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Processo Aeradria, dissequestro per Cagnoni

Mercoledì, 04 Maggio 2016

(Rimini) Il giudice dell’udienza preliminare, Vinicio Cantarini, ha disposto il dissequestro di 500mila euro per il presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni. Coinvolto nell’inchiesta della procura di Rimini sul fallimento della ex società di gestione dell’aeroporto Fellini, Cagnoni insieme ad altri era oggetto di un’ordinanza per il sequestro di beni per il valore di 650 mila euro.
Il 19 aprile, il Tribunale del riesame aveva confermato i sequestri per gli ex amministratori di Aeradria e alcuni amministratori locali. Ora Cantarini restituisce la somma al presidente della Fiera, accogliendo le richieste dei suoi legali. “Sin dall'esecuzione del sequestro - hanno spiegato alla stampa - abbiamo sostenuto, sulla base di recente giurisprudenza della Suprema Corte, che il sequestro non può essere moltiplicato per il numero degli indagati, come invece avvenuto in questo processo, e che al nostro assistito era stata ingiustamente sequestrata l'intera somma”.
Il gup, quindi, “con il parere favorevole della Procura, ha condiviso la nostra posizione ed ha finalmente disposto la restituzione. Restiamo comunque convinti che verrà in seguito acclarata la piena innocenza del nostro assistito e verrà disposta la restituzione anche del residuo in sequestro, se è vero che la Suprema Corte, con la sentenza n. 1130/16, depositata il 13.01.2016, ha affermato: 'certamente poi non può essere ravvisata, allo stato, la responsabilità del presidente della Palazzo dei Congressi (Cagnoni) per il fatto che altri contratti erano simulati, atteso che quello oggetto di contestazione era reale e sembra aver avuto esecuzione'”.


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