). La legge, spiega l’esecutivo in una nota,  “consentirà di agevolare la chiusura di 16 casi di infrazione e di un caso EU Pilot”.

3 settembre 2024
Balneari: la nuova bozza oggi al vaglio del consiglio dei ministri
Secondo indiscrezioni, il documento prevederebbe l’attivazione obbligatoria delle gare entro giugno 2027, con proroghe allungabili fino al 30 settembre dello stesso anno, e con la possibilità per le amministrazioni comunali che vorranno farlo, di anticipare l’attivazione delle gare al 2026 o al 2025 per ottenere, questo l’obiettivo del ministro Raffaele Fitto, l’ok della Commissione Europea. Su questa proposta, i bagnini però preferiscono non sbilanciarsi. “Finché non vediamo il timbro della Commissione europea stampato su un provvedimento definitivo del Governo non siamo tranquilli”, spiega Mauro Vanni di Confartigianato imprese demaniali. “A chi giova continuare sulla strada degli annunci, poi rimangiati? A chi fa comodo far uscire tutte queste voci? Per questo diciamo basta a questo stillicidio di chiacchiere fatte sulla nostra pelle” (Corriere).

31 agosto 2024
Balneari e politica
Dopo l’annuncio delle linee guida annunciate dall’assessore regionale al Turismo Corsini, interviene il segretario provinciale di Fratelli d’Italia, Nicola Marcello, ritenendole “una vera e propria presa in giro per gli stessi operatori di spiaggia, peraltro in una fase amministrativa di scadenza di mandato”. Emma Petitti, presidente del Consiglio regionale, attacca invece il governo. “Sono anni che le forze politiche del centrodestra ad iniziare dalla presidente Meloni fanno promesse assurde ai balneari”. Così come il senatore M5s Marco Croatti: “Da oltre due anni chiediamo atti che consentano ai Comuni di indire i bandi senza andare in ordine sparso e garantire certezze a vecchi e nuovi imprenditori. Invece il governo Meloni è ancora fermo alle proroghe”. (Corriere)

30 agosto 2024
Bolkestein, le mosse del governo
Il governo annuncia una nuova trattativa con l’Unione europea sulle concessioni balneari. In sintesi si proporrebbe un piano di proroghe su base regionale che arriverebbero al massimo fino al 2029, scaglionate in base alla percentuale di costa ancora libera e fruibile di ogni singola regione. I bandi inizierebbero dunque il prossimo anno nelle regioni con percentuali inferiori al 25% e terminerebbero nel 2029 in quelle in cui le spiagge senza concessioni sono superiori al 49%. Sarebbero poi previsti indennizzi per i concessionari uscenti a carico di coloro che subentrano sulla base di una perizia sul valore aziendale e degli investimenti effettuati (Mondo Balneare, ilCarlino, Corriere)

La reazione dei bagnini
In generale regna scetticismo sull’efficacia di una nuova trattativa con Bruxelles basata su nuove proroghe, che sarebbero comunque solo un favore ai Comuni per dar loro più tempo nel perfezionamento delle gare, mentre per i bagnini rimarrebbe l’incertezza del futuro. “Per noi, dichiara Mauro Vanni, presidente di Confartigianato imprese demaniali, è fondamentale la messa in sicurezza delle imprese esistenti. Tutti lo dicono, ma in fondo come pensano di farlo? Come vogliono tutelare la piccola impresa? Il tema è questo. E’ impensabile che una piccola realtà possa partecipare a un bando avendo le medesime possibilità di un grande gruppo. Come pensano di garantire la parità nella partecipazione ai bandi?” (ilCarlino, Corriere)

28 agosto 2024
I bagnini si rivolgono a Zuppi
Una delegazione dei responsabili delle diverse associazioni di imprese demaniali riminesi ha incontrato il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI. Promotore dell’incontro Mauro Vanni, che è anche diacono della Chiesa riminese. “Crediamo che questa vicenda entri di diritto fra i temi della Pastorale sociale della Chiesa, che guarda con profonda attenzione ai territori e alle forme di imprenditoria minore, cooperativa e artigiana. C’è una parte di Europa che progetta questo cambiamento senza tenere conto delle peculiarità e dei valori dell’impresa familiare e più in generale della micro, piccola e media impresa”. (ilCarlino, Corriere)

24 agosto 2024
Avanti con i bandi
Il sindaco Sadegholvaad, l’assessore Roberta Frisoni e i tecnici comunali hanno incontrato ieri i rappresentanti delle categorie e dei sindacati dei balneari. Da una parte, si è detto, si aspetta di conoscere la strategia comune che l’assessore Corsini proporrà la settimana prossima e anche se effettivamente ci saranno nuovi provvedimenti nazionali a settembre; dall’altra, dichiara Frisoni, il gruppo di lavoro sui bandi “sotto il coordinamento del segretario generale, attiverà un percorso di consultazione preliminare ai sensi del codice dei contratti rivolto a tutti gli stakeholders interessati e alla città”.
A questo proposito il presidente di CNA Polazzi, tra i partecipanti, spiega sul Corriere che la sua associazione “si impegnerà a predisporre un ufficio composto da un team di professionisti per affiancare bagnini, ristoratori e i vari imprenditori che intendono partecipare alle gare mettendo a disposizione avvocati, commercialisti e tecnici”.
Il Carlino riporta invece il commento del sindaco sull’ipotesi avanzata da Bellaria. “Siamo aperti in linea teorica a valutare ogni strada ma non posso non fare notare come questa proposta strida con le oggettive difficoltà che gli stessi operatori manifestano quando si tratta di portare avanti progetti in modo coordinato, così come è evidente che questo modello favorisce quei privati che hanno una capacità di investimento importante”.

23 agosto 2024
Modello Bellaria/1
Il ministro Salvini, ieri al Meeting, ha parlato di “diritto di prelazione agli operatori uscenti e indennizzi per gli investimenti fatti” per tutelare le imprese esistenti. Intanto i bagnini riminesi rilanciano la proposta di collaborazione tra pubblico e privato nella quale i vari gestori degli stabilimenti si impegnano a realizzare opere di interesse pubblico in cambio del rinnovo delle concessioni. Ma rispetto a Bellaria, secondo il presidente dei balneari di Confartigianato Mauro Vanni, “a Rimini ci sono dei problemi. Il primo: mettere d’accordo tutti gli operatori non è facile. Il secondo: finora il Comune si è mostrato decisamente freddo sulla questione”. (ilCarlino)

