(Rimini) Il Comune di Rimini ha deciso di resistere in giudizio nella causa avanzata dai genitoir no-vax. Qualche settimana fa, infatti, un gruppo di cittadini ha chiesto la sospensiva della delibera di Giunta che, recependo la normativa regionale, ha rivisto i requisiti di accesso per i servizi educativi introducendo l’obbligatorietà della vaccinazioni (antipolio, antidifterica, antitetanica, antiepatite B per i bambini che frequentano l’asilo nido, a partire dall’anno scolastico 2017/2018.
“Abbiamo sin da subito condiviso la proposta della Regione, una normativa – sottolinea l’assessore ai servizi educativi Mattia Morolli – che ha segnato un deciso cambio di passo rispetto al tema vaccinazioni, diventando da esempio e stimolo anche per altre realtà nazionali. In gioco c’è la salute della collettività e l’Amministrazione è fermamente convinta che questo provvedimento vada nella direzione di una maggiore sensibilizzazione su un tema che, lo ricordiamo, soprattutto nella nostra provincia presenta dati preoccupanti, registrando la più bassa percentuale di copertura delle vaccinazioni obbligatorie della Regione. Un trend che prosegue da qualche anno e che è necessario invertire, anche promuovendo una maggiore informazione sull’argomento”.
Vaccini obbligatori, Comune resiste in giudizio
Mercoledì, 15 Marzo 2017
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