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Come mi vesto per la prima del Galli? Consigli utili per non essere cafoni o provinciali

Lunedì, 22 Ottobre 2018

No, ma nella vita mi tocca sentirle tutte, ho capito già eh.
Il 28 ottobre il teatro della mia città riapre baracca dopo anni e anni di dibattiti e discussioni, fin qui tutto bene. C'è anzi un certo livello di attesa, di orgoglio, insomma di sana e verace romagnolità che gonfia il petto, eh che diamine.
Per una volta questa piccola grande città non si accontenta di tingersi di rosa, di mettere le discoteche sui barconi dei pescatori o di allestire tendoni da circo, ma scommette sul futuro, investe insomma in quella grande sconosciuta, la signora cultura, che ciao eh, chi la conosce più.
Insomma, c'è da tenere su il livello gente, mantenere l'asticella alta eh, che il Sindaco se l'è sudata tutta sta baraonda, diamo una mano insomma.
Allora, visto che ognuno ha i suoi talenti, ho deciso di portare il mio contributo in fatto di moda.


Si perché, leggendo certe cose in rete, mi sento come investito di una missione divina, ecco, perché a una certa età certe cose non le posso più sentire, mi sanguinano le orecchie in zero secondi.
Allora gente, famo chiarezza: è una prima, è una inaugurazione, è l'evento cult della stagione invernale. Fin qui tutto bene eh, tutti d'accordo giusto?
Però, vi prego, non è il momento di tirare fuori tutta la cafoneria o la grezza provincialità che contraddistingue chi non è in uso a certi eventi.
Quindi, poche e semplici regole:


1) Per quanto io sia contento, non stiamo parlando dell'apertura della Scala ok? Quindi per una volta nella vita, evitiamo di pensare a come caspiterina era vestita Cara Delavigne al matrimonio reale o Lady Gaga agli Oscar e via dicendo.... perché? Perché, santa pazienza, uno tu non sei Cara Delavigne che fa la modella e l'attrice e se anche va in giro in smoking non vuol dire che tu te lo possa permettere, due magari se pensi più a te che a Lady Gaga stai meglio no? Chi vi da questi suggerimenti, credetemi, è da incarcerare al banco dei cinesi al mercato.


2) Non trasformatevi in lampadari ambulanti: less is more, ve la ricordate questa semplice regola? Che io non veda nessuno, ma dico nessuno, agghindato da palla stroboscopica nell'idea che serve un po' di luccichio che inevitabilmente diventa sole a mezzanotte.


3) Il colori per una serata di gala, al contrario di quello che vedo scrivere, non variano con le stagioni: la sera è nero, è oro, è porpora al massimo.... ma non è fucsia o giallo o chissà quale caspita di colore vi hanno suggerito. Il galateo non è una opinione, ok?


4) Infine, cari colleghi uomini: ho letto (e stavo per impazzire) che qualcuno vi ha suggerito di indossare un abito blu con camicia bianca, che sarebbe (oddio sto male solo a pensarlo) l'outifit richiesto per il tipo di serata... mentre penso a come prendere a schiaffi chi sostiene questa idea che mi provoca ripetuti conati di vomito, ricordo che il blu va bene, al massimo, per una cerimonia religiosa o un pre-serale, tipo aperitivo o famiglia bella... un evento di gala richiede PER FORZA il nero, almeno in questa stagione. Allora, non vi chiedo di mettere per forza lo smoking eh, ma il primo che mi si presenta con la camicia aperta e le catene dorate in vista, giuro che non rispondo di me...

Roberto Neri


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