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Dig festival, domenica si inizia con il concerto all’alba

Venerdì, 23 Giugno 2017

(Rimini) Proseguono le giornate di Dig Festival e si entra nel vivo della gara per aggiudicarsi i Dig Awards 2017 per i migliori progetti d'inchiesta video e reportage.
La mattinata di sabato inizia con il secondo appuntamento dei laboratori dedicati ai più piccoli (9.30-12): Dada-Press, organizzato con Il Resto del Carlino, in cui i bambini potranno costruire il loro quotidiano e grazie a una vera tipografia su ruote, la typobike Celestina Pistapoce, stampare una o anche due civette con le notizie più importanti del giorno; And the radio plays, che propone invece un corso super-accelerato per imparare i segreti dell'intervista radiofonica: i piccoli reporter saranno accompagnati nei dintorni di piazzale Ceccarini dove intervisteranno, con tanto di registratore, turisti e cittadini. Parteciperanno poi alla realizzazione di un programma radiofonico trasmesso da Riccione Web Radio.

In contemporanea, il Palazzo del Turismo (Academy Room) ospita due corsi della DIG Academy accreditati dall'Ordine dei giornalisti ai fini della formazione continua. Si inizia alle 9 con il seminario di Jeff Larson dal titolo Holding algorithms accountable e si prosegue alle 11 con Nico Piro che tratterà il tema Dal giornalismo immobile al mobile journalism.

Dalle 9.30, nella Doc Room, cominciano anche le proiezioni dei documentari finalisti dei DIG Awards. Si parte con i lungometraggi della sezione Reportage Long: China, in the mood for life, di Marjolaine Grappe, sul controllo delle nascite e le rigorose politiche di pianificazione familiare della Cina; Do not resist (11), di Craig Atkinson, che documenta l'utilizzo delle armi e di altri mezzi nelle città americane da parte della forze di polizia per garantire la sicurezza; Dönüş – Retour, di Valeria Mazzucchi, sul ritorno alla violenza e la perdita delle libertà nella Turchia di Erdoğan.

In mattinata, alle 12 nell'Hacking Room, è in programma il seminario Leaks, giornalismo d'inchiesta e media attivismo con Cecilia Anesi, Lorenzo Bagnoli, Raffaele Angius, Giovanni Civardi, Alessandro Luongo, Fabio Pietrosanti, in collaborazione con IRPI, Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights. Come si costruisce un'inchiesta giornalistica o una campagna digitale basata su leaks? Come si tutelano le fonti di queste rivelazioni? E come si verifica la qualità delle informazioni ottenute? Il seminario analizza le basi organizzative e tecnologiche di un'iniziativa di whistleblowing prendendo spunto dalle principali esperienze italiane e internazionali.

Numerosi gli appuntamenti del pomeriggio, ospitati in tre diverse sale del Palazzo del Turismo. Nella Doc Room, dalle 15, vengono proiettati i lavori finalisti delle sezioni Reportage Medium e Short. Greetings from Aleppo (15) di Issa Touma, Floor van der Meulen e Thomas Vroege è un reportage sulla vita quotidiana nella città siriana devastata dalle bombe; Project no. 1 (15.50) di Assad Zalzali documenta la corruzione in cui versa la politica irachena, in particolare della mancata costruzione di scuole cui erano destinati più di 200 milioni di dollari; Gun nation (16.10) di Zed Nelson, un ritratto sconcertante dell'ossessione americana per le armi da fuoco. Si prosegue, alle 17.10, con La droga di Hitler sta invadendo di nuovo l'Europa, di Pablo Trincia e Sacha Biazzo, il racconto di come la metanfetamina si sia diffusa in modo spaventoso tra la Germania e la Repubblica Ceca; alle 18 è la volta di Filippine, la mattanza dei drogati, di Ane Irazabal e Cosimo Caridi sulle conseguenze del regime di terrore imposto da Duterte, e per chiudere, alle 18.25, è in programma Il caso Provolo, di Sacha Biazzo, sugli abusi commessi all'Istituto Provolo di Verona.

