Turismo 2015 a Riccione: crescono anche i fatturati, ma i margini per le imprese?

Martedì, 20 Ottobre 2015

3bTurismo a Riccione: crescono anche i fatturati ma forti dubbi sui margini delle imprese

 

 

Considerato lo storico vezzo degli albergatori della Riviera a sostenere che la stagione dell’anno in corso è sempre peggiore di quelle passate, l’estate 2015 deve essere proprio andata bene se solo per il 6 per cento degli albergatori di Riccione è stata negativa e per il 15 per cento molto positiva e per il 58 per cento discreta. Quando poi si chiede una valutazione rispetto all’estate 2014, il 51 per cento risponde meglio e il 20 per cento molto meglio. Differenze di valutazione si riscontrano fra le diverse tipologie di alberghi: il positivo cresce con i 3 e 4 stelle, diminuisce con gli hotel a una o due stelle. La conferma che la crisi e la mutata domanda turistica spingono le strutture meno qualificate in una zona d’ambra il cui passo successivo è l’uscita dal mercato.

 

L’associazione albergatori di Riccione e l’Osservatorio turistico Luigino Montanari hanno presentato ieri i risultati dell’indagine campionaria (91 hotel su 407) compiuta fra gli albergatori riccionesi. È emersa la conferma di ciò che affermano le statistiche ufficiali: a Riccione il +6,6 per cento di arrivi e il +4,5 di presenze. L’indagine ha però tastato il polso anche riguardo al fatturato, che è l’indice economico reale. Il 60 per cento degli intervistati afferma che è aumentato e la media della crescita fra le diverse strutture è del 7,7 per cento. C’è da essere soddisfatti, ma bisogna tenere presente che il 2015 è arrivato dopo tre stagioni tutte pesantemente con il segno negativo. C’è un altro aspetto di cui tenere conto: la politica dei prezzi. Analizzando i prezzi dichiarati a Promhotels, che gestisce l’ufficio informazioni per cento alberghi aderenti, si vede che in molti periodi della stagione sono stati praticati prezzi inferiori al 2014, addirittura anche in agosto. “Significa – ha commentato Claudio Montanari, assessore al turismo e responsabile dell’Osservatorio – che, nonostante la generale tendenza positiva, la paura non è passata”. Prezzi più bassi, periodo di permanenza media che certo non cresce: la domanda è, pur con i fatturati in crescita, quali siano i margini reali per le imprese. Interrogativo che per il momento rimane senza risposta. Per il 47 per cento degli intervistati la redditività della propria impresa è giudicata sufficiente. Non è dato però di sapere cosa significhi quel sufficiente: corrispondenza alle aspettative? Sufficiente per sopravvivere?

 

L’indagine registra però una importante disponibilità ad investire. Circa la metà dice che farà investimenti fino a 100 mila euro, il 16 per cento fino a 500 mila euro, solo il 35 per cento informa che non metterà mano al portafoglio. Chi investe, lo farà soprattutto sulle camere, seguite dalla cucina e dal risparmio energetico. Qualcuno indica il centro benessere.

I mercati che tirano

Il 2015 ha visto a Riccione un’enorme crescita dei turisti provenienti dalla Lombardia e un discreto incremento del Piemonte. Un fenomeno che porta Montanari a dire che va fatta una riflessione sui cosiddetti mercati di prossimità. Non è vero che siano saturi ma possono offrire ancora margini di incremento. Il boom del Piemonte può essere attribuito alla promozione del treno gratis che ha dirottato a Riccione turisti solitamente diretti in Liguria.

Sull’estero grande boom del mercato francese (+28,7 per cento di arrivi) anche se la Francia ha ancora nel complesso una piccola quota di mercato. Pesante segno rosso per i turisti provenienti dalla Russia, anche se a Riccione pesano in modo molto inferiore rispetto a Rimini. Usando una metafora aziendale, si può dire che la Perla Verde ha un portafoglio clienti più assortito.

Notte Rosa bocciata

I migliori giorni dell’estate 2015. Se è scontato un riempimento delle camere al 100 per cento nei giorni 14 e 15 agosto, è sorprendente l’81 per cento del 31 maggio (ponte del 2 giugno) e del 27 giugno, un normale week end. Il 4 luglio (sabato successivo alla Notte Rosa) gli alberghi erano pieni all’88 per cento; in altri due week end di luglio all’85 per cento. Conclusione: la Notte Rosa non porta nessun significativo incremento. Se poi si va a chiedere agli albergatori l’effetto dell’evento sulle presenze in hotel, la bocciatura è senza appello: il 34 per cento risponde pessimo, il 29 per cento negativo, il 25 per cento indifferente. Solo il 12 per cento dà una valutazione positiva. Commenta il presidente dell’Aia, Rodolfo Albicocco: “Sulla base di questi risultati, ci penserei due volte a investire risorse pubbliche in questo evento. Se proprio dobbiamo starci dentro, rivediamo almeno i contenuti e la comunicazione”.

La città che piace e che non piace

A determinare il buon andamento dell’estate 2015, sono stati nell’ordine il bel tempo, le iniziative e gli eventi, le famiglie fidelizzate e soddisfatte. Quali sono invece le criticità segnalate dagli ospiti? Ai primi posti arredo urbano, strade e marciapiedi dissestati, viabilità difficile, il cantiere del Trc, pochi parcheggi e costosi, in generale il traffico, il rumore, il degrado.

Gli obiettivi per Riccione nei prossimi tre anni riflettono, specularmente, le criticità sottolineate. In più si chiede maggiore apertura ai mercati esteri, più promozione e collegamenti con l’estero. E qui si apre il discorso dell’aeroporto. Claudio Montanari ribadisce concetti già espressi dagli amministratori di Riccione: “Noi lavoreremo per portare più stranieri a Rimini. Se questi arrivano con il nostro aeroporto, ottimo. Altrimenti li andremo a prendere dove atterrano”. E informa che nel 2016 ci sarà il treno diretto Monaco-Rimini.

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