Coronavirus, Busetti: non rispettare la quarantena è reato penale

Mercoledì, 11 Marzo 2020

(Rimini) Per fermare la diffusione del coronavirus le uniche vere vie sono quelle del rispetto della quarantena per chi è entrato in contatto con persone risultate positive al virus e di evitare spostamenti non necessari per tutti gli altri cittadini. Lo ha ribadito il direttore sanitario della Asl Romagna Stefano Busetti, che ha diffuso un video messaggio, in collaborazione con l’amministrazione riminese.

“Stiamo mettendo in atto tutte le iniziative per fronteggiare l’epidemia in corso, ma anche al contempo garantire le prestazioni essenziali per tutte le altre patologie di cui soffre la popolazione. Perché in questo momento c’è l’emergenza corovavirus, ma non bisogna dimenticare tutte le altre condizioni che richiedono assistenza di pari livello”, spiega Busetti. “Gli sforzi sono tesi a fare in modo che gli ospedali siano il più attrezzati possibile per accogliere anche grandi quantità di pazienti positivi al coronavirus e, soprattutto, ad aumentare la disponiiblità dei posti nelle terapie intensive che, a livello nazionale, ma anche mondiale, è stato e sta diventando il fattore limitante più grande per affrontare i diversi livelli di intensità assistenziale che questa malattia comporta”, sottolinea Busetti.

“Questi sforzi possono andare a buon fine, se il numero dei pazienti contagiati e positivi da assistere rimane entro certi limiti. Per far questo la misura più importante è quella della prevenzione del contagio, perché se il numero dei contagiati sale eccessivamente è difficile trovare spazi adeguati per tutti e, soprattutto, è difficile poter trovare quegli spazi necessari nelle terapie intensive che abbiamo ricordato prima, che sono comunque un numero limitato. Da qui l’importanza imprescindibile di adottare tutte quelle misure di prevenzione del contagio che sono contenute, di fatto, in tutti i provvedimenti governativi, della regione e anche dell’azienda sanitaria di questi giorni”, spiega Busetti.

Per prevenire il contagio, “la prima regola è quella di evitare assembramenti e affollamenti non necessari. Le ultime misure sono anche più restrittive perché, fondamentalmente, danno un messaggio importante per tutti: quello di restare il più possibile a casa. In questo messaggio ci sta un po’ tutto. Soprattutto ci sta il fatto di muoversi solo ed esclusivamente per necessità: o per motivi di salute, o per necessità di approvvigionamenti alimentari, ma poco altro”, spiega Busetti. “I provvedimenti di questi ultimi giorni e i dati di queste ultime ore sono proprio rivolti in questa direzione sull’intero territorio nazionale, e non più solo in alcune aree, e diventeranno via via più stringenti perché so che le forze dell’ordine, in collegamento con i prefetti, stanno predisponendo anche controlli sempre più frequenti all’interno dei territori proprio per verificare che queste disposizioni siano poi realmente praticate”. Quindi il primo invito “è stare il più possibile a casa e uscire solo quando necessario, questa al di là dei disocrsi che si possono fare è l’unica vera misura preventiva”.

Vietato sfuggire alla quarantena. “Un’altra cosa molto importante, che è stata ulteriomente rafforzata da questi ultimi provvedimenti governativi, è la necessità assoluta che i soggetti in isolamento domiciliare, la cosidetta quarantena, perché sono venuti in contatto con casi positivi, e sono stati posti in isolamento fiduciario dai servizi di igiene pubblica dei diversi territori, restino assolutamente al loro domicilio”, sottolinea Busetti. “Questa, che era una misura vincolante anche prima, in realt), ma solo su indicazione dell’autorità sanitaria, da oggi diventa una misura ancor più vincolante, sottoposta a controlli anche delle forze dell’ordine (sempre in collegamento con i prefetti) e la cui violazione, come riportato nel provvedimento governativo assume rilievo di carattere penale. E quindi una ulteriore raccomandazione, molto più forte, molto più stringente di quanto non fosse prima, affinché sia rispettata questa della quarantena, che è l’unica misura realmente efficace, insieme a quella di evitare di spostarsi inutilmente. Solo con queste misure si può riuscire a contenere quel fenomeno del dilagare del contagio che, ripeto, se oltrepassa certi numeri gestibili diventa difficilmente controllabile e mette in forte crisi tutto il sistema sanitario non solo della Romagna, ma dell’intera regione e potenzialmente anche di tutto il paese”, conclude Busetti.

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