Modello Bellaria/2
Il presidente della Cooperativa bagnini Diego Casadei conferma che anche a Riccione i gestori degli stabilimenti stanno lavorando su una ipotesi di partenariato pubblico-privato, mentre hanno contestato l’idea, che sembra andare per la maggiore in comune, di basare i bandi per le spiagge su micro-aggregazioni di 2 o 3 stabilimenti più un ristorante. Sul tavolo i bagnini vorrebbero mettere la riqualificazione di viale Ceccarini (oltre 9 milioni di euro) e del lungomare sud (altri 4 milioni di euro). (ilCarlino)

22 agosto 2024
Ora facciamo da soli
L’ultimo numero del Ponte ricapitola la questione concessioni balneari, ormai prossima alla scadenza del 31 dicembre, e riporta un duro intervento dell’assessore regionale Corsini. “Vogliamo scrivere e deliberare linee guida comuni e condivise per aiutare le amministrazioni costiere a fare le evidenze pubbliche e salvare così il comparto. Ci baseremo sul decreto Draghi per risolvere una questione che riguarda oltre 1.500 imprese, parliamo di intere famiglie. E dobbiamo farlo noi, visto che questo Governo non solo non ha fatto nulla, ma ha peggiorato la posizione dell’Italia in Europa”.

21 agosto 2024
Il dramma delle concessioni
L’assessore Corsini, a margine del tema piscine, dedica una battuta anche alle concessioni balneari. “Il Governo ha annunciato che tra fine agosto e i primi di settembre varerà la riforma, io ci credo poco, però visto che siamo in una situazione disperata voglio sperare che ci possa essere una riforma nazionale che ci consenta di accompagnare questo passaggio in maniera equilibrata e tranquilla e soprattutto di dare le garanzie che gli operatori chiedono da anni”. (Corriere)

20 agosto 2024
Il modello Bellaria
Il comune di Bellaria lavora da tempo, a proposito di concessioni balneari, sull’ipotesi di un partenariato pubblico privato nel quale gli operatori attuali offrano investimenti importanti per opere pubbliche, come nuovo lungomare, ripascimento, videosorveglianza, a fronte del mantenimento della concessione. Il sindaco Giorgetti ricorda che altre Regioni, ad esempio l’Abruzzo, “hanno fatto già un atto di indirizzo in questa direzione”. (ilCarlino)

Numeri e tendenze per gli stabilimenti balneari
L’osservatorio della Camera di Commercio ha pubblicato una mappa al 30 giugno degli stabilimenti balneari. Tra marittimi, lacuali e fluviali la provincia conta 724 stabilimenti: 286 a Rimini, 162 a Bellaria-Igea Marina, 143 a Riccione, 75 a Cattolica, 48 a Misano Adriatico, 3 a Santarcangelo, 1 a Coriano. Da notare il notevole incremento nel medio e lungo periodo degli stabilimenti gestiti da società di capitale, cui corrisponde una forte diminuzione delle imprese individuali. (ilCarlino, Corriere)

14 agosto 2024
Spiagge, il piano del governo
Rinnovare le concessioni fino al 2025 e nel frattempo emanare una legge di riforma, concordando con l’UE tempi e regole dei bandi, e prevedendo indennizzi per chi perderà la concessione. Sarebbe questo il piano a cui sta lavorando il consiglio dei ministri italiani. “Leggiamo sui giornali tante ipotesi ma la realtà è che ora non siamo stati convocati da Roma”, commenta Mauro Vanni, presidente dei balneari di Confartigianato (ilCarlino).

13 agosto 2024
Spiagge, l’antitrust chiede i bandi “quanto prima”
L’autorità garante della concorrenza e del mercato torna a parlare di concessioni balneari. Nel bollettino settimanale 32 del 2024 scrive di ritenere “necessario sollecitare gli enti concedenti affinché tutte le procedure selettive per l’assegnazione delle nuove concessioni siano svolte quanto prima e che l’assegnazione avvenga non oltre il 31 dicembre 2024” (Corriere).

12 agosto 2024
Concessioni, tempo e parole
Entro fine anno scade l’ultimissimo ultimatum per mettere a bando le concessioni demaniali balneari. Di fronte a ciò il governo, più volre sollecitato dalle amministrazioni locali, non ha ancora fornito regole chiare per ingaggiare le aste per le spiagge. E anche i bagnini ultimamente hanno fatto sentire ai palazzi romani la loro voce critica. Dopo la notizia che la Regione Emilia Romagna sta lavorando a un corpus di norme per le gare sulla base dei contenuti del decreto Draghi, da Roma trapela la notizia secondo cui il governo sarebbe al lavoro su un nuovo piano per le concessioni balneari da presentare alla Commissione Europea: una proroga automatica fino al 31 dicembre 2025, con la possibilità di ulteriori estensioni fino al 2027 o addirittura fino al 2029. “Soluzioni già bocciate da numerose sentenze in Italia e Europa”, fa notare il senatore 5Stelle Marco Croatti (Corriere).

9 agosto 2024
Concessioni all’asta
“Una decisione che accogliamo con favore, perché pone norme chiare e uguali per tutti i Comuni dell’Emilia Romagna”, spiega Mauro Vanni di Confartigianato imprese demaniali riferendosi alla decisione della Regione Emilia Romagna di regolamentare seguendo le indicazioni della direttiva Draghi le aste previste entro fine anno per le concessioni demaniali balneari. “Non sono un giurista e non so dire se una norma unica regionale riuscirà ad evitare il rischio dei ricorsi al Tar. Una cosa però è certa, senza sarà peggio” (Corriere).

A Rimini lo sciopero dei bagnini si trasforma
Niente ombrelloni chiusi oggi sulle spiagge riminesi. “Invece di chiudere gli ombrelloni, ci uniremo ai nostri ospiti, che sono la nostra unica certezza, per un brindisi collettivo: un momento per chiedere insieme una legge che tuteli la balneazione attrezzata”, spiegano i referenti locali di Sib Confcommercio e Fiba Confesercenti, le due sigle aderenti. “In accordo con i nostri rappresentanti nazionali e regionali abbiamo deciso di scioperare in una maniera più vicina al nostro spirito, da sempre vocato all’ospitalità, senza danneggiare i clienti” (ilCarlino, Corriere).

8 agosto 2024
Concessioni balneari, la Regione metterà ordine
Il governo non ha ancora deciso le regole attese dalle pubbliche amministrazione per procedere con le aste delle concessioni demaniali balneari, le spiagge. Per questo la Regione Emilia Romagna su sollecitazione delle associazioni di Lega coop Romagna, Cooperative balneari associate, ha deciso di entrare in gioco. “L’Emilia-Romagna farà da sola e lo farà seguendo quanto previsto dalla legge Draghi per salvare le imprese balneari, i nostri imprenditori e le nostre spiagge”, spiega l’assessore Andrea Corsini (ilCarlino, Corriere).

