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20 01 2016 | Rimini | Rue, le proposte di Giudici

Mercoledì, 20 Gennaio 2016

2Rimini | Rue, le proposte di Giudici

 

Partito l’iter di approvazione del Regolamento urbanistico edilizio del comune di Rimini. Sul tema lunedì si riunirà la commissione urbanistica.
“E’ raccomandabile - commenta il consigliere comunale Eraldo Giudici - che eventuali premialità, obbligatoriamente previste, siano ben specificate zona per zona, ma non solo. Perché occorre togliere vincoli incongrui”.
Le norme del nuovo Rue, continua Giudici, “devono fare i conti con l'effettiva realizzabilità di parcheggi, verde e soprattutto delle distanze fra fabbricati, per superare la nefasta norma dei 10 metri fra pareti finestrate, nata per le zone (ex C) di nuova espansione, come i piani particolareggiati, che poi è stata estesa a tutto il territorio comunale”.
Per il consigliere dell’opposizione, “occorre che in zone di completamento, in gran parte già edificate (ex B ora AUC), si possano utilizzare adeguate premialità e siano rese possibili “ristrutturazioni pesanti”, e togliere di mezzo vincoli incongrui per favorire sempre le rigenerazioni urbane”.
Riguardo alla zona turistica, “abbiamo segnalato il caso di chi sarebbe intenzionato alla demolizione del vecchio albergo decrepito, chiuso da anni, per realizzare un parcheggio multipiano. L’idea lodevole, si scontra con la norma che non permette di ridurre le superfici ricettive, che va rimossa, se no l'immobile cadrà a pezzi con grave danno per l’intera zona. Quindi incentivare con premialità chi intende investire in strutture nuove ed efficienti, ma anche intervenire sul tema degli usi compatibili e di supporto al ricettivo, con l'introduzione di una norma, utilizzata in precedenza, per le strutture già chiuse alla data di adozione del nuovo strumento (2011), affinché possano godere di un trattamento differente rispetto a quelle attualmente in uso”.
Giudici si riferisce a “quelle pensioncine decrepite, ormai fuori da zone fortemente vocate all’uso turistico, sia sotto che sopra la ferrovia, per le quali nulla è previsto”.
Per procedere alla riqualificazione degli immobili, infine, “occorrono incentivi anche fiscali, non bastano incentivi sui parametri edilizi volumetrici, che funzionano poco se poi non si possono applicare. E’ il caso assurdo degli oneri comunali sulle superfici aggiunte (sottotetti, soppalchi, ecc.) spropositati rispetto agli oneri di realizzazione tecnica degli interventi”.


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