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Elezioni, Rimini attiva per le politiche di conciliazione

Giovedì, 26 Maggio 2016

(Rimini) Partono dalle loro esperienza di mamme, che raccontano, per avanzare le proposte di Rimini attiva, una delle liste collegate alla ricandidatura di Andrea Gnassi alle elezioni amministrative del 5 giugno. Sono Caterina Rivola e Annalisa Natale e chiedono politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia.


“Sono mamma di una bambina di 7 anni, lavoro come dipendente part-time e come libera professionista, parto da casa con due/tre borse, con il pranzo, la merenda, il cambio abito; esco di casa alle 8:26 (sempre in ritardo) e ci torno alle 20:30 se va bene...Se non ci fossero mio marito e mia mamma non so come farei...Siamo una squadra a incastro, dove non arrivo io ci sono loro.
Avrei necessità di giornate da 32 ore per avere il tempo da dedicare a mia figlia, vederla crescere, portarla al parco, guardarla e basta...Non posso, non posso non lavorare e posso solo ringraziare... Ma penso... Mi guardo intorno e vedo mamme nella mia situazione e alcune senza supporti, senza nonni, senza mariti..con necessità di lavorare per portare avanti la famiglia.. trovo profondamente ingiusta la fatica che fanno. Non sarà abbastanza, ma avere qualcuno, un servizio giornaliero, con persone di fiducia a cui affidare i bambini in orari definiti in base ai bisogni è per alcune mamme un aiuto importante, non per delegare la crescita dei figli a qualcun altro...ma per poter sopravvivere... Perchè vivere come madre è un'altra cosa”, racconta la prima.


“Nella mia vita di qualche anno fa, quella in cui non ero madre, non mi ero mai resa conto di quanto potesse essere difficile conciliare tempi di lavoro e famiglia. Oggi che sono mamma di una splendida bimba di 6 mesi e ho ricominciato a lavorare faccio i salti mortali per gestire tutto nel modo migliore e non togliere nulla alla mia famiglia e fare bene il mio lavoro. Non rinuncerei mai al mio lavoro, coordino un progetto che mi piace ma che mi stanca e mi porta via da casa diverse ore, non tantissime, ma abbastanza da sentirmi spesso in difficoltà con il mio ruolo di mamma.
Non posso contare su mio marito, lavoratore autonomo che ha orari proibitivi e se non avessi la nonna con il suo sostegno quotidiano, non saprei come fare! Non sto dicendo nulla di nuovo, donna, mamma, e lavoratrice è una conciliazione difficile senza il supporto della famiglia, della scuola, della comunità. Mi piacerebbe pensare alla possibilità di creare servizi educativi sempre più a misura di famiglia che non si sostituiscano ad essa, ma che possano costituire opportunità per noi genitori”, racconta la seconda.


Conciliare i tempi di lavoro con quelli dei figli “può sembrare un'impresa titanica per la maggior parte dei genitori senza una rete di aiuti e un'ottima organizzazione. Quando si parla di politiche di conciliazione si fa riferimento sia agli uomini sia alle donne, ma noi donne e mamme viviamo con maggiore pressione questo problema ed è per questo che vogliamo ragionare sulla possibilità di creare strumenti a livello locale che rendano compatibili sfera lavorativa e sfera familiare”.
Cosa fare? “Basterebbe aumentare gli aiuti sociali alla maternità e alla cura di figli, rendere più flessibili i servizi educativi/culturali, adattare il lavoro ai ritmi familiari, corresponsabilizzare i cittadini nella crescita di nuove risposte ai bisogni”.


Le proposte di Rimini attiva, quindi, contemplano asili e scuole primarie aperte oltre la didattica, parlano di sensibilizzare e coinvolgere datori di lavoro, aziende private e pubbliche, sindacati e ragionare sulla disponibilità a modificare gli orari di lavoro e a configurare forme di welfare aziendale che prevedano tempo flessibile o banche del tempo personalizzate. Chiedono una diversa offerta dei trasporti, di valorizzare i luoghi di cultura, gli spazi verdi della città e farne luoghi di costruzione di relazioni, ampliare gli orari di fruizione dei luoghi della cultura, valorizzare la capacità di attivazione delle famiglie affinché, attraverso la costruzione di reti e legami tra loro, possano generare risposte adeguate alle loro esigenze di conciliazione. Proposte che vorrebbero realizzare attraverso il Piano strategico.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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