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Nautica, Santolini: Ecco il mio club, patrimonio della città

Giovedì, 14 Dicembre 2017

(Rimini) “La soddisfazione si vede dalle facce: il sorriso è tornato al Club nautico”, così Gianfranco Santolini riconfermato dalle elezioni del 3 dicembre presidente del consiglio direttivo, dopo le dimissioni di massa appena due settimane prima. “Faremo grandi cose, soprattutto per i giovani, il nostro futuro”, annuncia Santolini. “Faremo tutto al servizio della città, perché il Club nautico è un patrimonio di Rimini”. “Partiremo dal canale e dalla sua storia per riproporre alla città - spiega Roberto Venturini, responsabile delle attività sociali - quella cultura di mare che si sta perdendo”. “Ci siamo aperti da poco - spiega Andrea Musone, responsabile sportivo per il settore Vela - anche a sub, canoa e kite. Stiamo investendo molto sui giovani con incoraggianti risultati. Guardiamo a Parigi 2024, se non già a Tokio 2020, con la possibilità di portare alle olimpidi un giovane riminese a rappresentare l’Italia”.
Il consiglio direttivo, come da esito elettorale, è composto solo da esponenti della lista di Santolini. Vicepresidente è l’imprenditore Bonfiglio Mariotti, Marco Valcamonici è direttore amministrativo, Saverio Sabbioni è con Musone direttore delle attvità velistiche, Andrea Negri è con Venturini direttore delle attività sociali, Giordano Pecci è direttore delle attività pesca e motonautica, Fabio Po segretario.
Revisori: Davide Barosi, la “quota rosa” Clarissa Sorci, Alessandro Dori, Stefano De Rossi, Alessandro Pansica. Probiviri: Egidio Rossi, Ermete Dalprato, Andrea Raggini, Carlo Carli, Antonio Bombini.

Questo l’esito delle urne, dieci giorni fa, dopo alcune contestazioni che hanno portato Santolini e i suoi a dimettersi dal direttivo a seguito delle contestazioni del gruppo di opposizione circa il rosso in bilancio, poco più di 39mila euro, e i lavori alla palestra, tra l’altro. “Ho deciso fosse il caso di rimettere il mandato e tornare davanti ai soci per farli scegliere nuovamente”, spiega il presidente. Ed è successo che da una situazione di 5 membri su 9 in suo favore, con il nuovo direttivo il risultato è di 9 a 0. “I soci, probabilmente, erano stufi delle divisioni e delle polemiche. Stufi di vedere rappresentato sui giornali il club come un luogo di scontri”. I soci, per Venturini, “hanno voluto chiudere una fase di conflitto che stava uccidendo il club. Hanno voluto mettere la parola fine a discussioni fatte fuori dalla sede propria, e in particolare sugli organi di informazione”. Quello dei soci è stato, in definitiva, “un segnale forte di pacificazione”. A chi gli chiede se saranno messi in atto gesti di pacificazione verso gli oppositori, Santolini risponde: “Il problema è chiuso, i soci hanno capito il messaggio: o da una parte o dall’altra”.
Il famigerato disavanzo di bilancio 2016-2017, spiega Santolini, “non è finanziario, ma dato dagli ammortamenti degli investimenti”. Gli investimenti riguardano la ristrutturazione della sede del club per un milione di euro circa, nel 2007, e dalla sistemazione della palestra per “alcune centinaia di migliaia di euro”, soldi spesi “soprattutto per mettere in sicurezza lo stabile, anche sotto l’aspetto antisismico”. Mentre la gestione, sottolinea il vecchio e nuovo presidente, “è assolutamente in pareggio”. E’ per questo che quest’anno “nessuna riduzione degli investimenti per le attività” sarà messa in atto. “Voglio che i soci - conclude il presidente - tornino ad essere orgogliosi di fare parte di questa famiglia. Soprattutto voglio un luogo aperto alla città e non chiuso: questo deve essere chiaro”, è il messaggio lanciato soprattutto ai soci (lista ‘Il club ai soci’) sconfitti alle urne, dopo le voci di dimissioni di massa.


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