Bidello positivo alla scuola Casadei: caos per ritardo dell’edito dei test rapidi

Giovedì, 26 Novembre 2020

(Rimini) “Sabato scorso si è avuta la notizia che un bidello della scuola elementare Flavia Casadei era risultato positivo al Covid”. Lo rende noto il consigliere comunale di Rinascita civica Mario Erbetta. “A quel punto il dirigente scolastico in coordinamento con Asl Romagna decideva di chiudere la scuola per la sanificazione e di fare un test veloce a tutti i bambini e agli insegnanti e agli Ata della scuola e lo comunicava domenica mattina tale provvedimento at tutti i genitori degli alunni”, continua il racconto di Erbetta che parla addirittura di “genitori inferociti”.
Perché? “Per due giorni la scuola è stata chiusa per sanificazione (lunedì e martedì). Ieri mattina dalle 8,30 alle 12,30 sono stati fatti tutti i tamponi veloci sia ai bambini che ai dipendenti scolastici. I risultati dovevano arrivare entro 6 ore in modo che oggi i bambini potevano andare a scuola in tutta sicurezza”, spiega Erbetta. “Invece, proprio per il marasma che vi è al laboratorio di Pievesestina e a protocolli troppo lenti come avevo già denunciato, i risultati alle famiglie e ai dipendenti della scuola non sono arrivati”. Si parlerebbe quindi di seicento famiglie che alle sette di questa mattina non sapevano cosa fare con i propri figli.
Alle “proteste dei genitori” che chiedevano se mandare o meno i loro figli a scuola “è stato risposto di mandarli pure anche se non avevano ancora ricevuto l'esito perché queste erano state le indicazioni dell'Asl Romagna. Non solo, ma da quanto trapelato, le maestre e il personale Ata pur non avendo ricevuto l'esito sono state invitate a tornare in servizio, anche se sembra che a tale invito quasi la totalità del personale non ha aderito. A questo punto c'è da domandarsi con che criterio sanifico una scuola, spendendo soldi pubblici, e poi per poterla riaprire in fretta e furia provo a far rientrare il personale senza sapere se i lavoratori hanno contratto il Covid o no, per non attendere i risultati dei tamponi. Ma ancor più non si capisce perché in tali casi non vi sia un protocollo Asl di priorità che possa comunicare i risultati in poche ore in modo da poter riorganizzare meglio e in sicurezza il ritorno a scuola”.