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Riccione, nuovo gruppo in consiglio. L'ira di Arcuri

Sabato, 11 Giugno 2016

(Riccione) Nasce un nuovo gruppo in consiglio comunale a Riccione. Si chiama Unione Civica Riccione e ne fanno parte due consiglieri eletti con Noi Riccionesi, Filippo Ubinati (nella foto) e Fabio Mercatelli,  e due consiglieri eletti con Forza Italia, Francesco Montalto e Michele Mingucci.

Lo scopo dichiarato del nuovo gruppo è "dare nuova linfa al sindaco e per spingere fuori interferenze che tolgono spazio ai cittadini di Riccione".

L'analisi che ha portato alla decisione afferma che  "Troppe tensioni hanno caratterizzato l'esistenza della maggioranza politica che guida la nostra città, troppe frizioni indotte artificiosamente con il solo scopo di mettere l'uno contro l'altro attraverso il divide et impera. Nel progetto politico che ha portato Renata Tosi a diventare il sindaco di Riccione noi ci abbiamo creduto e vogliamo continuare a crederci e non vogliamo rassegnarci a vederlo svanire giorno dopo giorno senza reagire. Abbiamo messo le nostre facce e abbiamo raccolto i voti per un programma che vogliamo realizzare". Conclusione:  "Per questi motivi abbiamo deciso di lasciare i nostri rispettivi gruppi di appartenenza e di fondarne uno nuovo, coeso, autonomo e al servizio del sindaco e del progetto per i quale i cittadini ci hanno votato".

La loro decisione non è stata gradita a Natale Arcuri, segretario di Noi Riccionesi. "L'operazione che hanno messo in atto i consiglieri comunali che hanno deciso di abbandonare i loro rispettivi gruppi consiliari in cui erano stati eletti - si legge in una nota - è secondo me intrisa di puro velleitarismo. Finalizzato solo a trovate nuovi spazi di protagonismo. La rispetto, naturalmente, e ne prendo malinconicamente atto, ma non posso non rilevare che non solo fa a pugni con quello che loro stessi  dichiarano di voler perseguire: una maggioranza coesa, ma in realtà la frammentano ulteriormente aumentandone le tensioni interne e mettendone a rischio la stabilità. Mi sembra di assistere ad un rito tafaziano . Il loro non è un progetto politico, ma solo delirio di onnipotenza. Immagino che abbiano ben considerato l'effetto che farà questa loro decisione in quanti li hanno votati e più in generale nella città".


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