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06 05 2015 | Rimini | Teleriscaldamento, Sgr attacca Visintin

Mercoledì, 06 Maggio 2015

tortora-scuroRimini | Teleriscaldamento, Sgr attacca Visintin

 

Sgr “non dubita” che “verranno integralmente smentite” le dichiarazioni dell’assessore all’ambiente del Comune di Rimini Sara Visintin nell’ambito della commissione di lunedì sul teleriscaldamento. “Ben si comprende la gravità dell’assunto - ribadisce Sgr - che è oggettivamente diffamatorio. Il minimo che Sgr può fare è reagire con sdegno e smentire nella maniera più completa”.
Detto questo il gestore del gas conferma. “Si, è proprio vero, almeno due milioni di risorse pubbliche destinate alle opere di urbanizzazione di un comparto di edilizia economica e popolare (Peep Viserba) e, quindi, finalizzate alla collettività, non sono state spese per tale finalità. Mancano all'appello. E il Comune di Rimini lo sa e riconosce persino che non ve ne è traccia nella contabilità dei lavori”.


Come è successo. “L’amministrazione aveva incaricato il Consorzio il Maestrale (costituito tra i costruttori degli edifici del Peep) di urbanizzare l'area e di sostenere il relativo onere economico, ivi compreso l'impianto di teleriscaldamento. La realizzazione delle opere sostituiva l'obbligo dei costruttori di pagare gli oneri di urbanizzazione al Comune per l'edificazione delle palazzine”.
Cosa è successo. “Il Consorzio incarica Sgr di realizzare l'impianto di riscaldamento e poi non paga i lavori per più di 2 milioni di euro. Intanto, però, i costruttori vendono gli alloggi costruiti, facendo pagare ai cittadini acquirenti in toto il costo delle opere di urbanizzazione, compreso il teleriscaldamento. Secondo voi chi deve restituire 2 milioni? Evidentemente le cooperative dei costruttori, riunite in Consorzio, che hanno fatto pagare agli acquirenti ciò che non hanno speso e che erano tenuti a spendere in nome e per conto dell’amministrazione comunale, trattandosi a tutti gli effetti di risorse pubbliche, che, anziché entrare nelle casse comunali come oneri di urbanizzazione, sarebbero dovute essere direttamente utilizzate dai titolari dei permessi edilizi per finanziare la realizzazione delle opere di urbanizzazione”.


Sgr quindi “è evidentemente ‘parte lesa’ nella vicenda, avendo sinora costruito a sue spese un'opera pubblica a servizio della collettività, senza essere stata pagata. Lo attesta ormai un lodo arbitrale definitivo ed esecutivo. Peccato che all’atto del pignoramento il Consorzio risultava privo di beni pignorabili”.
Sconcertante per Sgr “è che il Comune si disinteressi di dove siano andate a finire queste risorse, che sono, a  tutti gli effetti, risorse della collettività, risorse che il Comune ha affidato in gestione ad altri, i  quali, anziché spenderle per l'unico scopo consentito, evidentemente se le sono “messe in tasca”
Non solo, spiegano da Sgr, l’amministrazione “vorrebbe chiudere la contabilità delle opere di urbanizzazione e magari anche collaudare l'impianto di teleriscaldamento, ignorando che fine abbiano fatto più di 2 milioni di euro”, ma anche, “stando alle dichiarazioni dell'assessore, il Comune pretenderebbe anche che Sgr, dopo aver, allo stato, “regalato” alla cittadinanza l'impianto di teleriscaldamento, lo “regalasse” una seconda volta, scontando, in termini di riduzioni tariffarie, quei 2 milioni che il Consorzio non ha mai pagato. Questo è veramente troppo”.


In merito ai contenuti della commissione comunale interviene anche l’amministratore delegato di Sgr Bruno Tani. “Sgr - sottolinea con amarezza Tani - risulta l’unico soggetto dell’intera vicenda che ha fatto fronte con professionalità e puntualità a tutti gli impegni assunti. Sfortunatamente è anche l’unico soggetto a soffrire enormi danni materiali e crescenti danni reputazionali che si riserva di tutelare nelle opportune sedi.
Perché il Comune ha fretta di concludere l’iter tecnico-amministrativo nonostante non vi sia certezza sulla contabilità lavori? E procedere quindi allo svincolo della fidejussione di oltre 5 milioni di euro rilasciata da Unipol, l’unico asset a disposizione del Comune per garantire la corretta esecuzione e pagamento delle opere con i soldi anticipati dai cittadini? E dire che il Comune avrebbe tutti gli strumenti per risolvere la questione, escutendo dalla fideiussione in suo possesso, per conto di coloro che hanno pagato gli appartamenti, la somma necessaria per ottenere la riduzione delle tariffe”.

 

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