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03 02 2015 | Novafeltria | Il fioraio nel mirino della Gdf non è evasore totale

Martedì, 03 Febbraio 2015

mattoneNovafeltria | Il fioraio nel mirino della Gdf non è evasore totale

 

E’ oggetto di un’indagine, ma non è un evasore totale, Antonio Acampa, il fioraio di origini campane, tasferitosi a Novafeltria dove ha aperto un negozio. Acampa è indagato dalla Guardia di finanza di Rimini “per una presunta evasione dell'imposta Iva ed Irpef per l'ammontare di circa 260.00 euro”, conferm il suo avvocato, Francesco Nucera, ma aggiunge anche che la stampa ha fornito alcune interpretazioni erronee dei fatti. A partire dalla cifra contestata, che non è di 2,6 milioni. I fatti imputati, aggiunge l’avvocato, risalgono al 2009 e al 2010 e riguardano l’acquisto di materiale florivivaistico.
Acampa “si dichiara assolutamente estraneo a tali acquisti (e presunte successive vendite) di cui ha già, nelle opportune sedi, disconosciuto documentazione e firme, attendendo gli esiti dell'attività di indagine”, spiega l’avvocato che ricorda come il fioraio all'epoca dei fatti fosse “un commerciante ambulante, che svolgeva la propria attività in Romagna nelle piazze e nelle strade con regolare autorizzazione”.
Acampa “non è un soggetto sconosciuto o fantasma per il fisco poiché ha sempre regolarmente presentato le dovute dichiarazioni dei redditi e pagato le tasse finché ha svolto il suo lavoro”, né “è stato mai sanzionato per omesso rilascio di scontrini fiscali”. Secondo Nucera, “di certo non era una persona in grado di poter acquistare e pagare simili cifre di prodotto”, ma soprattutto “non è mai stato arrestato e posto ai domiciliari per questa inchiesta”.
Acampa ha lavorato come ambulante “fino a che le sue condizioni di salute glielo hanno permesso e nel 2011 ha aperto un negozio al dettaglio in Novafeltria gestito fino all'aggravarsi delle patologie di cui è affetto”. A quel punto è subentrata nell’attività Immacolata De Miccoli, “la quale non è stata minimamente coinvolta nell’indagine”, e che “ormai da anni svolge il lavoro con riconosciuta professionalità ed apprezzamento della clientela”. Ultimo punto da chiarire è quello relativo al sequestro: “non sono stati sequestrati beni per 260.00 euro, ma solamente una vecchia Ape ed un vecchio furgone in demolizione”.
Circa il cinvolgimento di Acampa “in un'inchiesta della Procura di Napoli del 2010-2011 per acquisto a fini spaccio di sostanza stupefacente”, anche qui l’avvocato conferma, precisando che sono tre gli episodi ‘incriminati’, “senza coinvolgimenti di carattere internazionale, associativi”. A seguito dell’indagine Acampa “nel 2013 è stato posto agli arresti domicliari; il processo di appello si svolgerà a breve. Nessuno stupefacente è stato ritrovato nella sua disponibilità personale o nell'abitazione. Non è mai stato coinvolto, neppure presuntivamente, in fatti di criminalità organizzata, men che meno fatto oggetto di un'aggressione con colpi d'arma da fuoco per tali motivi. È stato invece ferito nel corso di una rapina, fatto ben accertato dalle competenti autorità”.


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