Pochi bagnini faranno sciopero
Domani dovrebbe essere il primo giorno dello sciopero dei bagnini indetto da Confesercenti e Sib contro lo stallo del governo in fatto di concessioni demaniali. Gli ombrelloni dovrebbero restare chiusi per due ore, dalle 7,30 alle 9,30, ma in pochissimi aderiranno in Romagna. O almeno così sembra. “Non si può arrivare alle soglie di Ferragosto per dire siamo stati traditi”, fa notare Danilo Piraccini della Cooperativa dei bagnini di Cervia (Corriere).

6 agosto 2024
La Bolkestein blocca le brandine
“L’obbligatorietà delle evidenze pubbliche ha bloccato il mercato”. Lo spiega Giorgio Selva, titolare, insieme al socio Fabbri, del gruppo di Cattolica che unisce Tessiture Selva, Tessiture Fabbri, Ombrellificio Magnani e Smeca, leader nel settore degli arredi da spiaggia. “Lo ha congelato. Perché tutti quei gestori alle prese con ombrelloni, lettini, sdraio da rinnovare, davanti all’incertezza del futuro, all’insicurezza di poter continuare a svolgere la propria attività, si sono fermati e non hanno rinnovato il loro bagno. Risultato? Stop agli investimenti e fatturato in giù per noi” (ilCarlino, Corriere).

30 luglio 2024
Concessioni, “provveda la regione”
Visto che “il governo non interviene, la Regione valuti la possibilità di emanare le linee guida per le gare di assegnazione delle concessioni balneari da parte dei Comuni. Questo dopo che Toscana e Abruzzo hanno già proceduto in tal senso nei giorni scorsi”. L’appello arriva da Legacoop Romagna e dalle cooperative balneari associate. Le linee guida dovrebbero ricalcare le richieste del ‘manifesto di Rimini’: riconoscimento del reale valore di mercato delle imprese con indennizzi rispettosi, salvaguardia e continuità del modello di servizi, riconoscimento dell’esperienza e della professionalità degli operatori, difesa della loro continuità lavorativa (Corriere).

20 luglio 2024
Concessioni, la protesta dei bagnini
“Se il Parlamento non avrà varato un provvedimento legislativo che chiarifichi la questione concessoria prima della pausa estiva, chiuderemo gli ombrelloni di tutta Italia”, avvisa Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari di Confcommercio (Corriere).

12 luglio 2024
Spiagge, da Corte Ue ok a incameramento manufatti da parte dello Stato
La Corte europea di giustizia ha stabilito che la norma italiana che prevede che le opere non amovibili costruite sulle spiagge vengano acquisite a titolo gratuito dallo Stato italiano al termine di una concessione non costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento. La decisione è arrivata a seguito del ricorso della Società italiana imprese balneari, Sib, contro un comune del livornese. Secondo i giudici lussemburghesi, la norma del codice di navigazione italiano si applica “a tutti gli operatori esercenti attività nel territorio italiano” e per questo “non costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento” (Ansa, ilCarlino, Corriere).

28 giugno 2024
Concessioni, proroghe legittime per il giudice di pace
“Fino e non oltre il 31 dicembre 2025, in caso di ragioni oggettive che impediscano la conclusione della procedure entro il 31 dicembre 2024, l’occupazione dell’area demaniale da parte del concessionario uscente è comunque legittima. Le concessioni continuano in ogni caso ad avere efficacia sino alla data di rilascio dei nuovi provvedimenti concessori”. E’ scritto nell’ordinanza emessa ieri dal giudice di pace Stefano Santini a seguito del ricorso ’Balneari Rimini’ contro il Comune, presentato da 24 gestori di bar e ristoranti per chiedere il risarcimento dei danni non patrimoniali che sarebbero stati provocati dall’amministrazione prorogando la scadenza delle concessioni, con delibera di giunta del 22 dicembre scorso, sino a fine 2024. Rifacendosi ai decreti milleproroghe e Draghi, il giudice vieta di procedere con le aste prima dello stabilirsi di regole certe (ilCarlino).

25 giugno 2024
Spiagge, Agcom contro i rinnovi
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcom) ha deciso di portare davanti al Tar 21 comuni italiani, che nei mesi scorsi avevano ricevuto dall’Autorità le diffide per aver applicato la proroga di un anno delle concessioni balneari senza indire gare pubbliche. La diffida l’aveva ricevuta anche il comune di Rimini, che però non è nell’elenco dei comuni chiamati a giudizio. Per il riminese, c’è solo Misano Adriatico (ilCarlino, Corriere).

22 giugno 2024
Spiagge, Conamal si prepara all’occupazione

“Le concessioni dei bagnini sono scadute, e non possono impedirci di farlo”. Il presidente del Coordinamento nazionale mare libero, Roberto Biagini, passa dalle parole ai fatti. “Meteo permettendo, domani andremo a stendere i nostri asciugamani in spiaggia a Rimini, come abbiamo già fatto nelle settimane scorse a Ostia, Marina di Pietrasanta, Marinella di Sarzana, Tirrenia. Ci sistemeremo dentro il perimetro degli stabilimenti”, spiega (ilCarlino).

19 giugno 2024
Balneari, emendamento fuori dal dl coesione
Oggi alle 9 in commissione Bilancio al Senato va in esame il decreto coesione. I lavori prevedono il voto su alcuni emendamenti. Nel mucchio ci sono anche quelli sullo stop al redditometro, richiesto da Forza Italia, e quello sui balneari richiesto dalla Lega. Questi ultimi due però sono ad alto rischio di essere accantonati (BuongiornoRimini, ilCarlino).

15 giugno 2024
“Salviamo le spiagge della Romagna”
E’ partita ieri dal bagno 62 di Rimini la campagna promossa da Legacoop Romagna, una raccolta firme che andrà avanti fino a settembre e toccherà tutti gli stabilimenti da Cattolica a Ferrara. Si firma per il ‘Manifesto di Rimini’, un documento di proposte urgenti al governo, già condiviso e sottoscritto da 14  cooperative di bagnini, sindaci e  politici. A tema le aste delle concessioni. “Occorre subito una legge nazionale, c’è in gioco la sorte dei lavoratori e di migliaia di turisti. Bisogna riconoscere il valore delle imprese che fino ad oggi hanno lavorato sulla spiaggia, non mettendolo in discussione”, ribadisce Stefano Patrizi, responsabile settore balneare di Legacoop Romagna (Corriere, ilCarlino).

