(Rimini) Dal problema dei danni da fauna selvatica in agricoltura, in particolare provocati dai cinghiali, agli attacchi, sempre più numerosi, a mandrie e greggi da parte di lupi. Sono le croniche criticità, divenute ormai emergenze di respiro sociale, contro le quali combattono ogni giorno gli agricoltori/allevatori del riminese. La presenza dei selvatici in generale e in particolare modo dei lupi, autori questi ultimi tra luglio e agosto di una serie di pesanti attacchi a danni di allevamenti tutti situati nella zona di Pennabilli, sono stati i temi al centro del colloquio tra i vertici della locale Coldiretti - il presidente Guido Cardelli Masini Palazzi, il direttore Anacleto Malara e il vice direttore Giorgio Ricci - e la Prefettura, rappresentata da Marisa Amabile, responsabile dell'area ordine e sicurezza.
Coldiretti ha illustrato come la densità della fauna selvatica, in particolare cinghiali, sia tale da essere ormai fuori controllo con gravi ripercussioni anche in termini di sicurezza sulla viabilità e con seri problemi di tutela sanitaria per i numerosi allevamenti delle zone collinari e montane. Allevamenti che stanno pian piano scomparendo anche per via delle mattanze in serie provocate dai lupi.
"Gli allevatori – ha sottolineato Coldiretti - si sentono totalmente inermi per via di una tutela istituzionale insufficiente, per non dire latitante. L'impossibilità di difendersi e il mancato riconoscimento e quindi indennizzo dei danni indiretti (animali dispersi, stressati, ecc.), spesso molto più pesanti di quelli diretti, vanno infatti a minare il diritto alla libera imprenditorialità con conseguente chiusura delle aziende e spopolamento dei territori collinari-montani dove la presenza dell'agricoltore è fondamentale anche in un'ottica di salvaguardia ambientale. Purtroppo ci troviamo anche a dover lottare – ha affermato il Presidente Cardelli Masini Palazzi - contro chi dipinge l'agricoltore come usurpatore del territorio quando, invece, l'agricoltore è il primo custode del territorio". La Regione Emilia Romagna – ha poi ricordato Coldiretti - sul fronte dei danni è sì intervenuta con finanziamenti per la prevenzione, ma le risorse sono insufficienti e in molti casi gli attacchi si manifestano anche in presenza di costosi recinti, dissuasori acustici e cani da guardiania.
Coldiretti ha sottoposto alla funzionaria della Prefettura alcune evidenze sostenute dai dati forniti dal servizio veterinario dell'Asl: gli attacchi ufficiali e letali di lupi al bestiame negli ultimi due anni sono stati 23 nel 2017 (36 ovini uccisi e 8 bovini); 27 nel 2018 (32 ovini e 11 bovini) e 9 nel 2019 al 24 di agosto (12 ovini e 7 bovini), senza peraltro tenere conto nel conteggio degli attacchi in Valconca e degli animali feriti. Ebbene, se dai monitoraggi fatti il numero dei lupi è stabile, un dato certo, numeri rilevabili dalla Banca Nazionale degli Allevamenti, è il calo allarmante delle aziende zootecniche. Gli allevamenti aperti sul territorio provinciale a gennaio 2017 erano 747. Numero sceso a 600 in appena due anni. E nonostante questo calo drastico l'incidenza degli attacchi di lupi, che peraltro avvengono anche in pieno giorno, è aumentata del 1,5%.
"Abbiamo apprezzato l'attenzione al problema e a tutte le criticità che devono sopportare gli allevatori mostrata dalla Responsabile del settore Sicurezza della Prefettura, la quale – afferma Coldiretti - si è peraltro impegnata a riferire puntualmente al Prefetto e ad affrontare l'argomento più nel dettaglio mediante la convocazione a stretto giro di un apposito tavolo di lavoro. Al tempo stesso, il vertice è stato anche occasione per trattare il tema della cimice asiatica, vero e proprio flagello per l'agricoltura di un Nord Italia già alle prese con la crisi dell'ortofrutta. Per ora il Riminese non è tra i territori colpiti, ma il rischio, vista la situazione già pesantissima nel Forlivese e Ravennate, è alto e occorre fare il possibile in ottica prevenzione. La Prefettura ha assicurato il proprio appoggio dichiarandosi pronta a supportare tutte le le richieste che Coldiretti ha già avanzato agli enti di competenza.