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Tribunale sott’organico, Arlotti scrive al Csm

Lunedì, 03 Ottobre 2016

(Rimini) L’ultimo dato è stato pubblicato questa mattina dalla stampa locale, il tribunale di Rimini è da tempo sotto organico, ma adesso la situazione rischia di condurre ad uno stallo. Secondo i dati forniti dal presidente Rossella Talia, mancherebbe più di un terzo del personale necessario, tra giusici e amministrativi.
“E’ evidente come non si possa sostenere la necessità di una lotta efficace alla criminalità sul territorio e al contempo non adeguare l'organico del tribunale di Rimini, deputato a tale compito”, commenta il deputato Pd riminese, Tiziano Arlotti, che dopo avere presentato specifiche interrogazioni al ministero della Giustizia, ha scritto già nei giorni scorsi al vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, per approfondire il tema e sostenere la richiesta di organico avanzata dal presidente del tribunale Rossella Talia.
“La particolare complessità di lavoro del Tribunale di Rimini è oggetto da oltre un decennio di costante denuncia di un organico gravemente sottodimensionato. Gli stessi ispettori del Ministero della Giustizia hanno confermato l'inadeguatezza della pianta organica dei magistrati riminesi viste le dimensioni, il numero di imprese operanti nel circondario, il carico complessivo di lavoro e il bacino di utenza”.
I dati dei dibattimenti, dei procedimenti e delle sentenze mostrano come il tribunale di Rimini sia ai primi posti del distretto per domanda di giustizia civile e penale. “Occorre ricordare le peculiarità del territorio di Rimini, in cui alla popolazione residente si devono sommare le numerose presenze turistiche (circa al 16 milioni l'anno). E non va dimenticato il lavoro di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata di matrice mafiosa nel tessuto economico del territorio riminese, con le recenti indagini confluite nelle operazioni Mirror e Vulcano”.
Arlotti chiede quindi di rivedere e aumentare l'attuale proposta di revisione della pianta organica elaborata dal Comitato paritetico tra Csm e ministero della Giustizia, evidenziando come per far fronte all'ingente lavoro il tribunale di Rimini stia operando a organico magistratuale pieno, con un numero di udienze raddoppiato alla settimana, e un elevato numero di sentenze collegiali relative in molti casi a fattispecie di elevata complessità.


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