3 giugno 2024
Bagnini, ecco la campagna di sensibilizzazione
La mobilitazione era stata annunciata in aprile da Confcommercio e Confesercenti: far comprendere ai clienti degli stabilimenti balneari la situazione di incertezza che stanno vivendo i gestori a causa di una legislazione nazionale sulle concessioni balneari in vista delle aste demaniali. Il giorno era stato fissato al 2 giugno, ricorrenza della festa della Repubblica Italiana “fondata sul lavoro”. Il cattivo tempo un po’ però ci ha messo lo zampino. “Il meteo incerto ha limitato le presenze in spiaggia – premette – per cui anziché procedere al volantinaggio, abbiamo optato per manifesti informativi affissi alle cabine e una chiacchierata, seppur non invadente, con i clienti, laddove possibile”, spiega Fabrizio Pagliarani di Confesercenti (Corriere).

27 maggio 2024
Spiagge, la diffida dei balneari a Mare libero arriva in parlamento
Due settimane fa la notizia della diffida indirizzata dalle associazioni del balneari al coordinamento Mare libero, contestandogli potenziali turbative dell’ordine pubblico attraverso l’invito ai cittadini a comportamenti in contrasto con i provvedimenti amministrativi relativi alle concessioni balneari. In queste ultime ore Alleanza Verdi e Sinistra ha deciso di prendere le parti di Mare libero presentando un’interrogazione per chiedere al governo se sia a conoscenza dei fatti esposti nella diffida e quali iniziative si intendano mettere in atto per tutelare la partecipazione democratica e libera per associazioni, comitati e liberi cittadini (Corriere).

24 maggio 2024
Concessioni balneari, c’è chi chiede il risarcimento per danno di immagine
I gestori di un ristorante sulla spiaggia nella zona di piazzale Marvelli, hanno data mandato ai legali di rivolgersi al giudice di pace per ottenere dal comune di Rimini un risarcimento per un danno d’immagine che sarebbe causato “dall’incertezza del quadro giuridico”, avendo legato la proroga di un anno ai futuri bandi. Chiedono 5mila euro. “Questa fuga in avanti del Comune di Rimini ha messo in difficoltà tanti operatori”, spiegano. In marzo, un’operazione simile è stata bocciata dal Tar (ilCarlino).

22 maggio 2023
Spiagge all’asta, il comune si muove
L’amministrazione comunale di Rimini ha “affidato al geometra Carlo Migani l’incarico per lo svolgimento delle attività di rilievo tecnico-strumentale dell’arenile, lungomare sud e lungomare nord, funzionale al percorso che condurrà all’assegnazione tramite procedure di evidenza pubblica delle concessioni demaniali marittime”. Il lavoro si svolgerà in due fasi. Prima quello vero e proprio della mappatura, poi “una seconda in relazione al Piano dell’arenile per l’individuazione delle aree oggetto di concessione” (ilCarlino, Corriere).

Ma il governo insiste
“La ricognizione che ha fatto il governo ha dimostrato che la risorsa spiaggia non è scarsa. L’Italia è l’unica ad aver fatto la mappatura. Alla luce della disponibilità del bene abbiamo chiesto di escludere l’applicazione della direttiva Bolkestein al settore balneare, non tutti gli arenili vanno messi a bando”, ha detto ieri il candidato alle europee di Fratelli d’Italia Stefano Cavedagna (ilCarlino). “Il governo, dopo che per l’ennesima volta il Consiglio di Stato chiede che si facciano le gare per i balneari, si assuma le proprie responsabilità e smetta la farsa portata avanti fino a qui”, risponde il parlamentare Pd Andrea Gnassi (ilCarlino, Corriere).

21 maggio 2024
I bagnini: subito una legge
Ieri pomeriggio, un nuovo tavolo tecnico sulle sorti delle concessioni balneari si è svolto a palazzo Chigi a Roma. “L’auspicio è che dal tavolo tecnico, un “tavolo” peraltro prettamente istituzionale e non aperto alle associazioni di categoria, emerga, finalmente, qualcosa di concreto… Altrimenti lo sciopero con chiusura degli stabilimenti balneari, che abbiamo annunciato per inizio giugno, sarà inevitabile”, spiega Maurizio Rustignoli, presidente nazionale di Confesercenti balneari. “Ciò che chiediamo alla politica è sempre la stessa cosa: un improcrastinabile provvedimento legislativo chiarificatore”, spiega Riccardo Ripa, presidente Sib-Confcommercio della provincia di Rimini (Corriere).

17 maggio 2024
In spiaggia prevale l’interesse privato
Sono tre le sentenze depositate l’altro ieri dal Consiglio di stato. Dicono che nonostante le concessioni siano scadute, l’attività degli stabilimenti balneari prosegue (fino alle aste). “Nel bilanciamento degli interessi contrapposti appare preminente quello del privato, tenuto conto che in questo modo sono altresì soddisfatti gli interessi pubblici alla manutenzione dell’area e alla percezione dei canoni demaniali senza soluzione di continuità”, spiegano i giudici (BuongiornoRimini, Corriere, ilCarlino).

14 maggio 2025
Spiagge: “Ma quali indennizzi?”

“A Rimini e nella quasi totalità del panorama dei litorali italiani i concessionari attualmente scaduti, nell’eventualità che non siano loro ad aggiudicarsi le future pubbliche evidenze, non hanno diritto a nessun tipo di indennizzo da parte del subentrante”. Lo sostiene Roberto Biagini di Conamal, Coordinamento Nazionale Mare Libero. “Al momento della firma delle concessioni i bagnini si sono obbligati a ripristinare la sabbia com’era e dov’era portandosi a casa le opere di facile rimozione da loro installate e hanno rinunciato ad indennizzi di sorta per le eventuali opere di non facile rimozione incamerate dallo Stato”, ribadisce (Corriere).

7 maggio 2024
Concessioni, balneari all’attacco del governo
Il 12 giugno il governo ha convocato un tavolo tecnico aperto solo agli enti locali. “Una scelta che ha già un suo significato”, sottolinea Mauro Vanni di Confartigianato. “Il fatto gravissimo è che il turismo balneare viene lasciato in una situazione drammatica. Siamo di fronte a un vuoto normativo enorme e il cerino è nelle mani delle amministrazioni locali, gravate da responsabilità che non gli sono dovute”, ribadisce (Corriere).

4 maggio 2025
Spiaggia: aste e pericoli
La delibera con le linee guida per la messa a bando delle concessioni balneari varata il 20 dicembre dal comune di Rimini prevede la valorizzazione delle piccole imprese. Fattore importante per i bagnini. Obiettivo è scongiurare che grandi gruppi vengano a prendersi la spiaggia di Rimini. Resta però un problema. “Se un unico soggetto potesse partecipare a più aste ecco che un grande gruppo imprenditoriale potrebbe portarsi a casa svariate centinaia di metri di arenile”, spiega il Carlino.

