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Cristiani perseguitati, uno dei temi principali del Meeting 2014

Mercoledì, 13 Agosto 2014

6b 210Cristiani perseguitati, uno dei temi principali del Meeting 2014

 

Il Meeting porta il mondo a Rimini e per incontrare il mondo, per conoscere i protagonisti della storia, basta entrare in Fiera. E quando si dice protagonisti della storia non si intendono i potenti, i governanti, quanto coloro che nelle situazioni “di periferia” ci vivono giorno e notte.
Un tema oggi in primo piano - anche se non forse non trova a livello di mass media l’audience che la drammaticità della situazione richiede – è quello della persecuzione dei cristiani in diverse parte del mondo, a cominciare dal Medio Oriente. Di certo se ne parlerà e molto al Meeting che ha già cominciato a monitorare la situazione aprendo un Focus sul proprio sito, dove viene rilanciato l’appello dei vescovi italiani. E, aderendo all’invito dei vescovi italiani,  si pregherà per i cristiani perseguitati anche nel tradizionale pellegrinaggio che CL, in occasione del Meeting, organizza il 15 agosto al Santuario della Madonna di Montefiore.
L’evento principale è in programma sabato 20 agosto: sotto il titolo “Testimoni di libertà” si ascolteranno i racconti di Paul Jacob Bhatti, già ministro pakistano per le minoranze e fratello di Shahbaz, assassinato per il suo impegno in difesa dei cristiani; Ignatius Kaigama,  presidente dei vescovi nigeriani e dal 2010 in prima linea nell’informare il mondo sulle persecuzioni dei cristiani nel suo paese; Shlemon Warduni, Vescovo Ausiliare del Patriarcato di Babilonia della Chiesa Cattolica dei Caldei (in Iraq dove è in atto una cruenta persecuzione che porta alla fuga dei cristiani) ed il giornalista della Stampa Domenico Quirico, testimone diretto delle tragedie e delle violenze in Medio Oriente per essere stato sequestrato cinque mesi. “Abbiamo invitato uomini che con il racconto della loro vita e delle sofferenze dei loro popoli – ha spiegato la presidente della Fondazione Meeting Emilia Guarnieri – rendono testimonianza della irriducibile tensione alla libertà e del mistero di una libertà già possibile e sperimentata anche nella persecuzione”.
Se qualcuno può essere rimasto sorpreso della presenza di un’antica comunità cristiana, la caldea, in Iraq, ecco che una mostra del Meeting, Parabole d’Oriente, documenta la vita dei cristiani (di qualsiasi denominazione) nella grande area che va dal Caucaso all’Egitto, dall’Iran a Cipro. In queste terre Il numero dei cristiani secondo le varie statistiche è sceso dal 25% registrato agli inizi del XX secolo all’attuale 6%. La mostra vuole anche riportare l’attenzione della comunità internazionale sulla questione della salvaguardia del ricco patrimonio architettonico ed artistico che da secoli costituisce parte integrante della cultura cristiana.
Di presenza dei cristiani in Medio Oriente si parlerà anche nel primo incontro del Meeting, domenica 24 agosto alle 15 in Auditorium, al quale partecipa il custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, sul tema “Il potere del cuore. Ricercatori di verità”.
Nell’ambito del ciclo Storie dal mondo, da vedere venerdì 19 agosto alle 19 il documentario Maaloula, l’ultima trincea. La lotta per la sopravvivenza dei cristiani di Siria, realizzato da Samaan Daoud, interprete e Collaboratore dei Gesuiti in Medio Oriente.

 


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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