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Domenica si vota per eleggere 20 sindaci in Emilia Romagna

Venerdì, 09 Giugno 2017

(Rimini) Saranno circa 380mila gli elettori che domenica andranno a votare, in Emilia-Romagna, per eleggere sindaci e consigli di venti Comuni, sei dei quali superiori ai 15mila abitanti e che quindi prevedono (se nessun candidato raggiunge il 50% al primo turno) il ballottaggio il 25 giugno.
L'attenzione principale e' puntata su Parma dove Federico Pizzarotti, che cinque anni fa fu il primo sindaco a 5 stelle, si ricandida, ma non più sotto le insegne di Beppe Grillo, bensì sotto quelle della sua lista civica 'Effetto Parma'. Il suo sfidante principale sarà Paolo Scarpa, vincitore delle primarie del centrosinistra, ma in forte frizione con i vertici del Pd.
Il centrodestra punta invece sulla leghista Laura Cavandoli. In campo anche il Movimento 5 Stelle, che ha affidato a Daniele Ghirarduzzi il difficile compito di tenere alta la bandiera nella prima città conquistata.
A Piacenza non si ripresenta, dopo un solo mandato, il sindaco uscente Paolo Dosi. Il centrosinistra ha così deciso di puntare su Paolo Rizzi, docente della Cattolica, indipendente.
Il centrodestra è invece diviso: da una parte Patrizia Barbieri, sostenuta da Fi, Fdi e Lega, dall'altra l'ex presidente della provincia Massimo Trespidi, legato ai centristi e ad Area Popolare. Il M5s sarà rappresentato da Andrea Pugni, la cui lista ha battuto quella di Rosarita Mannina nelle consultazioni online per 59 voti a 31.
Si vota anche a Comacchio, altro Comune che nel 2012 vide la vittoria del Movimento 5 Stelle, che però il sindaco, Marco Fabbri, ha abbandonato nel corso del mandato. Proveranno a impedirgli il bis soprattutto Piero Fabiani, sostenuto dal Pd e da alcune liste civiche, e Maura Tomasi, che ha compattato il centrodestra.


Tornano anzitempo alle urne due Comuni dove la maggioranza è caduta. A Riccione sarà Renata Tosi, con il sostengo della sua lista civica e del centrodestra, a cercare la riconferma. Il Pd le oppone Sabrina Vescovi, mentre il M5s è unito dietro al nome di Andrea Delbianco. L'area vicina al deputato Sergio Pizzolante (Ap) che ha determinato la caduta della Tosi sostiene invece l'ex assessore Carlo Conti. A Vignola il Pd tenterà la riconquista del Comune con Paola Covili. Il sindaco uscente Mauro Smeraldi ci riprova, ma stavolta senza il sostegno dei partiti di centrodestra che appoggiano, invece, il leghista (ex vice sindaco) Simone Pelloni. Il Movimento 5 Stelle ci sarà, guidato da Fabio Rocchi.
In provincia di Bologna, infine, Giulio Pierini del Pd tenta il bis a Budrio. Il suo principale sfidante sarà il leghista Tiziano Quaglia, appoggiato da tutto il centrodestra. Non ci sarà invece, per divisioni interne, il Movimento 5 Stelle che nel 2012 andò al ballottaggio e sfiorò il colpaccio fermandosi al 48,5%: proverà a raccoglierne l'eredità la lista civica guidata da Maurizio Mazzanti.


Si vota anche in altri 14 Comuni più piccoli, per i quali la legge prevede un turno unico e che quindi, domenica sera, avranno un sindaco e un consiglio comunale indipendentemente dalle percentuali. Uno di questi Comuni, Terre del Reno, in provincia di Ferrara, è nato dalla fusione fra Mirabello e Sant'Agostino. Gli altri sono Castrocaro Terme, Dovadola, Longiano (Forlì-Cesena), Castelnuovo Rangone e Novi (Modena), Bettola, Carpaneto, Monticelli d'Ongina e Villanova sull'Arda (Piacenza), Riolo Terme (Ravenna), Campegine (Reggio Emilia), Coriano e Morciano di Romagna nel riminese (ANSA).


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