L'Academy Room ospita nel pomeriggio, alle 14.30 il seminario Cybersecurity per giornalisti, con Raffaele Angius, Giovanni Civardi, Alessandro Luongo, Fabio Pietrosanti, in collaborazione con Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights, e alle 16.30 Check your facts line-by-line: the work of a great newsroom. Il seminario, a cura di Hans Peterson Hammer – uno dei più importanti giornalisti investigativi del Nord Europa - svela il metodo di indagine adottato dal team della trasmissione Uppdrag Granskning (Mission Investigate), in onda sulla tv pubblica SVT, e il funzionamento del rigoroso processo di fact-checking delle informazioni contenute nei servizi trasmessi.

Il pomeriggio dell'Hacking Room ha per protagonista il seminario a cura di Cecilia Anesi e Lorenzo Bagnoli, in collaborazione con IRPI, dal titolo Giornalismo d'inchiesta: ricerca imprese global, sulla ricerca di dati connessi alle imprese.

Alle 18.45 Piazzale Ceccarini diventa il palcoscenico del primo talk della giornata: La mafia si mangia Roma. 40 anni di affari criminali dalla banda della Magliana ad oggi, è il titolo della conversazione con Lirio Abbate, Guy Chiappaventi, Vito Foderà. Lirio Abbate vive sotto scorta da anni per le inchieste giornalistiche sulle mafie. Da Palermo a Roma. A fine 2012, prima che scoppiasse il caso Mafia Capitale, ha anticipato per L'Espresso l'attuale mappa criminale di Roma, nella quale emerge l'importante ruolo svolto da Massimo Carminati, già noto per un passato di estremista di destra nei NAR e per i suoi trascorsi nella banda della Magliana. Insieme a Guy Chiappaventi, Abbate ne ha raccontato la storia nel recente docufilm di La7 L'uomo nero. Partendo da questo lavoro i due autori, in compagnia di Vito Foderà, svelano le trame e gli affari della criminalità romana.

Alle 19.15 lo stesso palcoscenico ospita il live-show con Giampaolo Musumeci Oltreconfine: dictatorlol. Il lato ridicolo del potere, un giro intorno al mondo alla scoperta degli aspetti più improbabili dei leader autoritari.

Alle 21.30 è in calendario il momento più atteso del festival, la proclamazione dei vincitori dei DIG Awards nelle sei categorie di concorso riservate a progetti d'inchiesta, inchieste e reportage video. Alla cerimonia, condotta da Vicsia Portel, partecipano i componenti della giuria presieduta dal reporter statunitense Jeremy Scahill. Ospite d'onore è Evgeny Morozov, uno dei massimi esperti di comunicazione digitale, che propone un intervento speciale dal titolo Internet non salverà il mondo.

Dopo le premiazioni, viene proiettato in prima italiana uno dei più importanti film-inchiesta degli ultimi anni, National Bird di Sonia Kennebeck. Prodotto da Wim Wenders ed Errol Morris, e reduce dalla Berlinale e dal Tribeca Film Festival, National Bird racconta la guerra segreta condotta con i droni dagli Stati Uniti. Ad animare il racconto sono le drammatiche testimonianze di tre veterani dell'esercito americano.

La notte tra sabato e domenica (5.30, Spiaggia del Sole 86-87) si conclude in riva al mare con un concerto all'alba di Fabio Mina, flautista e compositore protagonista di collaborazioni con Markus Stockhausen, Kudsi Erguner, Fabrizio Ottaviucci, Enzo Pietropaoli, Cristiano De André e Vinicio Capossela. Abile a intrecciare sperimentazione e tradizione, Fabio Mina ha dedicato le sue ultime ricerche al più musicale degli elementi naturali, il vento. Da queste ricerche sono nati il disco High Winds May Exist e il live omonimo, presentato in collaborazione con Riccione Teatro.


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