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Una vendetta, il delitto di Rivabella

Venerdì, 27 Maggio 2016

(Rimini) Sarebbe stato ucciso per aver aiutato la nipote ad allontanarsi da un marito violento Petrit Nikolli, il quarantenne di origini albanesi freddato poco prima delle 23 di mercoledì con un colpo di pistola alla nuca, in via Toscanelli sul lungomare di Rivabella.
Per l’omicidio la squadra mobile di Rimini in collaborazione con i colleghi milanesi ha arrestato tre albanesi, il padre Lek Preci di 48 anni e due figli di 25 e 28 anni, Edmond e Altin. Il più piccolo è il marito della nipote della vittima, a sparare il colpo mortale sarebbe stato il padre.
Il delitto nasce quindi in ambito familiare, in un contesto che in Albania è definito dal codice ‘kanun’ per cui l’onore si ‘lava’ con il sangue (come nel caso dell’omicidio al parcheggio di un supermercato a Misano del marzo 2014).
Nikolli, quarantenne idraulico residente a Viserbella, per i tre era colpevole di essere andato a Milano nelle scorse settimane e aver portato via la nipote. L’elettricista lascia moglie, tre figli piccoli e un quarto in arrivo.


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