3 maggio 2024
Spiagge all’asta, la riviera sarà pronta
Amministrazioni al lavoro, dopo la sentenza del Consiglio di stato, che ribadisce: le concessioni balneari sono scadute a fine 2023, entro il 2024 si dovrà dare seguito ai bandi di assegnazione. “Ci siamo mossi assolutamente per tempo in coerenza con quanto era stato disposto, avvalendoci del contributo di consulenze tecniche e avviando il percorso per le procedure di gara per l’assegnazione delle concessioni”, rassicura da Rimini l’assessora Roberta Frisoni (BuongiornoRimini, ilCarlino, Corriere).

E gli altri? 
“L’ultima sentenza non ci dice nulla di più di quanto già non sapessimo. Ci siamo presi un anno di tempo con la proroga consentita per lavorare ai bandi, ed è quel che stiamo facendo”, spiega la sindaca Daniela Angelini da Riccione. “A Bellaria saremo pronti, applicando le norme. E stiamo lavorando all’ipotesi di un parternariato pubblico-privato per le concessioni”, fa sapere il sindaco Filippo Giorgetti (ilCarlino).

E i bagnini? Chiedono subito una legge
“Non penso che possa saltare la stagione. In autunno arriveranno le gare, a meno che il governo finalmente non si esprima e vari una norma nazionale”, commenta Mauro Vanni di Confartigianato. “Come verranno gestite le strutture esistenti nel caso di subentro di nuovi concessionari? Bisognerà cambiare tutto? Si è tenuto in conto l’effetto della burocrazia nel momento in cui andranno a bando 15 chilometri di arenile solo a Rimini collegati al piano spiaggia?”, le domande di Fabrizio Pagliarani di Confesercenti. Legacoop Romagna si appella ai parlamentari (Corriere).

1 maggio 2024
Spiagge: subito le aste
Pubblicata la sentenza del Consiglio di stato in merito al ricorso di uno stabilimento di Rapallo. I giudici, considerando “scarsa” la risorsa spiaggia, confermano la scadenza delle concessioni balneari al 31 dicembre dello scorso anno, obbligando le amministrazioni locali a disapplicare eventuali deroghe al 31 dicembre del 2024 e a procedere spedite con le aste (BuongiornoRimini, Corriere).

30 aprile 2025
Estate alle porte, decreti in ritardo
Il comune di Rimini ha scelto di sfruttare la possibilità di estendere le concessioni fino al 31 dicembre 2027, come previsto dalla normativa nazionale, per tutelare il tessuto economico locale. Il Consiglio di Stato il 26 marzo ha autorizzato la prosecuzione delle gare per l’assegnazione di 31 stabilimenti nel comune di Roma, bloccate in un primo momento dal Tar. Ma tutti i bagnini, al momento, sono in attesa del cosiddetto decreto indennizzi, che era stato annunciato per fine marzo, ma che non è ancora arrivato. La bozza prevederebbe un rimborso calcolato sugli investimenti non ancora ammortizzati e su una quota di remunerazione degli ultimi anni. Ma il testo diffuso al momento non è ufficiale (ilCarlino).

24 aprile 2024
I balneari tornano a parlare di concessioni
“Urgente emanare un provvedimento legislativo chiarificatore sulla scadenza delle concessioni demaniali marittime vigenti”, chiede il Sib Confcommercio. Assobalneari Confindustria chiede inoltre una “una norma che dia la possibilità di aprire nuove imprese là dove ci sono spiagge da valorizzare in quelle aree a maggior rischio di povertà” (Corriere).

12 aprile 2024
“Basta promesse, vogliamo i fatti”
Protesta dei bagnini a Roma. Presente una delegazione romagnola. Tra i riminesi Fabrizio Pagliarani, presidente di Confesercenti balneari Rimini. “Siamo ormai all’inizio della stagione e non sappiamo quale sarà il nostro futuro professionale. Così non si può più lavorare”, spiega. “Se il Governo e il Parlamento non emaneranno, il prima possibile, una legge che regolamenti queste benedette concessioni, la nostra risposta non potrà che essere lo sciopero”, annuncia. “Il tempo delle chiacchiere è finito. Chiediamo una legge nazionale subito: il Governo sa bene come mettere al sicuro le nostre aziende”, aggiunge Riccardo Ripa di Confcommercio balenari Rimini (ilCarlino, Corriere). Però, “la mappatura che il governo ha fatto, per dimostrare che in Italia c’è ancora il 67 per cento di spiagge libere e che quindi non sarebbe necessario indire le gare per assegnare le attuali concessioni balneari, non convince l’Europa”, spiega Mauro Vanni di Confartigianato (ilCarlino).

9 aprile 2024
Più spiaggia libera
Dopo il Conamal, Coordinamento nazionale mare libero, anche le associazioni ambientaliste chiedono più spiaggia libera a Rimini. Lo fanno anche loro attraverso le osservazioni al nuovo Piano dell’arenile inviate al comune di Rimini unite nella sigla Coordinamento associazioni animaliste e ambientaliste del Riminese. “Fondamentale per noi è la previsione di alcuni arretramenti dell’edificato e la realizzazione, al loro posto, di una fascia verde parallela alla costa. Che oltre all’opera di rinaturalizzazione fungerebbe da baluardo contro il rischio di allagamento costiero”, spiegano (Corriere, ilCarlino).

Maxi canoni, il taglio del giudice 
Lunedì tre sentenze del tribunale di Rimini hanno accolto le richieste di altrettanti concessionari, due del triangolone al porto di Rimini  e una al porto di Riccione. Dopo l’aumento dei canoni demaniali introdotto dal governo Prodi nel 2006, nel 2020 un decreto legge stabilì che i canoni venissero rivisti permettendo a chi aveva fatto causa di versare il 30 per cento delle somme dovute. Ciò non chiuse la battaglia legale: Agenzia del demanio e  i comuni di Rimini e Riccione si opposero chiedendo che il 30 per cento fosse calcolato sul debito residuo e non sull’intero importo. Il Tar non si è espresso, in attesa della sentenza del tribunale di Rimini. E’ arrivata ieri stabilendo che il 30 per cento vada calcolato sull’intero importo dovuto, dedotte le somme già versate negli anni dalle stesse attività (ilCarlino).

16 marzo 2024
Bagnini sconfitti al Tar
Il Tar ha bocciato la richiesta (da parte di 25 tra bagnini e chioschisti) di sospensione della delibera con cui il comune di Rimini ha prorogato di un anno le concessioni balneari. Secondo i concessionari, le concessioni sarebbero di fatto a tempo indeterminato perché il governo con il milleproroghe ha fermato i bandi in attesa dei decreti. I decreti però non ci sono e le concessioni precedenti al 2009, anno di approvazione della direttiva Bolkestein, non hanno un termine. Secondo i giudici questa lettura deve “essere attentamente vagliata alla luce della disciplina sia nazionale (anche, ma non solo, pro-concorrenziale), sia unionale” (ilCarlino, Corriere).

