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Rapine a raffica al borgo Sant’Andrea

Martedì, 22 Marzo 2016

(Rimini) Nell’arco di pochi giorni i commercianti del borgo Sant’Andrea e dintorni sono stati presi di mira, subendo ben sei tra rapine e furti, commessi generalmente verso l’ora di chiusura, da banditi che non si sono fatti scrupolo di minacciare armi alla mano i nostri colleghi. La denuncia arriva da Arturo Pane, presidente dell’associazione ‘Zeinta di borg’.
“Pur abituati purtroppo all’accadere di atti criminosi, colpisce stavolta l’inusitata frequenza temporale degli stessi, e la zona ristretta in cui sono avvenuti, peraltro solitamente tranquilla, e colpisce ancor di più la sproporzione nell’uso delle minacce e delle armi in confronto agli obbiettivi criminali, casse di negozi che al più potevano contenere qualche centinaio di euro, tranne che nel caso della rapina alle slot machine”, commenta Pane.
“Ci pare di cogliere - sottolinea il presidente - un salto di qualità nell’azione di questi criminali. I nostri borghi non sono aree metropolitane dove operano bande o venga richiesto il pizzo, l’offerta commerciale è rappresentata da piccole aziende, il commercio di vicinato, e viene da chiedersi come mai proprio questo sia l’obbiettivo dei criminali”.
L’associazione ha “più volte sottolineato la necessità di installare telecamere ambientali, che ad esempio in via Saffi e Covignano consentirebbero il controllo di ampie aree con poche installazioni, e aggiungiamo che ci vorrebbe una aumentata vigilanza e allerta delle forze dell’ordine, sempre encomiabili per il loro impegno anche a organici ridotti, dalle 18 alle 20,30, orario di chiusura della maggior parte dei negozi, con un servizio di prevenzione cui potrebbero collaborare i commercianti stessi”.


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