Narcotraffico tra Sud America e Albania, con base a Viserba

Giovedì, 23 Luglio 2020

(Rimini) Avevano fatto arrivare direttamente dalla Colombia un chimico specializzato per la creazione di una nuova droga sintetica una “cocaina rosada”, sostanza psicoattiva ancora poco diffusa in Europa. Prima che potessero immetterla sul mercato, il gruppo di narcotrafficanti albanesi è stato arrestato dal ROS dei Carabinieri, con il supporto dell’Arma territoriale in Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Abruzzo e Marche, a conclusione di un’indagine sul traffico di droga coordinata dalla Procura Distrettuale di Bologna.

Venti le persone in manette, il boss del gruppo un cittadino albanese che a dire degli inquirenti conduceva una vita normale da padre di famiglia, risulta residente a Rimini da dove gestiva un’attività di facciata come la vendita on line di automobili. Azienda e 6 vetture sono state sequestrate nell’ambito dell’inchiesta. Lui il boss in questi due anni era cresciuto molto e in un appartamento di Rimini, in tra Viserba e Torre

Pedrera, aveva impianta la raffineria dove “cucinavano” le droghe classiche e quelle nuove tutte sintetiche. L’obiettivo dell’organizzazione era di conquistare a partire da Rimini il mercato europeo non importando più cocaina dalla Colombia, ma creandone una nuova “la cocaina rosada”. Il chimico antagonista dei Narcos, che ora si trova in carcere a Bogotà, nel 2018 era stato ospitato diverse volte a Rimini per una consulenza sulla formula della nuova sostanza la 2C-B che stando agli specialisti del Ros oltre a dare allucinazioni dona anche una grande forza fisica. Il minore coinvolto era il nipote del boss albanese che si occupava di tenere la cassa anche lui da oggi è in carcere (ANSA).