7 marzo 2024
Balneari nell’incertezza
La stagione balneare si avvicina e la questione delle concessioni non è stata risolta. I comuni si stanno organizzando autonomamente, “come Rimini, che entro fine 2023 ha pubblicato le linee di indirizzo per le gare pubbliche, in modo da usufruire della ‘proroga tecnica’ di un anno prevista dalla legge Draghi. Stagione 2024 salva, dunque? Sulla carta sì, ma il dibattito si infiamma” (ilPonte).

1 marzo 2024
Concessioni balneari, l’Antitrust boccia segnalazione contro Rimini
L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha archiviato le segnalazioni ricevute rispetto alla delibera della giunta comunale del 22 dicembre scorso. Nel documento, l’amministrazione approva le linee di indirizzo per le evidenze pubbliche. L’Agcm ha tenuto conto del fatto che in materia il comune ha voluto adeguarsi “ai principi di trasparenza, imparzialità, rispetto della par condicio e tutela della concorrenza”. Tuttavia l’autorità ha ritenuto, vista la delibera, di far arrivare a palazzo Garampi anche alcune osservazioni (BuongiornoRimini, Corriere).

23 febbraio 2024
I bagnini nell’incertezza
L’atto di indirizzo col quale il comune di Rimini “ha provveduto a prorogare, al 31 dicembre 2024, le concessioni balneari agli attuali gestori e, in contemporanea, ad avviare l’iter per le evidenze pubbliche, è chiaro e inequivocabile. E si basa sulla legge Draghi” ribadisce il presidente di Confartigianato imprese balneari, Mauro Vanni. Tuttavia, manca una linea per il futuro: “Il governo Meloni si decida a varare una norma chiara e incontrovertibile che stabilisca cosa si deve e non si deve fare con queste concessioni”, aggiunge Marco Mussoni di Cna balneari (Corriere).

21 febbraio 2024
Spiagge, i nove quesiti dell’Antitrust
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha scritto ai comuni costieri per chiedere di “approfondire le modalità di rilascio delle concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo”. Alle amministrazioni sono stati concessi dieci giorni per rispondere. La mossa arriva in risposta a una segnalazione spiega l’Agcm. Tra le richieste: copia del Regolamento sull’uso del demanio marittimo, informazioni dettagliate sulle concessioni in essere, precisazioni sulle procedure, cronoprogramma delle assegnazioni (Corriere).

17 febbraio 2024
Spiagge all’asta, Rimini può essere diversa da Jesolo
Roberto Biagini, presidente del Coordinamento nazionale mare libero, mette in fila tutte le mosse che il comune di Rimini potrebbe attivare per arrivare preparata alle aste delle concessioni balneari, evitando l’ingresso di grossi gruppi industriali al posto dei bagnini nostrani (BuongiornoRimini).

15 febbraio 2024
“Il nostro modello non è in grado di reggere”
Mauro Vanni, presidente di Confartigianato imprese balneari, commenta quanto sta accadendo in Veneto in fatto di concessioni balneari. Lì la Regione ha fatto una legge che apre le strade alle aste e in alcuni casi si è già arrivati all’aggiudicazione delle spiagge con l’arrivo di grandi gruppi imprenditoriali italiani, tra cui Mario Moretti Polegato di Geox a Jesolo. “Il nostro modello imprenditoriale basato su piccole imprese non può reggere alle aste… Come potremmo mai concorrere con chi può spendere milioni di euro con questa facilità?”, si domanda Vanni (ilCarlino, Corriere). Il sindaco di Rimini al lavoro per evitare “l’assalto” (Corriere).

17 gennaio 2024
Balneari “delusi dalla non decisione”
Scaduti i due mesi concessi dalla Commissione europea al Governo italiano per adeguare la situazione delle concessioni balneari alla normativa vigente, di fatto l’esecutivo non ha fornito una risposta. “Ci aspettavamo che il Governo si presentasse all’Unione europea con una proposta che mettesse in sicurezza le aziende. Ora si prospettano altri mesi di incertezza, con il settore congelato, mentre i Comuni navigano a vista, sono in confusione, con proroghe che ciascuno fa per conto suo non avendo riferimenti di una legge quadro nazionale”, ribadisce Mauro Vanni, presidente di Confartigianato imprese demaniali (ilCarlino).

16 gennaio 2024
Un doppio binario per le spiagge
La legge in studio in sede governativa per risolvere la questione dei balneari prevederebbe indennizzi, una sorta di buonuscita per chi perderà la concessione, e un ‘doppio binario’ con bandi solo per le spiagge non affidate in gestione, pari al 67 per cento sul totale dell’arenile libero (Corriere).

9 gennaio 2024
Spiagge, ancora caos
“Il governo sta lavorando su questa mappatura realizzata dal ministero che dimostra che non c’è scarsità di arenili liberi”, ribadisce il deputato della Lega Jacopo Morrone al Carlino. “Dal 1 gennaio il caos è totale per 8mila chilometri di costa italiana, dato che senza una norma nazionale che preveda bandi per le concessioni balneari l’occupazione degli attuali concessionari si configurerebbe come abusiva”, ricorda il deputato del Pd Andrea Gnassi (ilCarlino).

3 gennaio 2024
Balneari, gli auspici di Mattarella
Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella dopo aver promulgato la legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022 ha scritto ai presidenti di consiglio, Senato e Camera per sottolineare “profili di contrasto con il diritto europeo” auspicando al più presto “indispensabili ulteriori iniziative” per risolvere la questione. A tema le concessioni di suolo pubblico per il commercio, ma anche le concessioni balneari. “Anche noi siamo contrari alle proroghe, vogliamo certezze per il nostro futuro, anche per chi vuole investire”, è il commento del presidente dei bagnini Mauro Vanni (Corriere, ilCarlino).

24 novembre 2023
Balneari, Cassazione annulla consiglio di Stato
La Corte di cassazione ha annullato la sentenza del consiglio di Stato che annullava la proroga delle concessioni balneari al 2033, accogliendo il ricorso di Sib-Confcommercio e Regione Abruzzo. Ora il consiglio di Stato dovrà esprimersi nuovamente, ma per ora le licenze a fine anno non sono più nulle e i Comuni hanno più tempo per preparare i bandi. “La spada di Damocle del 31 dicembre 2023 non c’è più”, esulta  Mauro Vanni di Confartigianato imprese demaniali. “Le amministrazione comunali erano in crisi, si riaprono tutti i giochi”. Tuttavia, ricorda Vanni “ancora manca una legge per potere redigere le evidenze pubbliche” (ilCarlino, Corriere).

