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Elezioni Regionali a Rimini: la Lega doppia Forza Italia, Pd in calo

Lunedì, 24 Novembre 2014

3bElezioni Regionali a Rimini: la Lega doppia Forza Italia, Pd in calo

 

 

Male l’affluenza. Lega asfalta Forza Italia e Grillo, Pd oltre il 40 %. Così twittava il premier Matteo Renzi stanotte ai primi risultati delle elezioni regionali che hanno sancito la vittoria del candidato Pd Stefano Bonaccini. Il giudizio s’attaglia benissimo a quanto è successo in Emilia Romagna, anche se bisogna ricordare che alle europee del maggio scorso (riferimento obbligato perchè in quelle elezioni per la prima volta c’erano il Pd di Renzi e la Lega di Salvini) i democratici avevano ottenuto in Regione il 52,5%.

 

L’Emilia Romagna si è rotta

Quindi il primo elemento che occorre riconosce è che il voto di domenica è stato un vero terremoto. La metafora non è per nulla esagerata. A partire dai dati dell’affluenza al voto. Mai si era visto che in Calabria si votasse di più che in una regione (ex?)rossa.

Nella provincia i Rimini ha votato appena un terzo degli aventi diritto. Non era mai successo in qualsiasi tipo di elezione politica o amministrativa. Rispetto al resto della Regione, è la provincia in cui si è votato di meno. Il Comune dove si è votato di più è il piccolo Castedelci con il 37,12%, fra i centri più grossi spicca il 37,02 di Bellaria Igea Marina.

Al di la delle curiosità statistiche, il crollo dell’affluenza a questi livelli indica che la rivolta dei cittadini contro la politica è arrivata al punto limite. Si incanala solo parzialmente nel voto a qualche forza politica estrema e alternativa (vedi Lega e Grillo), questa volta ha preferito fare la scelta dello stare a casa. Questo comportamento assume maggiore rilevanza in un territorio come il nostro dove sempre alta è stata la partecipazione al voto e sempre forti gli sforzi organizzativi della sinistra per portare il proprio popolo alle urne. Questa volta il meccanismo non solo si è inceppato ma proprio si è rotto (come già stanotte titolavano alcuni quotidiani nazionali).

 

Opa vincente della Lega

Il dato politico più rilevante del voto di domenica è l’Opa vincente della Lega sull’area di centrodestra ed in particolare su Forza Italia. In consiglio regionale ci vanno 8 leghisti e solo2 berlusconiani.

La Lega prende nella provincia il doppio dei voti di Forza Italia: 14.896 contro 7.626. che in percentuali vuol dire il 17,9% contro il 9,1%. La debacle di Forza Italia era prevista, ma non in proporzioni simili. Nel Comune di Rimini scende addirittura all’8.5%, a Riccione resiste con un 12,82%, m i risultati in generali restituiscono un partito che si sta dissolvendo. La Lega ha avuto buon gioco a riuscire egemone in un’area di centrodestra, a Roma come a Rimini, senza un progetto e una leadership credibile. Il movimentismo della Lega su certi temi (immigrati, euro, pensioni) ha avuto la meglio sugli sbiaditi replicanti delle altre forze di centrodestra.

Il punto è che con questi risultati fra due anni la Lega avrà tutto il diritto a voler esprimere un proprio candidato sindaco per le elezioni al Comune di Rimini, o comunque potrà imporre il proprio gioco ai potenziali alleati. Uno scenario inimmaginabile prima del voto.

Completano il quadro di centrodestra le buone affermazioni di Fratelli d’Italia (3,6%) e di Ncd (4,7) che ha a Rimini la propria roccaforte regionale. Complessivamente l’area di centrodestra supera il 35% che di per sé è un buon punto di partenza per competere alle comunali del 2016. Bisogna però vedere se saprà recuperare l’unità e una strategia credibile a livello locale.

 

5 Stelle meno luminose

Rispetto alle elezioni europee che avevano regalato al Movimento 5 Stelle un rotondo 25% su base provinciale, le regionali ridimensionano notevolmente il movimento di Grillo fermandolo al 17,2%. La Lega è stata più brava a intercettare il voto di protesta. Il sito della Regione attribuisce comunque ai grillini il 3 seggio di Rimini.

 

Pd in calo

Rispetto alle europee, la scivolata è di 6 punti (dal 46,3 al 40,7%) e quindi di quelle che fanno male. Ma la sconfitta politica più evidente è nell’astensionismo record che indica una perdita notevole nella capacità del partito di coinvolgere e motivare il proprio elettorato.

 

Bellaria e Riccione

Come si è votato nei due comuni dove governa il centodestra. A Bellaria il candidato vincente è il leghista Alan Fabbri che distanzia Bonaccini di ben 6 punti. Qui Rondoni fa il pieno dei voti con il 14,39%. Insomma l’identità politica di centrodestra del Comune è pienamente confermata. A Riccione invece Bonaccini arriva primo con il 42,06%, però l’area complessiva del centro destra arriva al 39%, molti di più che a Rimini dove è più indietro di quattro punti. Forza Italia a Riccione sfiora il 13%.

 

Preferenze ed eletti

Nel Pd vince la sfida a quattro l’ex sindaco di Verucchio, Giorgio Pruccoli con 4.516 preferene, seguito dall’assessore del Comune di Rimini, Nadia Rossi con 4.199. Sono loro gli eletti che il Pd di Rimini manderà a Bologna.

In Forza Italia il consigliere uscente Lombardi non va oltre i 1.098 voti di preferenza. Va meglio a Gioenzo Renzi, di Fratelli d’Italia, che raggiunge quota 1.288. Nella Legail primo nelle preferenze è Brunoangelo Galli con 931 voti che ha notevolmente distanziato Marco Cecchini (502)

Per soli due voti di differenza (1.152) Ada di Campi n Eraldo Giudici (1150) all’interno di Ncd. Nel Movimento 5 Stelle la migliore performance è di raffaella Sensoli con 1.066 voti. Sarà lei la terza consigliera eletta a Rimini.


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