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Presidenza UniRimini e linee guida della Fondazione. Parla Pasquinelli

Martedì, 05 Novembre 2013

2bPresidenza UniRimini e linee guida della Fondazione. Parla Pasquinelli

Il nome c’è già, anche se rimane ancora riservato. È però certo che la Fondazione Carim quale azionista di maggioranza rivendica il diritto di indicare il presidente della società Uni.Rimini che sostiene l’insediamento universitario di Rimini. Attualmente la società è retta dal vice presidente Barbara Bonfiglioli.
Nel programma per il 2014 la Fondazione destina circa 800 mila euro per l’Università, su un totale di investimenti pari a 1,9 milioni di euro. “Per noi – spiega il presidente Massimo Pasquinelli – l’Università rimane la grande opera a cui destinare attenzione e risorse. Se esiste un polo universitario a Rimini è perché la Fondazione nel tempo ha destinato ad esso contributi consistenti. È un impegno che riprendiamo assegnandovi grande valore strategico. Su questo ho trovato attenzione e condivisione da parte del consiglio generale. Questo nostro impegno ci abilita ad approfondire con domande precise la situazione dell’università a Rimini: corsi, numero degli studenti, punti di eccellenza nella ricerca, rapporto fra ricerca e territorio. Rispetto a Uni.Rimini non abbiamo alcuna pretesa se non quella di fare proposte e di monitorare la situazione. Penso comunque che si debba andare al più presto al rinnovo del consiglio d’amministrazione e alla nomina del presidente”.
L’Università resta quindi un impegno centrale per una Fondazione che, dopo un lungo periodo dominato dalle vicende della Carim e dopo aver aggiornato i propri organi sociali, vive una sorta di anno zero, di ripartenza nelle sue attività rivolte verso la città. Con molte meno risorse rispetto ai periodi di vacche grasse (circa la metà) ma, per dirla con Pasquinelli, “con una nuova intelligenza sociale, capace di farsi collettore dei contributi anche di altri soggetti”.
La Fondazione proseguirà l’attività nel campo culturale. Non sono previsti interventi di recupero storico o filologico di opere o monumenti. Sarà completato il fondo Campana presso la Biblioteca Gambalunga, continueranno i cicli di conferenze dedicati al Tempio Malatestiano.
L’attenzione sarà rivolta a Castel Sismondo: non ci saranno più le grandi mostre di Goldin ma si cercherà di tenerlo occupato con numerosi eventi culturali di diversa natura realizzati con soggetti privati locali. L’orizzonte entro il quale la Fondazione intende muoversi è quello di una maggiore valorizzazione delle risorse umane locali. Non solo. “E’ nostra intenzione coinvolgere Castel Sismondo e le vicende dei Malatesta in una serie di iniziative che abbiano lo scopo di promuovere il brand Rimini”.
Intervenendo all’inaugurazione della mostra su Sant’Agostino promossa dal Meeting e dal Portico del Vasaio, Pasquinelli ha sottolineato che da questi e altri soggetti analoghi nascono iniziative che escono da soliti schemi e presentano letture dalla realtà non parziali. Il riferimento evidente era a talune recenti perfomance che Pasquinelli aveva definito “provocazioni infruttuose”. Nel mirino non c’era tanto l’assessore Pulini, le cui attività il presidente della Carim ha definito positive, quanto gli apparati burocratici comunali che forniscono “un’ospitalità per lo meno sempre parziale” a letture della realtà che fanno riferimento alla tradizione cristiana.
Un terzo degli investimenti della Fondazione nel 2014 andrà nel settore dell’assistenza sociale e del sostegno allo sviluppo. Palazzo Buonadrata continua a sostenere i progetti di assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti che sono segnalati da Asl e Servizi sociali del Comune.
A Pasquinelli preme sottolineare quella che sarà la novità del 2014: fare da collettore ad un gruppo di investitori che sostenga aziende giovani - le cosiddette start up – che vogliono conquistare nuovi mercati, soprattutto a livello internazionale. “E’ un progetto –spiega il presidente - al quale stiamo lavorando da mesi, andando anche a visitare esperienze realizzate in altre parti d’Italia. E’ una delle attività alle quali attribuiamo rilevanza strategica ai fini dello sviluppo di Rimini”.


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