Cosa dice la sentenza
La Cassazione ha accolto il ricorso di Sib, Sindacato italiano balneari di Confcommercio e  Regione Abruzzo per la loro mancata ammissione nella causa che aveva portato alla cancellazione in consiglio di Stato delle proroga delle concessioni a fine 2033, stabilita dal governo nel 2021. E’ questo il motivo per cui la Cassazione ha chiesto al consiglio di Stato di rifare tutto. La sentenza non è stata bocciata nel merito, ma per questioni procedurali (ilCarlino).

Ma c’è chi dice: “Non cambia nulla”
“Quella dei bagnini è una vittoria di Pirro”, secondo Roberto Biagini di Conamal, comitato nazionale mare libero. Secondo Biagini la data del 31 dicembre 2023 non può essere elusa. “Essendo ormai ’legificata dalla legge Draghi’, la rotta è ormai tracciata”, sostiene. Essendo la motivazione della Cassazione procedurale, aggiunge Biagini, “il 1 di gennaio scade tutto in ogni caso. La pronuncia attuale non ha nessun effetto pratico” (ilCarlino).

18 novembre 2023
I bagnini al governo: mettersi subito in pari con la direttiva Bolkestein
“Non c’è tempo da perdere: il governo vada al più presto a Bruxelles a spiegare che c’è un 67% di area libera da mettere a bando e un 33% da preservare, proprio in virtù delle prerogative della direttiva Bolkestein, che prevede bandi di gara solo in caso di scarsità di risorsa”, dice il presidente di Confartigianato imprese demaniali Mauro Vanni (Corriere).

4 ottobre 2023
Concessioni balneari: “la mappatura è terminata”
Domani alle 15,30 a palazzo Chigi si riunirà il tavolo che negli ultimi mesi ha impegnato governo e operatori balneari per definire la strategia in vista dei bandi per il rinnovo delle concessioni balneari, a fine anno. Con la mappatura dell’arenile nazionale in mano il governo potrà dimostrare che non c’è scarsità di spiagge non date in concessione, e quindi l’applicazione della direttiva Bolkestein dovrebbe prendere una direzione differente dalle aste sui beni già concessi (ilCarlino)

30 settembre 2023
Concessioni balneari

“Non stravolgiamo la Bolkestein”. E’ la richiesta di Assobalneari, Federturismo e Confindustria regionale al governo. “Sancita la non scarsità del bene il governo deve procedere con la corretta applicazione della Bolkestein. Visto che l’articolo 11 prevede durata illimitata per le concessioni demaniali, è sufficiente rilasciarne di nuove con evidenze pubbliche trasparenti a fronte di migliaia di chilometri italiani disponibili” (Corriere).

11 settembre 2023
Spiagge, chi ha ragione?

La bozza di una relazione del consiglio dei ministri consegnata venerdì al tavolo tecnico in vista della scadenza delle concessioni balneari confermerebbe che la risorsa non sarebbe scarsa e che quindi non sarebbe necessario ricorrere ai bandi previsti dalla direttiva europea Bolkestein. “Risulta che solo il 20 per cento del bene demaniale marittimo è dato in concessione e poi manca ancora il dato su laghi e fiumi che farà scendere ulteriormente questa percentuale”, rende noto Mauro Vanni di confartigianato imprese demaniali. Solo pochi giorni fa era stata resa nota un’ordinanza del consiglio di stato in cui si sottolineava la “scarsità della risorsa” (Corriere).

19 luglio 2023
Spiagge, la mappatura col sistema Siconbep. E’ online da poche ore e risulta già migliorabile la piattaforma messa a punto dal governo e offerta alle amministrazioni locali per procedere con il lavoro di mappatura delle spiagge italiane, al fine di definire se il numero di quelle libere sia tale e sufficiente per non dover mettere all’asta le concessioni già in essere (così come stabilito dalla direttiva europea Bolkestein) . C’è in particolare un punto, spiega ai giornali l’assessora riminese Roberta Frisoni, poco chiaro. Si chiede di indicare: “entità de canone concessorio e ogni altro dato utile a valutare la proficuità dell’utilizzo economico del bene”. “Ma cosa dobbiamo dire: quanti ombrelloni ci sono? Quanto fattura il concessionario? Troppo sibillino questo passaggio” (ilCarlino, Corriere).

“Possiamo ritenerci soddisfatti”. Il presidente dei bagnini Mauro Vanni traccia un bilancio del primo mese e mezzo di stagione. “Veniamo da otto settimane col segno meno, anche il primo periodo di luglio non è stato dei migliori. Ma adesso siamo in ripresa”, spiega. Ma precisa: “Se nei week end registriamo una copertura ombrelloni quasi completa, come ad esempio sabato e domenica scorsa quando abbiamo avuto spiagge da tutto esaurito, la stessa cosa non si può dire nel resto della settimana” (Corriere).

5 luglio 2023
“Aste evitabili”. Ieri le associazioni dei bagnini hanno incontrato a Roma i tecnici di otto ministeri, tutti quelli coinvolti nella questione del rinnovo delle concessioni demaniali. “Ci hanno mostrato i primi dati relativi alle risorse presenti… un quadro ottenuto attraverso il sistema di rilevamento del demanio, che ha utilizzato i dati delle regioni. Dalla prima ricognizione parrebbe che le aree ancora disponibili non siano affatto scarse”, spiega Mauro Vanni di Confartigianato imprese demaniali. Obiettivo del lavoro di mappatura è dimostrare che le spiagge libere sul litorale italiano sono ancora in grande quantità e che quindi non sarebbe necessario ricorrere alle aste delle concessioni esistenti per restare nel rispetto della direttiva europea Bolkestein (ilCarlino).

Sentenza. Accolto il ricorso del concessionario di una spiaggia di Rosolina Mare, Rovigo, contro l’aumento del 25,15 per cento sui canoni balneari introdotto a dicembre dal governo. “La decisione del Governo sembrò a tutti noi sproporzionata, già appena uscita. E adesso lo stesso Consiglio di Stato ha lo certifica”, commenta il presidente di Confartigianato imprese balneari Mauro Vanni (Corriere).

3 maggio 2023
Spiagge, “le gare non sono necessarie”.
 Lo dice il giurista Vincenzo De Michele. L’avvocato spiega che “l’interpretazione della sentenza” della corte di giustizia europea “sottolinea come per l’applicazione della direttiva Bolkestein, serva la verifica della scarsità della materia prima, ovvero di aree demaniali da affidare in concessione”. Per di più “l’eventuale scarsità non va considerata in ambito comunale, bensì nazionale”. Nel nostro paese, quindi, dal punto di vista di De Michele, ci sono molte spiagge non concesse a privati, per cui la cosa più importante da fare è procedere con la mappatura (ilCarlino).

