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Teatro Galli, via libera al restauro del sipario

Giovedì, 26 Gennaio 2017

(Rimini) Un grande telo che fosse non solo funzionale agli intermezzi degli atti, ma risultasse esso stesso un'opera d'arte e «che si offrisse come un vero quadro di spettacolo esposto agli occhi del pubblico a trattenerlo con grandi sensazioni prima dello spettacolo della scena». Così aveva pensato l'architetto pontificio Luigi Poletti per il "suo" teatro riminese, per il grande sipario dipinto che, dopo un primo coinvolgimento del pittore Pietro Gagliardi, fu affidato, non senza l'influenza dello stesso Poletti, dalla giunta municipale di Rimini e dalla commissione cittadina per il teatro a Francesco Coghetti.
Di quell' "opera eccellente", considerata tra i più bei sipari dipinti e paragonata ad un "prezioso quadro da Galleria", l'amministrazione comunale sta da tempo lavorando perché torni a risplendere e ad essere nuovamente il sipario del nuovo Teatro Galli restituito alla città.
Per questo proprio nella seduta di ieri la Giunta comunale ha espresso il proprio parere favorevole sulla procedura proposta dal direttore dell'Unità progetti speciali Massimo Totti, per l'affidamento delle attività di progettazione e restauro. Un vero e proprio bando articolato in due fasi, di cui la prima per la selezione degli esperti mediante il curriculum vitae da invitare poi nella seconda che si concluderà con l'affidamento dell'incarico.
"Un ulteriore passo – ha commentato l'assessore alle Arti Massimo Pulini – che ci avvicina alla restituzione del Teatro Galli nella sua interezza e suggestioni."
Una procedura complessa che tiene conto della preziosità dell'opera e, col coinvolgimento della Soprintendenza di Ravenna, del supporto dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, che si esprimerà sulla bontà degli aspetti tecnici, protocolli e linee guida da rispettare nella progettazione e delle successive attività di restauro. Aspetti tecnici, protocolli e linee guida elaborate dalla riminese Laura Ugolini, restauratrice di fama da più di trent'anni, dal 2013 dipendente dello Stato del Vaticano e impegnata nel restauro della Scala Santa, che ha avuto il compito predisporre il progetto che sarà messo in gara di affidamento, nonché di supervisione del restauro.


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