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04 08 2015 | Rimini | Parco del mare sì, ma con quali soldi? L’intervento del capogruppo Ncd-Pdl Mauro

Martedì, 04 Agosto 2015

1Rimini | Parco del mare sì, ma con quali soldi? L’intervento del capogruppo Ncd-Pdl Mauro

 

Oggi in consiglio comunale si discuterà delle manifestazioni d’interesse attorno al Parco del mare. Lo scopo è quello di approvare l’atto d’indirizzo che darà il là a una campagna acquisti che raccoglie curiosità. Il Comune di Rimini intende reclutare privati (albergatori, ristoratori, bagnini, manager del fittness e del benessere, eccetera) interessati a investire, al posto suo o quasi, nella riqualificazione del lungomare.
“Gnassi si muove secondo le coordinate fissate dal Piano strategico approvato all'unanimità dal Consiglio comunale e al quale il centrodestra ha dato il suo contributo”, precisa subito il capogruppo di Ncd-Pdl Gennaro Mauro. “La pedonalizzazione del lungomare, e la realizzazione di un oasi di verde, di piste ciclabili e pedonali, e strutture commerciali e sportive non impattanti che si prolungano sull'arenile, privato di una parte consistente di volumi ormai inutilizzati, è una soluzione accattivante, condivisibile ed è auspicabile che si realizzi al più presto”.
Fin qui tutto ok, ma non ci si lasci ingannare dai toni melliflui di Mauro che, comunque, precisa: “A nostro avviso non sono state attentamente analizzate in questo progetto le conseguenze sulla mobilità urbana, l'eliminazione della sosta e il doppio senso di circolazione sui viali delle Regine non saranno prive di conseguenza, così come la scarsità di assi stradali di collegamento monte mare, solo tre da piazzale Fellini a viale Firenze a Bellariva, fanno rimpiangere le chiusure di via Lagomaggio e Pascoli. Nonostante siano previsti dei parcheggi interrati, sarà necessario prevedere dei parcheggi scambiatori a monte della ferrovia in prossimità delle fermate del Trc, per ridurre la pressione veicolare sulla Marina”.
I parcheggi però non bastano. “Riteniamo comunque che tutto ciò non sia sufficiente, bisogna prevedere anche una serie di strumenti urbanistici mirati alla riqualificazione delle strutture alberghiere e commerciali, e su questo la giunta Gnassi è colpevolmente in ritardo, il Piano strutturale comunale è per troppo tempo rimasi fermo. Non sono bastati a Gnassi quattro anni e mezzo per vararlo”.
Secondo Mauro, “non dobbiamo però dimenticare, che il progetto Parco del mare si inserisce in un contesto di profonda crisi, il nostro comparto turistico perde ogni anno sempre più importanti fette di turisti, ed è caratterizzato da una offerta che si dequalifica sempre più. Le conseguenze sono visibili a tutti, i viali delle Regine e le strade limitrofe convivono con ampie distese di operatori commerciali abusivi, e aleggiano strutture alberghiere vecchie e inadeguate e strutture commerciali che sono poco più che dei bazar con assortimenti di marocchinerie di infima qualità. Gli operatori turistici gestiscono attività con indici di redditività molto bassa, e quindi è normale che serpeggia sfiducia e incertezza sul futuro. La direttiva Bolkestein aggiunge altra incertezza”.
Incertezza che va a braccetto con realismo, ma non a palazzo Garampi. “In questo scenario riteniamo che pretendere che il privato si faccia carico per intero degli oneri economici necessari per la realizzazione del Parco del mare è davvero irrealistico”.
E, comunque, in definitiva, “il progetto del Parco del Mare deve decollare, e poiché non sarà avviato prima del termine del mandato di Gnassi, non deve trasformarsi nell'ennesimo spot elettorale del centrosinistra.
Questo progetto può trovare pieno accoglimento da parte del privato solo se la politica, dal centrodestra al centrosinistra, si assuma l'impegno di reperire risorse pubbliche da destinare alla riqualificazione dell'intero quadrante della nostra marina”. Del resto, ricorda Mauro, “ci siamo indebitati per oltre 100 milioni di euro per la realizzazione del Palacongressi, abbiamo dilapidato decine di milioni per fallimento di Aeradria, con rate di mutuo a carico della Holding che pagheremo ancora per molti anni”.
La mano è tesa: cosa farà il sindaco? “Siamo disposti come centrodestra a sostenere il progetto Parco del mare a condizione che Gnassi contribuisca con almeno una ventina di milioni di euro da reperire attraverso la vendita di una quota di azioni di Hera, la riduzione del capitale sociale di Romagna Acqua e tramite il ricorso all'indebitamento se necessario”.

 

gennaro mauro


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