22 aprile 2023
Bolkestein, a qualcuno “non fa paura”
. A Marina Centro, i titolari dei bagni 35 e 36 hanno da poco rilevato anche il 37. “Qualcuno ci ha detto che eravamo dei folli… Non è vero, noi crediamo nel nostro lavoro e siamo convinti che il nostro futuro sarà ancora qui, sulla spiaggia”. Si augurano, “ovviamente”, che “il governo, ora che è arrivata l’ennesima sentenza, lavori a una riforma che riconosca il valore di impresa delle nostre attività, gli investimenti fatti e quelli futuri” (ilCarlino).

21 aprile 2023
Proroghe, è ora di fare basta. La Corte di giustizia europea lo ha ribadito ieri, non era la prima volta, in occasione della sentenza sul ricorso presentato dal Tar della Puglia. Le spiagge vanno messe all’asta. Non sono più ammessi proroghe o rinnovi automatici delle concessioni demaniali (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).

“Subito una legge”. I bagnini chiedono al governo di “mettersi a lavorare” a una “urgente” legge di riordino delle concessioni per “dare un valore alle imprese che in tutto questo tempo hanno offerto un servizio dando valore alla spiaggia… Importante riconoscere un periodo risarcitorio visto che quando sono state affidate le concessioni il rinnovo era automatico”, precisa Mauro Vanni di Confartigianato imprese demaniali. “A questo punto la politica deve fare la propria parte. Ci stiamo trascinando da 13 anni senza risolvere nulla”, dice Diego Casadei di Oasi (ilCarlino).

La politica. “Il governo deve decidere di decidere. Non sono ammessi più rinvii”, dice il deputato del Pd Andrea Gnassi. “Le concessioni devono essere assegnate con una procedura di selezione imparziale e trasparente”, ribadisce il senatore dei 5Stelle Marco Croatti. “La sentenza non è una bocciatura della linea del governo Meloni… legittima e rafforza l’utilità del lavoro impostato” secondo Domenica Spinelli, senatrice di Fratelli d’Italia. “L’eventuale applicazione della Bolkestein è direttamente connessa alla quantità di risorse presenti a livello nazionale e non limitata al solo livello locale. Salta agli occhi che l’Italia non può essere considerata scarsa di litorali”, secondo il deputato della Lega Jacopo Morrone (ilCarlino, Corriere).

20 aprile 2023
“Le gare sono inevitabili”. Attesa per oggi la sentenza della Corte di giustizia europea sul ricorso presentato dal Tar della Puglia in merito alla direttiva Bolkestein. Per l’ex parlamentare Sergio Pizzolante le aste pubbliche delle concessioni balneari sono inevitabili. Nel 2017, dai banchi del centro destra, insieme al collega riminese del Pd Tiziano Arlotti, Pizzolante fu promotore di un progetto di riforma delle concessioni per adeguare l’Italia alla direttiva europea (ilCarlino).

18 aprile 2023
Spiagge, giovedì la sentenza. La Corte di giustizia europea si riunirà alle 9,30 per dare una risposta ai nove quesiti posti dal Tar della Puglia nell’intento di mettere in dubbio la validità della direttiva Bolkestein e della scadenza delle concessioni balneari italiane fissata al 31 dicembre 2023. La seduta si potrà seguire in diretta sul sito Mondobalneare (ilCarlino, Corriere).

“Governo irresponsabile”. Il senatore 5Stelle Marco Croatti ritiene l’esecutivo responsabile di un’incertezza normativa che mette a rischio le imprese del settore balneare, mentre “il precedente impianto normativo introdotto con il Ddl Concorrenza e approvato nel corso del governo Draghi, prevedeva già una serie di tutele contro il rischio delle imprese multinazionali” (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).

“Basta perdere tempo”.  L’amministrazione riminese non aspetta di sapere cosa deciderà la corte europea. “La precedente pronuncia del 2016 sulla stessa materia aveva chiarito in maniera abbastanza netta come le gare pubbliche fossero ineludibili”, spiega l’assessora Roberta Frisoni. “A prescindere da questo nuovo parere appare evidente come la melina condotta dal governo non serva ad altro che a prolungare una condizione di precarietà che sta esasperando tanto gli enti locali quanto gli stessi operatori balneari” (Corriere).

21 marzo 2023
Concessioni balneari, la Corte europea deciderà il 20 aprile. Dopo la diffusione ad opera di un sito pugliese della notizia secondo cui la corte avrebbe già stabilito il no alle aste, fa chiarezza il sito Mondobalneare. “Non esiste nessuna anticipazione ufficiale sull’orientamento della sentenza che è stata richiesta lo scorso maggio dal Tar di Lecce in merito a nove importanti quesiti sull’applicabilità della direttiva europea Bolkestein sulle concessioni balneari” (Mondobalneare).

15 marzo 2023
Stabilimenti balneari, crolla il mercato. “Nel settore balneare il mercato delle compravendite è fermo. E il motivo è semplice: se non si sa cosa accadrà domani, se tutte le sentenze impongono il rispetto della direttiva Bolkestein, l’acquisizione attraverso bando di gara pubblico, già dal 2024, della concessione demaniale, nessuno si azzarderà a comprare un bene che tra un anno finirà all’asta”, spiegano dall’agenzia immobiliare di piazza Mazzini a Rimini (Corriere).

“Mi hanno spento il sogno”. Intervista a Marco Agostini, titolare dello stabilimento balneare 81 alle prese con le aste pubbliche per l’affidamento delle concessioni demaniali, previste già dal prossimo anno (Corriere).

27 febbraio 2023
Spiagge. Proroga sì, proroga no? “Il problema non è l’anno in più di proroga, ma il non voler dare una prospettiva e una certezza di futuro ai balneari”, attacca l’assessore regionale Andrea Corsini. La Regione ha contribuito con una sua proposta all’attesa riforma nazionale (ilCarlino, Corriere). L’ex assessore del comune di Rimini Roberto Biagini chiede più spiagge libere (ilCarlino), ma Mauro Vanni, presidente di Confesercenti imprese demaniali, ricorda che solo un decimo dell’arenile complessivo è occupato da stabilimenti (Corriere).

12 gennaio 2023
“Non abbiamo paura della Bolkestein”.
 A Torre Pedrera i bagni 74 A e 75 si uniranno e daranno il via a un’opera di restyling dal sapore green. “Abbiamo fatto sul terreno di nostra proprietà”, precisano i gestori, che quindi non temono di perdere l’investimento a causa delle aste demaniali (ilCarlino, Corriere).