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Scritte naziste e roghi, Rossi (Pd) “sconcertata”

Venerdì, 26 Gennaio 2018

(Rimini) Il motto di Auschwitz sull’officina riminese prima e ora l’iniziativa di bruciare fantocci raffiguranti Laura Boldrini, Paolo Gentiloni e Donald Trump del Movimento dei Giovani della Lega a Busto Arsizio, genera sconcerto nella consigliera regionale Nadia Rossi.
«È profondamente triste – dice Rossi – ma anche preoccupante apprendere come le ideologie della razza, del genocidio e della violenza più assoluta pervadano non solo forze estremiste ma anche istituzionali come la Lega oltre a trovare cittadinanza anche nella nostra Rimini. Trovo inquietanti le vicende che si fondano sul silenzio dell’ignoranza, della mancanza di memoria e di qualunque forma, anche elementare, di cultura. Rimango sconcertata nel constatare come nel 2018 la scritta “Arbeit macht frei” campeggi all’ingresso di un’autofficina riminese e possa essere scambiata per una banale pubblicità. Questo sommato a quanto accaduto alla macabra festa della Giobia a Busto Arsizio, rappresenta la quint’essenza del terrore. Questo fuoco, frutto di quell’onda nera che era ed è del nazismo è tornata prepotentemente ad uscire dalle fogne della storia in tutto il nostro Continente. Sono fiamme che coinvolgono tutta l’Europa e che rischiano di arrivare e infettare anche i nostri territori. Queste iniziative non possono essere accettate e tollerate».
Apprendere queste notizie fa male e la consigliera ribadisce la necessità di mettere in campo ulteriori azioni da parte di tutte le istituzioni.
«Fatti come questi fanno riflettere. – prosegue – Vedere come qualcuno scelga di rinunciare all’esercizio di quella cittadinanza consapevole che nel nostro Paese è stata pagata con il sangue, sconcerta e fa male, in particolare in una città come Rimini che è medaglia d’oro della Resistenza. Tutto ciò lascia increduli ma fa capire il valore della Giornata della Memoria. Spero che questi episodi rafforzino, ad ogni livello politico ed istituzionale, la convinzione di quanto sia essenziale la sensibilizzazione capillare sui temi della Shoah per evitare che possa ripresentarsi, anche grazie all’indifferenza o all’ignoranza di tanti, una pagina così buia del genere umano».


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